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02-05-2013, 00:00
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#1
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Principiante
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 20
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Ciao,
inauguro la mia prima discussione con questa, solo apparentemente, semplice/banale domanda.
- da cosa deriva la vostra insicurezza?
Riuscite ad identificare qualche elemento specifico...o è ancora qualcosa di totalmente indefinito?
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02-05-2013, 00:05
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#2
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 332
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nel mio caso credo si tratti dell'eccessività di pensieri e pippe mentali che mi faccio xD, so che se non si prova a parlare con una persona non puoi sapere come va a finire, tuttavia, molto spesso non ci provo proprio perchè non oso immaginare cosa farei dopo aver fallito nell'attaccar bottone
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02-05-2013, 00:08
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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penso che dipenda dal fatto che quelle poche volte che sono sicura di qualcosa, finisce sempre male.
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02-05-2013, 00:14
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#4
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Principiante
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 28
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io sto tra alti e bassi. alterno momenti di forte fiducia in me stesso ad altri dove la fiducia in me stesso raschia il pavimento...dipende molto dall'umore.
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02-05-2013, 00:20
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#5
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Marche
Messaggi: 286
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brutte esperienze passate, che sono state immagazzinate nella memoria a lungo termine
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06-05-2013, 03:19
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#6
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Principiante
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 20
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Sì, in effetti, la mia domanda è solo apparentemente semplice perché per rispondere bisogna scavare un po' dentro se stessi. Forse un po' tanto, visto che, di fatto, trovare la vera causa scatenante è abbastanza complicato. O, semplicemente, è un insieme di più fattori concatenati fra loro, che insieme generano uno stato di insicurezza tale da renderti quasi un disadattato, o da rovinarti la vita in modo totale o parziale (non so se è così anche per voi...).
Io, da parte mia, penso sia proprio un mix di elementi. Una sorta di cocktail "mortale", anche se penso ci sia un elemento più importante di altri. Il problema è andarlo a scovare!
Magari sbaglio ma penso che, per quanto mi riguarda, la causa scatenante principale possa essere il non piacersi fisicamente, o meglio, avere una immagine di "perfezione" nella testa e sapere di non poterla mai raggiungere. Un continuo tendere ad un qualcosa di inarrivabile nell'errata convinzione che questo stato mi possa garantire una maggiore accettazione degli altri. Da qui, a cascata, tutta una serie di insicurezze a cui si affiancano altrettante cause esterne che di certo non hanno aiutato, prima su tutte la totale assenza di rapporti e dialogo nella mia "famiglia" (se così si può chiamare) ma anche la scelta imposta di farmi frequentare sempre scuole diverse.
Crescendo, la solitudine che ne è conseguita ha fatto il resto...
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06-05-2013, 08:00
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Devilman
avere una immagine di "perfezione" nella testa e sapere di non poterla mai raggiungere. Un continuo tendere ad un qualcosa di inarrivabile nell'errata convinzione che questo stato mi possa garantire una maggiore accettazione degli altri.
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molto vera questa frase
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06-05-2013, 09:06
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,228
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la mia insicurezza deriva dalle esperienze passate, quasi totalmente negative dove anche le cose più semplici si sono trasformate in un mare di merda, come disse il buon Capa "se mi tuffo in una mia idea mi ritrovo in apnea in una marea di diarrea, lo trovo buffo."
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06-05-2013, 09:21
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#9
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Abruzzo
Messaggi: 2,291
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Quote:
Originariamente inviata da Devilman
Ciao,
inauguro la mia prima discussione con questa, solo apparentemente, semplice/banale domanda.
- da cosa deriva la vostra insicurezza?
Riuscite ad identificare qualche elemento specifico...o è ancora qualcosa di totalmente indefinito?
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L'insicurezza di stare in mezzo alla gente credo dipende dal fatto di non essere soddisfatto del mio aspetto fisico .Mentre l'insicurezza nell'andare in macchina in posti lontani o nello svolgere qualche lavoro non hanno nulla a che vedere con la bellezza.Quindi credo che sia dovuto anche all'ambiente famigliare poco stabile e molto problematico.
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Ultima modifica di Peppemetal81; 06-05-2013 a 10:15.
