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Vecchio 25-06-2014, 22:01   #1
Esperto
 

s

Ultima modifica di cancellato8738; 09-02-2021 a 14:29.
Vecchio 25-06-2014, 22:07   #2
Esperto
L'avatar di IO&EVELYN
 

tutto stra-vero, anchio abito in provincia di milano un paesino di pochi abitanti, una frazione pure. era meglio abitare in città ma tant'è. non credo che capirebbero mai queste cose la gente in periferia/provincia.
Vecchio 25-06-2014, 22:10   #3
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Quote:
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STUFF.
discorso ampiamente condivisibile.

Io dopo aver perso quel minimo di rapporti che avevo in paese ho rinunciato del tutto a ricostituirne di nuovi, mi tengo l'aura di sfigato, introverso, "non troppo in quadro" e via dicendo e guardo da lontano le persone creare e disfare gruppi pur di non perdere il "giro". Il luogo in cui vivo per me è equivalente alla casa e alla stazione dove prendo il treno.
Sfortunatamente mi mancano anche un pò le skill sociali per rapportarmi con gente abituata a vivere nelle grandi città, a girare locali, posti, feste.

Ultima modifica di The_Sleeper; 26-06-2014 a 00:59.
Vecchio 25-06-2014, 22:18   #4
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Io abito in provincia e mi trovo abbastanza bene..ci sono molte persone chiuse, razziste e bigotte questo è vero.. però nel caos di una grande città mi sento a disagio, mi sembra che le persone lì siano meno disposte ad aiutarsi e regni l'indifferenza totale nei confronti del prossimo (nel bene e nel male).
Ovviamente sono solo le mie impressioni.
Vecchio 25-06-2014, 22:20   #5
Banned
 

Quote:
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Chi se ne importa delle skills sociali, è bello quando si riesce a condividere qualcosa di bello e spontaneo, se stai col bilancino a farti un'idea delle skills sociali secondo me non giungi mai a una conclusione, le cose vanno provate prima di essere stabilite.
eh sì, è il quando il problema.
Le cose le ho provate e le provo tutt'ora, capita di trovare persone con cui si lega nonostante tutto e altre in cui lo scarto di vissuto e vedute è più evidente e pesante, tutto qua.

Quote:
Originariamente inviata da Suttree Visualizza il messaggio
però nel caos di una grande città mi sento a disagio
non mi piace a livello fisico perchè sono abituato ad avere la tranquillità intorno quando mi sposto. Però il non essere cagato da nessuno è anche confortante mentalmente.

Ultima modifica di The_Sleeper; 25-06-2014 a 22:23.
Vecchio 25-06-2014, 23:11   #6
Esperto
 

Gli abitanti delle metropoli sono sottoposti a una quantità di stimoli tali da renderli molto più stimolati ed inclini agli stimoli degli abitanti della vita provinciale, tali da farli diventare anche ''blasè''(studi in merito sono stati condotti nel primo Novecento e ripresi).

Gli abitanti della provincia, essendo per ambiente sottoposti a una quantità di stimoli molto minore, spesso danno attenzioni alle poche persone e cose intorno, da cui la chiusura mentale, il pregiudizio, il tempo impiegato a (s)parlare degli altri intorno
Vecchio 25-06-2014, 23:11   #7
Esperto
L'avatar di Sickle
 

Io vivo in un piccolo paese di montagna e qui se sei solo ed emarginato lo sei veramente, e secondo me per un sociofobico vivere in città è molto meglio, perché nei paesini si rischia veramente il suicidio!
Vecchio 26-06-2014, 00:09   #8
Banned
 

Nel corso della vita ho cambiato parecchi posti e ho vissuto dal paesino di campagna alla grande metropoli mi viene da dire che il peggio che ho provato forse è la cittadina di provincia. Nel paese sono più alla buona invece nella cittadina se la tirano un po'. Nella grande città pure se la tirano ma sono più diluiti per cui si notano meno.

Ve lo ricordate?

