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12-04-2012, 20:37
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#21
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da infidel
ah secondo voi darle il libro che vi ho nominato "il sentierio di cristina piras" è opportuno?
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sarebbe meglio evitare libri sull'anoressia o comunque che trattino storie che mettono ansia
Però "Il sentiero" è un buon libro, una buona lettura. Assolutamente si: faresti bene a regalarglielo
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12-04-2012, 21:49
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 1,339
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
ti dirò una cosa molto dura: difficilmente una persona sente lo stimolo di cambiare senza una motivazione: solitamente un'insoddiafazione personale o una significativa perdita.
claudia la devi accettare così com'è, oppure no. Certo se lei ti dovesse chiedere aiuto per cambiare e migliorarsi allora potresti aiutarla, ma se lei stessa non si rende conto di come si sta danneggiando da sola con certi pensieri disfunzionali, tu non puoi fare altro che sopportarla e volerle bene così com'è, finché ce la fai, e se non ce la dovessi più fare, lasciarla.
L'errore più grande che si può commettere in una coppia è pensare di poter cambiare il carattere del partner senza che lui o lei lo desideri.
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Anche qui c'è del vero.
Chiaramente la ragazza ha bisogno di aiuto e la vicinanza di infidel la farà sentire meglio... ma se soffre di fobia, non sarà certo facile darle una mano. Deve essere lei per prima a darsi una mano, altrimenti non è possibile "costringerla" a migliorare.
Caro infidel, se tieni duro e fai il possibile per starle vicino, fai benissimo... ma non pensare che bastino lunghi discorsi, alcuni giorni o alcuni mesi. Vincere certi problemi è un percorso lungo.
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12-04-2012, 23:46
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#23
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da infidel
comunque signori, certe volte ho l'impressione che ci sia un pò di scena. Vi faccio un esempio. Lei ultimamente scherza molto sul suo peso, nel senso che se le dico qualsiasi cosa lei ridendo fa finire la frase con un "quindi pensi che io sia grassa?" e ridiamo assieme.. Infatti ne abbiamo passate di litigate su questo argomento e ora diciamo che è più consapevole dell'oggettività della sua magrezza (non so come farvi capire, spero abbiate inteso).
Anche all'inizio della nostra relazione scherzavamo. io le premevo il braccio come per dire che braccia cicciotte e lei ridendo mi dava dello stron**. Un giorno non mi ricordo nemmeno precisamente per cosa le ho detto che sembrava ingrassata con una felpa enorme che aveva addosso. Lei se l'è presa un pò più sul serio ma io pensavo che se la fosse presa tantissimo così io, molto erio le ho chiesto se l'avevo offesa (io non sapevo ancora nulla della sua storia di anoressia). E lei mi ha cominciato tutta una scenata, ha parlato della sua anoressia, del fatto che è stata in clinica e bla bla. 6 mesi dopo le ho rinfacciato che era palese che avesse fatto una scenata solo perchè mi aveva visto debole quel giorno e non ha commentato. E' ovvio dunque che c'è una vena di vittimismo a mio parere..
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ecco, se vuoi un consiglio è proprio qui che devi lavorare.
Non prenderla sul serio quando fa moine, perché non si assecondano i capricci.
Sfottila amichevolmente e fai conto che stia sempre scherzando, se se ne esce con queste paranoie. Se lo capisce bene (da quanto leggo non mi sembra per niente una ragazza stupida), se non lo capisce probabilmente terrà il muso, tu NON cercherai il suo perdono, anzi sarai freddo, e l'infelicità della cosa le servirà da punizione. Non è una bambina.
E' chiaro che per far questo devi essere molto forte, da quanto ho letto anche tu hai i tuoi problemi, per quanto meno gravi: te li devi dimenticare, se tieni a lei. Devi veramente tirar fuori tutta la tua forza interiore.
Questo è quanto farei io.
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13-04-2012, 00:31
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#24
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Quando si tratta di disturbi reali e gente che ci soffre, tralascio il discorso che le persone dovrebbero amarsi per quello che sono.
Il problema, secondo me, è che come al solito la guarigione si presenta al "malato" come un ricatto: o tu cambi o il sentimento sfuma o peggio l'amore finisce e ci si lascia.
Pensiero molto razionale e condivisibile però controproducente con chi non ha autostima.
In questi termini, una persona che non sa porre fiducia, non cederà mai.
Una simile proposta può farla solo un partner che, anche con esisto negativo, rimane ugualmente affettuosamente disponibile ad assistere e colmare le ricadute..
