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Vecchio 24-09-2013, 01:30   #1
Principiante
L'avatar di Ezio
 

Ciao a tutti
Inizio con il presentarmi : ho 27 anni (appena compiuti), sono uno studente universitario fuorisede ... e sono solo come un cane.
Ecco. La “solitudine” credo sia proprio il fulcro dei miei problemi. Vi dico subito che non sono mai stato da uno psicologo/psichiatra/psicoanalista/neurologo … quindi nessuno mi ha mai diagnosticato alcun disturbo. La lunga convivenza con la “solitudine”, però,mi ha logorato fino allo sfinimento. Se fino a qualche anno fa era ancora sopportabile ora mi ritrovo a dover fronteggiare anche depressione, ansia, fobie, ecc.
Alterno spesso periodi di ottimismo a periodi di pessimismo, in cui mi chiudo in casa per giorni e rimango a letto o al pc mangiando avanzi o roba in scatola. Ora sto vivendo un periodo di “ottimismo” in cui vorrei (nuovamente) provare a cercare una soluzione. Purtroppo già in passato i buoni propositi sono andati a fan***lo in breve tempo.
Fin da bambino sono sempre stato molto timido tanto che grandi e piccini mi soprannominavano “il muto”. Con difficoltà sono riuscito comunque a legare con 3-4 compagni di classe che, ad oggi, rappresentano i miei unici amici. Purtoppo, però, il lavoro(loro), gli impegni (loro) e la distanza mi permette di incontrarli solo 3-4 volte all’anno …e queste bellissime giornate rappresentano i miei unici momenti di svago nonchè le mie uniche uscite. Questi amici (così come i miei familiari) non riescono però a capire i miei problemi. Anzi, sono sicuro che non ci crederebbero neppure. C'è da dire che sono stato "bravo" a nascondere i miei problemi.

Invece, all’università non sono riuscito a legare con nessuno. Ho fatto alcune conoscenze momentanee ma nulla di più : una ricerca da fare insieme; appunti da scambiare; commento sulla lezione…tutte robe che mi hanno permesso di scambiare qualche “ciao” e qualche presentazione. Magari ci si salutava in corridoio anche nei giorni appena successivi all’evento. Poi nulla più. Persino con i tanti coinquilini con cui ho convissuto non è successo nulla.
Il motivo di tutto questo non lo so. Sono timidissimo, ok. Però ho provato ad intraprendere qualche conoscenza ma non sono mai stato in grado di trasformare un “ciao” in “noi andiamo a prendere un caffè, vuoi venire?” . Incapace ? Sfortunato ? non lo so. Resta il fatto che con il passare degli anni ho perso sempre più intraprendenza e ottimismo. Di pari passo, poi, è aumentata la “depressione”. Con il tempo e con l’assenza di risultati ho iniziato ad uscire sempre di meno, ad abbandonare le attività, a non frequentare più l’università…e a rinchiudermi dentro casa. Lo dico con un po’ di imbarazzo ma consapevole di essere nel posto giusto : moltissime volte sono arrivato a piangere, ad autolesionarmi, ad ubriacarmi, a pensare al suicidio.
Credo che le ragioni delle mie scarse capacità sociali siano legate ad una specie di ansia da prestazioni. Dico questo perché ho molte più difficoltà ad interagire con i coetanei rispetto a persone di diversa età (ad esempio i bambini o persone dai 40 anni in su). Anche camminare in mezzo a coetanei è un motivo di forte ansia tanto da arrivare a cambiare marciapiede o allontanarmi. Qualche rara volta in cui sono seduto a tavola con altri ragazzi e ragazze…beh….mi sembra di esplodere e inizio ad agitarmi e a sudare.
In definitiva la mia situazione attuale non è certo rosea. Oltre alla “depressione” sono nate tante altre piccole fobie che mi rendono la vita sempre più difficile.
Per quanto riguarda il capitolo “amore”…beh…potete immaginare come sia vuoto e triste. Mai una ragazza in così tanti anni. Ormai la mia sessualità è totalmente depressa e “deviata” da farmi credere che sia irrecuperabile.

Mi fermo qui per ora. Credo sia sufficiente per inquadrare per sommi capi la mia situazione.
Vecchio 24-09-2013, 11:56   #2
Principiante
L'avatar di maumau
 

Ciao

È abbastanza ovvio che in una situazione come la tua ci vuole l'aiuto di uno psicologo (a 27 anni...meglio tardi che mai! Da soli qs. prb. non si risolvono (tantomeno chiusi in casa a letto), si può solo peggiorare la propria condizione come descrivi tu stesso:
Quote:
con il passare degli anni ho perso sempre più intraprendenza e ottimismo
Del motivo poco ci importa... può interessare di più chi si occuperà del tuo percorso terapeutico, ma sapere che sia natura vs. educazione, genetica vs. (cattive) esperienze fatte nell'infanzia non ti aiuterà a vivere una vita più felice se non c'è qualcuno che ti aiuta a pensare in modo differente.

