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26-10-2021, 19:44
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#1
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Mi chiedo se quello che si prova, i sintomi della fobia sociale, siano comuni a tutti. Io, soprattutto quando ero più giovane, provavo quanto segue:
Esposto in una situazione sociale, soprattutto quando sentivo di dover mostrare qualcosa, mi sembrava di restare bloccato in una morsa, come se una mano si chiudesse su di me. Se ero costretto a mostrarmi, in qualche modo mi divincolavo e con più fatica degli altri facevo quello che dovevo fare. Questo perchè avevo un piano, un'idea precisa di quello che dovevo fare.
Ma quando dovevo inventare io qualcosa di nuovo, senza una routine programmata, non c'era verso. La forza invisibile, percepita come una forza esterna, mi bloccava completamente.
Tachicardia, ansia, ipertensione, desiderio di fuga, affanno, accompagnavano il tutto. L' ansia anticipatoria iniziava molto prima dell' evento.
Adesso, dopo una certa età, il quadro è cambiato. Non in tutte le situazioni, ma in molte quello che si verifica è diverso. Posso attaccare discorso, essere anche loquace, senza ansia. Ma l'ansia adesso viene dopo. Ripenso, rimugino, soppeso ogni parola che ho detto, penso di aver sbagliato. E magari sbaglio davvero. E forse l'ansia posticipata è peggiore di quella anticipatoria perchè, mentre quest'ultima cessava con l'evento, l'ansia posticipata non finisce mai....
Vi domando, succede così anche a voi?
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26-10-2021, 19:51
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Impossibile saperlo, abbiamo solo la nostra mente. Ma ci sono un paio di considerazioni che mi portano a dare risposta affermativa alla domanda.
La prima è che molti di questi meccanismi sono condivisi, sono il risultato di una base fisica comune a tutti gli individui della stessa specie. Sicuramente il tuo senso di avversione per qualcuno è identico a quello che provo io, e lo stesso per tante altre sensazioni e stati d'animo. Non sono un riduzionista, penso che esista qualcosa di non spiegabile come comportamento emergente dell'attività del cervello e che forse sopravvive alla morte. Ma non serve chiamarlo in causa, la base biologica ed evolutiva comune basta e avanza.
La seconda è l'arte. Perché certa letteratura diventa universale, passa gli inconvenienti della traduzione, per tacere delle arti figurative e la musica che nemmeno hanno il problema del mezzo di comunicazione? Se non ci fosse una larghissima base comune di sensazioni e stati mentali, l'arte non esisterebbe.
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26-10-2021, 19:58
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#3
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Principiante
Qui dal: Oct 2021
Messaggi: 30
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Per me la fobia sociale ha avuto delle oscillazioni ma è sempre stata presente. È come una specie di aura gelida che mi avvolge e mi segue sempre. Solitamente comincia nell'esatto istante in cui vengo a conoscenza di un determinato evento. Di solito è... "Vieni sabato all'evento x con tizio e Caio?" Già so che non posso dire di no, perché poi cercheranno di convincermi e dovrò inventare scuse su scuse. Già so che non esco mai e facendo così divento sempre più incapace a relazionarmi di persona etc. Insomma per non farmi rompere le scatole dico "ok". E lì comincia l'ansia. L'evento ovviamente è anche solo un caffè a casa con poche persone, oppure una breve passeggiata. In ogni caso è un confronto che porta a "dover" essere socievole, divertente, di compagnia... A rispondere alle domande scomode e a sembrare normale. Questo mi genera un'ansia terribile che si protrae finché poche ore prima voglio annullare sempre tutto. Quando poi sono lì mi sembra di essere un pesce su un albero. Sempre a disagio, rigida come uno stoccafisso, sorridente ma come farebbe una persona in totale imbarazzo. Non incrocio gli sguardi, evito. A volte faccio finta di usare il telefono o che rivisto nella borsa. Insomma è una vera e propria tortura. E questo è un semplice evento di uscita che dovrebbe essere piacevole. Figuriamoci in momenti più stressanti. Il dopo anche c'è ma relativamente... Sono talmente stressata e confusa che al massimo mi ricordo dopo lo sforzo una o due frasi dette, ma non di certo tutte le cavolate che ho detto e ho fatto in quello stato confusionale. Quindi solitamente sto meglio dopo l'evento sociale e non prima. Anche perché posso rifugiarmi nel mio spazio di comfort... E cioè da sola finalmente. E mi rigenero un po'...
