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Vecchio 12-04-2012, 17:29   #1
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Salve a tutti. Sono Fabio e ho 17 anni, come la mia ragazza. Io, a parte iperidrosi e qualche sovraccarico emotivo che riconduco alla mia età e al mio carattere abbastanza fragile ed emotivo, non soffro di particolari "disturbi" (non so come definirli, non ho intenzione di offendere nessuno). Mi sono iscritto a questo forum non solo perché sono appassionato di psicologia ma soprattutto perché sto cercando in tutti i modi aiuto per la mia ragazza. So che in questo forum troverò gente disponibile e paziente, quindi mi dulungherò il più possibile sui dettagli comportamentali che riscontro in lei e riconduco a mio umile parere nella categoria dei disturbi della personalità. La mia ragazza, che d'ora in poi chiameremo Claudia, ha avuto una vita alquanto "normale" fino all'età di 13 anni circa. Ritengo utile informarvi che la sua famiglia poggia su solide basi finanziarie, intendendo dire che da sempre è stata abituata a vivere in un mondo dove col denaro si può avere tutto, anche se in verità lei non ne ha mai poi così tanto approfittato. Più che altro è una grande lettrice e appassionata di cinema, quindi attualmente preferisce spendere 200 euro alla feltrinelli che alla H&M. Il padre, mentre lei aveva circa 11 anni, subì varie disgrazie e si ammalò. Fino ad oggi è in cura psichiatrica anche se non so di preciso per cosa, so che prende psicofarmaci. Non ho mai capito molto bene la storia della sua famiglia, dato che Claudia non mi racconta quasi niente del suo passato e ho saputo di più dal padre che da lei. Lui dice di essere stato molto violento e di aver picchiato moglie e figlia per alcuni anni mentre era solito litigare con la moglie molto spesso. Mi ha detto che un giorno di 3 anni fa Claudia uscì violentemente da camera sua e cominciò a picchiare sua mamma come se avesse una rabbia repressa. Da qui iniziò una lunga fila di problemi. Claudia pesava 80 kg, si vestiva con lo stesso paio di jeans e la stessa maglietta ogni giorno, non curava il suo aspetto e il suo corpo, era violenta sia col padre che con la madre, non ubbidiva ai propri gneitori e spesso stava fuori notti intere. Dopo un anno e mezzo di questa situazione conosce un ragazzo col quale perde la verginità ed in seguito lui la lascia. Lei si deprime ma questa è solo la goccia che fa traboccare il vaso. Diventa anoressica, dimagrisce di 40kg, finisce in clinica, si salva per miracolo. Nel frattempo cambia tre scuole, non solo perché non studia ma anche perché ha una pessima condotta. Essì che lei è la tipica persona con la memoria del "leggo e ho già imparato" e dall'età di 11 anni legge qualsiasi cosa, attualmente ha una cultura generale spaventosa e, come spesso ho riscontrato nelle persone con questo tipo di memoria, soffre di ADD, sindrome da deficit di attenzione. (nulla di grave comunque). I suoi si separano l'anno scorso. Passiamo a cosa mi preoccupa: lei è una ragazza oggettivamente bellissima ma sostiene di essere brutta e grassa quando in verità è magra e, appunto, bellissima. Spesso le faccio delle domande per farle capire quanto sia incoerente con la realtà. Ad esempio le dimostro come tutta la gente che la conosce continui a dire che sia bellissima ma lei sostiene che lo dicono per essere gentili. Passiamo a problemi più gravi: si è creata un mondo dove tutti parlano male di lei alle sue spalle e dicono che è brutta. Premessa: lei si veste quasi come una barbona, jeans o leggings con maglietta e felpa nera sopra anche se avrebbe la possibilità di vestirsi con 2000€ di roba addosso. Quindi è possibile che la gente effettivamente parli di lei in generale, soprattutto le cosiddette "fighettine" che non hanno nulla da fare che parlare di chiunque le circondi o di vestiti e trucchi. Ma io dico, come fai tu Claudia a sapere che la gente sta parlando di te proprio in quell'esatto