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Vecchio 17-09-2013, 21:46   #1
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Ciao a tutti ragazzi.
Ci siamo!Questo è il mio primo post!
Non del tutto in verità, visto che ri-posto qui , la mia presentazione
E' un post molto lungo e con qualche errore di forma .
Devo ammettere poi che ci sono alcune inesattezze, che pian piano correggerò.
Sempre che a qualcuno interessi la mia storia.


Vediamo da dove comiciare....da quando ero piccino:
all'asilo mi ricordo che ne combinavo una per colore (ho pure sfasciato la testa ad una suora ) ma tutto in regola.
Alle elementari invece, ricordo di miei alti e bassi umorali.Giocavo sempre con i miei amici(prediligevo sempre compagnie ristrette però) ma a volte ricordo che mi prendeva una malinconia bestiale e volevo starmene da solo.Sopratutto quando ero a casa nel pomeriggio, mi succedevano questi episodi melanconici con pianti immotivati.A scuola ero comunque una piccola peste e anche fuori.
Alle medie più o meno ok,sempre il solito teppista e dio solo sa quante me ne sono prese per averne fatte di ogni, ma ricordo che già all'ora che non mi andava a genio stare in mezzo alla confusione e mi cacavo addosso con le ragazzine.Dalla seconda in poi cominciavo le prime uscite serali, specialmente con un amico in particolare.Ricordo le prime esperienze con le sigarette,che avrebbero poi segnato la mia esistenza.Stavo spesso a casa di quest'amico e ricordo con piacere e nostalgia le serate a giocare alla play, le interminabili sessioni di botte selvagge(a mio sfavore visto che eravamo l'articolo IL)le serate a pastasciutta e film in vhs quando i suoi non c'erano( con i primi approcci ad amari e liquori), i primi approcci con il punk(ne rimasi profondamente innamorato grazie a mio fratello che aveva comprato In Utero appena uscito) e la pesca.
In terza media sempre più o meno uguale.Si cominciava a pregustare il momento in cui avremmo avuto il mitico motorino(che intanto cominciavao già a truccare) e fantasticavamo sul fatto che ci saremmo spostati dal nostro quartiere verso nuovi lidi,verso feste, ragazzine e chissà cosa.
Già, ragazzine.
Alla sagra del paese ,ero sempre assieme al mitico amico ed ad un piccolo gruppetto di pazzoidi, notai una ragazzina.Scoprii che era grande amica di una che frequentava l'altra sezione di terza nella nostra scuola.Quella sera ricordo una sessione di autoscontri:io con il mio amico e lei con la sua amica.Non me ne ero accorto della loro presenza, fino allo scontro frontale.Ricordo benissimo che al momento dell'impatto io e la ragazzina ci siamo guardati dritti negli occhi.I suoi occhi bellissimi ed il suo sguardo mi entrarono direttamente nell'anima e me ne innamorai.
Non provai l'approccio.
Ricordo che successivamente andavo in giro a domandare a tutti di lei.
Comunque, finiscono le medie.Un estate pazzesca.Motorino, uscite fino a tardi e primi approcci con il fumo (sempre grazie a mio fratello che ne aveva perso un pezzo in giro per la camera ).Vengo a sapere che l'attrazione verso la fantomatica ragazzina è ricambiata e non so come riusciamo a scambiarci i numeri di cell a distanza( erano i primi. avevo e ho conservato tutt'ora il mitico 5110 ).
Ora non ricordo più molto bene.Sono passati molti anni.Penso che ci siamo accordati e una sera ci siamo trovati.Ricordo che tremavo come una foglia.Lei era bellissima ed aveva un profumo pazzesco.Ancora oggi non ho mai sentito nulla di simile.Un profumo che mi ha scosso le viscere.Purtroppo però non riuscivo ad essere me stesso e la cosa era negativa, visto che le piacevo anche per il mio essere canaglia.
