Salve a tutti, ho scelto di tornare qui per la seconda parte della mia storia scritta più di 6 anni fa, che in realtà non è proprio una seconda parte ma un aggiornamento su cosa è successo nei miei dintorni negli ultimi mesi. A 33 anni sono stanco di tante cose, anche di parlare di me...
Non mi aspetto che serva a qualcosa, oramai poco serve a qualcosa e quel poco non so cosa sia...
Diciamo che gli ultimi mesi sono stati l'ennesimo carico sulla mia vita, come se non fosse carica di suo...quasi nessuno qua sopra si ricorderà di qualche mio passato scritto, comunque socialmente ed emotivamente è cambiato poco o niente, ed ho l'impressione di aver raggiunto il massimo che posso essere, cioè che la mia vita futura è quella che ho quotidianamente davanti agli occhi.
Da Agosto 2016 è successo un po' di tutto, non mi ha riguardato indirettamente ma mi ha preso di striscio. Mia sorella dopo 8 anni di matrimonio è stata abbandonata dal marito, scappato come un vigliacco di nascosto e all'insaputa di tutti, licenziandosi da lavoro, portando via la roba da casa e facendosi pure portare all'aeroporto da mia sorella convinta che lo avrebbe rivisto. Avrebbe telefonato a mio padre dicendo che non sarebbe più tornato. Sono stati mesi di inquietudine con mia sorella senza pace e i miei genitori sconfortati..
Stavamo per stabilizzarci e trovare un equilibrio quando a fine Novembre capita la disgrazia: la compagna di mio padre viene travolta sulle strisce pedonali, morendo praticamente sul colpo. 15 anni assieme, poco più di una settimana prima della pensione..mio padre uomo distrutto, tutt'ora non sta bene e non so se a 65 anni potrebbe riprendersi.
Se già non stavo bene prima, figurarsi adesso dove ho assorbito tutto questo dolore che ho attorno senza possibilità di evitare o di avere qualcuno con cui parlare, escluso lo psicologo. Sono ulteriormente cupo, a lavoro non parlo con nessuno a meno che non mi chiedano qualcosa gli altri, non ho voglia di conoscere nessuno e non ho voglia o più che altro interesse di far niente...non so cos'altro dire...mi sento di un superfluo tale che mi reputo pure insopportabile...non ho idea di cosa farò quando non ci saranno più le persone più strette, non avendo più famiglia e non conoscendo nessuno eccetto quelli con cui lavoro...