NON QUOTATE
Premetto che non sono bravo a scrivere come molti di voi non ho un bel vocabolario e non so argomentare bene come alcuni di voi fanno ma mi è venuta voglia di raccontarvi un pò la mia storia giusto per provare a scrivere di qualcosa.
Da piccolo diciamo dai 3 ai 14 anni ero particolarmente estroverso all asilo baciavo le guancie delle bambine e facevo macello con i giocattoli ero un bambino iperattivo e riuscivo a creare amicizie con tutti.
Iniziate le elementari inizio già ad avere problemi di comportamento a scuola ma tutto sommato alle elemntari veniva tollerato. Ho un pò di amici diciamo 2 amici a cui ero molto legato che un giorno me lo ricordo perchè ci rimasi parecchio male ,anche se al tempo vivevo in una specie di bolla che teneva lontani tutti i pensieri negativi ,che da un giorno al altro decidono di non parlarmi più .
Non ho mai scoperto perchè.
INiziate le medie grazie alle amicizie delle elementari riesco subito a stringere parecchie amicizie nella scuola e divento abbastanza conosciuto in paese soprattuto a scuola per via della mie bravate.
Esco per un anno con una compagnia di classici tamarri eravamo sempre in giro in bici e facevamo un sacco di cazzate divertenti.
A scuola mi bocciano così cambio scuola e li inizio uno dei periodi più belli della mia vita.
Ci sono ragazze che addirittura mi fanno il filo e mi fidanzo con una delle ragazze più carine della scuola .
MI ricordo telefonate la sera lunghe ore e ore mentre però nonostante ero ancora molto estroverso con i maschi e le ragazze avevo qualche difficoltà a dimostrare affetto particolare verso una ragazza.
Così al primo problema alla prima discussione ceh devo affrontare dal vivo con questa ragazza per risolvere una cosa dico ad una sua amica che non mi piace più e che non siamo più assieme.
Nei mesi seguenti segue una grande cambiamento smetto di vestirmi "bene" smetto di curare l aspetto fisico e cerco di non farmi notare da nessuno.
L'anno seguente mi trasferisco all'estero . Nonostante a scuola avessi degli amici e nel corso del anno tre "storielle" quando torno a casa ,abitando lontano da tutti , mi isolo e inizio a passare giornate ai videogames.
L'anno seguente torno in italia e qui inizia il vero periodo triste.
Passo giornate ai videogames e mi importa poco di avere una vita sociale e quant altro vivo nei videogames e cerco di farmi inutilmente una cultura musicale e letteraria.
Due anni passano così finchè mi ritrovo in mezzo agli altri come un bambino non mi sento pronto a sostenere conversazioni da "adulto" e mi sento veramente indietro rispetto ai miei coetanei.
Ora la situazione è tragica : nessun amico , nessuna ragazza e a scuola vado da schifo. Passo le giornate al pc.
Scusate per sto schifo di topic