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Vecchio 27-08-2006, 23:22   #1
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L'avatar di kimera
 

Quando avevo circa 8 anni, mia sorella di pochi anni più piccola di me, gravemente malata fin dalla nascita fu sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, tutt'altro che definitivo......quando circa sei mesi dopo uscì dall'ospedale, i miei genitori erano consapevoli del verdetto dei medici: 10/12 anni di vita al massimo.....
Tornai a casa verso la fine di maggio....dopo essere rimasta per tutto tempo dai miei zii e dai nonni.
Mio padre aveva cominciato già allora a mostrare i primi sintomi di quella malattia che molti anni più tardi lo avrebbe condotto alla pazzia e alla morte.....e comunque a parte questo, nonostante i suoi lati positivi, era una persona fragile che nn aveva mai accettato la malattia di mia sorella e il fatto che dovesse morire; per questo nn la andava mai a trovare in ospedale.....(vi lascio immaginare la rabbia di mia madre nei suoi confronti)...e comunque nn era certamente la persona incline ad ascoltare e capire i problemi degli altri....
Mia madre, nonstante fosse una persona forte, per certi altri aspetti era talmente tanto tesa e sottopressione che probabilmente era ancora più fuori di testa di mio padre.
La scuola era ormai al termine e nonostante tutto all'epoca pensavo solo alle vacanze e a tutti i giochi che avrei potuto fare con i miei numerosi amici.
In realtà quell'estate fu un vero incubo....i litigi erano all'ordine del giorno, e anche quando nn si litigava, la tensione tra di noi era talmente tanto alta che la si poteva perfino respirare.
Litigavamo sempre fra di noi, fra tutti noi.......
Nn racconterò i dettagli....perchè sarebbe troppo lungo e difficile da spiegare.....in poche parole, mia madre si era messa in testa che io avrei dovuto fare da "baby sitter" a mia sorella.....(che per i medici doveva evitare assolutamente di arrabbiarsi o sforzarsi).
Sfortunatamente, io nn andavo molto daccordo con lei....la trovavo antipatica e noiosa (era sempre stata molto viziata e in più probabilmente all'epoca ero ancora gelosa, visto che le attenzioni di tutti erano sempre state per lei) e in più dove abitavo c'erano tantissimi bambini della mia età con cui avevo fatto amicizia e tantissimo spazio in cui poter giocare.
Ovviamente, l'idea di rinunciare a tutto questo per stare a farle compagnia tutto il tempo, mi suonava semplicemte assurda, mentre comandare a bacchetta uno squadrone che a volte contava fino a 20 bambini tutti più o meno miei coetanei affinchè si adeguassero a fare ciò che mia sorella voleva, era nn solo assurdo, ma anche impossibile da realizzare.....almeno per me.
....Vorrei ricordare che all'epoca avevo appena compiuto 9 anni....
Eppure per mia madre questo era suonato insopportabile.
Così oltre ai normali e quotidiani litigi famigliari, si aggiungevano le sue aggressioni giornaliere nei miei confronti.
Accadeva almeno due volte al giorno che venissi aggredita e malmenata con una violenza sconcertante per motivi a dir poco assurdi.....perchè giocavo a nascondino o a pallone con gli amici, perchè nella piscinetta
gonfiabile dei miei vicini ci divertivamo a schizzarci l'uno con l'altro, perchè andavamo sugli schettini o in bicicletta.....o semplicemente perchè parlavo con un amico/a senza coinvolgere lei.
Più passava il tempo e più sentivo di odiare sia lei che i miei genitori....tuttavia il peggio doveva ancora accadere.
Era la fine dell'estate, la gatta dei miei vicini aveva partorito 4 splendidi micini e io e la mia migliore amica lo avevamo scoperto.
La cosa ci aveva mandato in euforia, entrambe adoravamo i gatti e i micini in particolare, ma eravamo entrambe consapevli che la cosa avrebbe dovuto restare nascosta almeno per un mese, se il padre della mia amica ne fosse venuto a conoscenza, con ogni probabilità avrebbe affogato i gattini e questo volevamo assoutamente evitarlo.
Decidemmo così di tenere la notizia nascosta a tutti e istituimmo fra di noi "la posta segreta"....(in pratica dei bigliettini dove, parlavamo dei micini....di come crescevano, di come li avremmo chiamati ecc...)....
Lo so che per degli adulti...i gatti sono gatti.....ma per noi bambine....consideravamo quel segreto molto importante e per qualche giorno io e lei eravamo rimaste più appartate del solito dagli altri del gruppo, compresa mia sorella, che nn aveva preso bene la cosa.
Così accadde che un pomeriggio io e la mia amica quando ci appartammo un poco dagli altri per scambiarci i bigliettini e parlare un pò "dei nostri affari" mia sorella ci segui e pretese ad ogni costo di essere informata su ciò di cui stavamo discutendo.
Ovviamente la risposta fu un secco no e lei se la prese particolarmente e così andò come suo solito a chiamare mia madre piangendo...che arrivò subito infuriata come un toro.