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06-05-2013, 12:58
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 1,164
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Da tutto quello che è uscito in terapia:
1) Una madre ultramegaapprensiva
2) Ridottissimi rapporti con le donne finiti sempre male
3) Senso di disagio dall'adolescenza nel momento in cui presi coscienza della morte di un mio caro
4) Un padre che è stato sempre amico ma mai padre
5) Alcune ferite con vecchi amici rimarginate ma che si portano dietro sempre qualche strascico
6) Demoni che ho combattuto per molto tempo e che, anche se ho sconfitto, mi hanno prosciugato
7) Immedesimarmi per difesa in personaggi fittizi di cui ho letto o visto al punto da faticare poi a mostrare il vero me stesso
8) Avere eretto un muro di film, fumetti, musica, telefilm, libri per sostenermi ma non accorgendomi allo stesso tempo dell'isolamento che avrebbe provocato, lasciandomi un senso di estraneità nei pochi rapporti che ho con gli altri.
Credo sia tutto per il momento...
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15-05-2013, 20:46
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#11
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Principiante
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 20
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La distanza che corre tra l'immagine di me che vorrei e quella reale è probabilmente il motivo principale scatenante l'insicurezza. Non so se dipenda veramente dai canoni che la società odierna ci impone. La società dell'immagine dove tutto deve essere bello e perfetto, se no, non va bene, se no, c'è qualcosa che non va. So che è un discorso ormai arcinoto, trito e ritrito però penso sia sempre attualissimo.
Mi sto, infatti, rendendo conto che sto passando tutta la vita a creare una bella immagine di me per piacere agli altri. Non faccio nulla di particolare tranne allenamento e corretta alimentazione; non ne faccio un'ossessione (nel senso che non uso creme, cremine, prodotti e stronzate varie), però mi sto accorgendo che la mia testa è quasi sempre lì, fissa su quel pensiero. Ogni volta che passo davanti ad uno specchio devo osservarmi per qualche secondo, come se avessi sempre bisogno di una conferma sul fatto di risultare almeno "non brutto". Purtroppo, però, mentre il fisico lo puoi anche scolpire, per il viso puoi fare ben poco.
Non sono brutto, però mi vedo brutto! ...e il fatto di vedermi così mi inibisce, come se non potessi "permettermi" di dire o fare certe cose. In questo modo soffri perché ti senti costantemente frenato, senza contare che risulti spesso freddo e distaccato quando in realtà è vero l'esatto contrario. Non so se riuscite a capirmi.
...e poi ho questa cosa idiota nella testa: se una ragazza mi ignora o non mi guarda in faccia...è solo perché mi vede nient'altro che un cesso insignificante o uno dei tanti sfigati (ma di questo ne parlerò forse meglio più avanti).
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15-05-2013, 20:58
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#12
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Intermedio
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: veneto
Messaggi: 277
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Quote:
Originariamente inviata da Devilman
La distanza che corre tra l'immagine di me che vorrei e quella reale è probabilmente il motivo principale scatenante l'insicurezza. Non so se dipenda veramente dai canoni che la società odierna ci impone. La società dell'immagine dove tutto deve essere bello e perfetto, se no, non va bene, se no, c'è qualcosa che non va. So che è un discorso ormai arcinoto, trito e ritrito però penso sia sempre attualissimo.
Mi sto, infatti, rendendo conto che sto passando tutta la vita a creare una bella immagine di me per piacere agli altri. Non faccio nulla di particolare tranne allenamento e corretta alimentazione; non ne faccio un'ossessione (nel senso che non uso creme, cremine, prodotti e stronzate varie), però mi sto accorgendo che la mia testa è quasi sempre lì, fissa su quel pensiero. Ogni volta che passo davanti ad uno specchio devo osservarmi per qualche secondo, come se avessi sempre bisogno di una conferma sul fatto di risultare almeno "non brutto". Purtroppo, però, mentre il fisico lo puoi anche scolpire, per il viso puoi fare ben poco.
Non sono brutto, però mi vedo brutto! ...e il fatto di vedermi così mi inibisce, come se non potessi "permettermi" di dire o fare certe cose. In questo modo soffri perché ti senti costantemente frenato, senza contare che risulti spesso freddo e distaccato quando in realtà è vero l'esatto contrario. Non so se riuscite a capirmi.
...e poi ho questa cosa idiota nella testa: se una ragazza mi ignora o non mi guarda in faccia...è solo perché mi vede nient'altro che un cesso insignificante o uno dei tanti sfigati (ma di questo ne parlerò forse meglio più avanti).