momento? Inoltre, continua a ripetermi che la gente la fissa, mentre andiamo in giro per il centro. Allora io un giorno, in una delle nostre tante litigate, le ho detto: Claudia, TUTTI ti fissano e sai perchè? Perché ti vesti in tale modo (le ho fatto capire che spesso ha scollature evidenti, dovute al fatto che indossa la prima canotta colorata che le capita fra le mani con la felpa aperta, addosso.) Allora lei mi ha risposto che quindi ammetto che la gente la giudica anche solo quando passa ma io le ho detto che lei mette la gente, insieme di esseri pensanti distinti dagli animali per la razionalità, in condizione di esprimere giudizi interiori, ovvero pensieri, a causa del suo modo di vestirsi. Lei mi risponde che vorrebbe essere accettata per come è. Ed è palese che in questa condizione reintro anche io, se non la accetto per come si veste non la accetto per come è, quindi non accetto lei, quindi non le voglio bene. Ma la questione è più profonda. Avevamo un buono da 130 euro per un vestito che la madre di lei non voleva più, da utilizzare in abbigliamento in un negozio firmato. Io ero fuori dal negozio, come lei mi aveva detto di fare, mentre era dentro a provarsi varie magliette e pantaloni. Dopo 5 minuti mi ha chiamato dentro, sostenendo che era ridicolo che io stessi fuori (io già avevo intuito che cominciava invece a sentirsi "osservata e giudicata" dai commessi e mi voleva vicino). Siamo stati altri 15 minuti nel negozio, si è provata almeno 7 capi e non è mai uscita dal camerino per farsi vedere da me o dai commessi come stava. Ha sempre espresso il suo parere e la sua scelta senza consultarci sostenendo di "sembrare una balena" o che non le stesse bene la maglietta. Ad un certo punto ha poggiato sul bancone i 7 capi d'abbigliamento e ha farfugliato qualcosa come "non prendo nulla, usate il buono per mia madre" ed è uscita quasi di corsa dal negozio dimenticandosi nel camerino il buono accusandomi poi di averlo lasciato IO sprovvedutamente nel negozio. In seguito ha giustificato tutto questo comportamento dicendo che non è in grado di vestirsi e non ha la più pallida idea di come facciano le altre ragazze a scegliere gli abiti da indossare. Vi racconto un altro episodio che appartiene ad un altro aspetto della sua personalità. Eravamo andati alla libreria Feltrinelli, composta da tre piani. al terzo ci sono i film mentre al primo e al secondo i libri. Nessun problema al terzo piano, in 5 minuti ha scelto i dvd che voleva. Anzi, stava cercando un dvd in particolare ma era impossibile trovarlo fra tutti, così, come sempre, ha detto a me di chiedere al commesso, come se avesse paura di parlarci. Scesi al piano dei libri, abbiamo impiegato un pò di più, infatti anche io stavo cercando dei testi. Ad un certo punto ho cominciato a chiederle pareri su dei libri di Freud e notavo che ogni cosa che le proponevo cominciava a dirmi " sì prendilo è bello! " come se mi volesse dire "sbrigati che andiamo" ed infatti 10 secondi dopo è scoppiata con questa frase: "sto impazzendo andiamo via!" Alla cassa ovviamente ho pagato io e lei come al solito non ha guardato negli occhi nessuno ma, come mi ha dettto dopo, crede crede che quella situazione fosse una specie di claustrofobia, perchè in un ambiente chiuso dopo un determinato e ristretto periodo di tempo, si sente osservata anche se non la stanno osservando e pensa che tutti la stiano giudicando, Un altro giorno eravamo entrati al McDonald's ed era vuoto, al bancone c'erano tre commessi, io ho ordinato e in lei ho visto la luce degli occhi spegnersi, un panico l'ha assalita e la foga che aveva prima di entrare, la voglia di divertirsi a fare "i ciccioni" con me le è sparita in un attimo e ha esordito con la frase "non so... magari ordino dopo...". Più tardi le ho chiesto cosa le era successo e mi ha detto che si sentiva osservata dai commessi e ha cominciato a farsi domande su cosa pensassero se avesse ordinato determinate cose..