La solitudine non è la causa dei tuoi problemi, è solo uno degli effetti. Come la timidezza esagerata che, manifestata sin da bambino, denuncia la presenza di problemi molto ben radicati.
Intendiamoci, nessuno è perfettamente normale nei propri processi mentali, ma se questi provocano sofferenza e mancanza di funzionalità nella vita quotidiana allora vanno modificati e solo uno specialista è in grado di farlo.
Vecchio 24-09-2013, 14:22   #3
Esperto
 

Sai, non è per farti diagnosi, ma per darti una spinta in più per chiedere l'aiuto di un terapeuta. Solitamente le persone che, arrivate ad una certa età, non hanno ancora la capacità relazionale per farsi delle amicizie o, cosa ancor più difficile, trovarsi un amore, soffrono di un possibile disturbo evitante della personalità. Il consiglio che ti do è quello di non aspettare altro tempo, mi sembra che tu ne abbia aspettato abbastanza. Sappi che una caratteristica del disturbo evitante è proprio quello di alternare fasi depressive a momenti dove ci si sente più forti ed energici, acquisendo la capacità di cercare aiuto.
Approfittane di questo tuo momento up, e cerca una terapia. Io ti consiglio la cognitivo-comportamentale, perché è davvero buona contro le FS o i suoi surrogati (il disturbo evitante non è altro che una FS solo con un vissuto più lungo, e solitamente più incrancrenito nella persona).
Se camminare in mezzo agli altri per te è difficile, sappi che questa è una tipica paura della FS e derivati.
Quindi, mi raccomando! Devi il prima possibile cercare aiuto.
Ci sono anche io dentro la tua stessa situazione. Quindi posso capirti benissimo. Per quanto io sia più giovane di te di ben 7 anni.
Ho avuto conoscenze online, attraverso il forum, ma a quanto sembra stanno scemando.
Se fai l'università è un'ottima cosa per fare amicizie! Onde per cui ritengo sia molto importante parlare con qualcuno, anche solo per sfogarsi e tirare fuori le proprie emozioni.
Ciao!
Vecchio 24-09-2013, 16:40   #4
Banned
 

Concordo con chi ti consiglia di rivolgerti ad un terapeuta perchè, quando la situazione diventa insostenibile, bisogna tentare di tutto (e la carta dell'aiuto specialistico non è mai da buttare) quantomeno per non avere ulteriori rimpianti in futuro (e mettersi la coscienza a posto per quanto riguarda gli sforzi profusi per uscirne).
Conoscendo molto bene l'ambiente e la vita universitaria, posso comunque comprendere il tuo disorientamento davanti allo svolgersi di certe dinamiche.
Vecchio 24-09-2013, 16:43   #5
Esperto
 

concordo con gli utenti, un aiuto di uno specialista ti potrebbe essere utile per darti gli strumenti per uscire dal tuo isolamento.
prendi il coraggio e chiama.
forza e coraggio.
Vecchio 24-09-2013, 16:58   #6
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

ma sì, secondo me c'è un mix di timidezza e leggera fobia
non ti buttare troppo giù, stai facendo il tuo percorso scolastico, è già un'ottima cosa, sei fuori sede quindi hai una certa indipendenza, qualcosina potrebbe muoversi con il lavoro, ti darebbe autostima e magari la possibilità di interagire con coetanei anche al di fuori del lavoro stesso, poi potresti perchè no sfruttare questo forum per qualche raduno
Vecchio 24-09-2013, 17:12   #7
Esperto
L'avatar di chrissolo
 

Ti capisco: età a parte sembra la storia della mia vita.. non si può vivere del tutto isolati dagli altri, senza affetti e contatti umani, alla lunga qualcosa dentro di te si consuma e rompe.. fino a quando ti passa del tutto la voglia di vivere.

Cerca di insistere e usa tutti i mezzi, non devi lasciarti andare, con l'avanzare dell'età tutto si complica ENORMEMENTE. Contatta uno specialista magari, io sentivo di non averne bisogno e non credevo potesse servire, ma meglio provare pure quello, danni non ne farà di certo (e - come ha scritto niky - non avrai rimpianti in futuro: le hai provate tutte) ..
sei ancora giovane e ce la puoi fare a recuperare.
Vecchio 03-10-2013, 21:59   #8
Principiante
L'avatar di Ezio
 

Grazie a tutti per i vostri suggerimenti. A quanto siete tutti concordi nell'indicarmi un terapeuta. La soluzione non è per niente "facile" perché per esperienza diretta di miei parenti e conoscenti di famiglia...beh...la situzione è migliorata ma non risolta.

Cosa intendete per "disturbo evitante" ?


p.s. Sono ancora iscritto all'università ma non frequento più i corsi. Anzi, nelle rare occasioni in cui mi ritrovo nei corridoi universitari ho grosse difficoltà nel vedere quelle orde di ragazzini
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