Invece per quanto riguarda per esempio le telefonate o le situazioni che non so gestire bene... Batticuore e tremore della voce sempre. Balbetto o parlo come una scema anche per compiti molto semplici. E dopo la chiamata ho bisogno di sfogarmi fisicamente (tipo cammino veloce nella stanza, salto, agito le mani). Sento proprio l'energia e la tensione scaricarsi nel corpo. È incredibile. Per delle cavolate poi.
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26-10-2021, 20:05
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,951
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No è variabile, di certo finché uno non è diagnosticato è inutile fare paragoni. Al massimo potrà paragonarsi con un diagnosticato e sospettare di averla se si rivede in quei sintomi.
La sintomatologia comunque è descritta, ci sono tanti sintomi e non tutti li hanno tutti, poi qua la cosa ha assunto altro significato.
Di certo senza i sintomi più rilevanti non c'è fs.
(Essere vergini non è un sintomo, è una possibile conseguenza. )
Per risponderti, sì, è più o meno così per me, ma ho ancora anche l'anticipatoria.
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26-10-2021, 20:09
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#5
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Principiante
Qui dal: Oct 2021
Messaggi: 30
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Quote:
Originariamente inviata da claire
No è variabile, di certo finché uno non è diagnosticato è inutile fare paragoni. Al massimo potrà paragonarsi con un diagnosticato e sospettare di averla se si rivede in quei sintomi.
La sintomatologia comunque è descritta, ci sono tanti sintomi e non tutti li hanno tutti, poi qua la cosa ha assunto altro significato.
Di certo senza i sintomi più rilevanti non c'è fs.
(Essere vergini non è un sintomo, è una possibile conseguenza. )
Per risponderti, sì, è più o meno così per me, ma ho ancora anche l'anticipatoria.
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Secondo me ci possono essere dei gradi di gravità, ma i sintomi sono bene o male comuni e simili.
Altrimenti si andrebbe contro al concetto stesso di diagnosi. Certo si può parlare di "quadro sintomatologico" in un certo senso e quindi tu potresti avere un sintomo che io non ho e viceversa. Ma è come scegliere alcune lettere rispetto ad altre per comporre una parola... sono diverse ma rimaniamo entrambi all'interno dello stesso alfabeto.
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26-10-2021, 20:35
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Mi chiedo se quello che si prova, i sintomi della fobia sociale, siano comuni a tutti. Io, soprattutto quando ero più giovane, provavo quanto segue:
Esposto in una situazione sociale, soprattutto quando sentivo di dover mostrare qualcosa, mi sembrava di restare bloccato in una morsa, come se una mano si chiudesse su di me. Se ero costretto a mostrarmi, in qualche modo mi divincolavo e con più fatica degli altri facevo quello che dovevo fare. Questo perchè avevo un piano, un'idea precisa di quello che dovevo fare.
Ma quando dovevo inventare io qualcosa di nuovo, senza una routine programmata, non c'era verso. La forza invisibile, percepita come una forza esterna, mi bloccava completamente.
Tachicardia, ansia, ipertensione, desiderio di fuga, affanno, accompagnavano il tutto. L' ansia anticipatoria iniziava molto prima dell' evento.
Adesso, dopo una certa età, il quadro è cambiato. Non in tutte le situazioni, ma in molte quello che si verifica è diverso. Posso attaccare discorso, essere anche loquace, senza ansia. Ma l'ansia adesso viene dopo. Ripenso, rimugino, soppeso ogni parola che ho detto, penso di aver sbagliato. E magari sbaglio davvero. E forse l'ansia posticipata è peggiore di quella anticipatoria perchè, mentre quest'ultima cessava con l'evento, l'ansia posticipata non finisce mai....
Vi domando, succede così anche a voi?