Talvolta mi piange addosso dicendo che non ha emozioni, che molte persone le hanno fatto male, che sua madre le ha dato troppe responsabilità da adulta mentre litigava con suo marito,.Lei spesso ironizza sul suo comportamento e talvolta dice di essere "pazza". Sostiene di essere andata dallo psicologo svariate volte ma di avergli dipinto una falsa immagine di lei al fine che la madre non sapesse mai che cosa è sua figlia, ovvero una matta (testuali parole). Dice di non saper aprirsi con le persone e sentirsi a disagio con loro per il timore di non essere accettata per quello che è. Dice che non mi dice gran parte delle cose che pensa perchè se conoscessi più a fondo la sua mente la lascerei e forse, ha ragione. Io vi chiedo aiuto, se avete altro da cheidere o altri esempi comportamentali sarò felice di fornirvi risposta. Aspetto con ansia. Starà via per una settimana in viaggio con la madre, al suo ritorno ho intenzione di regalarle il libro "il sentiero di cristina piras" sbaglio?
Vecchio 12-04-2012, 17:36   #2
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accidenti amico, devi davvero amarla molto questa Claudia. Davvero, quello che fai è molto carino e ammirevole da parte tua.
Però dovrebbe essere Claudia a starsene qui, a cercare di sfogarsi e di tirare fuori i suoi problemi.
Quel che ti posso dire è questo: stalle più vicino possibile, falle capire quanto la ami e quanto lei sia essenziale ed importante per te. Falle capire che, qualsiasi cosa accada, tu per lei ci sarai sempre
Vecchio 12-04-2012, 18:01   #3
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Vecchio 12-04-2012, 18:43   #4
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non basta, caro mio. Così si cullerà nella sua situazione e ripeterà a se stessa che qualsiasi cosa accada io ci sarò. A me sembra rassegnata e sembra non volere l'aiuto di nessuno, fa tanto la ragazza indipendente quando invece è tale solo perchè appunto ha questo problema. Inoltre non riesce ad amministrare bene il suo denaro e all'inizio della nostra relazione credevo mi usasse e non mi sentivo ricambiato nel sentimento.. ho sempre temuto che oltre a sociofobica fosse sociopatica e ancora oggi ne ho un sentore. Forse dovrei presentarle questi problemi come delle difficoltà che hanno le ragazze in generale e se ne può uscire con la propria volontà. Lei mi risponderebbe che non ci riesce e qui il piano sarebbe dire che mi rende infelice il suo comportamento e sapere che è infelice quando io non ci sono. Però non so se è opportuno dirle che spesso il suo comportamento mi imbarazza..
Vecchio 12-04-2012, 19:01   #5
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non basta, caro mio. Così si cullerà nella sua situazione e ripeterà a se stessa che qualsiasi cosa accada io ci sarò. A me sembra rassegnata e sembra non volere l'aiuto di nessuno, fa tanto la ragazza indipendente quando invece è tale solo perchè appunto ha questo problema. Inoltre non riesce ad amministrare bene il suo denaro e all'inizio della nostra relazione credevo mi usasse e non mi sentivo ricambiato nel sentimento.. ho sempre temuto che oltre a sociofobica fosse sociopatica e ancora oggi ne ho un sentore. Forse dovrei presentarle questi problemi come delle difficoltà che hanno le ragazze in generale e se ne può uscire con la propria volontà. Lei mi risponderebbe che non ci riesce e qui il piano sarebbe dire che mi rende infelice il suo comportamento e sapere che è infelice quando io non ci sono. Però non so se è opportuno dirle che spesso il suo comportamento mi imbarazza..

credo che tu debba parlarle. Uscite insieme, magari per un gelato... insomma andate in un bar e parlate a lungo. Devi farti coraggio, devi farlo per lei. Ci tieni molto e per lei probabilmente sei quanto di più prezioso ed importante abbia, nella sua vita.
Hai mai pensato ad una seduta dallo psicologo insieme? Tu e lei? Potrebbe aiutare
Vecchio 12-04-2012, 19:03   #6
n01
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claudia mi ricorda molto me... secondo me finché non sarà lei a voler cambiare si può far poco e lo dico per esperienza. Prova a spostare il problema dal suo corpo alla sua testa, falle leggere libri di anoressia e disturbi della personalità, vedrai che si rispecchierà in quello che legge e capirà da sola... io ritengo che se una persona è anoressica si senta grassa, ma non creda oggettivamente di esserlo (e lo dico perché per molto tempo ho avuto disturbi simili) purtroppo non essendo una cosa oggettiva non può cambiare finché non vuole cambiare lei dicendosi "ok, mi vedo male, ma vediamo di far qualcosa con la base che ho". invece di portarla nei negozi e farle provare abiti (grossissimo disagio per molte persone anche "normali") proponile di acquistare on-line, se come dici tu "è bella" allora non dovrebbe avere molti problemi. Non partire subito dai vestitini, ma da qualcosa più nel suo stile, felpe, magliette, jeans, scarpe...chi ha detto che una ragazza che si veste così non può essere attraente? Falle capire che lei è una ragazza bella, sopra la media, magari non bellissima e che se la gente la fissa anche lei deve fissare la gente, è questione di "mostrare chi è l'alfa" come negli animali.
