Ciao, scrivo da Roma e ho 38 anni. Soffro di disturbo da stress post-traumatico continuo (diagnosticato), fobia sociale e ADHD (questi ultimi sospetti, ma non ancora diagnosticati).
La mia fobia sociale, come detto, è cominciata 17-18 anni fa (forse qualcosa c'era anche prima, ma vabbé), ha radici che risalgono agli anni del liceo a causa di qualche episodio di bullismo. All'inizio riuscivo a tenerla sotto controllo, a parte qualche piccola limitazione che si presentava quando mi trovavo circondato da molte persone. A quel tempo non ci badai troppo ed ero convinto che con l'università quegli episodi sarebbero spariti, ma non è stato così. Gli anni universitari sono stati parecchio duri: fare amicizia era un'impresa impossibile, trovarmi in un ambiente così caotico come quello dell'università Salesiana a Roma mi procurava un disagio enorme, affrontare gli esami era una tortura, nonostante studiassi con passione. Alla fine, non so come, lo scorso inverno sono riuscito a laurearmi, ed è stato uno dei giorni più belli della mia vita, non per aver ultimato un percorso importante ma per esserci riuscito tra le mille difficoltà che la mia mente ogni giorno mi presentava. Ma quella gioia e quella forza che ero convinto di aver ritrovato sono durate poco perché è adesso che devo davvero affrontare il mondo alla ricerca di un lavoro che mi sto accorgendo quanto sia difficile. Le relazioni sociali sono diventate il mio incubo. Telefonare per un annuncio di lavoro mi fa senitre tremendamente goffo; presentarmi ad un colloquio mi fa sentire stupido e inadatto; da tempo evito di mangiare in pubblico con persone che conosco poco perché altrimenti mi tremano le mani; se qualcuno con cui non ho confidenza mi rivolge la parola sudo freddo; non so mai cosa dire, nonostante abbia mille iinteressi; esco poco e quando lo faccio sono terrorizzato dalla gente; non so farmi rispettare, mi sento debole da far pietà. Spero di trovare qui qualcuno con cui confrontarmi e, chissà, magari anche qialche buon amico. Ciao.