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26-02-2013, 16:40
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 1,556
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Io sono pigro ed indolente. Mi pesa tutto.Detesto i cambiamenti. Faccio una vita monotona Ma ti dico che si puo' almeno in parte cambiare.
La piscina pensa che ti e' utile per apparire piu' desiderabile. Fare sport ti da piu' forza. La pigrizia si vince con i piccolo gesti. Ogni giorno un passo in avanti
Forza!
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04-03-2013, 12:47
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#22
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Abruzzo
Messaggi: 2,291
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Il fatto di non avere mai avuto una vita sentimentale ha peggiorato molto la mia pigrizia e mi sta lentamente consumando.
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04-03-2013, 13:46
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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L'ozio intellettuale è marchio di nobiltà.
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04-03-2013, 16:04
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#24
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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C'è la pigrizia. E c'è la depressione, che porta la pigrizia. Tutto piuttosto lineare.
Ma a volte, specialmente in casi fobico/ansiosi, più che di vera pigrizia si tratta di un metodo di evitamento ancora più subdolo.
Entra in gioco il concetto di procrastinazione.
Io procrastino, procrastino sempre.
Anche adesso sto procrastinando, dovrei leggere.
E invece sto qui a scrivere sta roba.
Qualche tempo fa, però, mi sono reso conto che la procrastinazione nel mio caso è anche un modo per evitare (con mostruoso anticipo) una possibile situazione temuta che POTREBBE verificarsi nel caso portassi avanti le cose che dovrei fare.
Esempio classico: devo cercare lavoro.
Ho una paura fottuta.
Trovo qualunque cosa pur di non attivarmi esplicitamente nella ricerca del lavoro, facendo altro ( = cazzeggiando) o arrivando anche a girarci intorno (per esempio facendo delle cose che da un punto di vista consequenziale sono inerenti, ma che in realtà sono tangenziali, poco importanti).
Questo mi permette di mettere ancora più tempo fra la mia situazione attuale e la situazione temuta (cioè il lavoro, o meglio il colloquio di lavoro).
Più banalmente ancora, per molte persone ansione, qualunque situazione diventa temuta.
E' la paura del cambiamento, dell'ignoto, della possibilità un giorno indefinito di trovarsi in una situazione ansiogena.
Ergo,si cerca la staticità. E quindi si evita. Non solo la situazione particolare, ma anche di poterci un giorno arrivare, alla situazione.
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04-03-2013, 16:52
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#25
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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io divento pigro soprattutto in inverno...la sera quando torno a casa da lavoro me ne andrei subito a letto a poltrire e a guardare la tv (ieri sera sono andato a letto alle 20.30 ) . In estate invece ho molte piu energie e voglia di fare, con le belle giornate non riesco a stare a casa senza fare niente.
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04-03-2013, 19:30
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#26
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 555
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
io divento pigro soprattutto in inverno...la sera quando torno a casa da lavoro me ne andrei subito a letto a poltrire e a guardare la tv (ieri sera sono andato a letto alle 20.30 ) . In estate invece ho molte piu energie e voglia di fare, con le belle giornate non riesco a stare a casa senza fare niente.
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Concordo ... spesso però anche con le belle giornate io mi annoio, se non ho nessuno con cui passare il tempo !
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04-03-2013, 21:19
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#27
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,601
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La mia è accidia legata al mio realismo e alla noia imperante...
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04-03-2013, 21:33
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#28
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da Train Wreck
C'è la pigrizia. E c'è la depressione, che porta la pigrizia. Tutto piuttosto lineare.
Ma a volte, specialmente in casi fobico/ansiosi, più che di vera pigrizia si tratta di un metodo di evitamento ancora più subdolo.
Entra in gioco il concetto di procrastinazione.
Io procrastino, procrastino sempre.
Anche adesso sto procrastinando, dovrei leggere.
E invece sto qui a scrivere sta roba.
Qualche tempo fa, però, mi sono reso conto che la procrastinazione nel mio caso è anche un modo per evitare (con mostruoso anticipo) una possibile situazione temuta che POTREBBE verificarsi nel caso portassi avanti le cose che dovrei fare.
Esempio classico: devo cercare lavoro.
Ho una paura fottuta.
Trovo qualunque cosa pur di non attivarmi esplicitamente nella ricerca del lavoro, facendo altro ( = cazzeggiando) o arrivando anche a girarci intorno (per esempio facendo delle cose che da un punto di vista consequenziale sono inerenti, ma che in realtà sono tangenziali, poco importanti).
Questo mi permette di mettere ancora più tempo fra la mia situazione attuale e la situazione temuta (cioè il lavoro, o meglio il colloquio di lavoro).
Più banalmente ancora, per molte persone ansione, qualunque situazione diventa temuta.
E' la paura del cambiamento, dell'ignoto, della possibilità un giorno indefinito di trovarsi in una situazione ansiogena.
