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Vecchio 25-10-2014, 12:59   #21
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Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Può darsi invece che qualcuno sia immerso in un percorso di cambiamento e voglia condividerne qualche spunto.
Del resto, ormai questo forum è famoso proprio per le diatribe tra chi dovrebbe stare qui e non ha "una vita" e chi invece una vita ce l'ha ma vuole scrivere qui lo stesso.

La tua mi sembra una visione mortificante verso i progressi che ognuno di noi dovrebbe compiere.
Il "qui" di cui parli non esiste, questo forum non è un luogo in cui vivere, è un punto di ritrovo in cui confrontarsi come facciamo ora.
quoto. e direi che trovo un pò "noiosi" questi processi alle intenzioni. con tutto il rispetto
Vecchio 25-10-2014, 13:04   #22
Esperto
L'avatar di utopia?
 

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Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
Questa è una delle cose più sensate e utili che tu abbia mai scritto.
Tutti dovrebbero farne tesoro, di queste poche ma efficaci parole.. è esattamente questa la trappola mortale in cui si cade (io ci son caduto).

Quel che accade nel corso del tempo è proprio quel che descrivi tu: uno sbriciolarsi e uno sgretolarsi infinito.. soprattutto interiore (ma non solo: ad un certo punto il deperimento diventa anche materiale, fisico).. che dopo anni di agonizzante sofferenza arriva ad annullarti del tutto come essere umano
Il deperimento...del mondo...interiore...
Secondo me è proporzionale alla quantità di disagi provocati dal mondo esterno...che di certo, in tal senso, non si risparmia
Vecchio 25-10-2014, 13:10   #23
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Forse con fantasia intendevi "seghe mentali"?
Il problema è che bisogna rielaborare le esperienze che hanno portato all'inseguimento di queste fantasie e spesso ci si ritrova senza mezzi per farlo.

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
La fantasia proviene dalla nostra mente,la nostra mente è reale, concreta, è organica. Cosa c'è di più bello in noi se non un cervello che funziona?
Stare bene.
La mente è sopravvalutata.
Vecchio 25-10-2014, 13:14   #24
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

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Originariamente inviata da Sample Visualizza il messaggio
Nella realta siamo davvero impotenti di cambiare molte cose .
La questione secondo me non sta nel "cambiare le cose" ma nel prendere atto di come stanno e nel cercare di prenderne il meglio, tu puoi fantasticare su come dovresti essere e su come dovrebbero stare le cose la fuori, ma tendere ad un ideale di perfezione è come rincorrere un'auto lanciata a tutta velocità, perderai il fiato e non la prenderai mai....

L'autostima nasce da cose concrete e si logora invece di fronte all'idea di perfezione, certamente passa per un'accettazione della propria persona, della propria diversità/unicità.
Cerchiamo però di non incorrere nell'errore di pensare che l'accettazione di se stessi equivalga ad immobilismo, a mollare qualsiasi tentativo di cercare un miglioramento della propria interiorità, in questo penso consista secondo me la differenza tra il termine "accettazione" e "rassegnazione"........

p.s. queste cose che scrivo non vogliono certo essere un insegnamento a nessuno, le scrivo prima di tutto a "me stesso", perché so benissimo quanto sia difficile liberarsi di questi pensieri, ci combatto ogni giorno e ne esco spesso male.....
Vecchio 25-10-2014, 13:32   #25
Banned
 

C'è differenza tra aspirare al meglio e voler raggiungere nella vita una perfezione che può appartenere solo al mondo delle idee.
Il perfezionismo mi ha segato le gambe sin troppe volte.
Vecchio 25-10-2014, 13:34   #26
Esperto
L'avatar di berserk
 

La perfezione ,secondo me, è solo un'idea che paralizza,alla fine non fai altro che rimandare rimandare e della vita non te rimane un caxxo.

*A parte che, almeno io, non saprei definire la perfezione in nessun ambito.