Scoprii che era fidanzata con uno un pelo più grande.E lì ci rimasi malissimo.Ci vedevamo spesso ma non riuscivo a farci nulla.Avevo paurissima.Pieno di insicurezze (pene piccolo ) e mortificato dal fatto che non potevo averla tutta "per me" (che stupido se ci penso ora!potevo divertirmi come un cane e fare un sacco di esperienza!)
Stavo per cominciare le superiori e ricordo che prendavamo lo stesso autobus.
Ci stavo male perchè la vedevo con l'altro.
Questa cosa mi ha segnato profondamente.Penso di essere caduto un po in depressione.Del mio carattere rimase solo il lato introverso e mi rifugiai nel punk e nell'erba.
Hardcore, hardcore sei stato il primo amore.
Verso marzo la botta tremenda.Feci un incidente il giorno del mio 15esimo compleanno.
Frattura esposta del piatto tibiale,schiacciamento arteria femorale e spappolamento muscolatura esterna.Piede equino cavo varo.
Taglio corto e dico ospedale,ospedale ed ancora ospedale( e terapia intensiva visto che rischiavo di morire i primi tempi).By pass femoro popliteo a 15 anni,piede distrutto, parte esterna del polpaccio completamente senza nulla.Solo osso.Toilette chirurgiche tutti i fottuti giorni (con anestesia totale).Camere iperbariche pure.Compresa la domenica.Ne uscii dopo 4 mesi e non stavo in piedi senza stampelle.La presi bene.Lottai come un leone( riuscii anche a non perdere l'anno di scuola) e in due anni (e grazie ad un medico straniero visto che se fosse stato per i medici italiani , non avrei più camminato) sono in piedi.Le amicizie cambiarono un pò e al posto dello storico amico, ne "trovai" un altro(sempre dello stesso giro), che riuscii a coinvolgere nel punk e nelle canne....

...Creammo un gruppetto punk e ci trovavamo quasi ogni sera con un ristretto gruppo di amici a fumare canne e parlare di musica.Continuavo a vedere di tanto in tanto la ragazza.Ma non ci facevo mai nulla.Ero bloccato.L'avevo idealizzata.Ero sempre più depresso.Cominciavo a dubitare della mia sessualità.per il resto ,mal sopportavo di dovermi spostare e di conoscere gli amici che gli altri avevano.Entravo totalmente in uno stato tra il territoriale/ansioso.In effetti a stare in mezzo agli "esterni" non mi piaceva.Mi si creava un ansia pazzesca.Non socializzavo.Avevo paura e mi sentivo un pesce fuor d'acqua.Vedevo tutti come nemici e come gente che rideva di me.Se ci penso adesso, devo essere stato proprio una rottura.Dall'esterno potevo sembrare un gran faccia di merda ma non era così.Se continuo a pensarci, devo ringraziare il mio amico(che era ed è un simpaticone che socializzavca con tutti), che tanto si è sacrificato per me.Per assecondare il mio carattere e per sorbirsi tutte le mie paranoie.
Nel frattempo gli anni passavano e le cose a casa non andavano molto bene.Così verso il quarto anno di superiori , andavo a scuola di giorno, il pomeriggio portavo avanti l'attività commerciale di famiglia DA SOLO e la sera andavo ad aiutare mamma nel suo lavoro che terminava alle 21 (visto che le cose andavano male e fù costretta a trovarsi un lavoro).Poi solito giro con gli amici e giù di Thc e di Hc.
In compagnia entrò a far parte un ragazzo amico di amici che a pelle mi stava sul cazzo, ma aveva conquistato gli altri e quindi non ci potevo fare nulla.E questa cosa mi destabilizzava.
Mi innamorai del prog, del jazz e della fusion.(successivamente tentai anche di studiare fusion all' mmi ma mollai dopo il terzo anno.)
Nel frattempo le scuole stavano per finire.Era chiarissimo che io (avendo studiato da professionale) sarei andato a lavorare e i miei amici all'uni.Come scritto prima, avevo cominciato a lavorare e comunque già notavo delle differenze tra me e il gruppo.Io pensavo a tirare a campare,con un genitore che nel frattempo aveva deciso di perire lasciando un sacco di casini e pieno di problemi mentre gli altri non capivano il mio stato e questa differenza la sentivo moltissimo.
