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02-06-2018, 20:16
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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.. io ne ho provate e ne sto provando tante, ma ormai non penso di riuscire più a guarire da ansia e depressione. forse provando dei ricoveri o delle terapie farmacologiche molto aggressive, ma quello non è benessere, è sedazione.
vado dallo psicologo e vedo che, seppur esperto, sta facendo fatica anche lui.
forse lo lascerò io perché mi dispiace pure vederlo faticare
ci si dovrebbe rassegnare e abbandonare ogni proposito. La rassegnazione è il bene assoluto. invece è proprio il voler provare a essere normali e fare quello che fanno i normali che fa stare male, che fa venire l'ansia di "dover fare". E' come se ci si imponesse di sollevare 50kg quando invece al massimo se ne possono alzare 20.
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02-06-2018, 20:25
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 749
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Secondo me rassegnazione è il termine sbagliato o comunque un po' limitante.
Ho pensato la stessa cosa, anche se le nostre vite sono diverse, così come le nostre esperienze ecc. ecc., però direi che l'accettazione è il bene, piuttosto. Con questo intendo andare a ridimensionare certe aspettative, certi obiettivi, imparando però ad apprezzare quel poco che si ha nella sua piccolezza. Cose che diamo per scontato, che però una volta ottenuta la nostra attenzione ci ridanno indietro un po' di soddisfazione, seppur su un piano diverso...
La vita degli altri non è cosa che fa per noi, ma almeno possiamo cercare di riadattare quello che può farci star bene in base alle nostre possibilità effettive. Come dici tu, darsi dei traguardi che sono poco fattibili accumula solo frustrazione in più, ma non significa che dobbiamo rinunciare per forza a tutto. Mi auguro che trovi un'alternativa su cui riversare le energie, farmaci e ricoveri aggressivi ti anestetizzano e basta, ma non contro il dolore. Si può stare meglio di così.
Tieni duro
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Ultima modifica di StacyFreak; 02-06-2018 a 20:30.
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02-06-2018, 20:35
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#3
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,071
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Non riuscirei mai a rassegnarmi, c è sempre qualcosa dentro che mi dice che non posso, non so se è un bene o un male.
Il giorno che mi rassegnero sarà lo stesso in cui troverò la forza di suicidarmi credo
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Ultima modifica di hermit94; 02-06-2018 a 20:38.
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02-06-2018, 20:44
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Accettare la propria condizione, i propri limiti, è certamente un passo da fare per vivere meglio, io penso di esser sempre stato consapevole della mia situazione e di aver lavorato bene da questo punto di vista.
Difatti il problema per me non è tanto accettare la mia condizione, quanto piuttosto imparare a viverci decentemente, in questo devo dire sto fallendo nonostante abbia avuto in passato la sensazione di avercela fatta, il carico da sopportare sta diventando sempre più pesante e le mie spalle non sono più quelle di una volta.
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02-06-2018, 20:55
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#5
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Avanzato
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 478
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Sicuramente abbiamo esperienze diverse, però non credo sia la cosa migliore rassegnarsi.
Non sono d'accordo quando dici che dobbiamo fare cose da "normali" per poter essere normali. L'ho già scritto anche da qualche altra parte però non ricordo dove, ma credo che ognuno di noi deve sentirsi libero di fare ciò che vuole!!! questa è una cosa normale, non il fare ciò che fanno gli altri per poter essere apprezzati. Io la vedo così; non ho il minimo interesse di fare cose che altri fanno. Per me potrebbero essere loro quelli strani.
Non sono soddisfatto della mia vita, però cambiare per fare cose perchè le fanno gli altri non credo possa essere utile. Invece riuscire a realizzare quello che nella mia mente bacata c'è, si che mi darebbe piacere. Non ho intenzione di mollare tutto. Io continuerò sempre ad andare controcorrente.
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02-06-2018, 21:06
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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infatti la rassegnazione è un po' come morire. da lì al suicidio il passo è breve. forse per questo uno non si riesce a rassegnare, sarà un'istinto di sopravvivenza.
accettare i propri limiti ok, ma è un compromesso verso il basso, essendo (almeno i miei) limiti un po' bassi. E' come se per fare un lavoro chiedo 100 euro ma sarei disposto a scendere a 70.. se me ne offrono 30 e li devo accettare ho fatto un compromesso troppo al ribasso.
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02-06-2018, 22:29
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#7
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Non basta la rassegnazione, ci vuole anche l'accettazione e l'accontentarsi della rassegnazione.
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02-06-2018, 22:33
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
invece è proprio il voler provare a essere normali e fare quello che fanno i normali che fa stare male
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Sì ok, ma non risolvi il problema dello star male a non essere normale.