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Si succede anche a me, ho molti sintomi fisici ancora io, sopratutto quando sono in strada che passano le macchine e ci sono i marciapiedi affollati. Per il resto rimugino su ogni cosa che dico e ci ripenso per giorni, dico tra me e me "chissà cosa avrà pensato quando gli ho detto quella cosa, secondo me mi ha preso per coglione" oppure se mi capita di ridere durante la seduta con la psicologa ci ripenso dopo giorni e mi sento di aver fatto una figuraccia, mi vergogno tanto. Si estende anche ad altro, il mio problema maggiore riguarda il sentirmi osservato quando cammino per strada, mi sembra di concentrarmi sul mio stile di camminata e mi sento handicappato, incomincio a camminare in modo stereotipato e per l'ansia a una certa è come se non riuscissi ad andare dritto e da li si instaura un circolo vizioso ansiogeno, poi ad ogni macchina che passa ho la sensazione di essere osservato e deriso, e comincio a sistemarmi i capelli in maniera compulsiva.
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26-10-2021, 21:24
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,951
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Quote:
Originariamente inviata da doveseifinita
Secondo me ci possono essere dei gradi di gravità, ma i sintomi sono bene o male comuni e simili.
Altrimenti si andrebbe contro al concetto stesso di diagnosi. Certo si può parlare di "quadro sintomatologico" in un certo senso e quindi tu potresti avere un sintomo che io non ho e viceversa. Ma è come scegliere alcune lettere rispetto ad altre per comporre una parola... sono diverse ma rimaniamo entrambi all'interno dello stesso alfabeto.
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Si ma uno non può dirsi affetto da disturbo di ansia sociale, per quanto lieve, solo perché ha uno dei sintomi. Ci sono comunque dei paletti per poter parlare di disturbo e di fobia.
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26-10-2021, 21:25
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,951
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Quote:
Originariamente inviata da Elle_
Molti qui pare che non ne siano affetti, avranno altri problemi ma la fobia proprio no. Escono, fanno serate, fanno colloqui di lavoro senza problemi, ecc. se una persona ha la fobia fare queste cose riesce molto difficile, io tremo soltanto al pensiero
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E ci sono persone che queste cose non le fanno, non per fobia ma per altri motivi, e comunque si definiscono fobici
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26-10-2021, 21:42
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#9
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Principiante
Qui dal: Oct 2021
Messaggi: 30
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Si ma uno non può dirsi affetto da disturbo di ansia sociale, per quanto lieve, solo perché ha uno dei sintomi. Ci sono comunque dei paletti per poter parlare di disturbo e di fobia.
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Non penso che stiamo parlando di un unico sintomo, ma di un gruppo di sintomi. I paletti ci sono ma vanno interpretati ed è una cosa che può fare un professionista non certo una profana come me. Ma posso dire sicuramente che non è necessario rientrare assolutamente in quei paletti per essere un fobico.
Hai paura? Hai delle reazioni fisiche forti legate ad un contesto sociale? Ti senti male in questo contesto? Inizia ad essere invalidante? Allora credimi che non è un "lieve stato di ansia" e il fatto che una persona riesca a costringersi ad affrontare quella situazione non significa che non abbia quel problema.
Nella mia esperienza personale... Ad esempio mi sono costretta per molto tempo a fare un lavoro che non era assolutamente adatto a me e alimentava ogni giorno le mie paure, la cosa mi ha portato a un totale irrimediabile crollo e blackout, nonostante io all'apparenza stessi "gestendo" quella situazione in un qualche modo.
Non bisogna dimenticarsi che per comprendere questo tipo di problemi psicologici è necessario saper ascoltare ed essere flessibili anche a diverse interpretazioni, non possiamo incasellare le persone in degli schemi troppo predefiniti. Questo ci aiuta sicuramente a decidere cosa fare ma siamo sempre essere umani e per tale natura, "animali" molto molto complessi.
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27-10-2021, 12:37
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#10
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Mi chiedo questo. Quando si scatena l'ansia anticipatoria in vista di un evento sociale temuto, è utile prendere un apposito farmaco poco prima dell' evento?
