|
|
25-10-2014, 12:59
|
#21
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 300
|
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Può darsi invece che qualcuno sia immerso in un percorso di cambiamento e voglia condividerne qualche spunto.
Del resto, ormai questo forum è famoso proprio per le diatribe tra chi dovrebbe stare qui e non ha "una vita" e chi invece una vita ce l'ha ma vuole scrivere qui lo stesso.
La tua mi sembra una visione mortificante verso i progressi che ognuno di noi dovrebbe compiere.
Il "qui" di cui parli non esiste, questo forum non è un luogo in cui vivere, è un punto di ritrovo in cui confrontarsi come facciamo ora.
|
quoto. e direi che trovo un pò "noiosi" questi processi alle intenzioni. con tutto il rispetto
|
|
25-10-2014, 13:04
|
#22
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
|
Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
Questa è una delle cose più sensate e utili che tu abbia mai scritto.
Tutti dovrebbero farne tesoro, di queste poche ma efficaci parole.. è esattamente questa la trappola mortale in cui si cade (io ci son caduto).
Quel che accade nel corso del tempo è proprio quel che descrivi tu: uno sbriciolarsi e uno sgretolarsi infinito.. soprattutto interiore (ma non solo: ad un certo punto il deperimento diventa anche materiale, fisico).. che dopo anni di agonizzante sofferenza arriva ad annullarti del tutto come essere umano
|
Il deperimento...del mondo...interiore...
Secondo me è proporzionale alla quantità di disagi provocati dal mondo esterno...che di certo, in tal senso, non si risparmia
|
|
25-10-2014, 13:10
|
#23
|
Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
|
Forse con fantasia intendevi "seghe mentali"?
Il problema è che bisogna rielaborare le esperienze che hanno portato all'inseguimento di queste fantasie e spesso ci si ritrova senza mezzi per farlo.
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
La fantasia proviene dalla nostra mente,la nostra mente è reale, concreta, è organica. Cosa c'è di più bello in noi se non un cervello che funziona?
|
Stare bene.
La mente è sopravvalutata.
|
|
25-10-2014, 13:14
|
#24
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
|
Quote:
Originariamente inviata da Sample
Nella realta siamo davvero impotenti di cambiare molte cose .
|
La questione secondo me non sta nel "cambiare le cose" ma nel prendere atto di come stanno e nel cercare di prenderne il meglio, tu puoi fantasticare su come dovresti essere e su come dovrebbero stare le cose la fuori, ma tendere ad un ideale di perfezione è come rincorrere un'auto lanciata a tutta velocità, perderai il fiato e non la prenderai mai....
L'autostima nasce da cose concrete e si logora invece di fronte all'idea di perfezione, certamente passa per un'accettazione della propria persona, della propria diversità/unicità.
Cerchiamo però di non incorrere nell'errore di pensare che l'accettazione di se stessi equivalga ad immobilismo, a mollare qualsiasi tentativo di cercare un miglioramento della propria interiorità, in questo penso consista secondo me la differenza tra il termine "accettazione" e "rassegnazione"........
p.s. queste cose che scrivo non vogliono certo essere un insegnamento a nessuno, le scrivo prima di tutto a "me stesso", perché so benissimo quanto sia difficile liberarsi di questi pensieri, ci combatto ogni giorno e ne esco spesso male.....
|
|
25-10-2014, 13:32
|
#25
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
|
C'è differenza tra aspirare al meglio e voler raggiungere nella vita una perfezione che può appartenere solo al mondo delle idee.
Il perfezionismo mi ha segato le gambe sin troppe volte.
|
|
25-10-2014, 13:34
|
#26
|
Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
|
La perfezione ,secondo me, è solo un'idea che paralizza,alla fine non fai altro che rimandare rimandare e della vita non te rimane un caxxo.
