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	| Visualizza i risultati del sondaggio: La nostra situazione è solo frutto di un caso sfortunato? |  
	| Si, pura sfortuna, avrei potuto nascere ed essere "normale" come gli altri |      | 16 | 25.00% |  
	| Non so... ero già normale, è solo colpa degli altri se sono diventato così! |      | 13 | 20.31% |  
	| No, ogni cosa ha un perchè nella vita, e tutto fa parte di un processo ben più ampio e complesso |      | 21 | 32.81% |  
	| E' indifferente per me, tutta la vita è frutto del caso |      | 5 | 7.81% |  
	| Altro (specificare) |      | 9 | 14.06% |  
	
 
 
	
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		|  08-06-2010, 21:39 | #1 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: Lombardia 
					Messaggi: 3,389
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			Non so in quanti la voteranno, ma io ho scelto la terza opzione.
 Pur non essendo Buddista o appartenente ad altre religioni orientali, ne condivido però molte caratteriste, due in particolare: reincarnazione e karma.
 
 [IPOTESI mode on]
 Non entro nello specifico di queste due concezioni, anche perchè non è la sede adatta (e diventerei noioso da leggere, più di quanto non lo sia già per conto mio), ma vengo subito al punto: secondo me, in questa vita sto pagando le conseguenze karmiche di azioni compiute in vite passate; azioni o comportamenti che hanno causato, soprattutto a livello psicologico/emotivo, molto dolore, sofferenza o disagio a tante persone (cosa che è contronatura, perchè se è vero che facciamo tutti parte di un unico Essere, fare del male a qualcuno equivale a farlo a noi stessi).
 
 E' dunque una punizione questa?. No, karma è COMPRENSIONE... non punizione fine a se stessa; l'effetto karmico arriva sempre e solo quando la nostra coscienza (in continua evoluzione, vita dopo vita) è pronta per capire la lezione, e comprendere gli errori commessi (anche se noi non li ricordiamo in questa vita, ma sono fissati nella coscienza individuale).
 Il karma è una legge (equivalente al terzo principio della dinamica: "a ogni azione corrisponde una reazione uguale e di verso contrario") che si applica in automatico , come qualsiasi altra legge della natura o dell'universo, che guida l'evoluzione di tutti, in modo infallibile e senza ingiustizie per nessuno; ognuno è totalmente responsabile di se stesso ed ha ciò che si merita!.
 
 Quindi ogni dolore, ogni sofferenza, porta con sè SEMPRE un grande insegnamento... e lo capiremo senza equivoci nel cosiddetto "aldilà", prima della nuova incarnazione.
 [IPOTESI mode off]
 
 Tutte balle direte voi, non ci sono prove.... ed è vero, sono il primo a riconoscerlo!. Ma cosa ho da perdere nel crederci? Assolutamente niente:
 
 - Se la vita è davvero un caso e dopo la morte non c'è più nulla, allora finisce tutto, anche la coscienza e la consapevolezza di esistere; non avremo nemmeno il tempo di capire o dire "azzzz avevo torto, non c'è un kaiser dopo / avevo ragione, tutto finisce qui!!". Game over e stop!.
 
 - Se invece la vita è molto più di un fortuito episodio che capita solo una volta... allora è probabile che avremo molte delle risposte che cerchiamo, e poco importa se alcune cose saranno diverse dal nostro credo religioso... l'importante è rendersi conto che la vita prosegue e ha un senso ben preciso....... una scoperta, un'evoluzione continua.......
 
 
 Basta così, l'argomento è piuttosto difficile... e io non voglio renderlo ancora più pesante (ci sono interi libri dedicati a queste tematiche), anzi, spero che sia di aiuto per qualcuno, uno spunto di riflessione per affrontare meglio la vita e i suoi problemi.
 