Sapevo di nn aver fatto niente di male e così al suo invito ad entrare subito in casa gli risposi secca e convinta di no.
Lei provò ad insistere, insultandomi e picchiandomi di fronte a tutti, ma io resistetti e gli dissi che nn sarei rientrata in casa perchè nn avevo fatto niente.
Così lei anzichè desistere mi afferrò per i capelli e mi trascinò urlandomi e tirandomi calci e sberle fino in casa dicendomi poi di non uscire e di restare con mia sorella.
Rimasi in casa per circa un'ora......senza però degnare mia sorella di un solo sguardo...e poi alla fine decisi di uscire nuovamente...disubbedendo.
Mia sorella ovviamente era corsa immendiatamente giù a far la spia a mia madre che nemmeno cinque minuti più tardi era già fuori a recuperarmi.....sempre alla stessa maniera.....e come al solito io scappai per la seconda e la terza volta.....
Verso sera lei era di umore nero e mio padre che nn si era minimamente posto il problema e seguiva sempre la corrente era dalla sua parte.
A tavola mi dissero che ero una stupida e una schifosa, che pensavo solo agli altri anzichè salvaguardare gli interessi della famiglia, che dovevo aiutare mia sorella e che i miei amici erano tutti cattivi, che i loro genitori li montavano per farmi fare cose contro di lei e che nn dovevo assolutamente credergli......e tutte queste idiozie......
Io invece ero inviperita....inferocita....e nn credevo a una sola delle loro parole e nn volevo cedere per nessun motivo.....
Così....nn ricordo bene come.....finì in camera mia, tenuta alzata di circa trenta centimetri da terra da mio padre che mi aveva preso per il colletto e mi sbatteva in contiuazione con la schiena e la testa contro il muro, aizzato da mia madre, mentre in coro mi urlavano "hai capito....che devi stare con tua sorella e nn con gli altri...devi sta-re-con-tua-so-rel-la" e ad ogni sillaba di quelle frase mi ributtavano contro il muro.
........La smisero solo quando ormai intontita e dolorante promisi che nn avrei mai più rivisto i miei amici e sarei stata solo con lei.
Allora mio padre mollò la presa e insieme sia lui che mia madre si congratularono con me per aver capito la lezione.
Neanche mezz'ora più tardi mio padre scese fuori e si mise a parlare col vicino.....io ero li con lui, quando si mise a dire con naturalezza al vicino che lui montava i suoi figli contro mia sorella, poi aveva aggiunto con aria soddisfatta che adesso mi aveva istruito a dovere e che quindi nn avrei più giocato con loro e sarei stata sempre con lei.....
Alcuni miei amici erano di la dalla rete che stavano ascoltando tutto....
"Nn è così" mi aveva domandato addirittura ad un certo punto.
Ma nn avevo risposto.....
"Allora vuoi rispondere" mi aveva ridomandato con aria più severa, senza ottenere risposta.
Tentò altre volte, ma più me lo chiedeva e più mi sentivo arrabbiata.
NN avevo potuto difendermi in casa....
Una bambina contro due adulti, nn è che ha molte probabilità, ma adesso c'era solo lui e di fronte proprio sulla rete divisoria era poggiata una catena.
D'un tratto la afferrai e con tutta la forza che avevo glie la diedi sulle gambe...proprio di fronte a tutti.
Ovviamente presi altre botte e nomi e fui riportata immediatamente di sopra......
Per tre giorni nn uscì più di casa...nn facevo altro che piangere, rifiutavo di parlare con chiunque e perfino di mangiare o bere.
Mia madre, alla fine del terzo giorno, tornata un poco in se, mi si avvicinò:
"Ti voglio bene.....e nn posso vederti sempre così triste, per questo ti lascio uscire a giocare".
Mi aveva detto con tono materno, quasi dispiaciuto.......
..........Più di tutto credo che mi fece male quel "Ti voglio bene"..........
Anch'io glie ne volevo, ma più di tutto in quel momento mi sentivo addosso una rabbia e una ferocia inimmaginabile.
Lo so.....era successo tante volte che venissi picchiata e sgridata anche ingiustamente.....ma quella sera era stato diverso.
Ciliegina sulla torta quando tornai a parlare con la mia amica scoprì che i micini erano morti.
......Dichiarai guerra a mia sorella.....
Lo so...un termine del genere può far ridere...specie se si sta parlando di bambini, ma io ero realmente intenzionata, costi quel che costi ad ottenere "la parità" e la "libertà".....nn mi faceva più paura niente.
Lo stesso giorno mia madre e mio padre dovettero intervenire perchè dopo che lei aveva avanzato qualche richiesta, anzichè assecondarla avevo afferrato il primo oggetto che mi era capitato fra le mani (un retino) e l'avevo rincorsa cercando di colpirla, mentre lei scappava piangendo.
Il giorno successivo il litigio si era espanso anche ai bambini del vicinato che nn ne potevano più nemmeno loro.....
E così dalle parole eravamo passati al lancio di piccoli sassi, divenuti man mano sempre più grandi.
Quando poi infine passammo a lanciarci martelli i miei genitori, vedendo che qualsiasi rimprovero o punizione nn sortiva più nessun effetto e comprendendo che il gioco si stava facendo molto pericoloso "concessero la parità".

