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Vecchio 26-07-2010, 16:54   #1
Esperto
L'avatar di Robedain
 

Pochi giorni fa ho visto su youtube un film-documentario italiano intitolato "Lo Sfidante".
E' molto lungo (3 ore e mezzo), ma l'ho trovato molto interessante, perchè parla, a mio avviso, di quello che è il più grosso ostacolo nella vita di una persona (non solo fobica o timida): LA NOSTRA MENTE, CIO' CHE PENSIAMO, COME CI RAPPORTIAMO AL MONDO, LE NOSTRE CONVINZIONI PIU' PROFONDE (E I TRAUMI), di cui spesso non siamo nemmeno consapevoli poichè acquisite a livello inconscio quando eravamo bambini e che oggi ci ostacolano nella vita...
Si può essere d'accordo o meno con ciò che si sostiene in questo documentario, ma vi consiglio di guardarlo con calma, la sera quando avete almeno 3 ore, (o se preferite impiegare meno tempo, potete leggere la trascrizione in pdf).
Il sito è questo:
http://losfidante.marenectaris.net/arg.php
Lo trovate anche su youtube:
YouTube- LO SFIDANTE 1/21
Penso sia un ottimo spunto per capire come lavora la mente a nostro svantaggio, impedendoci di vivere davvero.
Alla fine vengono dati dei consigli per imparare a controllare la nostra mente ed essere più padroni della nostra vita.

Riassunto del filmato:
Ciò che caratterizza lo Sfidante (meccanismi mentali e comportamenti):
- Dialogo interno continuo, confuso, orientato in genere verso pensieri negativi
- Abitudine al giudizio e alla quantificazione di ogni cosa
- Fuga dall'intensità e dalla disciplina deliberata rivolta ad azioni costruttive
- Tendenza alla deriva inerziale indulgente verso le abitudini e conseguente attaccamento emozionale ad esse
- Autosabotaggio di ogni ispirazione che ci regala gioia ed entusiasmo con ogni sorta di dubbi e paure irreali
- Fuga dalla responsabilità personale e totale della propria esistenza

Soluzioni per calmare/controllare la nostra mente:
- Disciplina: decidere consapevolmente le proprie azioni, agire senza aspettative, accogliere in serenità qualsiasi risultato
- Silenzio interiore: prestare totale attenzione al momento presente, a ciò che si sta facendo, e farlo con Amore e dedizione, utilizzando e acuendo tutti i sensi (senza occupare la mente con pensieri sul passato o il futuro, cioè interrompendo l'incessante, stressante e confuso dialogo interiore)
- Non reazione alle emozioni negative: accettare, osservare con distacco, comprendere l'emozione negativa che sorge in noi (per esempio rabbia), e senza reprimerla, agire con consapevolezza, lasciandola andare
- Far riemergere la nostra MENTE PROFONDA, quella parte potente di noi che possiede intuito, fantasia, creatività, abilità, capacità di sognare e realizzare grandi progetti che sono in sintonia con la nostra Anima e che troppo spesso viene frenata dai mille ingiustificati dubbi della mente razionale che non ci fa credere in noi stessi...
Vecchio 26-07-2010, 17:18   #2
Banned
 

avevo già postato anchio su sta materia , nessuno se l'è cagata.
Vecchio 26-07-2010, 20:07   #3
Avanzato
L'avatar di maralgiu
 

Concordo nella sostanza, ma ritengo che bisogna fare alcune precisazioni giusto per evitare che, chi non è addentro a questi temi, possa fare confusione o saltare a conclusioni errate.
La prima osservazione è che le caratteristiche, non sono riscontrabili sistematicamente tutte assieme in un singolo individuo. La seconda è che quando si dice che bisogna lasciare andare (userei il termine "scorrere") le emozioni negative, non significa che le si deve subire, ma che vanno accettate, nel senso che va preso atto della loro esistenza; questo pensiero è di alcune religioni e filosofie orientali e piacciono tantissimo ai psicologi "spirituali", personalmente penso che è molto rischiosa xché chi non ha "interiorizzato" profondamente queste culture, finisce semplicemente con il rassegnarsi e basta, lo dico a ragion veduta visto che, un paio di miei amici che hanno ritenuto di abbracciare questa logica, sono poi finiti male: il problema sta nel fatto che questi principi hanno una loro intrinseca ambiguità, nel senso che si prestano a molteplici interpretazioni; un orientale (soprattutto delle vecchie generazioni) sa gestire questa polivalenza xché è nel loro DNA culturale ma per un occidentale, per quanto "orientale" voglia essere è cosa ben diversa.
Vecchio 26-07-2010, 20:38   #4
Esperto
 

