Ciao a tutti
Inizio con il presentarmi : ho 27 anni (appena compiuti), sono uno studente universitario fuorisede ... e sono solo come un cane.
Ecco. La “
solitudine” credo sia proprio il fulcro dei miei problemi. Vi dico subito che non sono mai stato da uno psicologo/psichiatra/psicoanalista/neurologo … quindi nessuno mi ha mai diagnosticato alcun disturbo. La lunga convivenza con la “solitudine”, però,mi ha logorato fino allo sfinimento. Se fino a qualche anno fa era ancora sopportabile ora mi ritrovo a dover fronteggiare anche depressione, ansia, fobie, ecc.
Alterno spesso periodi di ottimismo a periodi di pessimismo, in cui mi chiudo in casa per giorni e rimango a letto o al pc mangiando avanzi o roba in scatola. Ora sto vivendo un periodo di “ottimismo” in cui vorrei (nuovamente) provare a cercare una soluzione. Purtroppo già in passato i buoni propositi sono andati a fan***lo in breve tempo.
Fin da bambino sono sempre stato molto timido tanto che grandi e piccini mi soprannominavano “il muto”. Con difficoltà sono riuscito comunque a legare con 3-4 compagni di classe che, ad oggi, rappresentano i miei unici amici. Purtoppo, però, il lavoro(loro), gli impegni (loro) e la distanza mi permette di incontrarli solo 3-4 volte all’anno …e queste bellissime giornate rappresentano i miei unici momenti di svago nonchè le mie uniche uscite. Questi amici (così come i miei familiari) non riescono però a capire i miei problemi. Anzi, sono sicuro che non ci crederebbero neppure. C'è da dire che sono stato "bravo" a nascondere i miei problemi.
Invece, all’università non sono riuscito a legare con nessuno. Ho fatto alcune conoscenze momentanee ma nulla di più : una ricerca da fare insieme; appunti da scambiare; commento sulla lezione…tutte robe che mi hanno permesso di scambiare qualche “ciao” e qualche presentazione. Magari ci si salutava in corridoio anche nei giorni appena successivi all’evento. Poi nulla più. Persino con i tanti coinquilini con cui ho convissuto non è successo nulla.
Il motivo di tutto questo non lo so. Sono timidissimo, ok. Però ho provato ad intraprendere qualche conoscenza ma non sono mai stato in grado di trasformare un “ciao” in “noi andiamo a prendere un caffè, vuoi venire?” . Incapace ? Sfortunato ? non lo so. Resta il fatto che con il passare degli anni ho perso sempre più intraprendenza e ottimismo. Di pari passo, poi, è aumentata la “depressione”. Con il tempo e con l’assenza di risultati ho iniziato ad uscire sempre di meno, ad abbandonare le attività, a non frequentare più l’università…e a rinchiudermi dentro casa. Lo dico con un po’ di imbarazzo ma consapevole di essere nel posto giusto : moltissime volte sono arrivato a piangere, ad autolesionarmi, ad ubriacarmi, a pensare al suicidio.
Credo che le ragioni delle mie scarse capacità sociali siano legate ad una specie di ansia da prestazioni. Dico questo perché ho molte più difficoltà ad interagire con i coetanei rispetto a persone di diversa età (ad esempio i bambini o persone dai 40 anni in su). Anche camminare in mezzo a coetanei è un motivo di forte ansia tanto da arrivare a cambiare marciapiede o allontanarmi. Qualche rara volta in cui sono seduto a tavola con altri ragazzi e ragazze…beh….mi sembra di esplodere e inizio ad agitarmi e a sudare.
In definitiva la mia situazione attuale non è certo rosea. Oltre alla “depressione” sono nate tante altre piccole fobie che mi rendono la vita sempre più difficile.
Per quanto riguarda il capitolo “amore”…beh…potete immaginare come sia vuoto e triste. Mai una ragazza in così tanti anni. Ormai la mia sessualità è totalmente depressa e “deviata” da farmi credere che sia irrecuperabile.
Mi fermo qui per ora. Credo sia sufficiente per inquadrare per sommi capi la mia situazione.