Il fatto della claustrofobia, del sentirsi osservata, del volere andare via è comprensibile perché lei si sente osservata e giudicata, forse è un po' paranoica, ma meglio assecondarla finché non acquisisce un po' di autostima e sicurezza in più, altrimenti potresti rischiare che si chiuda veramente in casa e non esca.
Credo che per la sua età abbia avuto fin troppe brutte esperienze per scrollare le spalle e dire "migliora, non vedi che sei bella?" purtroppo ciò che si vede e si sente non è mai oggettivo...
prova a continuare a starle vicino, portala invece che in centro in posti più intimi, fate passeggiate in montagna o campagna o al mare (a seconda di quello che ti è più vicino).
Una cosa che ho notato su di me e che magari potrebbe aiutarla: dille di prendere una macchina fotografica, così la gente pensa qualcosa del tipo "oh è una fotografa" e quella è la sua immagine insomma... dalle un'altra "maschera" diversa da "sono quella che guardano perché non sto bene, son grassa e non mi so vestire"...

scusate se mi sono dilungata troppo...
ma che poi ripeto, mi sembrava un po' simile a me... ma non son consigli professionali eh, nemmeno alla lontana (infatti mi sa che lo lascio un po' e poi cancello il messaggio )
Vecchio 12-04-2012, 19:06   #7
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scusate se mi sono dilungata troppo...
ma che poi ripeto, mi sembrava un po' simile a me... ma non son consigli professionali eh, nemmeno alla lontana (infatti mi sa che lo lascio un po' e poi cancello il messaggio )

chi lo sa... magari sei proprio tu, magari vi siete iscritti sul forum entrambi e nemmeno lo sapete
Scherzo ovviamente, hai postato dei consigli molto interessanti!
Vecchio 12-04-2012, 19:42   #8
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grazie a tutti per i consigli.

n01, capisco e rispetto il tuo punto di vista ma quello che proponi sembra durare mesi, quasi anni. Non so quanti anni tu abbia ma io ho 17 anni e probabilmente il mio sentimento è abbastanza immaturo. Ecco perchè cerco una soluzione rapida al problema, forse non sono in grado di resistere ancora a lungo. Dopo la nostra ultima litigata sento il mio sentimento sfumare e non vorrei che fosse così. Ormai sono io quello confuso e fra le poche certezze che ho c'è quella che lei tenga immensamente a me, almeno quanto io tenevo a lei fino al mese scorso. E' ovvio che aveva bisogno di fiducia ma è anche palese (non ve ne ho dato motivo ma ve lo assicuro) che io ho dato tutto me stesso per lei fino ad ora e adesso che mi avvicino sempre di più al mio obbiettivo, ovvero a lei che ha fiducia in me, vedo crollare nella mia interiorità il sentimento. E mentre prima sicuramente avevo una forte cotta/innamoramento (non so quale sia la vostra concezione del sentimento ma io distinguo cotta da innamoramento e da amore) che mi faceva passare sopra questi "problemi" e mi faceva vedere solo gli aspetti stupendi di lei, ora la sento svanire e i difetti pulsano sempre di più. Ma entrambi sappiamo di non esserci mai amati sul serio. Io probabilmente per questi suoi "problemi", lei appunto perchè non riesce a riporre fiducia nelle persone. E ora che lo sta facendo si avvicina più di me all'amore vero. E' paradossale, ho sempre pensato che sarebbe stato il contrario. Anche se nella ultima litigata abbiamo confessato a noi stessi che il nostro sentimento sta sfumando, io sento lei molto legata a me. Per questo mi sembra una questione di rispetto proporle un discorso sulla mia confusione riguardante i suoi comportamenti e la mia infelicità.