Ergo,si cerca la staticità. E quindi si evita. Non solo la situazione particolare, ma anche di poterci un giorno arrivare, alla situazione.
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Questa visione della cosa mi interessa molto perché mi ci ritrovo.
Anche io ho una pigrizia allucinante, ma più che pigrizia è un procrastinare gli impegni pur sapendo che non dovrei.
Paradossalmente sto bene solo quando faccio cose che non mi fanno pensare ai problemi veri che ho, ma così facendo non li affronto nemmeno e li rimando ad un domani indefinito.
Così mi ritrovo a quasi 30 anni a dovermi fare un mazzo tanto per riuscire a combinare qualcosa nella mia vita...il problema è che bene o male so cosa dovrei fare, ma non riesco ad attivarmi per farlo perché mi spaventa!
Però mi rendo anche conto che se non passo da lì è difficile che riesca a risolvere i miei problemi ed arrivare a fare le cose che desidero.
Sono molto triste e preoccupata per questo. Secondo voi come si potrebbe fare a vincere queste resistenze?
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04-03-2013, 21:54
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#29
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
Anche io ho una pigrizia allucinante, ma più che pigrizia è un procrastinare gli impegni pur sapendo che non dovrei.
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Sindrome di Galois?
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04-03-2013, 22:03
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#30
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Sindrome di Galois?
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Non so cosa sia.
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04-03-2013, 23:31
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#31
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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05-03-2013, 09:29
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#32
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
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Non penso che il mio problema sia questo. Più probabile che si tratti di quello di cui parla Train Wreck.
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05-03-2013, 11:05
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#33
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
Secondo voi come si potrebbe fare a vincere queste resistenze?
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Bella domanda. Io ci combatto da sempre (e sto messo peggio di te dato che ho passato i 30). Finora ho capito solo come funziona e sto provando a riconoscere i pensieri e le azioni procrastinatorie (neanche da tanto).
Se questo mi servirà a qualcosa non lo so.
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05-03-2013, 11:44
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#34
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Io sono un campione in questo tipo di pigrizia. So di avere ottime capacità in cose che pure mi divertono, e che se mi sbattessi un minimo potrei pure far fruttare, oltre che trarne un passatempo.
So disegnare e dipingere molto bene, sono un mago della grafica 3d, anche sportivamente me la sono sempre cavata, soprattutto nel ciclismo. Eppure un semplice passo tipo iscriversi a un concorso di pittura o a una mostra per emergenti o a una gara amatoriale, mi pesa come fosse la scalata dell'Everest, e finisce che accendo il pc per cercare una di queste cose, e dopo due ore sono ancora a vedere video cretini su Youtube, e vado a dormire.
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05-03-2013, 12:00
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#35
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Principiante
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: altrove
Messaggi: 55
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Quote:
Originariamente inviata da Kaname92
Vorrei sapere se sono solo io a avere questo pseudo problema.
Sono praticamente una pigra cronica. Lo sono sempre un po' stata, a meno che non fossi a contatto con persone totalmente trascinanti. Però nell'ultimo paio di anni si è notevolmente accentuata!
Non mi fa fatica alzarmi per andare all'università, e uscire con il tipo.
Basta.
Per il resto, che si tratti di andare in biblioteca a prendere un libro, vedere una conoscente, incontrare qualcuno, iscriversi in piscina (lo sto rimandando da un anno) ... mi fa terribilmente fatica. Il fatto che poi per tanti anni sia sempre stata esclusa da tutti, nonostante gli sforzi, mi fa passare la voglia di provare a fare qualsiasi cosa.
Stasera ad esempio sono stata invitata da un amica, con altre persone che conosco/non conosco. Nonostante guidi lei, è da stamani che mi angoscio che non ho voglia di uscire, che voglio rimanere a casa e guardare un film, che non voglio cambiarmi e andare al freddo. Questo capita praticamente ogni volta.
Direte, beh non fare le cose controvoglia! Si ma se io stessi sempre a sentire il mio io ... non mi schioderei da qui
Come si fa a darsi una svegliata?
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Anche io sono una pigra cronica, tra le mie parole preferite : domani (domai), piu tardi, ora vediamo, non lo so . Mi fa fatica uscire anche per fare le cose piu banali, rimandando mi ritrovo a dover sbrigare tutto insieme cio che ho posticipato per pigrizia! per non parlare le uscite, ogni volta mi faccio una serie di masturbazioni mentali, rimuginando su come dovrei comportarmi, che ambiente e o persone potrei incontrare nel tal posto e alla fine...difficilmente mi lascio trascinare. Un Disastro. Adesso sto mantenendo un profilo d'uscite molto basso prediligo solo le seratine tranquille, tipo cinema o pizzetta, proprio perchè sono spaventata dalle "folle".
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05-03-2013, 12:09
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#36
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Principiante
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: altrove
Messaggi: 55
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Quote:
Originariamente inviata da Train Wreck
C'è la pigrizia. E c'è la depressione, che porta la pigrizia. Tutto piuttosto lineare.
