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26-06-2014, 12:21
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#21
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,038
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Io non posso stare in una città in cui tutti protestano se viene usata una pista di motocross,in cui si chiamano i carabinieri se c'è una macchina sotto casa tua che non sai di chi è, in cui lo stacco di diversità tra le varie persone risulterebbe così evidente che tutti evitano di essere troppo vistosi e quindi diventano un po' tutti uguali, una città di gente che va in chiesa e cerca il bene vivendo timorata continuamente da un Male che non ha mai visto in faccia e che scarica,eventualmente, sulla diversità. Gente che crede nei malocchi e non si guarda allo specchio a notte fonda. Ma dai. Ma per favore.
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è esattamente questo a cui pensav quando parlavo di trovarsi in un film di fantascienza in cui son tutti robottini uguali, stile l'invasione degli ultracorpi.
Anche se il fatto di non guardarsi allo specchio la notte non l'avevo mai sentito
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26-06-2014, 12:22
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#22
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,111
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In città sei un numero, un codice a barre se ti va di lusso, passi inosservato (io no, perché sono figo ), nessuno si cura di te, puoi uscire anche in mutande, lo noterà 1 su 10... in provincia, sei un anima, in frazione (14anni di esperienza), sei un identità cucita adesso a te dalle genti...
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26-06-2014, 12:36
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#23
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,726
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Quote:
Originariamente inviata da Inerba
Vivo in un paesino in provincia di 16.000 abitanti, e nonostante ciò mi conoscono di vista solo i commercianti, mi sento un ninja
Non ho idea se la grande città la mia vita sarebbe (o sarebbe stata) migliore, forse mi sentirei a disagio, come pressato dalla troppa folla, ma penso che dopo poco ci si fa l'abitudine, di sicuro una metropoli offre molte più possibilità.
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minchia oh
16mila abitanti e lo chiama paesino
e il comune in cui vivo che di abitanti ne 900 come lo posso definire? villaggio disabitato?
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26-06-2014, 12:44
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,074
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provincia = male
paesini = male assoluto
nella vita dei paesini non riesco a trovare nulla di buono a parte la tranquillità, per il resto la città è meglio sotto ogni punto di vista: puoi essere anonimo o integrarti a tuo piacimento, maggiori possibilità culturali e lavorative, mentalità più aperta, meno cafoneria. etc. etc.
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07-07-2014, 14:00
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 998
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Io abito in un paesino con meno di 1000 abitanti, di cui la stragrande maggioranza sono vecchi, e i pochi giovani me li sono giocata negli anni. Non c'è veramente nulla, solo campagna, che per carità è bellissima lei, ci porto il cane, però... non si può nemmeno uscire a farsi una passeggiata così alla cavolo, c'è solo una strada che lo attraversa, niente marciapiede, le macchine che ti sfrecciano a fianco sai che gioia.. per raggiungere la prima città (che è comunque tristissima pure quella) è un quarto d'ora di macchina, benzina, lo sbattimento del parcheggio, per fare cosa? non ho niente da fare, nessuno da incontrare, e comunque tutto sto lavoro mi fa passare anche quel poco di voglia. E non parliamo che se metti il naso fuori cominci a vedere la gente che ti sbircia da dietro le tendine, quelli che passano in auto tirano il collo, per vedere chi sei, che ci fai in giro da sola a fare che? Ma di questo neanche mi frega più di tanto ormai, comunque sparleranno sempre amen. Cosa darei per poter scendere in strada e camminare a vuoto, perdermi in mezzo alla gente, vedere qualcosa, respirare un pochino di mondo. Invece sempre qua tappata in casa, noia mortale, frustrazione perché la vita scorre e io la spreco in modo così orribile, si crea un ambientino che le paure le fobie e le paranoie ci vanno a nozze, si moltiplicano e si irrobustiscono a vista d'occhio.
