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29-03-2011, 13:47
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Mi scuso se esiste già una discussione sull'ipocondria, ma volevo raccontare più nel dettaglio la mia esperienza personale. Sento la necessità di riordinare un po' le idee e condividerle con qualcuno, perchè io sono molto in confusione e nel panico. Ormai per me sta diventando un problema più grave della fobia sociale, mentre la fobia sociale si realizza a contatto con il pubblico e "risolvo" uscendo poco, l'ipocondria mi sta assillando in qualsiasi momento della giornata, oltre ad essere in preda all'ansia, mi smorza tutte le energie positive. Qualsiasi piccola gioia viene smontata sul nascere dai brutti pensieri. Cercherò di non dilungarmi troppo: partendo dal principio, ho iniziato a soffrire di ipocondria 3 anni fa. 5 superiore, forte stress da studio e dei problemi intestinali. E' stato il mio primo problema di salute più serio e lo presi molto male. Iniziai a sfogliare tutti i santi giorni l'enciclopedia medica (fortuna che almeno ai tempi non avevo Internet) per leggere le varie malattie, specie quelle più gravi e ovviamente me le diagnosticavo tutte. Poi il medico tentò di rassicurarmi e guarendo dal problema e non avendo altri problemi di salute nel tempo, l'ipocondria per gli anni successivi è stata molto più lieve. Il problema però si ripresenta qualche mese fa, quando facendo delle analisi e delle ecografie mi risultarono gli ormoni un po' fuori posto e una ciste. Va bene, problema comune a milioni di donne. Quello che più mi allarmò furono due valori dell'emocromo un po' più alti del normale, globuli bianchi in eccesso e sono andata in panico. La cosa più sbagliata che potessi fare era cercare su Internet. Iniziarono a saltar fuori malattie gravi e io non mi controllavo più: piangevo, tremavo, in preda al panico. Poi ho chiamato l'infermiere che mi ha rassicurata dicendo che poteva essere qualche piccola infezione e lo stesso fece il medico di base dicendo che non era nulla di preoccupante e che poi si ristabilivano. Prima di entrare dall'endocrinologo poi, oltre ad un ansia fortissima mi misi nuovamente a piangere, convinta di avere chissà quale malattia. Fortuna che c'erano pochi presenti e cercai di non dare a vedere la cosa
Ora, da un paio di settimane avverto un po' di inappetenza ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Perchè, ricollegando il fatto che la perdita di appetito può essere sintomo di malattie gravi, ricollegando quei valori un po' fuoriposto, mi convinco che ho qualcosa di serio che non va. Al contrario degli ipocondriaci però che fanno spesso controlli, io non ne ho il coraggio. Perchè mi immagino già la scena: vado a fare le analisi e dopo qualche giorno mi chiamano dal laboratorio dicendo che c'è qualcosa che non va oppure quando mi mostrano i valori io stessa li vedo tutti disordinati oppure mi si presenta un familiare in una valle di lacrime dicendo che non sto bene. Mi rendo conto che tutto ciò sfugge ad una logica razionale ma io sono veramente in preda al panico e non so come muovermi: rimanere in questo stato mi fa stare comunque in preda all'ansia, ai tremori, ai brutti pensieri, mi toglie qualsiasi voglia di vivere... Optare di fare dei controlli invece significherebbe vivere malissimo quei giorni, tant'è che io o staccherei il telefono di casa o cambierei dimora e, nella mia testa, fare i controlli significherebbe anche porre fine al dubbio di avere qualche malattia e iniziarne la certezza, vivendo un inferno. Forse molti di voi non riusciranno a comprendere bene, ma vi assicuro che per me il problema è più che serio e invalidante.
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29-03-2011, 15:12
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2010
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Hai mai provato a farti prescrivere qualche antidepressivo o ansiolitico?
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29-03-2011, 15:57
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Hai mai provato a farti prescrivere qualche antidepressivo o ansiolitico?
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No, ho un po' paura delle conseguenze dei farmaci... Tieni poi conto che a casa non sanno molto dei miei problemi, ossia percepiscono o notano qualcosa, ma sottovalutano. Quindi dovrei di mia volontà mettermi a spiegargli, ma proprio non ce la faccio. Risulterei per l'ennesima volta quella problematica, per l'ennesima volta per loro sarei una delusione, al contrario invece di mio fratello che di questi problemi non ne ha mai dati e se l'è sempre sbrigata in tutto. Quindi per l'ennesima volta per loro io sarei inferiore.