Loro, penso, volevano uscire(spinti anche dalla socialissima ed estroversa new entry), vivere il mondo ma io arrivavo sempre stanco la sera( dal lavoro che cominciai e che faccio tutt'ora e che finiva alle 18 per poi andare ad aiutare mamma fino alle 21 inoltrate)) e ,unitamente allla mia fobia, non avevo voglia di tutto ciò e cominciai a concentrare tutto il mio tempo libero sulla droga.La ragazza non la sentivo più.
Mi sentivo solo.La new entry mi stava sempre più sul cazzo.Ma mi stava anche simpatico. A volte.Mi e ci spronava ad uscire(visto che oramai eravamo patentati) e teneva il morale alto.Mi stava vicino.Mi trattava bene.Andavo anche spesso a casa sua e i suoi mi avevano preso tipo "mascotte".Lo invidiavo per il suo fare scanzonato e senza un problema.Mi sentivo diverso da tutti,Io da GRANDE IPOCRITA ne parlavo male alle spalle con il mio amico storico e con gli altri.E penso che glielo abbiano riferito, visto che erano affiatatissimi tanto da suonare in gruppo assieme.Ero incazzato con il mondo.Mi sentivo sempre più estraneo al gruppo.Ma ci uscivo lo stesso.Penso che da li cominciarono a perdere quel poco di stima che avevano ,penso, per me.
Cominciai a sentirmi deriso.Avevo manie di persecuzione, vedevo che tutti confabulavano alle mie spalle.Che mi ridevano dietro.Ero uno straccio.La sera ero sempre ubriaco e fumavo quantità smodate di haschisch.Non ero più lucido, ma comunque di giorno ero un valido lavoratore.Operaio ed orgoglioso di esserlo.
Uscivamo in centro città, per baretti e loro oramai avevano tutte le compagnie parallele dell'uni.Non consideravo i maschi per paura, figurarsi le ragazze.Mi chiedevo sempre che cazzo ci facessi la in mezzo.Non socializzavo con nessuno.Ero sempre in silenzio.Fumavo canne in continuazione per estraniarmi e bevevo.Forse a volte avevo momenti allegri e loquaci in cui mi sentivo bene ma sporadici.Unico working man in mezzo a spensierati e gioiosi universitari.Ero "geloso" sopratutto del mio amico storico, che oramai mi considerava a stento.Odiavo chiunque.Con pretesti mi defilavo e scappavo a comprare droga.Non più solo fumo.Provai anche dell'altro.Andavo anche a prostitute.Cominciai poi a frequentare lo stadio e mi inammorai della curva( mi sentivo bene ed è un amore che ho tutt'ora anche se ho abbandonato).Ora, oltre alla differenza "sociale" c'era anche quella politica(preciso che della politica adesso non me ne frega più una fava)....
Vecchio 17-09-2013, 21:47   #2
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Da una di queste compagnie, ora non ricordo bene, saltò fuori una ragazza che pian piano si aggregò alla compagnia.
Usciva sempre con il nostro gruppetto.All'inizio, mi stava sul cazzo pure lei ma pian piano la accettai.tanto oramai non contavo più un cazzo di nulla.La stima nei miei confronti ,ammesso che ci fosse, era completamente sparita.Dal canto mio continuavo a fumare come un imbecille e devo dire che oramai uscivo solo per quello e solo quello c'era in comune con gli altri ragazzi.
Forse la tipa cominciava un po a piacermi.Ma ovviamente, da buon non solo tossico ma fobico, me ne guardai bene dal rivelarlo.Ne parlai tuttavia con il mio amico storico.E mi disse che si filava con l'estrodel gruppo (la "new entry").Bene.Mi stava ancora più sul cazzo.E se prima sicuramente non ci avrei provato ora tanto meno, visto che bene o male la ragazza di un amico non si guarda neanche di sbieco.In questo penso di essere stato leale.
