Ciao a tutti, leggo da un bel pò di tempo il vostro forum, non mi sono registrato e non ne ho mai sentito il bisogno di dire la mia, penso che già molti davano risposte esatte e perfette.
Allora mi sono detto:'' Perchè non farmi dare anche a me quelle risposte? '' , ed eccomi qua.
Non vi darò molte mie informazioni, sicuramente in questo forum, ci sarà anche qualcuno della mia città.
Il titolo del topic è ''Il mio modo di fare'', si il mio DANNATO modo di fare, di pensare, di agire. Ho 21 anni e, non riesco a godermi in pieno la vita.
Perchè tutto ciò? Nemmeno io lo so..
Il mio è un problema di vita sociale..
Sono andato a scuola, come molti, fino alla terza media ero il bravo ragazzo, il bravo alunno, il bravo figlio.
Con le superiori iniziano i rapporti con le ragazze, ancora se ci penso mi viene da sorridere. La prima ragazza che ho conosciuto è stato a 13 anni, poi sono passato alla sua amica, nel giro di 2 mesi. Lei aveva la mia stessa età, ma era molto più avanti di me. Per il primo vero bacio, l'ho fatta aspettare tantissimo ahah; Non avevo mai baciato prima, mi facevo mille domande, poi arriva una sera e dico ''Mi butto!'', è andato tutto egregiamente, benissimo!
Conosco poi una ragazza, tramite un mio amico, lei più grande di me di 1 anno e, perdo la testa. Assurdo che a 15 anni, uno riesca a perdere la testa. All'epoca iniziò un corteggiamento tramite sms, poi usciamo, ci baciamo, inizia a nascere la mia gelosia, capisco che lei è una ragazza a cui piaceva divertirsi, ci soffro e decido di troncare dopo tanti mesi di conoscenza.
Da lì divento bastar*o, sentivo le ragazze, mi piaceva sapere che a loro importavo tanto, mi piaceva essere cercato, mi piaceva uscire con più ragazze,mi piaceva troncare le relazioni quando volevo io.
Intanto uscivo anche con gli amici, i miei amici di sempre, con loro ho passato tantissimo tempo, dal semplice giocare a pallone ad andare in centro o in discoteca.
Passano gli anni (ne avevo 18), decido di abbandonare la scuola, i rapporti con le ragazze ci sono sempre e con i miei amici anche.
Non riuscivo a trovare lavoro, poi l'ho trovato e lavoravo sempre, come un dannato, dalle 9 alle 10/11 ore al giorno e non riuscivo a trovare il tempo di uscire, di divertirmi. In quel poco tempo libero, volevo solo stare a godere un pò di tranquillità.
Mi scade il contratto e decido di non rinnovarlo, mi manca troppo la mia vita, le ragazze, gli amici.
Pensando fosse facile trovare un altro lavoro come piaceva a me, non firmo il contratto e, mi diverto con gli amici e le ragazze. (siamo a gennaio 2009)
L'euforia dura solo un mese, poi mi accorgo che nella vita conta un lavoro, e che non posso divertirmi per tutta la vita.
Passa il tempo, non riesco ancora a trovare lavoro, ormai sono passati 8 mesi, in questi 8 mesi sarò uscito coi miei amici e le ragazze massimo una quindicina di volte, ho una piccola ''depressione'', mi sentivo inutile, senza scuola,senza lavoro.. Ma ecco un giorno che mi chiama un'agenzia interinale, ''Wow non ci credo'' , rispondo subito e ho un colloquio. (siamo a Ottobre 2009)
Tagliata di barba, di capelli, mi vesto bene, una bella lampada per far sembrare il viso più allegro e sereno.
Arriva il giorno del colloquio, un grande feeling col direttore dello stabilimento, mi prendono. (ancora oggi lavoro li).
In quegli 8 mesi che non uscivo, i miei mi chiedevano ''Perchè non esci più?'', cercavano di far finta di non capire, ma capivano che io dentro di me avevo un blocco, un qualcosa che mi faceva sentire non a livello degli altri, quel senso di nullità.
Io pensavo nella mia mente, ''Ora cerco lavoro, appena lo trovo, ritorno ad uscire come prima''.
Ora ho 21 anni, ho un lavoro, ma.. C'è quel ''MA''.
Quel ''MA'' sta per la mia vita sociale..
Una frase che ho letto in giro e che mi ha colpito al centro del mio cuore:
<<''Mi sono chiuso in casa, ho escluso dalla mia vita quasi ogni forma di rapporto sociale, ho condotto vita monastica, ritirata.
Stavo bene, anche, o così credevo. Poi un giorno accade qualcosa, incontri qualcuno che ti rammenta cosa ti stai perdendo, cosa ti sei sempre perso. Ti svegli, ti guardi intorno e resti attonito di fronte all’osceno deserto che ti circonda.
In breve, inevitabilmente, rammenti però anche il perchè delle cose. Perchè sei ora dove sei. La timidezza è diminuita. In un certo qual modo sei cresciuto. Ma non abbastanza. Il mondo, gli altri, sono cresciuti più velocemente mentre tu stavi rinchiuso nella tua grotta. E quindi ora è peggio, sempre peggio. Una vocina insistente ti sussurra all’orecchio: “It’s too late”, è troppo tardi.''>>
Fino a poco tempo fa, avevo anche il problema di uscire con le ragazze, arrivavo a suscitare il loro interesse, le provocavo, ma quando era il giorno che mi ero prefissato di vederle, mi bloccavo.. Paura di non piacere e tanti altri pensieri.
Poi è arrivato un giorno che ho detto ''Devo farcela'' e così ho fatto, da quel giorno sono uscito con chi sento, mi è capitato anche di conoscere una ragazza il Lunedì, e il Martedì di uscirci.. Quindi diciamo che in quel lato, ora sono migliorato..
Però ho altri problemi, i più banali, sono troppo timido, ma non sapete quanto non vorrei esserlo..
Alla sera, sono un Leone, ripeto ''Domani farò..'' ''DopoDomani andrò..'' e poi arriva quel giorno, e preferisco starmene tranquillo e con i miei pensieri.
Ho scritto troppo ma, stasera sentivo il bisogno di parlare, sento il bisogno di cambiare,ma come....
n.b. E' lungo, e quando ho visto il post ho detto ''nessuno leggerà ma quanto ho scritto'' ma spero che qualcuno perda il suo tempo U_U'''