*A parte che, almeno io, non saprei definire la perfezione in nessun ambito.
|
Ultima modifica di berserk; 25-10-2014 a 13:38.
|
25-10-2014, 13:37
|
#27
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
|
Quote:
Originariamente inviata da berserk
La perfezione ,secondo me, è solo un'idea che paralizza,alla fine non fai altro che rimandare rimandare e della vita non te rimane un caxxo.
|
Concordo
|
Ultima modifica di rosadiserra; 25-10-2014 a 14:25.
|
25-10-2014, 13:43
|
#28
|
Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
|
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Non esiste auto miglioramento senza prima auto accettazione.
Ma per auto accettazione intendo accettare tutto ma proprio tutto ciò che ci rende quello che siamo: imperfetti e mutevoli.
|
Sì, sono d'accordo.
Sembra una contraddizione che dall'accettazione (piuttosto che dall'insoddisfazione) scaturisca la voglia di migliorarsi. Però io vedo bene quanta sia la differenza tra voler cambiare perché voglio stare meglio e voler cambiare perché non mi vado bene.
|
|
25-10-2014, 13:53
|
#29
|
Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
|
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ok, ma ricercare la perfezione è perfettamente umano e in quanto umano è indice di limitatezza. Dobbiamo confrontarci quotidianamente con la nostra terrestrità, siamo vincolati irrimediabilmente a un universo in cui non siamo importanti come individui ma parte di una grande moltitudine che obbedisce a leggi naturali e tra queste leggi rientra anche la nostra umana sopravvivenza al senso del limite portando quindi la nostra mente a tendere verso l'infinito, esattamente come tende all'infinito il tuo concetto di perfezione.
Di base, la pensiamo dunque al contrario, Suttree, per me un ulteriore passo verso la perfezione è accettare l'imperfezione, mentre per te è l'opposto; per me l'uomo deve guardare a se stesso con indulgenza, ma non indulgenza tanto per la propria imperfezione quanto, appunto, per la sua incapacità di accettare l'imperfetto e il mutevole.
Per te invece l'uomo deve guardare con algida spietatezza al proprio piccolo e insignificante guscio di vergognosa naturalità, deve impegnarsi per raggiungere la perfezione. Bene: in che modo?
Non credi che ragionando in qualità dei pochi ma buoni che calpestano il resto della marmaglia plebea e mediocre si crei una prospettiva profondamente classista e oligarchica?
Credo che si tornerebbe indietro nel tempo di migliaia di anni.
Trovo più felice e condivisibile un'idea di uguaglianza sulla base di una coscienza naturale, trovo invece triste e mortificante un'idea di "vetta" sulla base di sproporzionate pretese.
|
La perfezione forse non può essere raggiunta come singolo individuo..ma l'umanità deve comunque ricercarla tramite il progresso scientifico e sociale..solo poche persone possono contribuire in maniera significativa ad esso..le altre (come me ad es.) hanno un ruolo marginale se non nullo..io non riesco ad accettare la mia mediocrità e quindi non mi sento degno di stima..
Chi riesce ad accettarsi per quello che è sicuramente vive meglio..purtroppo io non ci riesco..forse perché per un certo periodo mi sono illuso di poter far parte di quell'"elìte" .
Io spero che si arrivi a una sorta di "geniocrazia" http://geniocrazia.org/news.php
Non sopporto il vedere eletti personaggi che hanno come unica capacità quella di attirare masse di gente (facendo demagogia spicciola) e che alla fine non combinano nulla di buono.
|
|
25-10-2014, 13:54
|
#30
|
Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
|
Che poi ce son invecchiato inseguendo un 'idea astratta di me o un 'ipotesi di miglioramento in una direzione piuttosto che un'altra,senza capire che le possibile esperienze,i possibili amori e amicizie,le corse da acido muriatico nella vene,il lutto dell'errore mi avrebbero potuto dirigere meglio che non una piccola e insulsa testolina boriosa che seduta pensava di sapere:nulla in realtà. Dobbiamo assolutamente essere meno profetici e pretenziosamente titanici rispetto al mondo,tutto è indissolubilmente legato a noi e noi ad esso ci leghiamo.
|
|
25-10-2014, 13:55
|
#31
|
Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
|
Quote:
Originariamente inviata da berserk
Lalla fine non fai altro che rimandare rimandare e della vita non te rimane un caxxo.
