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24-10-2014, 22:09
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Ultima modifica di cancellato8738; 09-02-2021 a 14:05.
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24-10-2014, 22:14
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Senza autostima l'intelligenza arranca, si perde in antri oscuri e dolorosi, gira su se stessa, si morde la coda e c'è quasi un annullamento dell'Io.
Non esiste auto miglioramento senza prima auto accettazione.
Ma per auto accettazione intendo accettare tutto ma proprio tutto ciò che ci rende quello che siamo: imperfetti e mutevoli.
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Concordo su tutto.
Però è una cosa così difficile da fare...
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24-10-2014, 22:37
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Tecnicamente non fa una grinza... poterlo realizzare in pratica, per le mie limitate forze e data la mia principale spina nel fianco, è proprio un'altra cosa
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24-10-2014, 23:01
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#4
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,542
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accettarsi sicuramente e un gran passo da fare, e bisognerebbe farlo....ma secondo me non basta, l'ideale sarebbe accettarsi e farsi accettare, xhè se non si piace un pò agli altri non e facile....l'ideale sarebbe accettarsi ma anche cercare di migliorare dove si può
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25-10-2014, 00:03
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,193
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Casomai il contrario... la fantasia è migliore della realtà...
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25-10-2014, 07:28
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#6
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Senza autostima l'intelligenza arranca, si perde in antri oscuri e dolorosi, gira su se stessa, si morde la coda e c'è quasi un annullamento dell'Io.
Non esiste auto miglioramento senza prima auto accettazione.
per auto accettazione intendo accettare tutto ciò che ci rende quello che siamo: imperfetti e mutevoli.
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Sottoscrivo anche se una vita intera non sono certa basti, per chi l'ha persa chissà quando e dove, a conseguire una piena e totale autostima, ci si mette in cammino, in cerca...
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25-10-2014, 08:45
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 2,321
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Per te è più difficile accettare il passato o le sue ripercussioni sul presente?
Nel leggerti mi è venuto da pormi questa domanda a cui non so rispondere. A cui forse non è neanche importante rispondere.
Sono d'accordo su come ci si debba accettare. Tempo fa mi dissi che non c'era niente di sbagliato in quello che avevo fatto negli scorsi anni, semplicemente rispondevo alle mie esigenze del tempo, che non devono per forza essere le stesse di oggi.
Mi dicevo che dovevo perdonarmi ma iniziai a pensare che non c'era proprio un bel niente da perdonare, che quello semplicemente era il modo di vita che mi ero scelta e che avevo portato avanti per tot tempo e che non ero costretta a perpetrare.
Che non dovevo considerarmi sbagliata per aver vissuto in un certo modo ne tantomeno ero costretta a continuare a vivere in quel certo modo se la cosa non mi andava più.
Il cambiamento non dovevo vederlo come un taglio che relegava la me stessa del passato in una posizione di inferiorità, un modo per dirle: Hai fatto schifo, ora non lo fai piu. No, cambiando non sarei diventata migliore ma solo diversa e più adatta a rispondere ad una nuova esigenza.
(Parlo al passato perché poi queste cose che mi dico tendo a dimenticarle.)
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25-10-2014, 09:24
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#8
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da SUBurbe
Tempo fa mi dissi che non c'era niente di sbagliato in quello che avevo fatto negli scorsi anni
semplicemente rispondevo alle mie esigenze del tempo, che non devono per forza essere le stesse di oggi.
iniziai a pensare che non c'era proprio un bel niente da perdonare
Che non dovevo considerarmi sbagliata per aver vissuto in un certo modo
Il cambiamento non dovevo vederlo come:
"Hai fatto schifo, ora non lo fai piu."
cambiando non sarei diventata migliore ma solo diversa e più adatta a rispondere ad una nuova esigenza.
