pokorny

Ciao forum,

Notare, "Rassegnazione" in maiuscolo: come archetipo e categoria del reale. Proprio ieri vedo su FB le foto di un gruppo di conoscenti che ha organizzato una bella gita senza pensare a invitarmi. Beninteso non sono amici vicini, la gita è "tematica" e io non ho le competenze tecniche per poter far parte del gruppo, eccetera eccetera. Però con questi stessi dati, anni fa me la sarei presa per non essere stato considerato.

Ebbene, ora il dispiacere è stato minimo e durato un attimo, e sinceramente con me stesso e con voi ora, è finito lì lasciando il posto a uno stato d'animo neutro. O meglio non del tutto neutro altrimenti non avrei scritto questo post, ma comunque infinitamente diverso da quello che sarebbe stato cinque anni fa. Ancora una volta ripeto a me stesso la conclusione cui sono giunto in tempi recenti ovvero: "perché avrebbero dovuto chiamarmi? Che qualità tecniche e personali ho per pensare che avrebbero dovuto farlo?" E a questo si aggiunge anche una sorta di poco descrivibile senso di colpa del tipo "in fondo per qualche motivo merito di essere così".

Boh, detta in breve: c'è qualcuno come me così stanco dei dispiaceri da aver sviluppato questa via di mezzo tra distacco e difesa? Come la vivete?

Peste Nera

Nel mio caso rassegnazione e rabbia insieme sono sfociati in misantropia, gli altri che non mi filano più e che non mi hanno aiutato possono andare al diavolo come gli pare, fare tutto quello che gli pare, basta che mi stiano lontani.

Athanor

Provo rassegnazione quando mi rendo conto che pur potendo partecipare a una determinata attività, avvertirei un distacco troppo grande, in termini di sensazioni, tra lo svolgerla ora e l'averla provata in passato, al momento giusto.

Xchénnpossoreg?

Sto provando qualcosa di simile proprio in questi giorni.
Mi è capitata una cosa poco carina, dovrei essere triste o arrabbiata e invece non sento nulla. Certo ci penso e ci ripenso ma tutto sembra così distante da me .

Teach83

Credo che un bel abbraccione a qualche d'uno gioverebbe tanto, meglio di qualunque analista, psicoterapeuta e compagnia cantante.
Non so se sia peggio l'incomunicabilità della parola o quella tattile, è come girare con un muro invisibile di gomma che respinge.
E poi se oltre al muro, sei tu stesso ad essere invisibile allora non c'è neanche il problema del rimbalzare il prossimo. Praticamente sei un fantasma che cammina: Ghostman walking.

Elle_

Ci sono quasi vicina

Masterplan92

Io mi accendo e mi spengo...periodi anche lunghi in cui sto fermo e mi lascio andare e altri brevi periodi in cui mi attivo di piu..il risultato di tutto ciò?infinitamente meno di qualsiasi persona normale..e questo mi fa sprofondare nel baratro

Delta80

Io sono completamente rassegnato e sfiduciato, anni di ansia e depressione, fobie , ed ora anche i gravi problemi della perdita del lavoro, mi chiedo ormai se tutto sia legato ? Se si entri in un vortice di negatività e rassegnazione ?

claire

Forse è consapevolezza, io da tanti anni non mi offendo se non mi invitano perché so di essere un'evitante.

varykino

mo uno per essere invitato deve avere qualità tecniche in base al tema della gita? ma dai .... sul resto penso che sia abitudine , uno s abitua a tutto prima o poi ed è ovvio che una cosa che all inizio pareva un dramma diventi poi roba da poco . nn penso sia rassegnazione quanto più abitudine , uno che si rassegna veramente manco guarda più le pagine degli ex amici etc... proprio nulla gli tange XD

Hor

Se mi fossi già rassegnato del tutto mi sarei tolto la vita.
Anche se è difficile, difficilissimo continuo comunque a lottare, nel mio piccolo, per ritagliarmi un qualche spazio di benessere in questa vita infame...

Keith

Tu hai un sacco di hobby.. si-lo-so-che-in-solitaria-non-è-la-stessa-cosa.. però meglio averli che non averli e forse ti aiutano ad affrontare meglio la solitudine.. non so, la butto lì..

A parte che è un po' triste fare uscite tematiche.. cioè boh, per come la vedo io non ha molto senso.. ma farsi un'uscita tutti insieme a cazzareggiare no? grigliate, uscite al mare.. boh, io anni fa quando uscivo era così, poi si parlava un po' di tutto.
Io pure sono "abbastanza rassegnato". Anche se non ancora del tutto.. a parte che le poche persone che conosco non fanno quasi mai niente.. magari quelle poche volte che fanno una cosa da soli mi farebbe piacere se mi invitassero.. però se non lo fanno avranno i loro motivi. D'altronde io sono un tipo un po' triste, e seppur buon ascoltatore e a volte anche simpatico.. però il velo di tristezza si vede e quindi penso possa dare fastidio.

Ormai sono rassegnato anche a passare le vacanze da solo. Una volta mi chiedevo "ma perché non mi invitano? magari anche solo per pochi giorni o mi propongono un'albergo vicino casa/residence loro.." Ma se non lo fanno non posso costringerli.. poi non sono uno che si imbuca, mi sentirei sfigato.. anche se poi molti lo fanno.. ma poi pensa se dicessero "no, non voglio che vieni".. sono di quelle robe da quasi suicidio.

Rassegnato all'80%

pokorny

Perché no? Se qualcuno organizza la salita del monte Rosa non è che ci possa andare chiunque... Le persone si invitano perché anzitutto sono tecnicamente qualificate e appena poco distaccato come secondo motivo, perché ci si sta bene.

Masterplan92

Almeno hobby vuol dire che in qualche modo ti senti ancora vivo...io sono morto dentro