|
In effetti hai descritto alla perfezione la mia vita
|
|
25-10-2014, 14:18
|
#32
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
|
Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
La mente è sopravvalutata.
|
Realtà fisica e realtà ideale si sostengono reciprocamente, non si può dire "la mente è sopravvalutata" perché ovunque c'è un soggetto che ha esperienza del mondo ci deve essere anche una mente che esperisca questo mondo, altrimenti ci sarebbe solo materia inerte incosciente e non ci potrebbe essere neanche nessun mondo, o comunque è inimmaginabile la sua forma, poiché non potrebbe essere definito dal pensiero di nessuno. I problemi o le incomprensioni nascono quando li si mette in opposizione e si dice l'uno o l'altro, quando si accorda una priorità maggiore a uno piuttosto che all'altro e allora sì, si rischia di venir risucchiati nelle nostre costruzioni fantasiose, che via via divengono autonome e perdono ogni contatto effettivo col mondo.
Per quanto mi riguarda la realtà non è più bella della fantasia, né viceversa la fantasia è più bella della realtà; il primo è un luogo che preso da solo è patologia, ombre e inconsistenza, mentre la seconda emerge come realtà ideale e realtà fisica, presupponendo quindi anche la mente.
La domanda dunque dopo questa divagazione è: perché ci si dovrebbe accettare? Voi accettate tutto nella vita? I soprusi li accettate? E le persone fastidiose? Un cibo che non vi piace lo accettate e lo mangiate o potendo scegliere lo rifiutate? Ecco il punto: potendo scegliere. Qui non c'è nessuna scelta, si è costretti ad accettarsi perché l'alternativa è morire o distruggersi consapevolmente. Per me non può esserci serenità se la questione viene posta nei termini di "accettati perché sei obbligato, altrimenti soffrirai e morirai". E' una situazione lacerante che posta in un'ottica più generale di vita oggettivamente senza senso, legittima entrambe le conclusioni. Per quanto mi riguarda quindi, se non è chiaro, come è legittimo coltivare e prendersi cura di qualcosa a cui si tiene, è legittimo rifiutare e distruggerne una a cui non si tiene.
|
|
25-10-2014, 17:15
|
#33
|
Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 604
|
Al momento per me è il contrario: nella fantasia posso "comandare" il mio mondo e niente andrà storto, anche se sono consapevole che nella realtà sarebbe tutto diverso. Ma meglio di niente... se vivessi continuamente nella mia realtà, fatta di rifiuti e fallimenti, come adesso per dire, forse ne morirei. Quindi un po' di fantasticherie non guastano dai, basta essere consapevoli che sono per soffrire di meno.
|
|
25-10-2014, 18:33
|
#34
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
|
Sarebbe già un passo importante riuscire a distinguere realmente la realtà dalla fantasia
Comunque io più che di accettarsi, parlerei di conoscersi profondamente e già questo è molto difficile. Forse perchè non si ha la forza di guardare con la massima sincerità e obbiettività, di approfondire la conoscenza della propria realtà? Ecco, forse 'accettare' nel senso di non scappare davanti a certe porte che possono aprirsi e al di là delle quali può nascondersi qualsiasi cosa.
Comunque forse anche fare troppe indagini su se stessi potrebbe non portare agli esiti desiderati.
|
|
25-10-2014, 18:50
|
#35
|
Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,191
|
Quote:
Originariamente inviata da Suttree
Per me invece l'essere umano deve ricercare la perfezione...cercando di superare continuamente i propri limiti..accettare il fatto che l'essere umano è limitato per me è inconcepibile.
Il problema, secondo me, è che pochi sono in grado di farlo..la maggior parte della gente si deve arrendere e fare la sua triste vita mediocre..come faccio a stimare me stesso se non riesco neanche ad essere mediocre
|
Quote:
Originariamente inviata da Suttree
La perfezione forse non può essere raggiunta come singolo individuo..ma l'umanità deve comunque ricercarla tramite il progresso scientifico e sociale..solo poche persone possono contribuire in maniera significativa ad esso..le altre (come me ad es.) hanno un ruolo marginale se non nullo..io non riesco ad accettare la mia mediocrità e quindi non mi sento degno di stima..