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29-03-2011, 16:02
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
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Quote:
Originariamente inviata da Geek
Effettivamente non è semplice capire cosa provi. Non credo neanche di aver capito bene: cioè, tu stai bene, ma hai paura di star male?
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Ma io non credo di stare bene, sono sempre convinta di avere qualche malattia, e pure grave. Mi basta qualche sintomo, qualche valore delle analisi fuori posto per farmi pensare al peggio e per vivere in preda all'ansia.
Quote:
Originariamente inviata da Geek
E non vuoi fare controlli per paura che le tue paure si concretizzino?
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Sì esatto, solo l'idea di dovermi fare un controllo mi terrorizza troppo perchè vedrei tutto concretizzato.
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29-03-2011, 17:25
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2010
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Quote:
Originariamente inviata da very90
No, ho un po' paura delle conseguenze dei farmaci...
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Anch'io avevo paura degli effetti indesiderati: la prima volta ho tenuto l'antidepressivo in un cassetto per un paio di settimane; poi l'ho preso per disperazione e m'ha fatto bene. Non ha migliorato ogni aspetto della mia vita ma almeno m'ha liberato dai disturbi psicosomatici.
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30-03-2011, 01:13
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#6
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Non c'è bisogno che pensi a chissà quale malattia se vedi un qualsiasi sintomo, cerca di andare x gradi, cioè se vedo un po di sangue che mi esce dal naso penso a un raffreddore, non mi metto a piangere e inizio a elucubrare su un mio possibile tumore al setto nasale. Le malattie + grosse sono anche le + improbabili quindi cerca di pensare a questa cosa c'è una ragionevole possibilità che qualsiasi sintomo di qualsiasi tipo tu abbia probabilmente sopravviverai anche quella volta e questa cosa dovrebbe farti sentire un pò meglio. A questo aggiungo che sarebbe utile tu ne parlassi con uno psicoterapeuta, o in gruppo di auto aiuto,ce ne sono di specifici sull'ipocondria anche nei DSM e sono gratuiti considera che male non ti farà , al max ti annoierai un pò
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30-03-2011, 04:32
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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Credo che dovresti cercare di distogliere la mente da questi problemi, cercando di creartene altri ...
Mi spiego: per come interpreto io la cosa, il tuo pensare e ripensare ai problemi di salute che potresti avere è un meccanismo che si instaura inconsciamente x mancanza di problemi reali di vita quotidiana che potrebbe avere una ragazza con una vita sociale normale. ( Tipo: problemi di fedeltà del partner , problemi lavorativi, ecc..., ma anche responsabilità varie).
Forse paragonando l'ipocondria alle allergie mi posso spiegare meglio...
Il sistema immunitario serve per proteggerci da virus e batteri, quindi lo scopo del sistema immunitario è quello di "combattere". Se si vive in una campana di vetro sterile e quindi non si ha modo di lasciar "sfogare" il proprio sistema immunitario, questo si "inventerà" delle malattie pur di perseguire il suo scopo.
Facendo 2 calcoli: Fobia Sociale = Vivere in una campana di vetro = quasi nessuna esposizione ai problemi di vita quotidiana che potrebbe avere un normalone = ci si inventa dei problemi x sopperirne alla mancanza di quelli reali.
In definitiva penso che sia una specie di paranoia e si sà che i fobici sociali tendenzialmente sono portati a farsene.
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30-03-2011, 08:16
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2010
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Quote:
Originariamente inviata da very90
Ma non provavi proprio più tutti gli effetti dell'ansia? (Quindi nel mio caso tremori, battito accelerato, mani sudate, eccessiva emotività ecc ecc...)
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Premesso che, quando ho cominciato a prendere l'AD, ero costantemente in ansia, la risposta è sì. C'erano casi in cui l'ansia tornava, ma erano molto meno frequenti.
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Ultima modifica di barclay; 30-03-2011 a 08:29.