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Concordo in merito a quanto quotato, solo ultimamente mi sono autoassolta da quello che consideravo "il mio colposo e fallimentare passato", aggiungo che mi è stato utile rendermi conto che per quanto io mi accanisca non ho sempre il controllo su tutto.
Certe cose capitano e basta, non molte per fortuna, si sceglie semplicemente quello che al momento risulta essere il male minore o quello con cui riteniamo di poter convivere meno peggio.
In quest'ottica un po' più umile mi sono resa conto che alcune decisioni, per quanto dilanianti le prenderei nuovamente anche potendo tornare indietro.
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Ultima modifica di rosadiserra; 25-10-2014 a 09:26.
Motivo: i
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25-10-2014, 10:45
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ma per auto accettazione intendo accettare tutto ma proprio tutto ciò che ci rende quello che siamo: imperfetti e mutevoli
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Ci si può accettare quanto ci pare: se poi non ti accetta nessun'altro la tua esistenza resta una merda insostenibile lo stesso... al di là di tutti gli sforzi e il lavoro su te stesso che fai.
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25-10-2014, 10:45
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Eh che ti devo dire, hai ragggggione
Purtroppo è una bella battaglia, nei momenti di "picco" di autostima, molto rari invero, basta che faccia dieci passi fuori dalla porta e me ne ritorno con la coda tra le gambe
Devo farmela prescrivere dal dottore
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25-10-2014, 10:54
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Il concetto non fa una piega, ma Chi si acetta in toto non sta qui ad argomentare le sue scoperte ma si vivrebbe la sua vita fuori da qui... noi che orbitiamo spesso qui dentro volere o volare siamo ancora in alto mare .
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25-10-2014, 11:38
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Per me sono pochissime le persone degne di stima al mondo ed io non mi considero tra queste..quindi non potrò mai avere autostima
La psico dice che ho degli standard elevatissimi nel giudicare me stesso e gli altri e che finché non accetterò i miei difetti (pur cercando di migliorarmi) non avrò mai autostima.
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25-10-2014, 11:50
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#13
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da Suttree
Per me sono pochissime le persone degne di stima al mondo ed io non mi considero tra queste..quindi non potrò mai avere autostima
La psico dice che ho degli standard elevatissimi nel giudicare me stesso e gli altri e che finché non accetterò i miei difetti (pur cercando di migliorarmi) non avrò mai autostima.
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Concordo con la tua psi, anch'io sono troppo severa con me stessa.
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25-10-2014, 12:31
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Non sono d'accordo con il titolo. ( il resto non l'ho letto tutto ) La fantasia e piu bella perche la puoi cambiare come e quando vuoi invece con la realta non puoi fare lo stesso. (certe volte anche la fantazia viene automaticamente ma lo puoi comunque cambiare.) Nella realta siamo davvero impotenti di cambiare molte cose .
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25-10-2014, 12:32
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Non sono d'accordo con il titolo. ( il resto non l'ho letto tutto ) La fantasia e piu bella perche la puoi cambiare come e quando vuoi invece con la realta non puoi fare lo stesso. (certe volte anche la fantazia viene automaticamente ma lo puoi comunque cambiare.) Nella realta siamo davvero impotenti di cambiare molte cose .
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Il resto, invece, leggilo tutto.
Anche a me il titolo ha fatto "un brutto effetto", ma il post sistema tutto.
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25-10-2014, 12:41
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Inoltre è impossibile non trovare almeno una persona che ci apprezzi, siamo in sette miliardi, basta impegnarsi, ma impegnarsi per davvero non per finta... non lo dico a te in particolare,cris.
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è possibile, invece.
saremo 7 miliardi.. ma poi - all'atto pratico - con quante persone uno nella realtà ha la concreta possibilità di interagire ?
e poi le persone saranno tante e diverse.. ma le dinamiche alla base dei rapporti umani son poche, estremamente limitate (sempre le stesse).. e questo lo sai benissimo pure tu.
per cui se per qualche motivo ti ritrovi ai margini dell'esistenza troppo a lungo e non sviluppi quelle abilità relazionali che hanno tutti e che tutti danno per scontate.. le probabilità di non trovare nessuno che ti apprezzi ci sono eccome.. e col passare degli anni non fanno che aumentare esponenzialmente.. fino a che ti solo che un miracolo ti potrebbe "salvare"..