Non ho mai avuto una diagnosi nè una terapia, e questa cosa mi incuriosisce.
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27-10-2021, 13:11
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 604
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Mi chiedo questo. Quando si scatena l'ansia anticipatoria in vista di un evento sociale temuto, è utile prendere un apposito farmaco poco prima dell' evento?
Non ho mai avuto una diagnosi nè una terapia, e questa cosa mi incuriosisce.
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E' utile che ne parli con lo psicologo o col medico! Non ci sei mai andato perché fino ad oggi hai "sopportato" o perché "stai male" solo in poche circostanze?
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27-10-2021, 14:35
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#12
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. House
E' utile che ne parli con lo psicologo o col medico! Non ci sei mai andato perché fino ad oggi hai "sopportato" o perché "stai male" solo in poche circostanze?
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Entrambe le cose e anche per motivi economici.
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27-10-2021, 14:53
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Quote:
Originariamente inviata da edward00767
Si succede anche a me, ho molti sintomi fisici ancora io, sopratutto quando sono in strada che passano le macchine e ci sono i marciapiedi affollati. Per il resto rimugino su ogni cosa che dico e ci ripenso per giorni, dico tra me e me "chissà cosa avrà pensato quando gli ho detto quella cosa, secondo me mi ha preso per coglione" oppure se mi capita di ridere durante la seduta con la psicologa ci ripenso dopo giorni e mi sento di aver fatto una figuraccia, mi vergogno tanto. Si estende anche ad altro, il mio problema maggiore riguarda il sentirmi osservato quando cammino per strada, mi sembra di concentrarmi sul mio stile di camminata e mi sento handicappato, incomincio a camminare in modo stereotipato e per l'ansia a una certa è come se non riuscissi ad andare dritto e da li si instaura un circolo vizioso ansiogeno, poi ad ogni macchina che passa ho la sensazione di essere osservato e deriso, e comincio a sistemarmi i capelli in maniera compulsiva.
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Mamma mia sembra quasi la mia descrizione 😁, mi rivedo in molte cose di quello che hai scritto,anche se negli ultimi tempi e anni di forzata esposizione sociale, qualche piccolo miglioramento l' ho ottenuto o quando meno credo di avere raggiunto un po' più di disinvoltura nel comportamento sociale, oppure alcune volte cerco di mostrarmi sorridente o spesso addirittura distaccato dalle emozioni.
Ma è una tutta una recita che ho imparato ad attuare come meccanismo di difesa, da eventuali figure imbarazzanti possibili in agguato, soprattutto quando mi avventuro in territori o situazioni sociali in cui ho poca esperienza.
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27-10-2021, 21:48
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 604
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Entrambe le cose e anche per motivi economici.
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Ok, diciamo che potresti parlarne col medico di base che appunto è gratuito.
Però sinceramente se gli eventi sociali ansiogeni sono tutto sommato pochi e da quel che ho letto comunque alla fine li affronti bene, credo che puoi farcela senza ansiolitici, o mi sbaglio?
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28-10-2021, 11:25
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#15
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,151
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Ogni evento sociale che esula dalla routine è ansioso a vari livelli, ma se si tratta di una cosa improvvisa (ad esempio quando si presenta gente a sorpresa o ti capita un colloquio con poco preavviso), è veramente destabilizzante.
In certi casi devo fingere e cercare di autorilassarmi in qualche modo.
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28-10-2021, 18:37
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#16
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. House
Ok, diciamo che potresti parlarne col medico di base che appunto è gratuito.
Però sinceramente se gli eventi sociali ansiogeni sono tutto sommato pochi e da quel che ho letto comunque alla fine li affronti bene, credo che puoi farcela senza ansiolitici, o mi sbaglio?
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Si, meglio senza.
E la terapia cognitiva comportamentale? E' risolutiva?
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28-10-2021, 19:31
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 604
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Si, meglio senza.
E la terapia cognitiva comportamentale? E' risolutiva?
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La CBT va benissimo per cominciare un percorso terapeutico, ed è teoricamente appropriata per i disturbi ansiosi.
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