Comunque andavo avanti così.Fumavo un sacco,uscivo fumavo ancora e bevevo e stavo zitto.Se aprivo bocca era solo per parlare male della "new entry" che oramai sapeva.
Contemporaneamente, cominciai un graduale isolamento.Cominciavo a non uscire più.Uscivo solo per comprare fumo e tornavo a casa.Mi cercavano, io dicevo "per le 10 arrivo" ma o prendevo sonno perchè ero distrutto o non uscivo deliberatamenteperchè tutto quello mi faceva schifo.E fumavo.In breve tempo mollai del tutto.Si impenno ancora di più il consumo.Un etto fatto fuori in una settimana.Il primo bombone della giornata aveva preso il posto della classica sigaretta dell 6.15 di mattina.E così via.
Non mi sentivo più nulla.Un natale non mi alzai neanche dal letto.Mi sveglia alle 17, mi fumai 3 o 4 bombe e tornai a letto.
Completamente solo ed annientato.
Parlavo male degli altri e mi tornò tutto indietro.Era giusto così....


....Un bel giorno a lavoro(circa 4 anni fa), arrivo un comunicato che ci avvisava del controllo anti-droga obbligatorio per legge da quell'anno.
Ovviamente fui sgamato.
Avevo paurissima.Pensavo al licenziamento e per me sarebbe stato come morire visto il mutuo sulla casa.
Però....il datore di lavoro fù un grande.Mi avvisò della positività ma mi concedeva una possibilità(evidentemente mi salvavo con il fatto che al lavoro ero regolare e preciso).Il medico del lavoro mi inviò al sert dove mi recai settimanalmente per un due o tre mesi.
La prima volta che ci andai, era per il colloquio con il direttore del sert.Non sapevo la strada, e mi ritrovai nello stabile dove distribuivano metadone ai tossici veri, quelli da ero(ringrazio qualcuno per aver provato solo un paio di volte e stop quella merda).presi veramente paura e mi considerai fortunato.Di essere un semplice cannaiolo e per non aver perso il lavoro.
Smettere fù facilissimo.Lottai comunque contro il mio male interiore, con la stessa forza che mi permise di tornare in piedi.
Mi sentivo sempre più lucido.Gli sbalzi d'umore cominciavo a sparire.Con il passare del tempo sempre meglio!
Ritrovai il buon umore perenne.La fobia non è tutt'ora sparita(penso che non sparirà mai) però ne soffro un pelino meno.Ora sono un po più sicuro di me.Però noto ancora ansia in luoghi affollati,luoghi non familiari e/o con gente sconosciuta.Non sempre riesco a gestirla.Da qualche anno sono tornato al mio antico amore: macchine e moto.Seguo quasi tutto: dalle gare alla meccanica.Mi ha preso di brutto.Sto facendo futtare l'unico dono che ho(penso):la manualità.Frequento l'officina del mio meccanico , quando finisco di lavorare.Guardo e imparo.Mi documento.Ho cominciato a fare i miei primi lavori.Ho cominciato anche un progetto sulla mia macchina , ma non vi svelo nulla.
Alla luce di questo devo dire che ho un rimpianto: non aver fatto un cfp sezione autoriparatore ed essere subito andato a lavorare da un meccanico.A quest'ora sicuramente ne saprei di più e forse avrei anche una mia attività.
Sono contento di me stesso.In 4 anni misono rivoltato come un calzino.Mi sono confrontato con me stesso.Sono arrivato fino al fondo ultimo della mia anima in preda alla disperazione e ne sono uscito rafforzato.Ora,anche se comunque ripeto che la fobia non mi molla, mi sento padrone di me stesso.Mi conosco a fondo.Ho la testa sulle spalle e sono affidabile.Lo so che chi si loda s'imbroda ma la vedo così.
