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27-09-2012, 19:19
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#21
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Quote:
Originariamente inviata da Forever alone
Se si segue la strada del bene non si dovrà attendere la prossima vita per vivere nella felicita e senza più sofferenza. probabilmente la sofferenza finirà in questa vita.
Tutte le sofferenze nascono dal male. Prima si abbandona al male e prima finiranno le sofferenze.
Ho visto nei commenti che qualcuno ha frainteso un po le mie parole. Io non intendevo che la sofferenza é una bella cosa, attenzione!
Sarebbe surreale gioire del fatto che si sta soffrendo.
Volevo dire che é una cosa buona ai fine del ritrovamento della VERA FELICITÀ.
Una punizione benevola infertaci dalla vita, NON con l' inutile scopo di farci semplicemente soffrire, ma di farci crescere!
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Sono d'accordo. Parli da persona molto profonda.
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27-09-2012, 19:32
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da Forever alone
Tutte le sofferenze nascono dal male. Prima si abbandona al male e prima finiranno le sofferenze.
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Se uno ha un tumore, come lo abbandona il male?
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27-09-2012, 20:50
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#23
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Principiante
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 67
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Originariamente inviata da Herzeleid
Se uno ha un tumore, come lo abbandona il male?
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In tutta sincerità non so come risponderti, se avessi la risposta prima di tutto mi sbrigherei a porgere il mio aiuto a chi soffre per un tumore. La verità é che non so nemmeno come abbandonare completamente io stesso il male.. se fosse altrimenti ora le mie sofferenze sarebbero finite.
Se si realizza che la nostra sofferenza fa parte del processo si purificazione, la si accetta e si vedono le cose in modo diverso. Secondo me non bisogna vivere la sofferenza come un "caxxo che sfiga! Perché proprio a me?! Vaffanculo questo mondo e vaffanculo tutti ora mi suicido tanto non starò mai bene"
Pensieri del genere non portano che rabbia e odio. E rabbia e odio non aiutano a superare le sofferenze
Io personalmente soffro ogni giorno, ma soffro con la fede e la speranza nel cuore, e augurerei a tutti voi di fare altrettanto
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27-09-2012, 21:39
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da Forever alone
In tutta sincerità non so come risponderti, se avessi la risposta prima di tutto mi sbrigherei a porgere il mio aiuto a chi soffre per un tumore. La verità é che non so nemmeno come abbandonare completamente io stesso il male.. se fosse altrimenti ora le mie sofferenze sarebbero finite.
Se si realizza che la nostra sofferenza fa parte del processo si purificazione, la si accetta e si vedono le cose in modo diverso. Secondo me non bisogna vivere la sofferenza come un "caxxo che sfiga! Perché proprio a me?! Vaffanculo questo mondo e vaffanculo tutti ora mi suicido tanto non starò mai bene"
Pensieri del genere non portano che rabbia e odio. E rabbia e odio non aiutano a superare le sofferenze
Io personalmente soffro ogni giorno, ma soffro con la fede e la speranza nel cuore, e augurerei a tutti voi di fare altrettanto
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Quindi, la tua è una visione religiosa della vita (e conseguentemente della sofferenza).
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27-09-2012, 22:37
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Probabilmente non riesco a essere d'accordo con te perchè non sono assolutamente credente.
Ma in ogni caso non concordo. Cioè, per me è sensato il fatto di accettare la sofferenza, perchè è una cosa normale. Però non credo sia definibile un bene.
Certo, soffrire ci fa capire cos'è che fa male, in che direzione andare per trovare la felicità...
Ma secondo me dover vivere sfuggendo all'infelicità, arrancando nella sofferenza, caso mai è una punizione, non un dono.
La sofferenza come crescita personale a che cosa può servire, se tanto tutti poi moriamo?
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27-09-2012, 22:40
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
La sofferenza come crescita personale a che cosa può servire, se tanto tutti poi moriamo?
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Infatti non serve assolutamente a nulla, giacché nessuno vuole soffrire e chi soffre deve in qualche modo razionalizzare (ovvero accettare) la sua condizione se non può risolverla, così come si sopportano le calamità naturali perché non si può fare altrimenti. Il fatto brutale è che si cercano spiegazioni miserabili ad eventi che spiegazione non hanno (come un tumore), se non il caso, che purtroppo colpisce chi in un modo e chi in un altro.