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07-07-2014, 14:58
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#26
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,749
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Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Io abito in un paesino con meno di 1000 abitanti, di cui la stragrande maggioranza sono vecchi, e i pochi giovani me li sono giocata negli anni. Non c'è veramente nulla, solo campagna, che per carità è bellissima lei, ci porto il cane, però... non si può nemmeno uscire a farsi una passeggiata così alla cavolo, c'è solo una strada che lo attraversa, niente marciapiede, le macchine che ti sfrecciano a fianco sai che gioia.. per raggiungere la prima città (che è comunque tristissima pure quella) è un quarto d'ora di macchina, benzina, lo sbattimento del parcheggio, per fare cosa? non ho niente da fare, nessuno da incontrare, e comunque tutto sto lavoro mi fa passare anche quel poco di voglia. E non parliamo che se metti il naso fuori cominci a vedere la gente che ti sbircia da dietro le tendine, quelli che passano in auto tirano il collo, per vedere chi sei, che ci fai in giro da sola a fare che? Ma di questo neanche mi frega più di tanto ormai, comunque sparleranno sempre amen. Cosa darei per poter scendere in strada e camminare a vuoto, perdermi in mezzo alla gente, vedere qualcosa, respirare un pochino di mondo. Invece sempre qua tappata in casa, noia mortale, frustrazione perché la vita scorre e io la spreco in modo così orribile, si crea un ambientino che le paure le fobie e le paranoie ci vanno a nozze, si moltiplicano e si irrobustiscono a vista d'occhio.
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quanto ti capisco... anche a me nella mia casa in veneto mi sbirciavano da dietro le tendine o stavano ad origliare le mie conversazioni se stavo in giardino. Poi c'erano delle vecchie inquietanti che si mettevano a guardarmi dalla finestra se prendevo il sole in giardino. ora fortunatamente sono in un altro paese (intendo un'altra nazione)
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07-07-2014, 15:00
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#27
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
provincia = male
paesini = male assoluto
nella vita dei paesini non riesco a trovare nulla di buono a parte la tranquillità, per il resto la città è meglio sotto ogni punto di vista: puoi essere anonimo o integrarti a tuo piacimento, maggiori possibilità culturali e lavorative, mentalità più aperta, meno cafoneria. etc. etc.
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Quoto....
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07-07-2014, 15:46
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#28
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: La vedi quella casa là? Ecco, io ci abito. Ma non cercarmi. Sarà la mia volontà a farmi uscire.
Messaggi: 193
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Io ODIO A MORTE il posto dove risiedo attualmente e davvero non vedo l'ora di andarmene una volta per tutte.
Cazzo, mi accontenterei pure del Congo, basta che me ne vado da sto schifo.
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07-07-2014, 15:59
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#29
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Intermedio
Qui dal: Jun 2014
Messaggi: 136
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Metropolitana, cittadina, paesino. Ragazzi se non si sta bene con noi stessi, non si sta bene in tutto il mondo. Questa è una cosa che penso e provo io. Abito in una metropolitana, viaggio fra due metropolitane e non vedo cambiamento anzi, probabilmente il mio essere un pò chiusa e solitaria non aiuta neanche nelle grandi metropolitane.
Reputo semmai tutta l'Italia una grande provincia. Siamo provinciali noi, come cultura, chiusi e un pò arretrati, si fa fatica pensare una cosa del genere ma tant'è.
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07-07-2014, 16:21
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#30
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,955
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Hai ragione. Ed è un vero peccato, perché un tempo non era così. La globalizzazione di internet, della cultura di massa del tutto e subito, dei meccanismi di mercato che esaltano certi trend e soffocano nella loro esaltazione pubblicitaria tutto il resto, con il suo potere dispersivo agiva con forza minore negli spazi più riservati, meno accessibili della provincia, ed in generale di tutte quelle realtà che non potevano esser bombardate con la stessa forza dal flusso costante della loro azione.
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07-07-2014, 18:02
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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La provincia è il BENE perché è a misura di essere umano, non è alienante come la grande città, e le caprette (nel mio caso i cinghiali) fanno ciao.
Se noi non siamo normali non è colpa della provincia.
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07-07-2014, 18:05
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da Ines Lou
Metropolitana, cittadina, paesino. Ragazzi se non si sta bene con noi stessi, non si sta bene in tutto il mondo.
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Amen Sorella
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07-07-2014, 18:38
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#33
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,569
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Quote:
Originariamente inviata da Ines Lou
Metropolitana, cittadina, paesino. Ragazzi se non si sta bene con noi stessi, non si sta bene in tutto il mondo.