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Da quel che ho capito siamo nella stessa situazione
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15-05-2013, 21:49
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#13
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da Devilman
La distanza che corre tra l'immagine di me che vorrei e quella reale è probabilmente il motivo principale scatenante l'insicurezza. Non so se dipenda veramente dai canoni che la società odierna ci impone. La società dell'immagine dove tutto deve essere bello e perfetto, se no, non va bene, se no, c'è qualcosa che non va. So che è un discorso ormai arcinoto, trito e ritrito però penso sia sempre attualissimo.
Mi sto, infatti, rendendo conto che sto passando tutta la vita a creare una bella immagine di me per piacere agli altri. Non faccio nulla di particolare tranne allenamento e corretta alimentazione; non ne faccio un'ossessione (nel senso che non uso creme, cremine, prodotti e stronzate varie), però mi sto accorgendo che la mia testa è quasi sempre lì, fissa su quel pensiero. Ogni volta che passo davanti ad uno specchio devo osservarmi per qualche secondo, come se avessi sempre bisogno di una conferma sul fatto di risultare almeno "non brutto". Purtroppo, però, mentre il fisico lo puoi anche scolpire, per il viso puoi fare ben poco.
Non sono brutto, però mi vedo brutto! ...e il fatto di vedermi così mi inibisce, come se non potessi "permettermi" di dire o fare certe cose. In questo modo soffri perché ti senti costantemente frenato, senza contare che risulti spesso freddo e distaccato quando in realtà è vero l'esatto contrario. Non so se riuscite a capirmi.
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Sai che non me lo sono mai chiesto esplicitamente, pero senza dubbio anche nel mio caso, soprattutto quando ero un'adolescente, la causa scatenante fu il mio disagio dovuto alla bassa statura (1.50 esattamente ) che mi faceva sentire, non solo letteralmente, inferiore e non perfetta. ciò era probabilmente da ricondurre alle mie manie di perfezionismo, alla mia vanità e al mio orgoglio. Il bello è che al di là di simpatiche battutine non ho mai avuto particolari riscontri negativi da parte degli altri, per cui è stato tutto generato e alimentato nella mia testa.
Sto sempre più arrivando ad una certa conclusione. Che, almeno per quei disagi creati dalla nostra mente e non provocati da terzi, il grande problema risiede nella nostra natura introversa e super riflessiva, a causa eella quale si continua a rimuginare sulle cose, a pensare e ripensare su come appariamo e a crearsi convinzioni distorte, che x altro non hanno mai trovati conferma da parte di altri! Vi rendete conto di quanta energia sprecata??! è assurdo. almeno io ne ho sprecata tantissimo! E di quante cose ed esperienze ci siamo privati?!
Invece, se avessimo un approccio un pochino piu estroverso (non nel senso di essere piu socievoli, ma di pensare piu al mondo esterno e a cio che ci circonda) saremmo automaticamente meno propensi a pensare e quindi a crearci paranoie che vi rendono infelici!
È per questo che gli estroversi sono meduamente piu sereni. Perche pensano meno. perche se tutti ci mettessimo a pensare, ci perderemmo nei meandri della nostra mente. è il divertissement di Pascal!
Questa è l unica cura che mi sembra funzionare nel mio caso!
Che poi, secondo me, se ci pensiamo agli estroversi che noi tanto temiamo non importa un fico secco se siamo alti, bassi, coi capelli o senza.. presi dal loro individualismo cosa se ne fregano?!?
Quanta energia sprecata!
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15-05-2013, 22:26
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#14
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Principiante
Qui dal: May 2013
Messaggi: 51
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cause:
- piccolo problemino fisico
- un padre vittima a sua volta di "bullismo" (al lavoro gliene fanno di tutti i colori) che ha difeso la mia paura di socializzare da piccola, sostenendo che "il mondo è pieno di gente str*** e antipatica" e che fosse normale il fatto che io mi isolassi
- scuola elementare in generale, per varie situazioni che si erano venute e creare
tutto il resto deriva da queste 3 cose, o almeno credo. Poi, ovvio, c'è stata la mia risposta personale... Ma di sicuro le cose vanno già infinitamente meglio rispetto ai tempi bui dell'infanzia...
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15-05-2013, 22:46
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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- assenza di un padre
- blocco della crescita a 16 anni
- continua disistima da parte dei familiari (madre e 2 sorelle molto più grandi).
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16-05-2013, 00:14
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#16
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Principiante
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3
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Io non sono insicuro e non lo sono mai stato, è quello il problema! è una fobia che c'è nel mio inconscio che mi fa sembrare tale! è una paura proprio nello sguardo, negli occhi delle altre persone. è una storia di merda!!!!!!!!