Ultima modifica di cancellato13317; 26-06-2014 a 00:15.
Vecchio 26-06-2014, 00:28   #9
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Speriamo che ce la fanno ad abolirle l'anno prossimo

Ultima modifica di Equilibrium; 26-06-2014 a 00:30. Motivo: h
Vecchio 26-06-2014, 00:58   #10
Principiante
L'avatar di sadnesshunter84
 

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Speriamo che ce la fanno ad abolirle l'anno prossimo
Questo è lo humor understated del vero fobico. Sparamene una a sera e smetto col Delorazepam.
Vecchio 26-06-2014, 01:14   #11
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

vabbene anche 2 cosi guarisci subito
Vecchio 26-06-2014, 07:40   #12
Esperto
L'avatar di zoe666
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio

....
Vecchio 26-06-2014, 08:11   #13
Banned
 

Mmm...
Ricordiamoci sempre che tanti di "noi" vengono da dei paesini o dalla "provincia". Condannarla in toto significa condannare noi stessi.
Credete che la città sia meglio?
Cosa farebbe un fobico in città? Niente, come in paese. Starebbe a casa e non vedrebbe nessuno.
Vecchio 26-06-2014, 08:22   #14
Esperto
L'avatar di zoe666
 

Quote:
Originariamente inviata da Iacopo Visualizza il messaggio
Mmm...
Ricordiamoci sempre che tanti di "noi" vengono da dei paesini o dalla "provincia". Condannarla in toto significa condannare noi stessi.
Credete che la città sia meglio?
Cosa farebbe un fobico in città? Niente, come in paese. Starebbe a casa e non vedrebbe nessuno.
non sono d'accordo.
In una grande città ci son più possibilità di trovar persone affini.
Non sono fobica, ma faccio l'esempio della piccola/media città in cui vivo: in svariati anni son riuscita a trovar ben poca gente con cui vedermi, fosse per amicizia o per altro. Ho campato per anni di rendita solo grazie all'università o grazie a compagnie dell'epoca del liceo.
A 30 anni trovar persone con cui uscire è già difficile, in una piccola realtà è mille volte più difficile.
E' proprio questione di statistica.
Se entro in un forum a tema, ad esempio, della mia città ne trovo due, di una grande città 100. Tra questi cento trovarne uno o due con cui riesca a frequentarmi lo trovo fattibile, mentre tra i due della piccola realtà c'è una grande possibilità, a meno di botte di culo enormi, che non se ne faccia nulla.
Tra poco andrò in una grande città, e online già mi sto muovendo per trovar persone affini con cui vedermi e se ci si trova bene, frequentarsi. Ho già trovato persone che son curiosa di conoscere e che si sono offerte per una serata assieme.
Nella mia piccola realtà in due anni ho trovato lo stesso numero di persone che in una grande città ho trovato in un mese.
Ci son più possibilità da poter sfruttare.
Vecchio 26-06-2014, 08:57   #15
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Una conseguenza intrinseca di questo è che l'introversione risalta molto di più come caratteristica della personalità rispetto ad altre caratteristiche.
Sfondi una porta aperta, mia cara ragazza http://www.fobiasociale.com/societa-chiuse-25019/
Vecchio 26-06-2014, 09:32   #16
Esperto
L'avatar di super unknown
 

Vivi in una provincia del nod est? Smizzica, ce ne fosse stato uno un minimo introverso, gli unici introversi che ricordo erano i palestrati che frequentavano la palestra del mitico Gimmi, ma mi sa che non facevano testo... steroidi anabolizzanti?
Vecchio 26-06-2014, 09:45   #17
Principiante
L'avatar di Inerba
 