 Ciao
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				 Ultima modifica di Stasüdedòs;  08-06-2010 a 21:42.
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		|  08-06-2010, 21:45 | #2 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Jun 2009 Ubicazione: Oceania, Pista Uno 
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			La mia risposta è da perfetto agnostico: non lo so e credo che porsi il problema del perché serva a ben poco, visto che non avremo mai la risposta, almeno non in questa vita. 
La tua argomentazione sul perché credere un aldilà (in questo caso buddista) ricorda la scommessa di Pascal sull'esistenza di Dio...in fondo non si ha nulla da perdere a crederci, ma è anche vero che non vedo in giro molti motivi che portino a farlo. Diciamo che se c'è, dovrà spiegarmi un po' di cose    
Ovvia topic soundtrack:
  YouTube- Radiohead - Karma Police |  
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		|  08-06-2010, 21:47 | #3 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Aug 2009 Ubicazione: Roma 
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				      | 
			
			No, ogni cosa ha un perchè nella vita, e tutto fa parte di un processo ben più ampio e complesso 
 Avrei risposto questa se fosse stata tolta la parte in grassetto. Il perché accadono certe cose a volte può essere anche stupido...il caso.
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		|  08-06-2010, 21:48 | #4 |  
	| Banned 
				 
				Qui dal: Apr 2010 Ubicazione: Trento 
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				      | 
			
			io ho messo la prima ipotesi.per me è tutta sfortuna, uno può nascere con un carattere estroverso oppure introverso, non lo decidiamo noi
 
 da bravo napoletano poi, devo essere superstizioso
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		|  08-06-2010, 22:09 | #5 |  
	| Principiante 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: Roma 
					Messaggi: 15
				      | 
			
			io ho scelto la terza opzione, nel senso che ogni cosa ha una causa generatrice, quale essa sia (e soprattutto quali siano i fini, sempre se ci sono) non è dato saperlo
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		|  08-06-2010, 23:14 | #6 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: Lombardia 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Winston_Smith  La tua argomentazione sul perché credere un aldilà (in questo caso buddista) ricorda la scommessa di Pascal sull'esistenza di Dio...in fondo non si ha nulla da perdere a crederci, ma è anche vero che non vedo in giro molti motivi che portino a farlo. Diciamo che se c'è, dovrà spiegarmi un po' di cose |  Dipende sempre a quale concezione di Dio ci si riferisce ... se ci limitiamo a quella cattolica, che ci hanno inculcato fin da piccoli, allora anche io sono ateissimo....   
Però siamo OT e quindi chiudo il discorso.
 
Ciao
 
PS: votate numerosi ! (tanto è anonimo)    |  
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				 Ultima modifica di Stasüdedòs;  08-06-2010 a 23:16.
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		|  08-06-2010, 23:48 | #7 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Feb 2010 
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				      | 
			
			Rassegnatevi: la vita è frutto del caso.
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		|  09-06-2010, 01:09 | #8 |  
	| Avanzato 
				 
				Qui dal: Feb 2010 Ubicazione: Laggiù.. 
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				      | 
			
			La quarta opzione secondo me.è tutto frutto di un caso..
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		|  09-06-2010, 01:32 | #9 |  
	| Banned 
				 
				Qui dal: Apr 2010 Ubicazione: dove si fanno i Bunga Bunga:D 
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				      | 
			
			Io credo che la nostra situazione sia solo conseguenza del caso, per cui ho votato la 4° supposizione.....se ci pensate bene c'è chi nasce storpio, chi cieco, chi sordo, chi muto...chi senza un rene....a noi è toccato questo strano destino....e pensare che a 15 anni mi vantavo nel constatare che ero sano come un pesce.....se avessi saputo come sarebbe andata a finire la mia vita....mah...lasciamo perdere
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		|  09-06-2010, 01:33 | #10 |  
	| Avanzato 
				 
				Qui dal: Apr 2010 
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			si... e sta cosa fa ancora piu arrabbiare.. perchè uno si dice  :che SFIGA PROPRIO IO.. anche se nn è sfiga ma caso x l'appunto..però un caso odioso
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		|  09-06-2010, 11:49 | #11 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Apr 2010 Ubicazione: L'Universo 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Stasüdedòs  Non so in quanti la voteranno, ma io ho scelto la terza opzione.
 Pur non essendo Buddista o appartenente ad altre religioni orientali, ne condivido però molte caratteriste, due in particolare: reincarnazione e karma.
 
 [IPOTESI mode on]
 Non entro nello specifico di queste due concezioni, anche perchè non è la sede adatta (e diventerei noioso da leggere, più di quanto non lo sia già per conto mio), ma vengo subito al punto: secondo me, in questa vita sto pagando le conseguenze karmiche di azioni compiute in vite passate; azioni o comportamenti che hanno causato, soprattutto a livello psicologico/emotivo, molto dolore, sofferenza o disagio a tante persone (cosa che è contronatura, perchè se è vero che facciamo tutti parte di un unico Essere, fare del male a qualcuno equivale a farlo a noi stessi).
 