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Infatti.
Non trovo così negativa la provincia, l'abitare in un paese: perché dire che la mentalità del paesello è chiusa? Dipende sempre dal paesello e dalla gente che lo abita.
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07-07-2014, 18:53
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Nelle zone periferiche, nei paesini, nelle città medio piccole, i nuclei sociali e familiari sono più radicati nel contesto culturale, si vive in modo più abitudinario e tranquillo.
Una conseguenza intrinseca di questo è che l'introversione risalta molto di più come caratteristica della personalità rispetto ad altre caratteristiche.
Se vivi in una zona di provincia, di periferia, ti puoi accorgere benissimo che la maggior parte delle persone è tranquilla, tendenzialmente chiusa di mentalità.
Io ho capito che le persone che mi circondano nell'immediato spazio-tempo sono tutte un po' insicure e introverse, sono abitudinarie e non molto predisposte alla novità e al cambiamento.
Loro sono quelli che cantano il tormentone estivo, sono quelli che se gira voce riguardo una persona, la voce la spargono il più possibile; sono quelli che per forza di cose (nemmeno per scelta) seguono il mainstream e non hanno mente, né occhi, né orecchie allenate a percepire, a vibrare alle manifestazioni più spontanee e immediate del nuovo, del diverso e della sperimentazione.
Di conseguenza rappresentano una collettività che è maggiormente suscettibile a cambiamenti di qualsiasi natura.
Le persone che fanno parte di una nicchia che non ha altri orizzonti se non quelli del proprio orticello, sono indirizzate più di chiunque altro a idolatrare l'estroverso di turno e declassare l'introverso. Perché in questi casi risaltano di più all'attenzione l'apparenza, la platealità dei gesti e dell'impatto iniziale.
E' per questo che si vedono persone che sembrano vestite tutte uguali, che non sanno scoprire nulla di nuovo, che continuano ad agire come se tutto stesse andando bene e che non sentono minimamente il bisogno di aprire i propri orizzonti conoscitivi in termini puramente umani.
Va fatto un percorso di auto consapevolezza riguardo questa situazione ideologica di massa, bisogna che ci sia molto scambio, interculturalità ( e non in termini di immigrazione ma più generalmente in termini di patrimonio interpersonale tra le varie generazioni e diverse realtà).
Bisogna che l'introversione la smetta di rappresentare un implicito tabù, come se fosse il riflesso di una paura ancestrale che ha l'uomo di rimanere in solitudine e senza l'appoggio dei suoi simili.
Negli ultimi mesi ho provato a inserirmi nel contesto in cui vivo e ho deciso che non ce la farei mai a stare in un ambiente in cui le invidie, le gelosie e le chiacchiere rappresentano in fin dei conti un problema di contorno, un'immediata conseguenza della ristrettezza dell'ambiente.
La sensazione di essere conosciuti prevalentemente per quello che si dice in giro è all'ordine del giorno: paura e insicurezza degli altri che si carica sulle tue spalle insieme alla tua insicurezza, insieme alla tua mancanza di convenzionalità nell'essere e nell'apparire.
L'insicurezza sta in chi ti fa pesare di essere introverso, in chi ti guarda solo quando ti giri e non quando cerchi di guardarlo negli occhi e rifugge il contatto. Sta nelle generalità, nei discorsi di routine, che sento ormai da vent'anni.
Si tratta di una collettività che sembra non sentire nulla, se non la paura, che tira avanti a campare e non si pone il problema.
E' bello che esistano i centri sociali.
E' bene che vadano portati avanti scambio, novità, conoscenza, diversità...
La paura dell'ignoto può essere esorcizzata solo attraverso l'affronto del nuovo.
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Parzialmente vero, ma se uno non ci mette MOLTO MOLTO MOLTO del suo per uscirne si trova male in ogni dove e vede chiusura ovunque.
Io ho abitato in frazione dispersa di 50 persone di un paese di 6k abitanti, città piccola (100k abitanti) e città grande (Roma). Per me non è mai cambiato un cazzo, per quanto magari in una città grande teoricamente ci potrebbero essere più possibilità
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07-07-2014, 18:58
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#35
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 1,308
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Son nato alle porte di Milano.....un paesone di 50.000 abitanti....uno schifo....nonostante la vicinanza (14 km dal duomo in linea d'aria) é come essere al paesello.....