Vecchio 12-04-2012, 19:47   #9
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grazie a tutti per i consigli.

n01, capisco e rispetto il tuo punto di vista ma quello che proponi sembra durare mesi, quasi anni. Non so quanti anni tu abbia ma io ho 17 anni e probabilmente il mio sentimento è abbastanza immaturo. Ecco perchè cerco una soluzione rapida al problema, forse non sono in grado di resistere ancora a lungo. Dopo la nostra ultima litigata sento il mio sentimento sfumare e non vorrei che fosse così. Ormai sono io quello confuso e fra le poche certezze che ho c'è quella che lei tenga immensamente a me, almeno quanto io tenevo a lei fino al mese scorso. E' ovvio che aveva bisogno di fiducia ma è anche palese (non ve ne ho dato motivo ma ve lo assicuro) che io ho dato tutto me stesso per lei fino ad ora e adesso che mi avvicino sempre di più al mio obbiettivo, ovvero a lei che ha fiducia in me, vedo crollare nella mia interiorità il sentimento. E mentre prima sicuramente avevo una forte cotta/innamoramento (non so quale sia la vostra concezione del sentimento ma io distinguo cotta da innamoramento e da amore) che mi faceva passare sopra questi "problemi" e mi faceva vedere solo gli aspetti stupendi di lei, ora la sento svanire e i difetti pulsano sempre di più. Ma entrambi sappiamo di non esserci mai amati sul serio. Io probabilmente per questi suoi "problemi", lei appunto perchè non riesce a riporre fiducia nelle persone. E ora che lo sta facendo si avvicina più di me all'amore vero. E' paradossale, ho sempre pensato che sarebbe stato il contrario. Anche se nella ultima litigata abbiamo confessato a noi stessi che il nostro sentimento sta sfumando, io sento lei molto legata a me. Per questo mi sembra una questione di rispetto proporle un discorso sulla mia confusione riguardante i suoi comportamenti e la mia infelicità.
a me, invece, sembra che tu abbia molta più maturità di persone che si pavoneggiano come uomini o donne vissuti.
Però non devi lasciarla sola. Capisco sia difficile mantenere un rapporto simile, ma non devi lasciarla sola. Non fare in modo che il sentimento sfumi.
A lei rimani solo tu, ricordalo. Si sta aggrappando con le unghie a te, ma cerca di non fartelo capire.
Questo è il momento in cui devi starle accanto, stringerla e dirle che andrà tutto bene, che tu ci sarai sempre.
Per me il dialogo è essenziale
Vecchio 12-04-2012, 19:52   #10
n01
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a me, invece, sembra che tu abbia molta più maturità di persone che si pavoneggiano come uomini o donne vissuti.
Però non devi lasciarla sola. Capisco sia difficile mantenere un rapporto simile, ma non devi lasciarla sola. Non fare in modo che il sentimento sfumi.
A lei rimani solo tu, ricordalo. Si sta aggrappando con le unghie a te, ma cerca di non fartelo capire.
Questo è il momento in cui devi starle accanto, stringerla e dirle che andrà tutto bene, che tu ci sarai sempre.
Per me il dialogo è essenziale
mi accodo anche io... anche se devi esser pronto al rifiuto totale se la lasci, nel senso che magari non ti vorrà più sentire proprio perché lei si è "aperta" con te e tu l'hai lasciata... pensa se vale la pena perderla perché secondo me se la lasci ora la perdi (non che tu non debba farlo solo per questo, ma riflettici bene... prima parlale)

...rainy mi stai simpatico...o simpatica
Vecchio 12-04-2012, 19:55   #11
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mi accodo anche io... anche se devi esser pronto al rifiuto totale se la lasci, nel senso che magari non ti vorrà più sentire proprio perché lei si è "aperta" con te e tu l'hai lasciata... pensa se vale la pena perderla perché secondo me se la lasci ora la perdi (non che tu non debba farlo solo per questo, ma riflettici bene... prima parlale)

...rainy mi stai simpatico...o simpatica
... simpatico
Vecchio 12-04-2012, 19:59   #12
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Per me il dialogo è essenziale
cosa intendete con dialogo? intendete agire tramite la parola? come io propongo?
Vecchio 12-04-2012, 20:08   #13
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cosa intendete con dialogo? intendete agire tramite la parola? come io propongo?
per dialogo intendo quello che ho scritto prima, infidel.