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30-03-2011, 14:01
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
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Quote:
Originariamente inviata da Martello
Non c'è bisogno che pensi a chissà quale malattia se vedi un qualsiasi sintomo, cerca di andare x gradi, cioè se vedo un po di sangue che mi esce dal naso penso a un raffreddore, non mi metto a piangere e inizio a elucubrare su un mio possibile tumore al setto nasale. Le malattie + grosse sono anche le + improbabili quindi cerca di pensare a questa cosa c'è una ragionevole possibilità che qualsiasi sintomo di qualsiasi tipo tu abbia probabilmente sopravviverai anche quella volta e questa cosa dovrebbe farti sentire un pò meglio. A questo aggiungo che sarebbe utile tu ne parlassi con uno psicoterapeuta, o in gruppo di auto aiuto,ce ne sono di specifici sull'ipocondria anche nei DSM e sono gratuiti considera che male non ti farà , al max ti annoierai un pò
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Io se ho la tosse penso già ad un tumore ai polmoni, vedi te!
Il fatto è che mi sfugge la razionalità, quindi se ho qualche sintomo vado in preda al panico, subentra l'ansia e penso subito al peggio. La soluzione migliore sarebbe riuscire a tenere sotto controllo la situazione, non viaggiare con i pensieri sempre rivolti al peggio. Il problema dello psicoterapeuta è essenzialmente dirlo ai miei, ho troppa paura del loro giudizio che mi blocca completamente nel chiedere aiuto.
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30-03-2011, 14:08
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da NightVision
su facebook ho letto un link che riportava:
"chi utilizza google al posto del medico di famiglia"
direi che io faccio di peggio ormai
anche per me vale un comportamento simile
ho qualche sintomo...piuttosto mi trovo mille diagnodi diverse ,controdiagnosi terapia e testamento annesso ma non mi faccio vedere da nessuno,proprio per paura che mi venga detto qualcosa di brutto...così però i sintomi non passano certo,e quindi si alimenta il circolo vizioso..
ma sono testone e non voglio proprio interromperlo questo flusso..
quindi sono un ipocondriaco atipico perchè evito le visite mediche di sorta...
bah
anche io vorrei sempre analizzarmi
solo che dal pensiero di sollievo per una analisi andata bene ne subentra un altro che pensa all'analisi successiva e non se ne esce più
praticamente ci vorrebbe ogni mese un check up completo che manco ai contaminati da radiazioni o agli 80enni a momenti fanno...e non ha senso alcuno,e me ne rendo conto...
l'evento scatenante è stato sicuramente il sopraggiungere du alcuni problemi di salute,quindi non è che sono sempre stato così,anzi..prima non prenevo mai un antibiotico perchè stavo praticamente sempre bene...ora a volte mi sembra di essere un vecchio pronto per la casa di riposo,così posso parlare di malattie e salute con i miei colleghi senza vergogne.
Poi chiaramente queste cose me le tengo per me,ogni volta che affronto l'argomento con i miei mi sembra sempre di passare per il malato di Molière,quello che non si gode la vita perchè pensa ai bubè,quello che ha le paranoie,che si lamenta senza motivo...mentre io i sintomi il ho eh...
avranno anche ragione,ma non sempre...ma inutile stare lì a discutere
mi pare sempre di disturbare o di dovermi vergognare se non sto bene -_-
brutta sensazione
non saprei cosa dirti però...se non di razionalizzare bene quello che ti pare di sentire e di capire che in effetti alla tua età pensare al peggio non è logico
poi per carità...non si può mai escludere al 100% qualcosa..però insomma...bisogna cercare di stare sereni il più possibile e se proprio si va in paranoia...un esamino,se non impegnativo o invasivo, lo si può fare...ma se poi diventa un vizio meglio fermarsi in tempo.
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Anch'io l'ho letto! Poi c'è una pagina altrettanto carina che dice: Cercare su google i propri sintomi e autodiagnosticarsi malattie assurde
E anch'io volentieri farei un check up completo ogni mese, sarebbe l'unico modo per stare tranquilla ma rendiamoci conto che questa non è una soluzione normale! Oltre che impossibile a meno che non vinciamo al superenalotto e abbiamo tutti questi soldi da spendere ogni mese. Quindi si deve procedere per vie traverse, probabilmente meno immediate.