.........All'epoca pensai che questo fosse sufficiente, che l'incubo di quei giorni fosse finito per sempre.......
In realtà l'incubo iniziava proprio ora.
Mia madre, che nn si era messa in dubbio per un solo secondo e che in più era un tipo piuttosto caratteriale e soggetta a momenti d'ira aveva "dimenticato rapidissimamamente ciò che mi aveva fatto...o catalogato i fatti come normale amministrazione"......ciò che nn aveva dimenticato era invece la mia furia e il mio odio.
Io ero disposta ad uccidere......nn lo dico così per dire......dopo quella sera.....io ero disposta ad uccidere
e lo avrei fatto se tutto questo fosse durato anche solo qualche giorno in più.......
Anzi, nn so come feci a trattenermi così tanto, specie quando i miei ricominciavano a picchiarmi insultarmi e farmi qei discorsi assurdi.
Ricordo un pranzo a tavola...in cui si stava mangiando la carne e perciò avevo tra le mani un coltello piuttosto tagliente e appuntito....lo strinsi fino farmi diventare le mani bianche..........
Nn so cosa mi trattenne.....ad ogni modo, vedendomi particolarmente convinta e sulle mie...per fortuna i miei genitori desistettero presto.....un altro minuto e gli sarei saltata addosso per ucciderli.....forse nn ci sarei riuscita.......forse li avrei solo feriti, o mi avrebbero fermato anche prima......ma l'intento era quello......e se anche mia madre nn aveva pienamente realizzato questo, nn poteva nn aver avvertito tutto il mio odio.
Eppure proprio ciò per cui si sentiva indignata fini quasi con l'uccidemi.
Rapidamente persi l'interesse per qualsiasi cosa e persi ogni amico/a e ogni contatto con gli altri, dentro di me sentivo un vuoto pauroso crescere.
Qualla rabbia si stava letteralmente divorando ogni parte di me e mi impediva perfino di concentrarmi in una qualsiasi attività.
In terza elementare ero una delle più brave della classe, ero aperta, solare, vivace ed ero amica più o meno con tutti.
Per tre anni di seguito invece rischiai di essere bocciata.
Il nuovo maestro.....nn mi conosceva e così mi aveva preso per una scansafatiche o per una persona un pò tarda che aveva bisogno di essere svegliata, e così nn faceva altro che richiamarmi, rimproverarmi e a volte perfino prendermi in giro di fronte ala classe.
A casa nn andava meglio, mia madre, nn faceva altro che rimproverarmi per i brutti voti.....
Aveva senz'altro avvertito quell'odio, senza domandarsi nemmeno un secondo il motivo della sua origine, per cui mi aveva rapidamente catalogato come una bambina cattiva e per lo più scansafatiche.
Persi ogni libertà....passavo interi pomeriggi a piangere nascosta, le chiavi della cameretta erano sequestrate e se mi scopriva piangere, lei si metteva a ridere o peggio mi denigrava di fronte ad altri, mio padre era sempre più fuori di testa......
Ovviamente se mettevo il broncio e a lei nn piaceva pensava bene di cancellarmelo con quattro schiaffoni ben piazzati e se notava in casa un qualche comportamento anomalo che lasciasse trasparire anche solo in parte ciò che mi stesse accadendo, nn esitava a darmi della mica normale e matta "come mio padre".
Nn voleva che mostrassi alcun problema e nemmeno che "parlassi male" di ciò che avveniva in casa.
Ricordo ancora le botte che presi una volta per aver scritto in un tema di ciò che accadeva....
Daltronde io alla fine mi ritrovai così sola da avere solo lei.
La odiavo se solo mi accarezzava, o mi riservava qualche gesto d'affetto provavo un enorme fastidio.....odiavo chiunque provasse a dimostrarmi affetto o amicizia.....e anche ora è così.....ma era l'unico contatto umano che mi restava.
Così.....lo so.....qualcuno lo giudicherà pazzesco........nn dissi niente per vent'anni e feci di tutto per dargli l'impressione che tutto andasse bene.....
Tornai perfino a reimpegnarmi negli studi.......nonostante ora mi costassero molta più fatica e mi laureai con un bel voto.
Per evitare che nelle pagelle scrivessero che la mia socializzazioe con i compagni era scarsa o praticamente inesistente, durante gli intervalli facevo di tutto per evitare gli insegnanti, oppure quando ne vedevo uno
fingevo di essere impegnata in una qualsiasi attività, oppure inventavo una qualche domanda da porgere a un compagno.
Verso i vent'anni tentai il suicidio per la prima volta.
Dopo uno dei litigi furibondi avuti con mia madre miancciai di gettarmi dalla finestra....(per mia sorella ora c'era una cura, ma doveva essere sottoposta ad un altro delicato intervento chirurgico dagli esiti più che incerti)......
La situazione nn era poi molto diversa da quella di circa dieci anni prima, con l'unica differenza che mio padre ora mostrava in pieno tutti i sintomi di quello che un'anno più tardi un neuropsichiatra che lo visitò definì ingiustamente schizzofrenia.....(visto che in realtà scoprimmo molto più tardi che si trattava di un tumore, sviluppatosi nell'area frontale destra del cervello....quella del ragionamento....ma ormai era troppo tardi).