Ma a volte, specialmente in casi fobico/ansiosi, più che di vera pigrizia si tratta di un metodo di evitamento ancora più subdolo.
Entra in gioco il concetto di procrastinazione.
Io procrastino, procrastino sempre.
Anche adesso sto procrastinando, dovrei leggere.
E invece sto qui a scrivere sta roba.
Qualche tempo fa, però, mi sono reso conto che la procrastinazione nel mio caso è anche un modo per evitare (con mostruoso anticipo) una possibile situazione temuta che POTREBBE verificarsi nel caso portassi avanti le cose che dovrei fare.
Esempio classico: devo cercare lavoro.
Ho una paura fottuta.
Trovo qualunque cosa pur di non attivarmi esplicitamente nella ricerca del lavoro, facendo altro ( = cazzeggiando) o arrivando anche a girarci intorno (per esempio facendo delle cose che da un punto di vista consequenziale sono inerenti, ma che in realtà sono tangenziali, poco importanti).
Questo mi permette di mettere ancora più tempo fra la mia situazione attuale e la situazione temuta (cioè il lavoro, o meglio il colloquio di lavoro).
Più banalmente ancora, per molte persone ansione, qualunque situazione diventa temuta.
E' la paura del cambiamento, dell'ignoto, della possibilità un giorno indefinito di trovarsi in una situazione ansiogena.
Ergo,si cerca la staticità. E quindi si evita. Non solo la situazione particolare, ma anche di poterci un giorno arrivare, alla situazione.
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Paura di cambiare, ma se non ci si impegna come si fa uscire da una situazione insoddisfacente? Sono insoddisfatta però anche io non facio niente per cambiare. Rimando, evito, mi nascondo.
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05-03-2013, 15:16
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#37
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Il problema è questo: pur sapendo che cambiando atteggiamento e facendo le cose che andrebbero fatte poi si sta meglio, risulta difficile metterle in atto.
Sarà per evitamento dell'ansia, sarà quel che sarà...ma ultimamente sono un po' incazzata con me stessa per questo comportamento che sto avendo praticamente da tutta la vita e che non fa che castrarmi.
In passato mi distraevo con una serie di cose, oggi con altre...ma la morale è sempre quella: dovrei fare delle cose e le rimando. Salvo le cose che sono costretta a fare perché magari riguardano altre persone, per il resto le cose che dovrei fare per me stessa non riesco ad attuarle, o non come vorrei.
Quindi trascorro il tempo libero dedicandomi ad una marea di attività pressoché inutili...come stare al pc a cazzeggiare, invece di rimboccarmi le maniche e far fruttare quel tempo svolgendo attività costruittive per me e per il mio futuro.
Qualche miglioramento l'ho avuto rispetto ad un anno o due fa...nel senso che allora ero una ritardataria cronica, per me non c'era verso di arrivare puntuale da qualche parte. Adesso mi sono data una regolata e riesco ad organizzarmi meglio da quel punto di vista...ok, i ritardi mi capitano ancora, ma non sono sistematici. Anche il ritardo, secondo me, è una forma di evitamento.
L'idea di uscire di casa mi metteva in ansia e così iniziavo a prepararmi tardi, oppure continuavo a rimandare il momento di uscire facendo un sacco di cose sciocche, tipo rituali ossessivo-compulsivi ( controllare mille volte gas, porte, finestre, andare in bagno per paura di avere l'urgenza lungo la strada, ecc ).
Le faccio ancora ste cose, ma sono migliorata. Quindi conto, nel tempo, di poter migliorare anche il resto. Almeno spero.
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05-03-2013, 16:11
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#38
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
L'idea di uscire di casa mi metteva in ansia e così iniziavo a prepararmi tardi, oppure continuavo a rimandare il momento di uscire facendo un sacco di cose sciocche, tipo rituali ossessivo-compulsivi
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Io quando avevo 21-22 anni ero identico!
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05-03-2013, 16:40
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#39
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
Io quando avevo 21-22 anni ero identico!
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Poi come hai risolto?
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05-03-2013, 18:37
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#40
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 555
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
Eppure un semplice passo tipo iscriversi a un concorso di pittura o a una mostra per emergenti o a una gara amatoriale, mi pesa come fosse la scalata dell'Everest, e finisce che accendo il pc per cercare una di queste cose, e dopo due ore sono ancora a vedere video cretini su Youtube, e vado a dormire.
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
Salvo le cose che sono costretta a fare perché magari riguardano altre persone, per il resto le cose che dovrei fare per me stessa non riesco ad attuarle, o non come vorrei.
Quindi trascorro il tempo libero dedicandomi ad una marea di attività pressoché inutili...come stare al pc a cazzeggiare, invece di rimboccarmi le maniche e far fruttare quel tempo svolgendo attività costruittive per me e per il mio futuro.
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Oh madon, pare la storia della mia vita.
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