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17-05-2013, 20:19
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#17
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Principiante
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 20
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Quote:
Originariamente inviata da blueMary
Da quel che ho capito siamo nella stessa situazione
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Ciao blueMary,
anche tu vedi difetti fisici parzialmente "immaginari" (...o ingigantisci a dismisura quelli "reali")? C'è qualcosa di concreto a livello fisico che ti rende insicura?
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17-05-2013, 21:03
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#18
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Principiante
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 20
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
...soprattutto quando ero un'adolescente, la causa scatenante fu il mio disagio dovuto alla bassa statura (1.50 esattamente ) che mi faceva sentire, non solo letteralmente, inferiore e non perfetta.
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Ciao ConLeStelle,
anche io ho sofferto e soffro di bassa statura. Non sono certo un nano (sono circa 1.72), però tanto basta per farmi sentire inferiore. Purtroppo, per noi maschietti essere "alti" così significa essere bassi e ciò è un'altra fonte di grande insicurezza. In particolare, è proprio dover guardare le persone dal basso che mi rende così. Magari sbaglio, ma se fossi alto 1.90 avrei molta più sicurezza in me! Almeno voi donne avete la possibilità di usare tacchi (10, 12) ma anche zeppe da 14/16cm. Ma noi??
Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
È per questo che gli estroversi sono meduamente piu sereni. Perche pensano meno.
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Esatto! Mi sono accorto anche io nel corso degli anni di quanti pensieri pervadono la nostra mente nell'immediatezza di fare una cosa anche banalissima! Una su tutte: il saluto, che in quanto a banalità/semplicità, penso non abbia pari. Ebbene, io, alle volte, ho difficoltà anche in questo. Quante paranoie allucinanti!
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17-05-2013, 21:37
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#19
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Principiante
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 20
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Vedo che molti presentano fra i possibili motivi scatenanti i genitori. Lo immaginavo. Bene, anche io!
Anch'io penso che uno dei motivi della mia insicurezza siano questi ultimi. Sicuramente NON il principale...ma certo la presenza, o meglio, l'assenza di una vera famiglia, non ha per nulla aiutato! Premesso che non c'è una scuola per diventare perfetti padri e perfette madri nè che nessuno ti insegna come si deve fare, quindi, a parole è sempre tutto facile, ma poi nel concreto bisogna vedere come si reagisce alle situazioni della vita (ognuno di noi ha un proprio carattere e un proprio background di esperienze). Detto questo...
La mia "famiglia" è un quadretto desolante nella sua perfetta "normalità" (almeno io, purtroppo per me, ho sempre avuto questa visione di famiglia, non avendone conosciuto altra): un padre severo e anaffettivo (sorrisi e gesti di affetto inesistenti), una madre abbastanza apprensiva e non-indipendente economicamente, un solo figlio (io), 30 anni di vita insieme, praticamente fratello e sorella, gesti di affetto fra loro assenti, l'amore...un lontano ricordo, litigi quotidiani, anche pesanti, per le cose più idiote e banali (tipo: panni stesi, la tavola non apparecchiata, qualche straccio o spugnetta mal riposta...), sensazione di stare insieme solo perchè non si è mai concepito una visione di vita diversa da questa, una casa spaziosa e bellina (almeno quello), ma fredda e spoglia, arredata poco e maluccio, classici parenti-serpenti (ci si sente poco e non appena si può, ci si parla dietro le spalle, quando si è insieme...discorsi sempre banali che, alla fine, si riducono a pettegolezzi spiccioli, o peggio ancora, a disturbi fisici, malanni, visite medico/ospedalierie e malattie in generale, livello culturale generalmente basso), cugini ottimi ragazzi ma contatti praticamente inesistenti se non 2/3 volte l'anno...etc, etc.
In sostanza, figlio unico, rapporti nulli con padre e madre (praticamente non mi conoscono) e un ambiente domestico che non facilita il buon umore ma che, al contrario, mi fa sentire ancora più solo e triste, quindi, ancora più insicuro di come già sono! Nessuno con cui sfogarsi e parlare con tutto ciò che ne consegue (tenersi tutto dentro, ingigantire anche i piccoli problemi, tempesta di pensieri nella testa 24/7...).
Come avete ben capito,...desolazione e grigiore regnano sovrani!
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17-05-2013, 22:15
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 561
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Attualmente...molto incide la mancanza di reddito...avendo quello...in ultimi 10 mesi..quando il guadagno è stato soddisfacente...si innesca una sicurezza ingente.
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