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30-03-2011, 14:09
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Emilia Romagna
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Quote:
Originariamente inviata da very90
Mi scuso se esiste già una discussione sull'ipocondria, ma volevo raccontare più nel dettaglio la mia esperienza personale. Sento la necessità di riordinare un po' le idee e condividerle con qualcuno, perchè io sono molto in confusione e nel panico. Ormai per me sta diventando un problema più grave della fobia sociale, mentre la fobia sociale si realizza a contatto con il pubblico e "risolvo" uscendo poco, l'ipocondria mi sta assillando in qualsiasi momento della giornata, oltre ad essere in preda all'ansia, mi smorza tutte le energie positive. Qualsiasi piccola gioia viene smontata sul nascere dai brutti pensieri. Cercherò di non dilungarmi troppo: partendo dal principio, ho iniziato a soffrire di ipocondria 3 anni fa. 5 superiore, forte stress da studio e dei problemi intestinali. E' stato il mio primo problema di salute più serio e lo presi molto male. Iniziai a sfogliare tutti i santi giorni l'enciclopedia medica (fortuna che almeno ai tempi non avevo Internet) per leggere le varie malattie, specie quelle più gravi e ovviamente me le diagnosticavo tutte. Poi il medico tentò di rassicurarmi e guarendo dal problema e non avendo altri problemi di salute nel tempo, l'ipocondria per gli anni successivi è stata molto più lieve. Il problema però si ripresenta qualche mese fa, quando facendo delle analisi e delle ecografie mi risultarono gli ormoni un po' fuori posto e una ciste. Va bene, problema comune a milioni di donne. Quello che più mi allarmò furono due valori dell'emocromo un po' più alti del normale, globuli bianchi in eccesso e sono andata in panico. La cosa più sbagliata che potessi fare era cercare su Internet. Iniziarono a saltar fuori malattie gravi e io non mi controllavo più: piangevo, tremavo, in preda al panico. Poi ho chiamato l'infermiere che mi ha rassicurata dicendo che poteva essere qualche piccola infezione e lo stesso fece il medico di base dicendo che non era nulla di preoccupante e che poi si ristabilivano. Prima di entrare dall'endocrinologo poi, oltre ad un ansia fortissima mi misi nuovamente a piangere, convinta di avere chissà quale malattia. Fortuna che c'erano pochi presenti e cercai di non dare a vedere la cosa
Ora, da un paio di settimane avverto un po' di inappetenza ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Perchè, ricollegando il fatto che la perdita di appetito può essere sintomo di malattie gravi, ricollegando quei valori un po' fuoriposto, mi convinco che ho qualcosa di serio che non va. Al contrario degli ipocondriaci però che fanno spesso controlli, io non ne ho il coraggio. Perchè mi immagino già la scena: vado a fare le analisi e dopo qualche giorno mi chiamano dal laboratorio dicendo che c'è qualcosa che non va oppure quando mi mostrano i valori io stessa li vedo tutti disordinati oppure mi si presenta un familiare in una valle di lacrime dicendo che non sto bene. Mi rendo conto che tutto ciò sfugge ad una logica razionale ma io sono veramente in preda al panico e non so come muovermi: rimanere in questo stato mi fa stare comunque in preda all'ansia, ai tremori, ai brutti pensieri, mi toglie qualsiasi voglia di vivere... Optare di fare dei controlli invece significherebbe vivere malissimo quei giorni, tant'è che io o staccherei il telefono di casa o cambierei dimora e, nella mia testa, fare i controlli significherebbe anche porre fine al dubbio di avere qualche malattia e iniziarne la certezza, vivendo un inferno. Forse molti di voi non riusciranno a comprendere bene, ma vi assicuro che per me il problema è più che serio e invalidante.
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identica a me
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30-03-2011, 14:23
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da PriccoPracco
Credo che dovresti cercare di distogliere la mente da questi problemi, cercando di creartene altri ...
Mi spiego: per come interpreto io la cosa, il tuo pensare e ripensare ai problemi di salute che potresti avere è un meccanismo che si instaura inconsciamente x mancanza di problemi reali di vita quotidiana che potrebbe avere una ragazza con una vita sociale normale. ( Tipo: problemi di fedeltà del partner , problemi lavorativi, ecc..., ma anche responsabilità varie).
Forse paragonando l'ipocondria alle allergie mi posso spiegare meglio...
Il sistema immunitario serve per proteggerci da virus e batteri, quindi lo scopo del sistema immunitario è quello di "combattere". Se si vive in una campana di vetro sterile e quindi non si ha modo di lasciar "sfogare" il proprio sistema immunitario, questo si "inventerà" delle malattie pur di perseguire il suo scopo.