Ultima modifica di berserk; 25-10-2014 a 13:38.
Vecchio 25-10-2014, 13:37   #27
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Originariamente inviata da berserk Visualizza il messaggio
La perfezione ,secondo me, è solo un'idea che paralizza,alla fine non fai altro che rimandare rimandare e della vita non te rimane un caxxo.
Concordo

Ultima modifica di rosadiserra; 25-10-2014 a 14:25.
Vecchio 25-10-2014, 13:43   #28
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Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Non esiste auto miglioramento senza prima auto accettazione.
Ma per auto accettazione intendo accettare tutto ma proprio tutto ciò che ci rende quello che siamo: imperfetti e mutevoli.
Sì, sono d'accordo.
Sembra una contraddizione che dall'accettazione (piuttosto che dall'insoddisfazione) scaturisca la voglia di migliorarsi. Però io vedo bene quanta sia la differenza tra voler cambiare perché voglio stare meglio e voler cambiare perché non mi vado bene.
Vecchio 25-10-2014, 13:53   #29
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Ok, ma ricercare la perfezione è perfettamente umano e in quanto umano è indice di limitatezza. Dobbiamo confrontarci quotidianamente con la nostra terrestrità, siamo vincolati irrimediabilmente a un universo in cui non siamo importanti come individui ma parte di una grande moltitudine che obbedisce a leggi naturali e tra queste leggi rientra anche la nostra umana sopravvivenza al senso del limite portando quindi la nostra mente a tendere verso l'infinito, esattamente come tende all'infinito il tuo concetto di perfezione.


Di base, la pensiamo dunque al contrario, Suttree, per me un ulteriore passo verso la perfezione è accettare l'imperfezione, mentre per te è l'opposto; per me l'uomo deve guardare a se stesso con indulgenza, ma non indulgenza tanto per la propria imperfezione quanto, appunto, per la sua incapacità di accettare l'imperfetto e il mutevole.

Per te invece l'uomo deve guardare con algida spietatezza al proprio piccolo e insignificante guscio di vergognosa naturalità, deve impegnarsi per raggiungere la perfezione. Bene: in che modo?

Non credi che ragionando in qualità dei pochi ma buoni che calpestano il resto della marmaglia plebea e mediocre si crei una prospettiva profondamente classista e oligarchica?
Credo che si tornerebbe indietro nel tempo di migliaia di anni.

Trovo più felice e condivisibile un'idea di uguaglianza sulla base di una coscienza naturale, trovo invece triste e mortificante un'idea di "vetta" sulla base di sproporzionate pretese.
La perfezione forse non può essere raggiunta come singolo individuo..ma l'umanità deve comunque ricercarla tramite il progresso scientifico e sociale..solo poche persone possono contribuire in maniera significativa ad esso..le altre (come me ad es.) hanno un ruolo marginale se non nullo..io non riesco ad accettare la mia mediocrità e quindi non mi sento degno di stima..
Chi riesce ad accettarsi per quello che è sicuramente vive meglio..purtroppo io non ci riesco..forse perché per un certo periodo mi sono illuso di poter far parte di quell'"elìte".

Io spero che si arrivi a una sorta di "geniocrazia" http://geniocrazia.org/news.php
Non sopporto il vedere eletti personaggi che hanno come unica capacità quella di attirare masse di gente (facendo demagogia spicciola) e che alla fine non combinano nulla di buono.
Vecchio 25-10-2014, 13:54   #30
Esperto
L'avatar di berserk
 