Vivo in un paesino in provincia di 16.000 abitanti, e nonostante ciò mi conoscono di vista solo i commercianti, mi sento un ninja
Non ho idea se la grande città la mia vita sarebbe (o sarebbe stata) migliore, forse mi sentirei a disagio, come pressato dalla troppa folla, ma penso che dopo poco ci si fa l'abitudine, di sicuro una metropoli offre molte più possibilità.
Vecchio 26-06-2014, 10:18   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da zoe666 Visualizza il messaggio
non sono d'accordo.
In una grande città ci son più possibilità di trovar persone affini.
Non sono fobica, ma faccio l'esempio della piccola/media città in cui vivo: in svariati anni son riuscita a trovar ben poca gente con cui vedermi, fosse per amicizia o per altro. Ho campato per anni di rendita solo grazie all'università o grazie a compagnie dell'epoca del liceo.
A 30 anni trovar persone con cui uscire è già difficile, in una piccola realtà è mille volte più difficile.
E' proprio questione di statistica.
Se entro in un forum a tema, ad esempio, della mia città ne trovo due, di una grande città 100. Tra questi cento trovarne uno o due con cui riesca a frequentarmi lo trovo fattibile, mentre tra i due della piccola realtà c'è una grande possibilità, a meno di botte di culo enormi, che non se ne faccia nulla.
Tra poco andrò in una grande città, e online già mi sto muovendo per trovar persone affini con cui vedermi e se ci si trova bene, frequentarsi. Ho già trovato persone che son curiosa di conoscere e che si sono offerte per una serata assieme.
Nella mia piccola realtà in due anni ho trovato lo stesso numero di persone che in una grande città ho trovato in un mese.
Ci son più possibilità da poter sfruttare.
Diciamo che numericamente, in una grande città, esistono più persone affini a noi. E su questo non si può che convergere.

Bisogna tuttavia sottolineare alcune cose:
la grande città non è un punto. Roma ha una superficie di oltre 1200 km^2. Andare da una parte all'altra della città per incontrare qualcuno non è semplice, perché i mezzi sono generalmente lenti e in automobile si deve procedere molto lentamente. Le distanze sono più limitate, ma i tempi più dilatati.

le persone della grande città affini a noi non sono a livello di densità più di quelle in provincia. Insomma: l'educazione obbligatoria, internet e quant'altro sono dappertutto, quindi la cultura è diffusa in maniera più o meno uniforme almeno fra le fasce più giovani. E anche le visioni del mondo hanno una diffusione uniforme.
Le persone in città sono sicuramente più abituate ad accogliere il diverso, però questo non rende necessariamente le persone più godibili.
Ad esempio a Roma c'era una ragazza apertissima mentalmente, ma si approfittava di me pretendendo ripetizioni ogni giorno aggratis senza che la conoscessi granché, si lamentava della mafia e scriveva contro la mafia ma poi spacciava droga...

la grande città è un ambiente ostile. Grande, dispersivo, non si sa da dove cominciare. Spostarsi da un punto ad un altro costa tempo, energie e risorse economiche.
E non lo vedo molto adatto ad una persona introversa, la quale è solitamente piuttosto restia a partecipare all'attivissima vita pubblica della città, buona parte della quale è con persone sconosciute.

ognuno desidera avere un certo numero di persone affini, ma averne 100 a disposizione non è necessariamente meglio che averne 6 o 7, perché è molto difficile dedicarsi a tanti rapporti umani ed al contempo approfondirli e perché non c'è bisogno di avere tantissimi amici per avere una vita sociale attiva.

riconosco di positivo che in città si ha una possibilità maggiore di ricominciare da zero, cambiare compagnia, insomma modulare i rapporti sociali, mentre in provincia una volta che ti hanno preso di mira sarà davvero difficile riuscire a ricominciare i rapporti.
Il risultato non è comunque molto diverso da quello "provinciale": una volta che hai trovato le persone con cui stai meglio vai sempre negli stessi posti e fai sempre le stesse cose, a meno che le persone stesse appartenenti al gruppo non propongano qualcosa di nuovo, e quest'ultima cosa è tanto probabile in provincia quanto in città.

Insomma per me la soluzione migliore è valorizzare al meglio l'ambiente che ci sta più simpatico a livello di familiarità, cercando di trovare in tale ambiente, quale che sia, le persone che ci sono affini. Accusare l'ambiente di essere la causa della mancanza di rapporti sociali ci porterà a cambiare continuamente ambiente.

Il mio discorso si applica ad ambienti con almeno qualche migliaio di abitanti. Se ci sono ancora meno persone allora esiste una certa probabilità che non si trovi proprio nessuno... e allora cambiare è necessario.