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02-06-2018, 22:35
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da Shjatyzu
è meglio che sia per "accettazione", piuttosto che per "rassegnazione"...
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ma alla fine sono la stessa cosa, no?
non lo so, io penso che siano uguali perché per come la vedo io non esiste l'accettazione a questo tipo di vita vissuta nella fobia e nell'appartarsi a casa.. una vita così non l'accetterò mai. continuerò a combattere per cambiare.. senza riuscirci, e forse quando arriverò allo stremo delle forze arriverà la rassegnazione.. che non è accettazione.
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Ultima modifica di Keith; 02-06-2018 a 22:39.
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02-06-2018, 22:42
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#10
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 62
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
infatti la rassegnazione è un po' come morire. da lì al suicidio il passo è breve. forse per questo uno non si riesce a rassegnare, sarà un'istinto di sopravvivenza.
accettare i propri limiti ok, ma è un compromesso verso il basso, essendo (almeno i miei) limiti un po' bassi. E' come se per fare un lavoro chiedo 100 euro ma sarei disposto a scendere a 70.. se me ne offrono 30 e li devo accettare ho fatto un compromesso troppo al ribasso.
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Mah, non sono molto d'accordo che tra rassegnazione e suicidio il passo sia breve.
A me, la rassegnazione, ha aiutato molto. Se inizi ad accettare le cose per come sono, e la smetti di lottare su battaglie che sai di non poter vincere, inizi a toglierti dei pesi enormi e ad apprezzare cose che magari prima ti sfuggivano. Ed in generale, ne guadagni in serenità.
Solo che deve essere rassegnazione vera, e non "finta" del tipo che in realtà ci speri ancora. Quella non è rassegnazione.
I miei pensieri suicidi, permangono su cose su cui non riesco a rassegnarmi.
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02-06-2018, 23:01
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da illmatic
Solo che deve essere rassegnazione vera, e non "finta" del tipo che in realtà ci speri ancora. Quella non è rassegnazione.
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esatto. se prendo atto che non potrò mai più avere una vita di coppia, o una vita sessuale, è un'accettazione e ne prendo atto, perché tanto è così, e c'è poco da fare, lo accetto e vado avanti. Posso stare anche relativamente sereno su questa cosa per lunghi periodi, ma è anche una rassegnazione, perché in fondo in fondo lo vorrei, lo testimonia il fatto che a volte sono ancora attratto dal sesso opposto, e penso che magari potrei... e invece non posso proprio niente.
stesso dicasi per il lavoro.
stesso dicasi per le amicizie e il normale relazionarsi con parenti, colleghi, etc.
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02-06-2018, 23:03
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da Shjatyzu
No, c'è grande differenza, almeno per quello che è il mio modo di intendere le due cose (che non è di certo il modo universalmente corretto).
Nella rassegnazione, c'è l'abbandono di ogni tentativo di miglioramento, di progresso, e in generale, si perde ogni briciolo di amore verso sé stessi, poiché si vive in balia di una vita insoddisfacente.
Nell'accettazione, invece, si razionalizzano i propri limiti, i propri problemi, ma ciò non esclude la possibilità di ottenere miglioramenti, progressi; entro tali limiti, si cerca comunque di migliorare, perché permane dell'amore verso sé stessi.
C'è questa fondamentale differenza, l'amore per sé stessi.
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Se ti accetti però poi ti devi acccettare, e non combattere per migliorare, perché se combatti per migliorare e poi perdi..allora ci stai male. bisognerebbe accettarsi e basta, senza pensare ai miglioramenti.
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02-06-2018, 23:07
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,945
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Come si fa a rassegnarsi ad ansia,angoscia,panico,disagio?Mai li accetterò
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02-06-2018, 23:10
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Come si fa a rassegnarsi ad ansia,angoscia,panico,disagio?Mai li accetterò
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infatti. mai. già di per se sono disturbi debilitanti, e poi tutto ciò che ne consegue in termini di qualità della vita.
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02-06-2018, 23:21
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#15
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Quote:
Originariamente inviata da Shjatyzu
La rassegnazione è la fine dei giochi.
Significa buttare via ogni possibilità di cambiamento, condannarsi a vivere una vita insoddisfacente senza provare più a modificarla, in alcun modo.
Se proprio si deve fare una rinuncia di questo tipo, è meglio che sia per "accettazione", piuttosto che per "rassegnazione"...