Chi riesce ad accettarsi per quello che è sicuramente vive meglio..purtroppo io non ci riesco..forse perché per un certo periodo mi sono illuso di poter far parte di quell'"elìte" .
|
Il perfezionismo è dannoso. Il tuo discorso, in cui ti minimizzi, è anch'esso il prodotto di quella stessa perfezione (irraggiungibile) che pretendi. Non raggiungendola (il che è impossibile poiché il modello perfetto non si raggiunge) ti sminuisci e ti definisci mediocre. Ma non è così.
Come ho scritto anche altrove sull'argomento, perché mi riguarda(va?) in prima persona, la ricerca della perfezione genera una tensione negativa poiché ciò che si realizza non sarà mai al livello di ciò che si sarebbe potuto realizzare. Ed è questo che provoca l'auto svalutazione.
Le conseguenze possono anche essere drammatiche: si arriva addirittura a sentirsi in colpa per non essere stati in grado di fornire la prestazione adeguata (alla perfezione ideale) che porta alla paura costante del fallimento e del giudizio sociale negativo.
Spesso ciò non ha riscontro reale, perché il perfezionista proprio a causa del suo maniacale senso del dovere e del lavoro raggiunge livelli di efficienza molto alti anche rispetto alla media.
Le conferme sociali, lavorative o che riguardano lo studio arrivano (o sono arrivate) eccome, ma c'è qualcosa di intimamente radicato in lui che continua a rifiutarle, a non accettarle perché convinto di non aver dato quello che doveva.
Il suo "limite" non viene vissuto come il suo massimo valore espresso, ma come il suo costante disvalore.
Ma è ovvio che in qualsiasi circostanza l'asticella di questo "limite" verrà alzata per non essere mai raggiunta...
Inutile dire che questo circolo vizioso è pericoloso e massacrante.
|
|
25-10-2014, 19:21
|
#36
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
|
Quote:
Originariamente inviata da Emil
la ricerca della perfezione genera una tensione negativa poiché ciò che si realizza non sarà mai al livello di ciò che si avrebbe dovuto realizzare. Ed è questo che provoca l'autosvalutazione.
questo circolo vizioso è pericoloso e massacrante.
|
Ma dove stavi quando ero un feto??
Mi ci sono voluti solo 25 anni di vita per capirlo.
|
|
25-10-2014, 20:03
|
#37
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,630
|
Per fortuna esiste la fantasia .
|
Ultima modifica di cancellato11905; 24-08-2016 a 02:48.
|
25-10-2014, 20:32
|
#38
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,039
|
Quote:
Originariamente inviata da Emil
la ricerca della perfezione genera una tensione negativa poiché ciò che si realizza non sarà mai al livello di ciò che si sarebbe potuto realizzare. Ed è questo che provoca l'auto svalutazione.
Le conseguenze possono anche essere drammatiche: si arriva addirittura a sentirsi in colpa per non essere stati in grado di fornire la prestazione adeguata (alla perfezione ideale) che porta alla paura costante del fallimento e del giudizio sociale negativo.
|
cavolo se è vero!
ma il lasciarsi andare all'imperfezione non genera la giusta tensione per migliorarsi, come se ne esce?
|
|
25-10-2014, 21:04
|
#39
|
Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
|
banalmente, dipende dalla realtà e dipende dalla fantasia
|
|
25-10-2014, 21:18
|
#40
|
Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 604
|
Quote:
Originariamente inviata da She
Per fortuna esiste la fantasia ,mi aiuta a sopportare la realtà.
Ognuno di noi ha le proprie sofferenze .
Personalmente l' unica cosa che mi fa credere ancora di avere un briciolo di vita è il lavoro e tra l'altro non mi piace neppure.
|
Esatto, è quello che intendevo... galoppare con la fantasia immaginandomi ciò che mai potrà accadere veramente, mi aiuta a sopportare la realtà.
|
|
|
|
|