Che poi ce son invecchiato inseguendo un 'idea astratta di me o un 'ipotesi di miglioramento in una direzione piuttosto che un'altra,senza capire che le possibile esperienze,i possibili amori e amicizie,le corse da acido muriatico nella vene,il lutto dell'errore mi avrebbero potuto dirigere meglio che non una piccola e insulsa testolina boriosa che seduta pensava di sapere:nulla in realtà. Dobbiamo assolutamente essere meno profetici e pretenziosamente titanici rispetto al mondo,tutto è indissolubilmente legato a noi e noi ad esso ci leghiamo.
Vecchio 25-10-2014, 13:55   #31
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Quote:
Originariamente inviata da berserk Visualizza il messaggio
Lalla fine non fai altro che rimandare rimandare e della vita non te rimane un caxxo.
In effetti hai descritto alla perfezione la mia vita
Vecchio 25-10-2014, 14:18   #32
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
La mente è sopravvalutata.
Realtà fisica e realtà ideale si sostengono reciprocamente, non si può dire "la mente è sopravvalutata" perché ovunque c'è un soggetto che ha esperienza del mondo ci deve essere anche una mente che esperisca questo mondo, altrimenti ci sarebbe solo materia inerte incosciente e non ci potrebbe essere neanche nessun mondo, o comunque è inimmaginabile la sua forma, poiché non potrebbe essere definito dal pensiero di nessuno. I problemi o le incomprensioni nascono quando li si mette in opposizione e si dice l'uno o l'altro, quando si accorda una priorità maggiore a uno piuttosto che all'altro e allora sì, si rischia di venir risucchiati nelle nostre costruzioni fantasiose, che via via divengono autonome e perdono ogni contatto effettivo col mondo.
Per quanto mi riguarda la realtà non è più bella della fantasia, né viceversa la fantasia è più bella della realtà; il primo è un luogo che preso da solo è patologia, ombre e inconsistenza, mentre la seconda emerge come realtà ideale e realtà fisica, presupponendo quindi anche la mente.
La domanda dunque dopo questa divagazione è: perché ci si dovrebbe accettare? Voi accettate tutto nella vita? I soprusi li accettate? E le persone fastidiose? Un cibo che non vi piace lo accettate e lo mangiate o potendo scegliere lo rifiutate? Ecco il punto: potendo scegliere. Qui non c'è nessuna scelta, si è costretti ad accettarsi perché l'alternativa è morire o distruggersi consapevolmente. Per me non può esserci serenità se la questione viene posta nei termini di "accettati perché sei obbligato, altrimenti soffrirai e morirai". E' una situazione lacerante che posta in un'ottica più generale di vita oggettivamente senza senso, legittima entrambe le conclusioni. Per quanto mi riguarda quindi, se non è chiaro, come è legittimo coltivare e prendersi cura di qualcosa a cui si tiene, è legittimo rifiutare e distruggerne una a cui non si tiene.
Vecchio 25-10-2014, 17:15   #33
Esperto
 

Al momento per me è il contrario: nella fantasia posso "comandare" il mio mondo e niente andrà storto, anche se sono consapevole che nella realtà sarebbe tutto diverso. Ma meglio di niente... se vivessi continuamente nella mia realtà, fatta di rifiuti e fallimenti, come adesso per dire, forse ne morirei. Quindi un po' di fantasticherie non guastano dai, basta essere consapevoli che sono per soffrire di meno.
Vecchio 25-10-2014, 18:33   #34
Banned
 

Sarebbe già un passo importante riuscire a distinguere realmente la realtà dalla fantasia
Comunque io più che di accettarsi, parlerei di conoscersi profondamente e già questo è molto difficile. Forse perchè non si ha la forza di guardare con la massima sincerità e obbiettività, di approfondire la conoscenza della propria realtà? Ecco, forse 'accettare' nel senso di non scappare davanti a certe porte che possono aprirsi e al di là delle quali può nascondersi qualsiasi cosa.
Comunque forse anche fare troppe indagini su se stessi potrebbe non portare agli esiti desiderati.
Vecchio 25-10-2014, 18:50   #35
Esperto
L'avatar di Emil
 