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ho detto più o meno la stessa cosa, poi ho cancellato il messaggio perché mi son detto "syd apre un topic dove esprime un disagio ed io attacco con delle stronzate da guru che forse valgono solo per me"
@syd l'accettazione è un atto di coraggio, è differente in quanto nella rassegnazione permane la sofferenza, nell'accettazione invece ci si tollera come farebbe una madre, ed è buono anche assumere lo stesso atteggiamento verso il mondo esterno. È come fare tabula rasa, e finalmente hai spazio per camminare. Rassegnandoti invece rimani con un piede nella fossa.
È un concetto teorico questo, che va elucubrato e associato simmetricamente alla tua vita, ma ha conseguenze fortemente pratiche secondo me. Sul serio, io non starei qui a parlare se no fosse per questa idea. Non so se è chiaro però come intendo il concetto di "accettazione", è un qualcosa di più profondo rispetto al significato comune.
Ma ancora, non voglio irritarti con cose da "maesto di vita" o "santone", che sono la persona più lontana da questi per numerosissimi motivi
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02-06-2018, 23:31
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#16
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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A volte è proprio la rassegnazione su certi fronti su cui si perde continuamente a mettere in moto la necessità del cambiamento spostando la propria azione su altri fronti. Se perdi da troppo tempo contro un avversario simbolico forse è ora che smetti di lanciartici contro perché probabilmente non è quello l'avversario per te.
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02-06-2018, 23:48
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Non mi fido di chi si rassegna; vuol dire che ha ancora molto da perdere.
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Penso che infatti rassegnarsi non sia la parola giusta, credo che la cosa da fare sia rinconfigurare i propri obbiettivi, fare un percorso di autocritica e, nel caso, miglioramento. Una volta raggiunto un certo livello di consapevolezza si può cominciare a capire cosa si può e cosa non si può fare. Facile a dirsi e concordo con il non accettare del tutto ansia e altre robe negative ma cercare di combatterle entro un certo limite.
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03-06-2018, 00:42
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane
Ma ancora, non voglio irritarti con cose da "maesto di vita" o "santone", che sono la persona più lontana da questi per numerosissimi motivi
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Quote:
Originariamente inviata da Shjatyzu
In realtà nella risposta successiva ho specificato che, il mio modo di intendere le due cose, non può essere assunto affatto come quello universalmente corretto.
Comunque, se effettivamente ho rotto un po' le scatole peccando di empatia, mi scuso con syd...
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ragazzi, non mi offendo mica, e per cosa poi.. siamo qui per confrontarci
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09-06-2018, 16:51
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 749
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Se ti accetti però poi ti devi acccettare, e non combattere per migliorare, perché se combatti per migliorare e poi perdi..allora ci stai male. bisognerebbe accettarsi e basta, senza pensare ai miglioramenti.
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Ti dovrestii accettare dandoti (proprio perché ti accetti) il tempo che ti serve ad affrontare ogni piccola cosa che non ti piace di te. Non è detto sia così per tutto, ma credo che ci sia un margine di ripresa per certe cattive abitudini caratteriali, che vanno a compromettere la nostra serenità.
Prima di tutto penso ci sia la consapevolezza. Prendere coscienza di tutti i tuoi lati, belli, brutti o neutri. Gioire dei belli, tollerare e perdonare i brutti e poi da lì potrai iniziare a lavorare su di te. Tanto non è mai tutto immediato, capita di accorgersi di certi mostri proprio mentre si sta facendo pace con altri.
Io ho capito che devo accettarmi nella mia dualità, ma mi accontento di pochi passetti alla volta, partendo dalle cose più semplici e quindi più facili da risolvere. Non prendertela con te stesso se perdi qualche battaglia, inizia dagli amichevoli
Come hanno già detto Shjatyzu e SamueleMitomane sembra di star parlando come se si fosse dei Guru, spero il messaggio venga recepito correttamente.
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Ultima modifica di StacyFreak; 09-06-2018 a 16:53.
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09-06-2018, 22:59
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#20
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,945
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Premessa:in questi giorni ho esagerato col caffè,sono agitata.
Io non mi rassegnerò mai.
Desidererò sempre, continuerò a sognare una vita diversa,a intravedere vie d'uscita,a lottare per fare pace col passato, a imporre la mia esistenza nel mondo.
Anche quando sarò inferma.Già sono un'ombra che striscia lungo i muri, esaurita, malandata, confusa,spaventata.A volte i dispiaceri vissuti sono troppo forti, e crollo.Ma i desideri ci sono ancora tutti.
Forse un giorno la depressione mi schiaccerà e non mi importerà piú di niente, non lo so.
Per ora, continuo a pensare che domani,magari,sarà meglio di oggi.
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