Per dialogo intendo buttare via l'agenda dei programmi, prendere Claudia per mano e andare a farsi una passeggiata insieme. Prendere un caffè o bere del buon vino da qualche parte, ascoltare buona musica in un locale. E nel frattempo parlare di tutto, di ogni cosa. E non lasciarle mai la mano, abbracciala, stringiti a lei. Deve capire che in te troverà sempre un appoggio sicuro, quando tutto intorno a lei la trascina verso il basso.
Parlate dei suoi problemi, delle sue paure, delle tue paure e soprattutto del vostro amore, che sicuramente è immenso. Altrimenti tu non avresti mai scritto qui, su questo forum per fobici, una richiesta d'aiuto per lei. E' un gesto stupendo infidel, nemmeno immagini quanto sia bello vedere un ragazzo di 17 anni così innamorato della propria ragazza.
Devi parlare tanto con lei, fatevi lunghe passeggiate mano nella mano. Non aver paura, non devi aver paura. Lei ti ama e tu la ami, qual è il problema? E poi con le belle giornate che stanno arrivando (beh... non prendere in considerazione gli ultimi giorni ) passeggiare è stupendo, con l'estate alle porte, il vento primaverile che ti accarezza la pelle, le foglie degli alberi e i fiori che rinascono, la natura che si ridipinge di ogni colore, il sole che ti scalda... insomma, una passeggiata è l'ideale!
E poi, se proprio ti accorgessi di non riuscire a fare una cosa del genere o non funzionasse, andate insieme dallo psicologo

Ultima modifica di rainy; 12-04-2012 a 20:10.
Vecchio 12-04-2012, 20:10   #14
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ti dirò una cosa molto dura: difficilmente una persona sente lo stimolo di cambiare senza una motivazione: solitamente un'insoddiafazione personale o una significativa perdita.
claudia la devi accettare così com'è, oppure no. Certo se lei ti dovesse chiedere aiuto per cambiare e migliorarsi allora potresti aiutarla, ma se lei stessa non si rende conto di come si sta danneggiando da sola con certi pensieri disfunzionali, tu non puoi fare altro che sopportarla e volerle bene così com'è, finché ce la fai, e se non ce la dovessi più fare, lasciarla.
L'errore più grande che si può commettere in una coppia è pensare di poter cambiare il carattere del partner senza che lui o lei lo desideri.
Vecchio 12-04-2012, 20:13   #15
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comunque signori, certe volte ho l'impressione che ci sia un pò di scena. Vi faccio un esempio. Lei ultimamente scherza molto sul suo peso, nel senso che se le dico qualsiasi cosa lei ridendo fa finire la frase con un "quindi pensi che io sia grassa?" e ridiamo assieme.. Infatti ne abbiamo passate di litigate su questo argomento e ora diciamo che è più consapevole dell'oggettività della sua magrezza (non so come farvi capire, spero abbiate inteso).
Anche all'inizio della nostra relazione scherzavamo. io le premevo il braccio come per dire che braccia cicciotte e lei ridendo mi dava dello stron**. Un giorno non mi ricordo nemmeno precisamente per cosa le ho detto che sembrava ingrassata con una felpa enorme che aveva addosso. Lei se l'è presa un pò più sul serio ma io pensavo che se la fosse presa tantissimo così io, molto erio le ho chiesto se l'avevo offesa (io non sapevo ancora nulla della sua storia di anoressia). E lei mi ha cominciato tutta una scenata, ha parlato della sua anoressia, del fatto che è stata in clinica e bla bla. 6 mesi dopo le ho rinfacciato che era palese che avesse fatto una scenata solo perchè mi aveva visto debole quel giorno e non ha commentato. E' ovvio dunque che c'è una vena di vittimismo a mio parere..
Vecchio 12-04-2012, 20:17   #16
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comunque signori, certe volte ho l'impressione che ci sia un pò di scena. Vi faccio un esempio. Lei ultimamente scherza molto sul suo peso, nel senso che se le dico qualsiasi cosa lei ridendo fa finire la frase con un "quindi pensi che io sia grassa?" e ridiamo assieme.. Infatti ne abbiamo passate di litigate su questo argomento e ora diciamo che è più consapevole dell'oggettività della sua magrezza (non so come farvi capire, spero abbiate inteso).