Accennai a mia madre qualcosa di ciò che era avvenuto più di dieci anni prima, ma lei era nuovamente tesa e nervosa come allora.
Mi rispose seccatamente che avrei dovuto vergognarmi, che c'era mia sorella che poteva morire, che nn aveva fatto niente.....praticamente mi impedì di parlare.
Poi si mise a fare un lungo discorso che propro nn ricordo e che nn ascoltai per la gran parte.
Dentro pensavo solamente di farla finita.....fu li che avvenne il primo cambiamento...probabilmente l'unico.
Era marzo e faceva ancora un pò freddino, c'era appena stato un temporale, ma ora era finito e al tramonto i raggi del sole inondavano il cielo di una luce meravigliosa.
Era così affascinante quella visione.......il mondo mi era parso per un attimo così immenso.....da far apparire mia madre così misera e piccola e buia, da cancellare in un solo istante tutto quell'odio e quel rancore.
No...nn la perdonai.....semplicemente la compatii.....
Scesi dal davanzale, decisa a lasciarmi il passato alle spalle e riprendere a vivere.
Che idiozia.....pensare di cancellare dieci anni di inferno con un semplice colpo di spugna.
Da allora sono passati altri dieci anni....
In tutto questo tempo nn mi ha lasciato nemmeno per un istante il terrore atavico verso chiunque provi a volermi bene o semplicemente mi mostri un pò di simpatia o affetto.
Tutt'oggi, detesto qualsiasi gesto d'affetto compiuto nei miei confronti.....nn tollero e mal sopporto perfino quel bacio formale sulla guancia che si da fra parenti e amici per salutarsi.
Peggio ancora è che "nn avendo praticamente vissuto per più di dieci anni" restando praticamente sospesa in una specie di limbo (in pratica parte della mia infanzia, tutta l'adolescenza e parte della mia prima giovinezza) nn ho idea di come rapportarmi con le persone adulte.
Nn ho i loro interessi, nn comprendo i loro comportamenti, nn capisco mai che si aspettino da me e il terrore sempre fisso di essere nuovamente ferita mi rende tesa e nervosa come una corda di violino.....
Le uniche persone con cui riesco a legare e che riesco a comprendere in un modo che lascia addirittura allibito il più degli individui sono i bambini.
Con loro......nn ho bisogno di spiegazioni.....so esattamente cosa devo fare....specie se come purtroppo al giorno d'oggi capita sempre più spesso...si portano dentro delle ferite profonde.
"E' stato dio a mandarti da lei" mi ha addirittura detto quest'anno un mio collega dopo aver visto il modo in cui avevo saputo "tirar su" e ridare fiducia a una ragazzina che avevo seguito.
Anche se più che rincuorarmi quel commento ha sollevato solo dubbi e perplessità.
Avevo nove anni quando dopo quella violenza assurda ho smesso praticamente di vivere....ne avevo venti quando in un qualche modo "mi ero risvegliata", scoprendo con orrore che tutti erano cresciuti e cambiati tranne me.
Per circa dieci anni ho provato a cambiare ed adeguarmi anch'io, facendo solo degli enormi buchi nell'acqua e uscendo da ogni nuova esperienza sempre più depressa e demoralizzata.
E' vero, saper comprendere i bambini ed essere in grado di aiutarli nn è una cosa malvagia; ma sempre più spesso mi capita di avere dei dubbi e perplessità su questa mia strana capacità.
E se fossi io a sfruttare loro?
Se la persona che realmente vorrei aiutare fosse semplicemnte me stessa....
E se nonostante tutto parte del mio dolore venisse trasmesso a loro....
Nn ho nessun diritto di pretendere da loro calore umano, il mio è solo un lavoro.
Io li posso aiutare, ma nn posso chiedere niente in cambio....per cui alla fine resto sempre dannatamente sola.
E poi ci sono i dubbi e sospetti che ho sempre paura di sollevare....certo, il mio aspetto da ragazzina (nonostante la mia età, dimostro si e no 16/18 anni....alcuni mi scambiano addirittura per una studente delle medie.....), fa si che gli estranei giustifichino questa mia stravagante affinità, con la mia giovane età....
Chi invece sa che in realtà ho trent'anni e mi conosce almeno in parte, se proprio nn si insospettisce, giudica la cosa per lo meno strana.
Quei pochi che mi dicono che sono molto fortunata ad essere ancora così giovanile e vivace alla ma età....mi verrebbe voglia di fulminarli all'istante.
Dieci anni persi nel vuoto, la sofferenza di una bambina sola, ferita e mai aiutata, una vita senza più affetti, l'impossibilità di avere amici, una famiglia, dei figli, tre suicidi tentati, una madre che adesso....visto che le cose "vanno un pò meglio" è disposta ad ascoltarti un pò di più, mache poi lo fa solo per paura che ci riprovi e con amici e parenti dice semplicemnte che sono matta e depressa oppure viziata, mentre se insisto nn esita a dire che sono cattiva, che sono veramente cattiva e poi aggiunge ogni altro genere di ingiurie.........
Se solo chi dicesse queste idiozie conoscesse il vero prezzo da pagare per essere un eterno Peter Pan....