Quanti sono cotanto altruisti?
Comunque, cosa vorresti cambiare di lei? cosa lei vorrebbe cambiare di se stessa? cosa vorresti cambiare di te stesso? cosa lei vorrebbe che cambiasse in te?
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13-04-2012, 00:43
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#25
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,441
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infidel, scusami se te lo dico, ma forse dovresti stare attento a non giudicarla anche tu.
Si è capito che ti piace la psicologia, ma mi pare la guardi più con interesse scientifico che con amore Che cos'ha la mia ragazza? E' sociofobica? Sociopatica? Ricadrà nell'anoressia?
Molti fuori da questo forum ti direbbero che è un'adolescente, e che crescendo tutto si rimetterà al suo posto, ma chi è su questo forum lo sa che gli anni dell'adolescenza sono quelli che più l'hanno segnato entrando nel mondo degli adulti.
Come tutti ti hanno detto Claudia deve VOLER cambiare! "Sai quanti psicologi ci vogliono a cambiare una lampadina? Nessuno. Occorre che la lampadina voglia cambiare"
Altrimenti potrai pure consigliarle ogni lettura del mondo ma non farà altro che pensare che tu sia un altro che gli voglia propinare la solita minestrina e che "voglia salvarla". Guarda, se ho capito com'è... se insistessi davvero su questo versante ci vorrà poco prima che ti consideri al pari dello psicologo a cui deve dipingere una versione idolatrata di sè stessa. Per te (e il discorso va in generale visto che ha paura del giudizio di tutti) vorrebbe essere perfetta, per questo si mostra indipendente anche se è fragile, e sa mostrare le sue debolezze solo attraverso delle battute. Ha paura.
Ha molto paura del giudizio degli altri, lo vedi, lo percepisci... e allora cos'aspetti a dimostrarle che le etichette non ti interessano? Che l'accogli e l'accetti per come è? Che la prossima volta che la vedrai nel panico perchè in un posto che non conosce ci sarai tu ad essere un punto di riferimento per lei?
Pensaci un pochino, un bacio!
In bocca al lupo!
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13-04-2012, 00:54
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#26
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,630
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Non sono bravo a dare consigli, ma mi trovo d'accordo con i due commenti che mi precedono, avrei voluto scriverli io.
Spero si risolva tutto per il meglio
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13-04-2012, 01:18
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#27
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Quando si tratta di disturbi reali e gente che ci soffre, tralascio il discorso che le persone dovrebbero amarsi per quello che sono.
Il problema, secondo me, è che come al solito la guarigione si presenta al "malato" come un ricatto: o tu cambi o il sentimento sfuma o peggio l'amore finisce e ci si lascia.
Pensiero molto razionale e condivisibile però controproducente con chi non ha autostima.
In questi termini, una persona che non sa porre fiducia, non cederà mai.
Una simile proposta può farla solo un partner che, anche con esisto negativo, rimane ugualmente affettuosamente disponibile ad assistere e colmare le ricadute..
Quanti sono cotanto altruisti?
Comunque, cosa vorresti cambiare di lei? cosa lei vorrebbe cambiare di se stessa? cosa vorresti cambiare di te stesso? cosa lei vorrebbe che cambiasse in te?
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il ricatto è sbagliato perché ha la pretesa di costringere una persona al cambiamento.
ma badare alla propria autorealizzazione non è un atto egoistico, è un atto dovuto verso sè stessi.
Che una persona è malata, può dispiacere, tantopiù se si prova affetto per essa; ma se questa malattia è cagione di dolore anche nelle persone vicino, sta a loro la scelta se mantenere il rapporto o preferire di scioglierlo.
Io sono stato assieme parecchio tempo sperando di cambiare una persona: in parte ci sono riuscito perché anche lei lo voleva e chiedeva il mio aiuto; ma nel momento in cui ho preteso di giocare a fare il dio e a cambiarla senza che lei lo volesse (o senza che lei fosse convinta della necessità di cambiare), ho causato più danni e dolori di quanti pretendevo di risolvere.
perciò secondo me se una persona proprio non la si tollera per quello che é, è meglio lasciarla. Potrà essere controproducente per la persona che viene lasciata, farle abbassare l'autostima come tu dici; ma potrebbe anche essere la goccia che fa traboccare il vaso e invoglia la persona a risolvere certi problemi, in modo da non doverli più riaffrontare in futuro.
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