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27-09-2012, 22:51
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#27
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Quote:
Originariamente inviata da Herzeleid
Il fatto brutale è che si cercano spiegazioni miserabili ad eventi che spiegazione non hanno (come un tumore), se non il caso, che purtroppo colpisce chi in un modo e chi in un altro.
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Concordo.
"Brutale" è un po' un termine cattivo però xD
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27-09-2012, 22:55
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: padova
Messaggi: 540
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Secondo me la sofferenza è necessaria per raddrizzare
il nostro modo di vivere , in qualche modo è come se avessimo una via percorribile, nel momento in cui deviamo la sofferenza cerca di "riportarci"
dentro questa via, se restiamo bloccati o non vogliamo muoverci
la sofferenza sarà assiduemente li con noi a ricordarci di dover
cambiare qualcosa interiormente.
Secondo me si deve accettare che esista anche la sofferenza, è importante
però cercare di capire qual'è la causa e come posso rimediare ad
ogni sofferenza.
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27-09-2012, 23:00
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#29
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Dubito fortemente che qualcuno che soffre di problemi alle ossa, alla pelle o che abbia un tumore riuscirebbe a rallegrarsi leggendo che la sofferenza è purificazione.
Io credo che la sofferenza sia struggente, ma che per combatterla non occorra accettarla, il che vuol dire rassegnarsi. Per combattere la sofferenza bisogna prima individuare le cause delle nostre pene e poi procedere ad affrontarle con logica e razionalità, senza farsi prendere dall'ansia o dal panico
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27-09-2012, 23:03
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#30
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Principiante
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 67
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Quote:
Originariamente inviata da Herzeleid
Quindi, la tua è una visione religiosa della vita (e conseguentemente della sofferenza).
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Finché ci si ostina a considerare la fede come una cosa da deboli e da ingenui come la società di oggi cerca di farci credere, la vita diventa più difficile, tutto diventa più diffile.
E per fede io non intendo fanatismo religioso, ma la fiducia in dio. Dio non é un bullo cattivo che ti crea e ti punisce a suo piacimento per il gusto di farlo. Tutto quello che ci capita nella vita e al fine del nostro bene.
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27-09-2012, 23:46
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#31
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Ma in ogni caso non concordo. Cioè, per me è sensato il fatto di accettare la sofferenza, perchè è una cosa normale. Però non credo sia definibile un bene.
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Giustissimo. :-)
Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
La sofferenza come crescita personale a che cosa può servire, se tanto tutti poi moriamo?
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La sofferenza non serve a un bel niente!
Purtroppo dietro questi ragionamenti c'è sempre molta retorica.
Un pò è la fede che fa ragionare così, perché nella religione cristiana c'è questo forte senso del peccato e della sofferenza vista come espiazione (vedi gesù che viene crocifisso).. un pò è anche il fatto che ci si vuole illudere che anche le cose negative ci servano a qualcosa, anche se non è affatto vero.
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27-09-2012, 23:51
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#32
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da Forever alone
Tutto quello che ci capita nella vita e al fine del nostro bene.
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Questa è una frase assolutamente assurda ed illogica, che prescinde del tutto dalla realtà.
Ci son bambini che nascono con malattie terrificanti e crepano a pochi mesi dalla nascita, terremoti, tzunami e inondazioni che ammazzano migliaia di persone al colpo, spesso nelle aree più povere del pianeta..
Qual'è il "bene" in tutto questo ?
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28-09-2012, 00:06
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da Forever alone
Finché ci si ostina a considerare la fede come una cosa da deboli e da ingenui come la società di oggi cerca di farci credere, la vita diventa più difficile, tutto diventa più diffile.
E per fede io non intendo fanatismo religioso, ma la fiducia in dio. Dio non é un bullo cattivo che ti crea e ti punisce a suo piacimento per il gusto di farlo. Tutto quello che ci capita nella vita e al fine del nostro bene.
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Io comprendo l'esigenza di trovare una via d'uscita alle disgrazie della vita - è quanto di più umano vi sia - ma evidentemente non è nel mio animo di ingannarmi consapevolmente con l'idea di un essere inesistente che dia un senso a ciò che accade, quindi anche alla sofferenza. Tu credi quel che credi ma le conseguenze peraltro sono che, in virtù della tua fede, veicoli un messaggio di rassegnazione e giustificazione del dolore. Il male si cura, se si può, e in ogni caso non si esorcizza.
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