ciao a tutti
sono un ragazzo di 29 anni e qualche anno fa questo forum avrebbe potuto essermi d'aiuto ma adesso non ha importanza perchè per il 90% sono uscito da questa situazione. Ho sofferto di estrema timidezza e lunghi periodi di depressione e isolamento, un pò alla volta mi sono distanziato sempre di più dagli altri. Il periodo peggiore è stato quello tra i 12 e i 19 anni e anche in seguito è stata durissima ma perlomeno dopo i 20 sono riuscito
molto lentamente a trovare delle soluzioni ai miei problemi.
Quali cause? Credo non si possa generalizzare perchè il tipo e l'intensità dei problemi e la reazione individuale sono molto diverse da un individuo all'altro. Nel mio caso direi da una parte una predisposizione di base dovuta a timidezza, sensibilità e una famiglia troppo protettiva, poi dall'altro lato una serie di problemi oggettivi e/o traumi precisi che hanno fatto da molla scatenante.
Si crea così la profonda sensazione di essere inadeguati, una profonda vergogna di se stessi che fa temere moltissimo il giudizio altrui. Questo perchè noi per primi ci giudichiamo negativamente. Diventa un circolo vizioso che si autoalimenta: la vergogna fa temere il giudizio degli altri, la paura degli altri spinge all'isolamento e l'isolamento fa aumentare la timidezza.
Come ho fatto a uscirne? Bè la mia soluzione è stata quella di sistemare i problemi che mi facevano sentire tanto inadeguato. Una lunga serie di problemi fisici e di salute, di studi e poi di lavoro esasperati da singoli episodi traumatici che presi singolarmente non sarebbero stati gravi ma tutti insieme erano insostenibili. Non è stato per niente facile, ci sono voluti anni con battute d'arresto e passi indietro e credo che una certa dose di fortuna abbia avuto la sua parte. E' vero che ad ogni tappa, ad ogni piccolo passo avanti la fiducia in me stesso aumentava e diminuiva un poco la paura degli altri.
Però è solo nell'ultimo anno e mezzo che ho raggiunto una situazione personale soddisfacente. Attualmente mi mancano un paio di cose importanti da sistemare ma sono sulla buona strada anche per loro. Adesso se ho l'occasione di conoscere persone non ho particolari problemi o perlomeno so ignorare la mia timidezza come Rambo ignorava il dolore. Stranamente me la cavo meglio con le ragazze che con persone del mio sesso, con le donne è stato il nulla fino a 24 anni poi una serie di piccole esperienze disastrose ma pur meglio di niente. L'unica storia un pò importante è durata un paio di mesi l'anno scorso. Ma da questo punto di vista non mi lamento, se veramente voglio non ho problemi a conoscere qualcuna e parlarci, se sono single è solo perchè sono molto selettivo e perchè sono ancora inibito da quel paio di problemi che mi restano.
Questo è stato il mio caso, può darsi che qualcuno del forum stia vivendo una situazione simile, il consiglio che posso dargli è di riflettere profondamente sulla propria storia personale e sulle cause profonde del suo senso di vergogna. Distinguendo tra gli episodi traumatici e i problemi persistenti e attuali. Per i primi, se il tempo non basta, ci vuole un aiuto psicologico, le terapie brevi fanno miracoli. Per le altre cose si può fare una lista di priorità e agire da soli, non c'è niente che non abbia un soluzione da qualche parte, per quanto sembri difficile trovarla (per molte cose internet è stata una risorsa). Occhio che passare il tempo nel vuoto a guardare la tv, non avere amici o sentirsi l'ultima merda del mondo NON sono il problema, quelle sono tutte CONSEGUENZE del problema o di problemi che vanno cercati più indietro!!!
Una volta recuperata la propria sicurezza bisogna ricostruire quella rete di relazioni sociali che nel frattempo è andata perduta, magari da anni. La cosa non è semplice ma conto di riuscirci.
Un abbraccio a tutti