 E' dunque una punizione questa?. No, karma è COMPRENSIONE... non punizione fine a se stessa; l'effetto karmico arriva sempre e solo quando la nostra coscienza (in continua evoluzione, vita dopo vita) è pronta per capire la lezione, e comprendere gli errori commessi (anche se noi non li ricordiamo in questa vita, ma sono fissati nella coscienza individuale).
 Il karma è una legge (equivalente al terzo principio della dinamica: "a ogni azione corrisponde una reazione uguale e di verso contrario") che si applica in automatico , come qualsiasi altra legge della natura o dell'universo, che guida l'evoluzione di tutti, in modo infallibile e senza ingiustizie per nessuno; ognuno è totalmente responsabile di se stesso ed ha ciò che si merita!.
 
 Quindi ogni dolore, ogni sofferenza, porta con sè SEMPRE un grande insegnamento... e lo capiremo senza equivoci nel cosiddetto "aldilà", prima della nuova incarnazione.
 [IPOTESI mode off]
 
 Tutte balle direte voi, non ci sono prove.... ed è vero, sono il primo a riconoscerlo!. Ma cosa ho da perdere nel crederci? Assolutamente niente:
 
 - Se la vita è davvero un caso e dopo la morte non c'è più nulla, allora finisce tutto, anche la coscienza e la consapevolezza di esistere; non avremo nemmeno il tempo di capire o dire "azzzz avevo torto, non c'è un kaiser dopo / avevo ragione, tutto finisce qui!!". Game over e stop!.
 
 - Se invece la vita è molto più di un fortuito episodio che capita solo una volta... allora è probabile che avremo molte delle risposte che cerchiamo, e poco importa se alcune cose saranno diverse dal nostro credo religioso... l'importante è rendersi conto che la vita prosegue e ha un senso ben preciso....... una scoperta, un'evoluzione continua.......
 
 
 Basta così, l'argomento è piuttosto difficile... e io non voglio renderlo ancora più pesante (ci sono interi libri dedicati a queste tematiche), anzi, spero che sia di aiuto per qualcuno, uno spunto di riflessione per affrontare meglio la vita e i suoi problemi.
 
 Ciao
 |  Io pure ho votato la terza opzione: penso che tutto accade per una ragione, anche se spesso non la comprendiamo perchè la parte logica e razionale del nostro cervello non ci arriva... 
Il Buddismo e le tradizioni orientali secondo me forniscono una visione più completa e ampia della vita delle religioni monoteistiche dogmatiche (a mio parere molto pericolose...). 
C'è chi nasce malato, chi povero, chi emarginato, chi ricco, chi facilitato... Non saprei spiegare esattamente perchè un bambino nasce con una malattia piuttosto che in un paese del terzo mondo, ma anche secondo me la legge del Karma dà una risposta che spiega in qualche modo tutto ciò e dà anche un senso alla morte, che non è la fine di tutto ma solo una porta di passaggio per una vita successiva in cui accumuleremo le esperienze che abbiamo vissuto in questa vita attuale... 
Questa visione dovrebbe essere di conforto per coloro che temono la morte pensando che sia solo dolore e sofferenza fine a se stessa, senza alcuno scopo. 
Io credo che siamo nati per evolvere e crescere da ogni punto di vista (economico, relazionale, mentale, spirituale...) con le risorse di cui disponiamo, che dobbiamo solo tirar fuori e valorizzare.
Tutti noi abbiamo la fs o problemi di relazioni sociali con il mondo che c'impediscono di esprimere pienamente noi stessi e le nostre potenzialità, il nostro vero essere: questo è il nostro Karma (o meglio, parte di esso) e il nostro compito è trovare la soluzione per liberarci di questo "peso" che ci affligge... 
E sono convinto che sia possibile, da soli o con un aiuto esterno, altrimenti non avrebbe alcun senso questa vita... 
Non c'è nessuna punizione casuale o divina per nessuno, ciò che abbiamo e siamo oggi è il risultato di ciò che abbiamo compiuto, pensato, detto, sentito in passato (nelle vite passate) e solo noi siamo i responsabili del nostro destino, tutto può essere risolto in un modo o nell'altro, bisogna continuare a cercare... 
E a quelli che credono che non c'è rimedio e continuano a lamentarsi senza far nulla o facendo troppo poco, gli domando: perchè non cercate soluzioni alternative se una o più non funzionano finchè non trovate quella giusta? Oppure, se tanto per voi non c'è niente da fare, perchè non la fate finita visto che la vita non ha senso per voi? 
Questo è il mio personale pensiero...
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		|  09-06-2010, 11:55 | #12 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: Nervenleben. 
					Messaggi: 2,958
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			ho messo altro: limen di caso e necessità.
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		|  09-06-2010, 12:04 | #13 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Nov 2008 Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite 
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					Originariamente inviata da Winston_Smith  La mia risposta è da perfetto agnostico: non lo so e credo che porsi il problema del perché serva a ben poco, visto che non avremo mai la risposta, almeno non in questa vita. |  Concordo.
 