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Ultima modifica di chrissolo; 25-10-2014 a 13:08.
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25-10-2014, 12:49
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Secondo me è importante trovare il modo per accettarsi per come si è perché, da quanto ho capito, quando prendiamo atto di certe nostre mancanze o veniamo costretti al confronto con ciò che ci rende imperfetti, tendiamo a rifiutare la realtà e a crearci un ideale.
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Qualcuno mi spiega, per favore, la differenza tra "accettarsi" e "rassegnarsi"?
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25-10-2014, 12:50
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ma la fantasia viene dalla realtà, una realtà in cui vorremmo vederci interpellati solo in ciò che ci fa comodo, come in questo caso. Nella fantasia puoi creare milioni di belle cose, ma intanto il tempo passa, si invecchia e anche il mondo fisico della nostra interiorità finirà con lo sgretolarcisi tra le mani.
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L'aver nominato "la vecchiaia" apre interessanti prospettive.
Una volta vecchi, i propri ricordi saran composti dalla realtà passata. La fantasia, invece, sarà ancora una realtà presente in quell'interiorità che hai nominato.
Suppongo un grosso problema sia, però, il non poter immaginare cosa prova "un vecchio". Mentalmente e fisicamente.
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25-10-2014, 12:50
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Io invece penso che bisogna essere umili e questo è possibile solo accettando la propria limitatezza di essere umano, di cui sopra. Inoltre nella vita reale tendo a rifuggire come la peste tutte quelle persone che hanno un comportamento categorizzante come in questo caso.. per esempio non trovo bello considerare Michael Jackson degno di stima e dei pezzenti sfigati quelli che mi circondano mentre ne guardo i video. E' di per sé squallido sopraelevare l'elìte, è un comportamento che mi fa venire in mente l'espressione "pochezza di spirito".
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Per me invece l'essere umano deve ricercare la perfezione...cercando di superare continuamente i propri limiti..accettare il fatto che l'essere umano è limitato per me è inconcepibile.
Il problema, secondo me, è che pochi sono in grado di farlo..la maggior parte della gente si deve arrendere e fare la sua triste vita mediocre..come faccio a stimare me stesso se non riesco neanche ad essere mediocre
Per me è giusto che ci sia un'elìte (che di certo non vedo rappresentata da Michael Jackson )..il problema è che spesso non viene scelta in maniera meritocratica..
Mi piacciono molto queste discussioni e vorrei che ce ne fossero di più ..anche se capisco che il mio apporto non possa essere molto significativo e forse sto pure andando off-topic (proprio perché sono una persona senza particolari doti).
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25-10-2014, 12:54
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#20
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ma la fantasia viene dalla realtà, una realtà in cui vorremmo vederci interpellati solo in ciò che ci fa comodo, come in questo caso. Nella fantasia puoi creare milioni di belle cose, ma intanto il tempo passa, si invecchia e anche il mondo fisico della nostra interiorità finirà con lo sgretolarcisi tra le mani.
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Questa è una delle cose più sensate e utili che tu abbia mai scritto.
Tutti dovrebbero farne tesoro, di queste poche ma efficaci parole.. è esattamente questa la trappola mortale in cui si cade (io ci son caduto).
Quel che accade nel corso del tempo è proprio quel che descrivi tu: uno sbriciolarsi e uno sgretolarsi infinito.. soprattutto interiore (ma non solo: ad un certo punto il deperimento diventa anche materiale, fisico).. che dopo anni di agonizzante sofferenza arriva ad annullarti del tutto come essere umano
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Ultima modifica di chrissolo; 25-10-2014 a 12:59.
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