......Scusate lo sfogo.......


Ad ogni modo, ciò che ho raccontato qui è tutto vero.....anche se nn sono molto brava a raccontare....
Vecchio 27-08-2006, 23:56   #2
Intermedio
L'avatar di mirko81
 

kimera non ho parole veramente leggendo quanto da te scritto sono solamente dispiaciuto rattristato e schifato da quanta crudeltà esiste al mondo soprattutto fatta da persone care... solo questo hai il mio appoggio veramente... :cry:
Vecchio 28-08-2006, 12:16   #3
Esperto
L'avatar di JasonB
 

Mammamia che storia... :cry:
Da qui si capisce che certi adulti sono più "bambini" dei loro figli...

Alcuni genitori purtroppo pretendono di far crescere i propri figli come vogliono loro senza curarsi dei loro sentimenti... :evil:
Vecchio 28-08-2006, 13:20   #4
Esperto
L'avatar di luca24
 

quante ne hai passate. ti auguro ogni bene, ciao.
Vecchio 28-08-2006, 18:23   #5
Principiante
L'avatar di kimera
 

Quote:
Da qui si capisce che certi adulti sono più "bambini" dei loro figli...
Alcuni genitori purtroppo pretendono di far crescere i propri figli come vogliono loro senza curarsi dei loro sentimenti...
Tu credi....
Che si tratti solo di certi adulti??
E nn della maggioranza....
Vorrei dire......mia madre aveva una figlia in fin di vita, un marito "matto", un impresa commerciale da mandare avanti, dei debiti da saldare e doveva fare tutto da sola.....
Con questo nn è che la voglio giustificare, ne perdonare....anche perchè nn credo che certi atti si possano giustificare in nessun modo...
Ma ad esser sinceri ci sono molte persone che sbiellano per molto meno....
(nn a caso tuttora soffre di attacchi di panico)
Mio padre nn c'era con a testa perchè aveva un tumore che quando era stato scoperto aveva più o meno le dimensioni di un arancio (7 cm di diametro).

Ma c'erano veramente solo loro?
I vicini se proprio nn tutto almeno in parte sapevano...
Tutti i miei insegnanti.....specie quello delle elementari....che si è visto consegnare un tema dove c'era scritto che odiavo i mei gnitori e la mia famglia e che a casa mi picchiavano che hanno fatto???
Niente.....anzi semmai hanno peggiorato le cose....
I capi scout.....niente nemeno loro....
I parenti.....mia madre è una santa e nn si tocca....
C'era da sollevare un vespaio e hanno fatto finta di nente...
E così hanno fatto tutte le persone che conoscevo......
Eppure loro.....nn avevano tutti quei problemi.

Se pensi che il mio caso sia un eccezione...credimi....che ti sbagli....
L'indifferenza e l'ipocrisia delle persone è uguale ovunque.....
Certo...ci sono le eccezioni.....in vita mia ne ho incontrate poche e sono persone che ammiro dal profondo.....
Ma il vero problema è che l'uomo di natura è debole....
Se può evitare un problema lo fa, se una realtà gli è sgradita...si tappa gli occhi....e se anche gli occhi non se li può proprio tappare, finge di nn vedere e chiama maleducato chiunque gli fa notare la cosa.

Ricordo che circa cinque/sei nni fa un ragazzo che conoscevo ha avuto un incidente in macchina.
La colpa era sua, stava andando troppo veloce e ha sbadato...
Nell'incidente lui è rimasto gravemente ferito e la sua ragazza di circa 20 anni è morta.
Nonostante questo, tutte le persone, amici e conoscenti lo hanno aiutato a superare il trauma e a rimettersi....con qesto nn voglio dire che nn sia contenta per lui e del fatto che si sa ripreso......ma voglio dire....lui con la sua irresponsabilità aveva ucciso una persona.....

Io nn ho ucciso nessuno, nn ho fatto del male a nessuno, eppure nel momento in cui ho raccontato ciò che mi è accaduto qual'è stata la reazione delle persone......
Che mi dovevo vergognare, che ero una bugiarda e che mi ero inventata tutto.....
Le tre volte che ho tentato il suicidio, mia madre nn ha chiamato proprio nessuno.......anzi ha sparlato di me a parenti e amici....
Mi ha mandato dallo psicologo per sole tre volte perchè diceva che il mio atteggiamento la faceva star male, ma quando ciò che ho riferito l'ha fatta stare anche peggio ha smesso....(nn che lo credessi di qualche utilità).

Vuoi proprio sapere perchè hanno aiutato lui e nn me....
Perchè aiutarlo nn costava nulla e faceva fare bella figura....
Voglio dire......bevi, drogati, ruba, ammazza...e troverai chi comunque è disposto a darti una mano.
Ma se a ferirti è stato qualcosa che può suonare imbarazzante o vergognoso per qualcun'altro......credimi.....li avrai tutti contro.
Nolenti o volenti.....questa è la realtà delle cose.