Ultima modifica di Iacopo; 26-06-2014 a 10:26.
Vecchio 26-06-2014, 10:51   #19
Esperto
L'avatar di zoe666
 

Quote:
Bisogna tuttavia sottolineare alcune cose:
la grande città non è un punto. Roma ha una superficie di oltre 1200 km^2. Andare da una parte all'altra della città per incontrare qualcuno non è semplice, perché i mezzi sono generalmente lenti e in automobile si deve procedere molto lentamente. Le distanze sono più limitate, ma i tempi più dilatati.
E ci sta. Le grandi città hanno però anche mezzi pubblici per coprire grandi distanze tipo la metro, a mio parere molto ultili per avvicinarsi a persone anche non vicinissime. Alla fine io spesso per vedermi con persone di cui gradivo la compagnia mi sparavo un'ora di macchina alla volta ( perchè nella mia città proprio la mentalità spesso non mi piace ), alla fine farsi tre quarti d'ora di metro alla volta lo trovo pure meno faticoso.


Quote:
ognuno desidera avere un certo numero di persone affini, ma averne 100 a disposizione non è necessariamente meglio che averne 6 o 7, perché è molto difficile dedicarsi a tanti rapporti umani ed al contempo approfondirli e perché non c'è bisogno di avere tantissimi amici per avere una vita sociale attiva.
ma manco io vorrei mai 100 persone affini. Morirei d'ansia prima
Nel mio precedente messaggio intendevo che tra i 100 di una grande città è più facile trovarne due che ci garbano, rispetto a trovarne 2 nella piccola città dove o sei fortunato o ti stanno entrambi sul culo.

Quote:
riconosco di positivo che in città si ha una possibilità maggiore di ricominciare da zero, cambiare compagnia, insomma modulare i rapporti sociali, mentre in provincia una volta che ti hanno preso di mira sarà davvero difficile riuscire a ricominciare i rapporti.
Il risultato non è comunque molto diverso da quello "provinciale": una volta che hai trovato le persone con cui stai meglio vai sempre negli stessi posti e fai sempre le stesse cose, a meno che le persone stesse appartenenti al gruppo non propongano qualcosa di nuovo, e quest'ultima cosa è tanto probabile in provincia quanto in città.
Esatto. Se ci si rende conto che tutte le carte in una piccola città son state usate e non hanno fruttato, ricominciare in un posto grande trovo sia l'ideale.
Che poi si facciano sempre le stesse cose, non è un problema. Io ho un problema di gente, non di posti. Non metto in dubbio che nella mia città per divertirsi più che andare in uno dei due pub non puoi fare, mentre nella grande città potresti visitare ogni giorno un locale nuovo per tutta la vita, ma è proprio il cambio di livello che cerco e che una piccola realtà ( se non sei fortunato ) ti preclude.
Io mi diverto pure vedendo un film in casa di un amico/a. Non mi interessa la vita mondana.

Quote:
Insomma per me la soluzione migliore è valorizzare al meglio l'ambiente che ci sta più simpatico a livello di familiarità, cercando di trovare in tale ambiente, quale che sia, le persone che ci sono affini. Accusare l'ambiente di essere la causa della mancanza di rapporti sociali ci porterà a cambiare continuamente ambiente.
E se in un ambiente persone affini non ne troviamo?
Trovo che Caratteriale non sbaglia quando dice che spesso nelle piccole realtà è proprio la mentalità ad essere diversa.
Lo noto quando vedo che nella mia città se vai al cinema da solo sei considerato sfigato, mentre solo se mi sposto in una città più grande vicina è più normale. Lo noto dal fatto che qui son fatti tutti con lo stampino, parlano davvero tutti allo stesso modo, vestono tutti allo stesso modo, giuro a volte mi sembra di essere in un film di fantascienza. E l'ignoranza è molto più alta che altrove ( ma non perchè sia sud, perchè poi mi sposto nella città più grande a 80 km di distanza e trovo persone spessp coltissime, e qualche domanda me la faccio ).
Vecchio 26-06-2014, 10:59   #20
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

A mio avviso la piccola città è simile ad uno specchio d'acqua ferma.
Tutto tace immobile.
La gente si adagia, spesso per combattere il tedio si dedica al chiacchiericcio.
Si fanno sempre le stesse cose, si accettano solo certi tipi di novità veicolate magari da mezzi ormai familiari.

E tutto ciò chissà quanto ha influito sulla mia personalità.
Forse ho anch'io delle chiusure evidenti e magari non me ne rendo nemmeno conto..

Non mi viene nemmeno in mente una possibile soluzione, mi sembra uno stile di vita (se così si può definire) talmente radicato da risultare quasi impossibile da cambiare.
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