Un saluto a tutti gli utenti.
Mi chiamo Takkuri (nome di battesimo!
) e vivo in una città del Nord Italia. Non so se posso definirmi un sociofobico. Quello che so è che sono una persona timida, insicura e con diverse difficoltà a relazionarmi con altri esseri umani. Sin da bambino ho mostrato un carattere chiuso, tanto che a soli 7 anni i miei genitori mi mandarono da una psicologa, temendo che soffrissi di autismo.
Nella prima adolescenza ho sofferto di sporadici episodi di epilessia, i quali mi hanno lasciato "in dono" manifestazioni di ansia legate alla paura di una nuova crisi. Ciò ha contribuito ad aumentare la mia chiusura nei confronti del mondo esterno: praticamente ho passato gli anni del liceo chiuso in casa, uscendo pochissime volte e precludendomi così tutte le esperienze fondamentali di quell'età.
Ho frequentato l'università da fuori sede, vivendo in un'altra città ed abitando in uno studentato. La cosa mi ha permesso di trovare due veri amici e di stringere altri legami. Passati 6 anni sono dovuto tornare nella mia città natale e i contatti con i miei amici si sono notevolmente ridotti. Dopo 3 anni mi sono re-iscritto all'università della mia città e attualmente frequento il secondo anno. Dopo un inizio difficile sono riuscito ad inserirmi abbastanza bene nel nuovo ambiente, complice una classe numericamente ristretta e una notevole differenza di età rispetto ai miei nuovi colleghi. Purtroppo la mia vita sociale è ancora piuttosto limitata, tant'è che passo la gran parte dei sabati sera chiuso in casa. Soprattutto, rimane pressoché desertificata la mia vita sessuale e sentimentale: alla mia veneranda erà non ho ancora avuto né una fidanzata né un qualsiasi altro tipo di relazione intima "free" con l'altro sesso. Ho perso la verginità a 24 anni con una prostituta e le peripatetiche rimangono al momento l'unico mio sfogo da questo punto di vista.
Scrivo qui perché non ho nessuno, nel mondo "reale", con cui condividere questi miei problemi, essendo troppo timoroso del giudizio altrui per farlo con le (poche) persone con cui mi relaziono.