PS
Spesso mi accusano....di essere troppo sgarbata nell'esprimere certi concetti e troppo critica nei confronti altrui.
.......Bo.....sarà......
Ma io nn conosco un modo veramente garbato e carino di esprimere certi concetti.
Anche se con questo.....nn voglio dire che mi considero perfetta....
Spero comuque di nn averti offeso o scioccato troppo con questa risposta.
Vecchio 28-08-2006, 18:39   #6
Esperto
L'avatar di JasonB
 

Tranquilla è tutto ok! :wink:
Ho afferrato anche la tua risposta...
Certamente non posso dire che ti capisco perké per capire le situazioni bisogna provarle in prima persona... Però noto la tua rabbia contro la falsità e l'ingiustizia.
Vecchio 28-08-2006, 19:40   #7
Esperto
L'avatar di Lilith
 

Quote:
Originariamente inviata da kimera
Se la persona che realmente vorrei aiutare fosse semplicemnte me stessa....
è probabile, ma non significa che questo sia un male; spesso chi lavora nel sociale ha una creatura ferita dentro di sé... tu adulta aiuti la bambina sofferente in te aiutando altri piccoli sofferenti, e questo, se riesci a gestirlo emotivamente e razionalmente, è uno dei modi più sani per superare un trauma terribile.

Quote:
Originariamente inviata da kimera
E se nonostante tutto parte del mio dolore venisse trasmesso a loro....
Nn ho nessun diritto di pretendere da loro calore umano, il mio è solo un lavoro.
Io li posso aiutare, ma nn posso chiedere niente in cambio....per cui alla fine resto sempre dannatamente sola.
Vero.
Rovescio della medaglia e terribile rischio per chi fa questo genere di lavoro: aspettarsi qualcosa cui non si ha diritto... non riuscire a staccare emotivamente, a separare il professionista dalla persona.
Mi sembri molto consapevole e lucida, ti rendi conto del terreno sdrucciolevole sul quale cammini, ti poni domande coraggiose.
Può darsi che un buon psicologo possa aiutarti a superare ciò che ancora ti impedisce di spiccare il volo... te lo meriteresti.
Posso solo darti il mio affettuoso incoraggiamento: hai attraversato l'inferno portando in salvo ciò che di buono c'era in te, il coraggio, la determinazione e anche la sensibilità: se la tua storia è vera, hai davvero la forza di un leone, non perderti d'animo ora!
Vecchio 28-08-2006, 21:43   #8
Principiante
L'avatar di gale
 

anche io ricordo vagamente botte che volavano in casa,segni di morsi e lividi, miei atti di rabbia, di me che stringo forte un grosso coltello contro qualcuno in casa, ma ho la tendenza a rimuovere se succede qualcosa che mi agita come una grande lite. ho il tuo stesso senso di schifo verso il modo in cui le persone si comportano in modo ipocrita in certe situazioni, odio le ingiustizie. mia madre a parte il periodo in cui ci picchiava era uno zombie assente, assonnata, isolata, picchiata da mio padre che non comprendeva la sua incapacità nel gestire qualsiasi aspetto della vita. cosa che ha ripetuto con tutti noi figli,e tutti ne paghiamo le conseguenze .
ma io non ho la tua sicurezza, la tua chiarezza mentale, la determinata lucidità fino adesso sono stata uno zombie rinchiusa in casa per tutti i disturbi che si sono assommati tra loro, ero io che non volevo uscire o non avevo lo stimolo per farlo ,adesso che per caso mi sono un pò svegliata vedo solo il vuoto che mi avvolge e a trentadue anni non so ancora cosa fare di me . non ho nessuna capacità o professionalità,amici, parenti. sono in preda di attacchi di ansia che si dissolvono durante la giornata per permettermi di staccarmi dal letto,dalla stanza e provare a mangiare un pò . penso di non poter trovare giovamento in niente, psicologo, farmaci e possibili amici. non faccio altro che pensare a farla o no finita, a quanto potrei indebolire il mio gruppo familiare anche se nessuno di loro mi ha mai aiutata , anzi mi hanno solo trattata male. non so spiegare bene questa cosa ma mi chiedo è più cattivo chi fa del male seenza rendersi completamente conto o chi conosce tutte le possibili conseguenze dei suoi gesti? rispondimi
a proposito anche io odio i gesti affettuosi delle persone, mi sembrano vuoti , solo delle vuote abitudini fatti più per mostrare di essere buoni che essere seguiti da una vera comprensione e partecipazione.
Vecchio 28-08-2006, 22:01   #9
Esperto
L'avatar di Graziepapi
 

Cara Kimera il mio consiglio e di fare le valige e scappare il più lontano possibile dalla tua famiglia.Ti rifarai degli amici,una nuova vita e ti dimenticherai per sempre di loro.Ricorda che hai diritto alla tua vita e quindi non prenderlo come un atto di egoismo!!!Spero che seguirai il mio consiglio e te ne andrai via al più presto.Un dolce bacio,ciao
Vecchio 28-08-2006, 22:08   #10
Esperto
L'avatar di Graziepapi
 