....Milano si é meglio, ma viverci é impossibile a meno di non poter sopportare affitti molto pesanti e costo della vita alle stelle...
....ho vissuto nel bresciano, in campagna ma vicino al Garda, la mentalità é chiusa all'inverosimile e nonostante il turismo...nn se ne esce, a maggior ragione i locali vivono facendo distinzione "ma tu nn sei di qua"
....ed infine ho vissuto a Parigi, dove respiravo ossigeno...dove ognuno si faceva i caxxi propri, buongiorno-buonasera.....certo i parigini non sono iperaccoglienti ma si fanno gli affari loro e presuppongono che tutti lo facciano !
I rapporti cambiano molto quando parli correntemente il francese e ti rapporti con loro come loro fanno tra loro....
Insomma.... provincia o scarsa apertura mentale no grazie ...!
....anche se di mio .....mi basta fregarmene o meglio é quel che faccio, chiaramente per esperienza personale già instaurare rapporti con le persone nn é facile....quando a volte si ha a che fare con l'equivalente umano del "mulo coi paraocchi", che ragiona a senso unico nel verso; non conosco quindi cattivo.....tutto é più difficile...
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Ultima modifica di kasper-me; 08-07-2014 a 00:50.
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08-07-2014, 13:59
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#36
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Principiante
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 50
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Chi se ne importa delle skills sociali, è bello quando si riesce a condividere qualcosa di bello e spontaneo, se stai col bilancino a farti un'idea delle skills sociali secondo me non giungi mai a una conclusione, le cose vanno provate prima di essere stabilite.
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Assolutamente condivido...spontaneità senza pensare a cosa può succedere.
A volte le persone cercano di essere contattate e come noi hanno paura di quello che può succedere. Anche la semplice informazione su dove è un posto (in una grande città) può aprire discorsi e far conoscere nuove persone.
E' il liberarsi da preconcetti e da barriere difensive...solo cosi si può rapportarsi all'estraneo...il nuovo è conoscenza ed è esperienza. Se non si conosce e non si fa esperienza del nuovo si rimane fermi.
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08-07-2014, 14:04
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#37
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,749
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se volete fare conoscenza andate in un bar , ubriacatevi e attaccate bottone al barista o al proprietario
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25-11-2014, 04:18
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#38
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,292
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
eh sì, hai proprio ragione... a me piacciono i centri sociali più che i bar in generale perché se fai lì la stessa cosa, trovi nel 99% dei casi una persona come te aperta a nuove conoscenze e con volontà di stare bene e divertirsi.
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A me hanno rotto il cazzo anche i centri sociale perchè, almeno qui, ci vedo la stessa omologazione/conformismo che ho sempre rifuggito da altri ambiente. Sempre la stessa musica sempre le stesse cazzate. Poi anche i prezzi son diventati da locale, che cazzo ci vado a fare? a deprimermi ancora di più?
Cmq devo dire che in una dozzina d'anni è cambiato tutto in peggio, e pensare che una volta erano il mio "ambiente naturale", oltre alle fabbriche abbandonate.
Insomma, misantropo a senso unico
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25-11-2014, 09:44
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#39
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 824
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Io vedo la grande città come agglomerato di tante piccole realtà chiuse e bigotte, i quartieri. Io abito nello stesso da quando sono nata e levolte che esco, è tutto un susseguirsi di saluti e domande, a cominciare dalla portinaia del condominio.
Vero è che almeno se non te ne sta bene uno, ci metti poco a guardare altrove.
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25-11-2014, 09:50
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#40
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,169
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Quote:
Originariamente inviata da Calla screziata
Io vedo la grande città come agglomerato di tante piccole realtà chiuse e bigotte, i quartieri. Io abito nello stesso da quando sono nata e levolte che esco, è tutto un susseguirsi di saluti e domande, a cominciare dalla portinaia del condominio.
Vero è che almeno se non te ne sta bene uno, ci metti poco a guardare altrove.
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Verissimo.
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