Anche all'inizio della nostra relazione scherzavamo. io le premevo il braccio come per dire che braccia cicciotte e lei ridendo mi dava dello stron**. Un giorno non mi ricordo nemmeno precisamente per cosa le ho detto che sembrava ingrassata con una felpa enorme che aveva addosso. Lei se l'è presa un pò più sul serio ma io pensavo che se la fosse presa tantissimo così io, molto erio le ho chiesto se l'avevo offesa (io non sapevo ancora nulla della sua storia di anoressia). E lei mi ha cominciato tutta una scenata, ha parlato della sua anoressia, del fatto che è stata in clinica e bla bla. 6 mesi dopo le ho rinfacciato che era palese che avesse fatto una scenata solo perchè mi aveva visto debole quel giorno e non ha commentato. E' ovvio dunque che c'è una vena di vittimismo a mio parere..
ovvio sto par de palle
Vecchio 12-04-2012, 20:17   #17
Principiante
 

Grazie a tutti di cuore. Una notte mentre eravamo in centro mi ha implorato aiuto ma io non sapevo come fare. Sarà un punto notevole da cui partire col discorso. E' lei che per prima mi ha chiesto aiuto. E l'aiuto consiste nel starle vicino mentre lei fiduciosa della mai vicinanza aiuta se stessa con la sua forza di volontà.
Vecchio 12-04-2012, 20:27   #18
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comunque signori, certe volte ho l'impressione che ci sia un pò di scena. Vi faccio un esempio. Lei ultimamente scherza molto sul suo peso, nel senso che se le dico qualsiasi cosa lei ridendo fa finire la frase con un "quindi pensi che io sia grassa?" e ridiamo assieme.. Infatti ne abbiamo passate di litigate su questo argomento e ora diciamo che è più consapevole dell'oggettività della sua magrezza (non so come farvi capire, spero abbiate inteso).
Anche all'inizio della nostra relazione scherzavamo. io le premevo il braccio come per dire che braccia cicciotte e lei ridendo mi dava dello stron**
queste sono cose normali in un rapporto. A me sembra che lei ci tenga molto a scherzare con te. Io non vedo tutto questo vittimismo, io vedo solo un sentimento grande... quasi immenso da parte tua e uno altrettanto valido da parte sua, che però cerca di mascherare per chissà quale motivo. Forse pensa che tu ti sia stancato di lei, forse si vergogna di mostrarsi a te. Per questo lo ripeto ancora una volta: PARLATE! Passate quanto più tempo insieme!

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Un giorno non ricordo nemmeno precisamente per cosa le ho detto che sembrava ingrassata con una felpa enorme che aveva addosso. Lei se l'è presa un pò più sul serio ma io pensavo che se la fosse presa tantissimo così io, molto erio le ho chiesto se l'avevo offesa (io non sapevo ancora nulla della sua storia di anoressia). E lei mi ha cominciato tutta una scenata, ha parlato della sua anoressia, del fatto che è stata in clinica e bla bla. 6 mesi dopo le ho rinfacciato che era palese che avesse fatto una scenata solo perchè mi aveva visto debole quel giorno e non ha commentato. E' ovvio dunque che c'è una vena di vittimismo a mio parere..
ecco, questa reazione mostra tutta la sua fragilità. Il fatto che ti abbia visto debole e un po' giù di morale le ha fatto invidia, perchè lei, essendo in uno stato di malessere profondo, ha bisogno di mantenere su di se ogni attenzione possibile per farsi compatire, perciò impedisce a chiunque di rubarle la scena.
Ha bisogno di aiuto, di tanto aiuto e di tanto amore
Vecchio 12-04-2012, 20:27   #19
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Grazie a tutti di cuore. Una notte mentre eravamo in centro mi ha implorato aiuto ma io non sapevo come fare. Sarà un punto notevole da cui partire col discorso. E' lei che per prima mi ha chiesto aiuto. E l'aiuto consiste nel starle vicino mentre lei fiduciosa della mai vicinanza aiuta se stessa con la sua forza di volontà.
bravissimo
Vecchio 12-04-2012, 20:30   #20
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ah secondo voi darle il libro che vi ho nominato "il sentierio di cristina piras" è opportuno?
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