Cmq ragazzi se volete un consiglio SMETTETE DI PARLARE DEL VOSTRO PASSATO!!!!IL PASSATO NON C'E',E' UN ILLUSIONE!!!!IL PASSATO NON C'E' E NON TORNERA' PIU'!!!!Quello che ricordate sapete cos'è??E'l'immondizia che è rimasta..il residuo!!!!Ecco perchè la mente deve essere vuota,aperta,innocente..perchè i bambini secondo voi possono ridere di tutto?Perchè hanno la mente innocente!!!Noi invece abbiamo la mente catramata...catramata è la parola giusta!!!Ricordate che se possiamo vivere un solo presente è perchè cosi' hanno detto tutti i saggi!!!Buona serata,ciao ciao
Vecchio 28-08-2006, 23:09   #11
Principiante
L'avatar di mario
 

Quote:
Originariamente inviata da Graziepapi
Cara Kimera il mio consiglio e di fare le valige e scappare il più lontano possibile dalla tua famiglia.Ti rifarai degli amici,una nuova vita e ti dimenticherai per sempre di loro.Ricorda che hai diritto alla tua vita e quindi non prenderlo come un atto di egoismo!!!Spero che seguirai il mio consiglio e te ne andrai via al più presto.Un dolce bacio,ciao
Sono completamente d'accordo. Io l'ho fatto quando avevo 18 anni. Mai scelta fu più saggia
Vecchio 29-08-2006, 00:04   #12
Intermedio
L'avatar di Mirko
 

Accidenti kimera... spero che in avanti la vita ti restituisca tutto ciò che ti ha tolto... con gli interessi. Comunque hai la ludicità per fare qualcosa.

Ah, ank'io quando vedo un bambino sento il dovere di doverlo far stare bene, e in effetti è perché rivedo me stesso da piccolo... ma non ci vedo niente di male nella cosa, si fa comunque del bene, e anche se mi affezziono continuo a offrire solo il meglio che posso quindi...

Come te sono allergico alle dimostrazioni d'affetto nei miei confronti e credo che sia un po' per paura di dover rifare i conti con la sofferenza che potrebbe dare un sentimento infranto e un po' per il non sentirmi degno d'amore.... comunque, se ti senti bene e ti trovi con la persona giusta ricevere un bacio può anche essere una poesia dolcissima...invece che una cosa urticante...

e riprendendo graziepapi ricordati di vivere il momento

Ti auguro ogni bene, un abbraccio
Vecchio 29-08-2006, 18:25   #13
Principiante
L'avatar di kimera
 

.......ammazza quante risposte..... 8O 8O 8O
Vediamo di ripondere con calma.......dopotutto si dice che la cala è la virtu dei forti.....
......arghh.....però nn è che ho molto tempo in questo mometo......

Partiamo da Lilith....
Quote:
è probabile, ma non significa che questo sia un male; spesso chi lavora nel sociale ha una creatura ferita dentro di sé... tu adulta aiuti la bambina sofferente in te aiutando altri piccoli sofferenti, e questo, se riesci a gestirlo emotivamente e razionalmente, è uno dei modi più sani per superare un trauma terribile......

Vero.
Rovescio della medaglia e terribile rischio per chi fa questo genere di lavoro: aspettarsi qualcosa cui non si ha diritto... non riuscire a staccare emotivamente, a separare il professionista dalla persona.
Devo dire che mi sembri piuttosto preparata sull'argomento.
O se nn altro hai un'ottimo intuito.... :wink:
Fin'ora comunque nn credo di aver mai danneggiato nessuno....
Però devo anche ammettere che il limite che c'è tra la medaglia e il suo rovescio è più sottile di un foglio di carta......
.....A volte credo realmente che sarebbe meglio se cambiassi realmente mestiere......(anche se poi...cosa andrei a fare???)
Un passo falso....un solo passo falso....e rischio di scaricare un terremoto addosso a chi proprio nn ne ha bisogno.....
Il problema è che nn è che posso lavorare solo quando mi fa comodo o mi sento meglio.....o scegliere chi seguire e chi no.....oppure interrompere tutto a metà.....
I bambini/ragazzini si fidano di me, spesso stringono anche dei legami profondi....se inizio ad aiutarli e poi li mollo proprio nel bel mezzo.....allora rischia di diventare ancora peggio che se nn avessi mai fatto niente.
E d'altronde....per chi nn lo avesse mai fatto....
Nn basta, sapere cosa fare e come comportarsi per aiutare certe persone che si trovano in difficoltà.
Occorre una forza immensa per rimetterle in piedi.
Perchè loro si chiudono...e si lasciano andare completamente e nn ti aiutano di certo nel tuo compito.
Se vuoi riportarle in superficie le devi afferrare e riportartarle su a peso morto.
E' già immenso il peso delle mie ferite......e se poi se ne aggiunge ancora altro rischio davvero di crollare insieme a chi mi sto portando appresso.....
E se a ciò si aggiunge che una volta che ho iniziato un percorso, nn posso più tirarmi indietro nemmeno quando mi sento vacillare.....