Dopo aver passato tutto ciò, sono comunque rimasto solo.Non ho più compagnie.Non riesco a farmi amici.Non ho fidanzata.L'unico passatempo sono i motori.Il sabato vado sempre in giro per la spesa settimanale con mia mamma.Perchè non mi pesa e mi fa sentire bene.E' giovanile e si ride sempre un sacco.E' strano che uno arrivato quasi a 30 anni vada in giro il sabato con sua mamma , ma non me ne frega niente.So tutto quello che ha passato e lottato per me e ,visto che non ho più il babbo -emerito testa di cazzo-, di sicuro non la lascio sola!La vedo come un amica.E con lei posso parlare di tutto.
Guardando al passato, mi dispiace un sacco per come ho trattato i miei amici.E penso che amici, lo fossero.Non ho ricordi molto lucidi del passato ma penso che abbiano cercato di aiutarmi e di starmi vicino.In compenso gli ho trattatti da infame viscido traditore.E purtroppo questa macchia sul mio conto, non si cancellerà mai.Giustamente.
Addirittura ultimamente, mi è presa la voglia di ricontattarne uno : la "new entry".Ho ancora il suo contatto Skype.Mi piacerebbe fargli sapere un po di queste cose.Parlarne a quattr'occhi come veri uomini.Ma ho timore.Tanto.Forse non lo farò o forse si.Vedremo.Che ne dite?






Chiedo scusa a tutti per la lunghezza del mio sfogo e magari per non aver scritto benissimo.Questi sono i fatti miei e ora che ci penso se qualcuno del mio vecchio giro dovesse leggerli, capirebbe subito chi sono, visto che ci sono episodi particolari.
Ma tant'è.
Ora sono cambiato pur rimanendo di fondo un fobico.Ed è un po anche grazie a voi tutti di fs.com.Volevo farvelo sapere!
Vecchio 17-09-2013, 23:47   #3
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Grazie per le belle parole.
In effetti ,vada come vada, sto cercando l'ispirazione( e la forza per mettere per un momento da parte orgoglio e paura) di contattarne almeno uno.
Vedremo

Per quanto riguarda i Nirvana, io sinceramente gli ho sempre visti fondamentalmente come un gruppo punk-rock.
Sicuramente non tradizionale.
Per me i veri Nirvana sono quelli di Bleach.
Con In Utero avevano creato una miscela tra morbidezza e ruvidezza alla "primi periodi".
Radio friendly,scentless apprentice e tourrettes non saprei come altro definirle
Vecchio 08-10-2013, 17:45   #4
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ho un ex compagno di classe che ha vissuto praticamente le tue stesse esperienze, solo che lui nonostante si sia f....to il cervello con l'ascisc e il fumo riesce cmq ad avere tante storielle anche se poco serie
Vecchio 13-10-2013, 22:58   #5
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Ha avuto vicissitudini simili alla mia....ma magari non è sociofobico.
Beato lui che ce la fa.
Attualmente, avrei forse la possibilità di provarci con un paio di ragazze.Sento di potercela fare(non a conquistarle sia ben chiaro, solo a provarci), ma ,porca puttana, non riesco a buttarmi.
E' un bel guaio.



p.s:non dico di essermi bruciato completamente il cervello.però sento di essere moooolto lento.la memoria a breve e a lungo termine sono le cose che mi danno parecchi problemi.
oppure sono talmente stressato dalla vita che non riesco a fissare molto in memoria...
Vecchio 13-10-2013, 23:07   #6
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Dimenticavo.
Vi aggiorno, visto che questo topic ha fatto boom di visualizzazioni e commenti
Sono riuscito a sentire l'amico.
Ci siamo beccati una sera.
Ho parlato sinceramente.
Penso proprio di aver buttato via un ora della mia vita.
Non credo , anzi ne sono sicuro, sia servito a qualcosa e ,al millepermille salvo incontri casuali in luoghi pubblici, la questione amicizia sia definitivamente chiusa.
A questo punto non sentirò neanche gli altri , visto che avevo intenzione di dare un saluto più o meno a tutti.
Amen.
Mi sono buttato.Io il mio l'ho fatto e non lo rimpiango.



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