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Originariamente inviata da maralgiu Visualizza il messaggio
La seconda è che quando si dice che bisogna lasciare andare (userei il termine "scorrere") le emozioni negative, non significa che le si deve subire, ma che vanno accettate, nel senso che va preso atto della loro esistenza; questo pensiero è di alcune religioni e filosofie orientali e piacciono tantissimo ai psicologi "spirituali", personalmente penso che è molto rischiosa xché chi non ha "interiorizzato" profondamente queste culture, finisce semplicemente con il rassegnarsi e basta, lo dico a ragion veduta visto che, un paio di miei amici che hanno ritenuto di abbracciare questa logica, sono poi finiti male
Sì, infatti. Senza avere ben chiare le idee su cosa fare, finirei per rassegnarmi e basta, o al limite a farmi un lavaggio del cervello per convincermi di stare bene così come sto (probabilmente non riuscendoci).
Vecchio 26-07-2010, 20:58   #5
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Robedain Visualizza il messaggio
Disciplina […] Silenzio interiore […] Non reazione alle emozioni negative […] Far riemergere la nostra MENTE PROFONDA
Non so perché ma mi vengono in mente le religioni/filosofie orientali
Voglio dire che per raggiungere questi obiettivi bisognerebbe efffettivamente chiudersi in un monastero in Tibet.
Vecchio 26-07-2010, 22:43   #6
Esperto
L'avatar di Robedain
 

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Originariamente inviata da maralgiu Visualizza il messaggio
Concordo nella sostanza, ma ritengo che bisogna fare alcune precisazioni giusto per evitare che, chi non è addentro a questi temi, possa fare confusione o saltare a conclusioni errate.
La prima osservazione è che le caratteristiche, non sono riscontrabili sistematicamente tutte assieme in un singolo individuo. La seconda è che quando si dice che bisogna lasciare andare (userei il termine "scorrere") le emozioni negative, non significa che le si deve subire, ma che vanno accettate, nel senso che va preso atto della loro esistenza; questo pensiero è di alcune religioni e filosofie orientali e piacciono tantissimo ai psicologi "spirituali", personalmente penso che è molto rischiosa xché chi non ha "interiorizzato" profondamente queste culture, finisce semplicemente con il rassegnarsi e basta, lo dico a ragion veduta visto che, un paio di miei amici che hanno ritenuto di abbracciare questa logica, sono poi finiti male: il problema sta nel fatto che questi principi hanno una loro intrinseca ambiguità, nel senso che si prestano a molteplici interpretazioni; un orientale (soprattutto delle vecchie generazioni) sa gestire questa polivalenza xché è nel loro DNA culturale ma per un occidentale, per quanto "orientale" voglia essere è cosa ben diversa.
La tua analisi è giusta, soprattutto quando parli di accettazione (e non rassegnazione), infatti nel filmato si specifica che questo è un lavoro interiore non semplice e che può durare anni, con probabili e frequenti ricadute nei vecchi schemi mentali, tuttavia ritengo che valga la pena di tentare...
Naturalmente bisogna studiare e approfondire sempre questi argomenti (io è da due anni che me ne interesso), uno che non ne sa niente potrebbe scoraggiarsi subito o considerarla una perdita di tempo...
Il mio vuole essere uno spunto (tra i tanti possibili) a fare un lavoro interiore per cercare di capire noi stessi e risolvere i nostri problemi...
Vecchio 23-08-2010, 17:55   #7
Esperto
L'avatar di Robedain
 

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Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Non so perché ma mi vengono in mente le religioni/filosofie orientali
Voglio dire che per raggiungere questi obiettivi bisognerebbe efffettivamente chiudersi in un monastero in Tibet.
Non credo ce ne sia bisogno, oriente e occidente possono venirsi incontro...
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