La solitudine forzata (come tutte le cose forzate) é abbastanza logorante, ma inizialmente non ci fai caso più di tanto. Ti trovi delle cose da fare, pensi che in fondo non sia così importante. La verità è che siamo esseri sociali e oggi troppo spesso é facile rimanere isolati in un mondo iperconnesso, "social" (paradosso).Spesso chi si ritrova "da solo" ha un passato difficile e una spiccata sensibilità e quindi poco in comune con le persone che lo circondano. Io ho sempre avuto difficoltà in determinati frangenti sociali, ma finché c'è stato il liceo non mi lamentavo (patimenti amorosi a parte). Il guaio è che usciti dalle scuole superiori ci si ritrova "soli con se stessi".Oggi spesso mancano gli ambienti, i luoghi in cui vivere e socializzare pienamente. L'università ha già un impronta diversa rispetto alla scuola, gli incontri sono più sfuggenti, le persone meno rintracciabili, ognuno pensa a seguire il proprio percorso e per questo posso dire che mi è mancata e mi manca quella stabilità, quella presenza quotidiana che si coltivava a scuola. Per cui, per varie ragioni, oggi mi ritrovo in una fase della mia vita in cui non ho nulla fuori dalle mura di casa (vivo in uno stramaledetto paesino, tra l'altro) e questo alla lunga ti logora. Ti ritrovi a stare tutto il tempo a casa e puoi coltivare le tue passioni, d'accordo. Ma quel vuoto affettivo diventa sempre più grande... senza contare che una vita da reclusi é tutt'altro che salutare.
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