Quote:
Originariamente inviata da Suttree Visualizza il messaggio
Per me invece l'essere umano deve ricercare la perfezione...cercando di superare continuamente i propri limiti..accettare il fatto che l'essere umano è limitato per me è inconcepibile.
Il problema, secondo me, è che pochi sono in grado di farlo..la maggior parte della gente si deve arrendere e fare la sua triste vita mediocre..come faccio a stimare me stesso se non riesco neanche ad essere mediocre
Quote:
Originariamente inviata da Suttree Visualizza il messaggio
La perfezione forse non può essere raggiunta come singolo individuo..ma l'umanità deve comunque ricercarla tramite il progresso scientifico e sociale..solo poche persone possono contribuire in maniera significativa ad esso..le altre (come me ad es.) hanno un ruolo marginale se non nullo..io non riesco ad accettare la mia mediocrità e quindi non mi sento degno di stima..
Chi riesce ad accettarsi per quello che è sicuramente vive meglio..purtroppo io non ci riesco..forse perché per un certo periodo mi sono illuso di poter far parte di quell'"elìte".
Il perfezionismo è dannoso. Il tuo discorso, in cui ti minimizzi, è anch'esso il prodotto di quella stessa perfezione (irraggiungibile) che pretendi. Non raggiungendola (il che è impossibile poiché il modello perfetto non si raggiunge) ti sminuisci e ti definisci mediocre. Ma non è così.

Come ho scritto anche altrove sull'argomento, perché mi riguarda(va?) in prima persona, la ricerca della perfezione genera una tensione negativa poiché ciò che si realizza non sarà mai al livello di ciò che si sarebbe potuto realizzare. Ed è questo che provoca l'auto svalutazione.
Le conseguenze possono anche essere drammatiche: si arriva addirittura a sentirsi in colpa per non essere stati in grado di fornire la prestazione adeguata (alla perfezione ideale) che porta alla paura costante del fallimento e del giudizio sociale negativo.
Spesso ciò non ha riscontro reale, perché il perfezionista proprio a causa del suo maniacale senso del dovere e del lavoro raggiunge livelli di efficienza molto alti anche rispetto alla media.

Le conferme sociali, lavorative o che riguardano lo studio arrivano (o sono arrivate) eccome, ma c'è qualcosa di intimamente radicato in lui che continua a rifiutarle, a non accettarle perché convinto di non aver dato quello che doveva.
Il suo "limite" non viene vissuto come il suo massimo valore espresso, ma come il suo costante disvalore.
Ma è ovvio che in qualsiasi circostanza l'asticella di questo "limite" verrà alzata per non essere mai raggiunta...
Inutile dire che questo circolo vizioso è pericoloso e massacrante.
Vecchio 25-10-2014, 19:21   #36
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Quote:
Originariamente inviata da Emil Visualizza il messaggio
la ricerca della perfezione genera una tensione negativa poiché ciò che si realizza non sarà mai al livello di ciò che si avrebbe dovuto realizzare. Ed è questo che provoca l'autosvalutazione.

questo circolo vizioso è pericoloso e massacrante.
Ma dove stavi quando ero un feto??

Mi ci sono voluti solo 25 anni di vita per capirlo.
Vecchio 25-10-2014, 20:03   #37
Banned
 

Per fortuna esiste la fantasia .

Ultima modifica di cancellato11905; 24-08-2016 a 02:48.
Vecchio 25-10-2014, 20:32   #38
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Emil Visualizza il messaggio
la ricerca della perfezione genera una tensione negativa poiché ciò che si realizza non sarà mai al livello di ciò che si sarebbe potuto realizzare. Ed è questo che provoca l'auto svalutazione.
Le conseguenze possono anche essere drammatiche: si arriva addirittura a sentirsi in colpa per non essere stati in grado di fornire la prestazione adeguata (alla perfezione ideale) che porta alla paura costante del fallimento e del giudizio sociale negativo.
cavolo se è vero!
ma il lasciarsi andare all'imperfezione non genera la giusta tensione per migliorarsi, come se ne esce?
Vecchio 25-10-2014, 21:04   #39
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

banalmente, dipende dalla realtà e dipende dalla fantasia
Vecchio 25-10-2014, 21:18   #40
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da She Visualizza il messaggio
Per fortuna esiste la fantasia ,mi aiuta a sopportare la realtà.
Ognuno di noi ha le proprie sofferenze .
Personalmente l' unica cosa che mi fa credere ancora di avere un briciolo di vita è il lavoro e tra l'altro non mi piace neppure.
Esatto, è quello che intendevo... galoppare con la fantasia immaginandomi ciò che mai potrà accadere veramente, mi aiuta a sopportare la realtà.
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