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					Originariamente inviata da Winston_Smith  La tua argomentazione sul perché credere un aldilà (in questo caso buddista) ricorda la scommessa di Pascal sull'esistenza di Dio...in fondo non si ha nulla da perdere a crederci, ma è anche vero che non vedo in giro molti motivi che portino a farlo. |  Ma se non erro Pascal con quell'argomentazione era arrivato alla conclusione che convenga crederci, no?
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		|  09-06-2010, 12:12 | #14 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: Nervenleben. 
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					Originariamente inviata da moonwatcher  Ma se non erro Pascal con quell'argomentazione era arrivato alla conclusione che convenga crederci, no? |  è così. ma non tanto crederci, quanto puntare  su quel premio.    |  
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		|  09-06-2010, 12:42 | #15 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E 
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				      | 
			
			Per quanto mi riguarda, la causa dei miei problemi è l'essere cresciuto con un padre malato di mente in casa.
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		|  09-06-2010, 20:11 | #16 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: Lombardia 
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					Originariamente inviata da Robedain  .Non c'è nessuna punizione casuale o divina per nessuno ciò che abbiamo e siamo oggi è il risultato di ciò che abbiamo compiuto, pensato, detto, sentito in passato (nelle vite passate) e solo noi siamo i responsabili del nostro destino, tutto può essere risolto in un modo o nell'altro, bisogna continuare a cercare...
 |  Questo è davvero il punto di partenza fondamentale...  
Anche quando il male ci arriva dagli altri, loro sono solo un mezzo tramite il quale ci arrivano le esperienze che DOBBIAMO affrontare inevitabilmente, perchè è il momento giusto per noi ... e gli altri, a loro volta, avranno in future esistenze le conseguenze delle loro azioni (il cosiddetto "debito karmico") e la possibilità quindi di comprenderle.
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		|  09-06-2010, 21:28 | #17 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Jun 2009 Ubicazione: Oceania, Pista Uno 
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				      | 
			
			
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					Originariamente inviata da moonwatcher  Ma se non erro Pascal con quell'argomentazione era arrivato alla conclusione che convenga crederci, no? |  Sì, ma io ho aggiunto che, stando a quello che vedo in giro, non è che mi senta molto motivato a farlo. E che davvero non riesco ad immaginare la spiegazione per certe cose che avvengono, quindi il Boss, se c'è, dovrà essere molto convincente    |  
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		|  09-06-2010, 21:53 | #18 |  
	| Esperto 
				 
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			E' anche vero che per alcune persone la causa del loro malessere può essere dipesa da fattori esterni: genitori, esperienze di vita, conoscenze sbagliate...Se un bambino viene educato in una certa maniera fin da piccolo è difficile che riesca a cambiare certi suoi atteggiamenti.
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		|  09-06-2010, 22:04 | #19 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Nov 2008 Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite 
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					Originariamente inviata da Winston_Smith  Sì, ma io ho aggiunto che, stando a quello che vedo in giro, non è che mi senta molto motivato a farlo. E che davvero non riesco ad immaginare la spiegazione per certe cose che avvengono, quindi il Boss, se c'è, dovrà essere molto convincente   |  Insomma:
 
"Non so se Dio esiste. Ma se esiste, spero che abbia una buona scusa."
 
"Se Dio non esiste, io ho pagato troppo cara la mia moquette."
 
"Non solo Dio non esiste, ma provate a trovare un idraulico la domenica."
 
(cit. Woody Allen)    |  
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		|  09-06-2010, 22:13 | #20 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Jun 2009 Ubicazione: Oceania, Pista Uno 
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				      | 
			
			Anche il Sommo Poeta, pur avendolo visto, non è riuscito a spiegare granché...manco due chiacchiere è riuscito a farci    |  
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