Facendo 2 calcoli: Fobia Sociale = Vivere in una campana di vetro = quasi nessuna esposizione ai problemi di vita quotidiana che potrebbe avere un normalone = ci si inventa dei problemi x sopperirne alla mancanza di quelli reali.
In definitiva penso che sia una specie di paranoia e si sà che i fobici sociali tendenzialmente sono portati a farsene.
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Riassumendo tu dici puro e semplice masochismo insomma, non ho problemi e mi diverto a crearmeli
Da come ho un po' letto su internet, solitamente l'ipocondria è un modo per spostare l'attenzione su qualcosa di inconcreto per sfuggire e non affrontare i problemi reali. Ora, oltre al fatto che sono scettica a riguardo, il difficile sta appunto nel capire quali siano questi problemi, molto probabilmente inconsci.
Sono scettica perchè a momenti a me sembrano tutti gli altri ad apparire strani. Per dire, se vedo uno che ha una malattia e non si preoccupa molto, la prima cosa che penso è:"Ma come fa a stare così calmo? Non gli viene in mente che potrebbe morire?" Rapporto il mio modo di reagire sugli altri: se gli altri non reagiscono nel mio stesso modo, per me è inspiegabile.
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31-03-2011, 00:02
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#13
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Guest
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Bene...vedo che non sono il solo allora.... Son Roberto...32 anni.... ho più ipocondria nelle vene che sangue. Soffro di questa paranoia da circa 10 anni, causa malattia rara di mia madre (una fibrosi idiopatica rara) e da quel momento non riesco a fare a meno di guardare i segnali del mio corpo.
Riassumendo brevemente:
- Controllo unghie: rosa/bianche tutto bene.... rosa un pò più scure del normale: cianosi...crisi respiratoria... probabile tumore...
- Controllo pressochè perenne di eventuali linfonodi
- Controllo ghiandole sul collo... anche questo ogni mattina e sera, doccia inclusa
- Non parliamo di docce, che ogni volta passo le mezzorea controllarmi.
Questo, in tutti questi anni mi ha portato a:
- Gastrite cronica con mega reflusso gastro esofageo
- Tosse nervosa da strapparsi la gola
- Senso di nodo in gola quasi perenne
- Senso di un peso al torace quasi da sfondamento
- Ipertensione nervosa (basta che mi chiedono qualcosa che scatto come una molla
- Arrivo a sera distrutto chein 2 minuti mi addormento
- Diarrea quasi frequente
A chi diceva che ha bisogno di un check al mese.... beh...io mi son oeprato in laparoscopia per calcolosi alla cistifellea e mi hanno trovato immacolato.... dopo una settimana di pace son diventato peggio di prima....
Ditemi voi come devo fare....
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10-05-2011, 11:41
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#14
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Guest
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Io caro Re ti capisco non bene ma benissimo, purtroppo! Hainoi!!! Io come te ho, non paura, ma terrore di fare controlli e se questo mi può far stare tranquilla nei momenti in cui mi sento bene(ultimamente veramente in rari casi), ma quando ho dei sintomi ben precisi vado letteramente in paranoia. Sono una persona adulta e, chi mi conosce mi reputa capace ed intelligente, per di più da sempre mi piace essere informata e quindi non sono sprovveduta e in generale decisamente razionale e quindi soffro come una matta quanta vado in conflitto con la ragione e la paura e quindi il non sapere mi sconvolge letteramente, ma non posso fare diversamente! E' iniziato il periodo più acuto circa tre anni fa, quando ho accusato tachicardia: al momento ho fatto degli elettrocardiogrammi che hanno escluso patologie, ma poi avrei voluto approfondire facendo prova da sforzo e lì è iniziata la tragedia perchè non sono riuscita a farlo prevedendo cose catastrofiche che non avrei potuto sopportate, per cui ho tirato avanti vivendo male sempre con il pensiero fisso, non gioiendo più per niente e annullarai nel tran tran. Poi è stato il momento del respiro corto e affannoso sintomi tremendi, ma da poco è passato e sono tornata a respire normalmente e addesso però so soffrendo con dolori al colon. Lo so che nascondendosi non se ne esce più e sono letteramente disperata per non riuscire a gestire la mia vita e trascinarsi nell'incertezza è tremendo.
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