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Originariamente inviata da Life
Non riuscirei mai a rassegnarmi, c è sempre qualcosa dentro che mi dice che non posso, non so se è un bene o un male.
Il giorno che mi rassegnero sarà lo stesso in cui troverò la forza di suicidarmi credo
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Ma il suicida in genere non è rassegnato affatto allo stato di cose che vive, altrimenti non si suiciderebbe. Secondo me si va nel senso opposto, quando non si è più capaci in alcun modo a rassegnarsi ad un certo tipo di esistenza (che si immagina che si dovrà vivere necessariamente in un certo stato), ci si suicida.
Credere che qualcosa sia vero non equivale ad esser rassegnati a questo qualcosa e al dolore che questo qualcosa comporta.
Possiamo credere tutti che dovremo morire o magari patire certe cose, ma qualcuno potrebbe vivere tutto questo con rassegnazione mentre qualcun altro no.
Non è che chi crede che potrebbe riuscire a far certe cose non è rassegnato mentre chi non ci crede è rassegnato, la rassegnazione ha a che fare col rapporto del singolo con le proprie credenze sui dolori necessari.
Credere di poter guarire da una certa malattia o credere di non poter guarire non ha nulla a che fare con la rassegnazione secondo me. Chi crede di poter guarire ovviamente non deve rassegnarsi, ma non è detto che chi crede di non poter guarire sia rassegnato alla cosa.
Due persone possono credere entrambe di avere un certo limite ma una potrebbe esser rassegnata alla cosa mentre un'altra no.
Se si crede di essere onnipotenti non ci sarebbe nulla a cui doversi rassegnare.
Si può "guarire" dal conflitto tra credenze di certi limiti e non accettazione di questi limiti sia modificando le credenze relative a questi limiti (convincendosi che questi limiti in realtà non ci sono) sia modificando la forte non disposizione verso questi limiti rassegnandosi a questo stato di cose.
Quale sia la strada migliore da seguire dipende dalla struttura interna del singolo secondo me. Se è forte la non accettazione meglio cercare di modificare le credenze, se son forti le credenze meglio modificare la non accettazione, comunque in certi casi si potrebbe andare in uno stato di stallo.
Non si riesce né a credere di superarli certi limiti né si riesce ad accettarli.
Se non riesci a rassegnarti a certe cose e allo stesso tempo credi siano necessare viene a crearsi questo conflitto.