Quote:
hai davvero la forza di un leone
Forse hai davvero ragione,
ho visto moltissime persone.......crollare per molto meno.....
E mai nessuna, nemmeno una.........l'ho vista rimettersi in piedi con le sue sole forze....e senza nessun aiuto.
Purtroppo....senza qualcuno che li afferri e li riporti su, loro rimangono solo come degli zombie che sprofondano sempre più in basso.
Nn so nemmeno come diavolo ho fatto a riuscirci.....
Immagino che casi disperati come il mio generalmente siano destinati a rimanere degli zombie per sempre con o senza aiuto di qualcuno.....
Ma ad ogni modo, pur trovando la frza e il coraggio per mettere tutto l'odio e il rancore da parte e per ricominciare a vivere, nn ho comunque potuto evitare di portare con me tutti i danni che questo in passato mi ha causato.
La tendenza a nn voler fidarmi di nessuno, a rifiutare l'affetto e il calore umano di chiunque è talmente radicata in me da poter affermare che ormai fa parte del mio dna.
E anche superando questo problema, resta comunque il fatto che non so relazionarmi con le persone adulte, perchè è prorpio come se in quegli undici anni nn avessi mai vissuto.
E nn credo che si possa tornare indietro con una macchina del tempo.
La mia energia nn è inesauribile.....
vivere contando sempre e solo su se stessi, con la consapevolezza di nn avere un vero futuro davanti e sprecando poi molte delle energie che si hanno per gli altri è logorante in una maniera indescrivibile.

Quote:
Può darsi che un buon psicologo possa aiutarti a superare ciò che ancora ti impedisce di spiccare il volo...
Sarà che ho visto cosa è necessario fare a volte per poter aiutare veramente qualcuno....
Sarà che di ipocrisia e menefreghismo ne ho incontrato fino a farmi venire il voltastomaco.
Sarà che di psicologhi o psichiatri ne ho incontrati diversi, quando seguivo certi casi (nn per me).......e ho visto quello che hanno fatto....
Sarà che il mio sarcasmo e la mia tendenza a guardare sempre fino infondo alle cose, per quanto male possano fare, hanno fatto si che riuscissi da sola a fare un'autoanalisi dei miei problemi che credo nemmeno un bravo specialista saprebbe fare.
E sarà che quel che ci ho visto nn è buono e nn da poi molte speranze....
è vero...nn si può mai dire....
ma nn ho proprio voglia di spender soldi solo per ciò che considero una pura illusione.
Se a qualcuno tagliano un braccio nn è che questo poi gli può ricrescere...
Al limite si può fargli superare il trauma di essere rimasto senza un braccio, ma questo nn è che può usare un braccio che nn ha più...
Sei molto gentile Lilith a dirmi che ci sono ancora speranze.....ma vedi...
Il punto è che, ci si può sempre rimettere in piedi anche se si hanno delle ferite; ma queste nn si possono cancellare.


Quote:
fare le valige e scappare il più lontano possibile dalla tua famiglia
A parte che vivo già per buona parte dell'anno fuori casa per motivi di vicinanaza al luogo di lavoro...
Nn vedo proprio il motivo o tutt'al più i benefici di scapparsene a gambe levate.....
Tanto credimi......i danni sono già stati fatti....e poi adesso...a guastarmi da la vita io basto e avavnzo.....

Quote:
L PASSATO NON C'E',E' UN ILLUSIONE!!!!IL PASSATO NON C'E' E NON TORNERA' PIU'!!!!Quello che ricordate sapete cos'è??E'l'immondizia che è rimasta..il residuo!!!!Ecco perchè la mente deve essere vuota,aperta,innocente..perchè i bambini secondo voi possono ridere di tutto?
Scusa se ti contraddico....ma ciò che dici sul passato nn è vero.... :?
Certo...si può vivere anche guardando solo in avanti....e questo credo che sia bene...anche se nn sempre....
Ma il passato è ciò che ha creato il nostro presente....che in futuro sarà il nostro passato.....
Perciò......si può vivere ignorando il passato....ma chi vive ignorando passato, presente e futuro o è un pazzo o è uno scemo.....

PS.
Ti garantisco che so essere anche molto allegra alle volte....


Quote:
Sono completamente d'accordo. Io l'ho fatto quando avevo 18 anni. Mai scelta fu più saggia
Sono contenta per te.....
Se eri convinto che il tuo problema era il rapporto con i tuoi e che restando li avresti potuto rimanere ferito hai fatto benissimo.
Ma temo che i problemi per me siano altri....
E vadano ben oltre un clima famigliare disastroso....
Anzi ad essere sincera più che scappare preferirei trovare la forza e il modo almeno per affrontare mia madre una volta per tutte.
Quando è morto mio padre al di là del rammarico e del rancore per ciò che è successo in passato, mi sono sentita anche in colpa....per nn aver mai potuto stabilire un rapporto con lui.
Infondo nonostante tutto è stata una persona sola e disperata forse anche più di me e io nn ho mai fatto niente.....durante tutti quegli 11 anni ho fatto di tutto per nn stabilire un rapporto con i miei genitori respingendo qualsi gesto d'affetto.
Mia madre forse ha anche più responsabilità e credo che sia a dir poco vergognoso il modo in cui si sta comportando ora.....ma nn voglio scappare.....almeno nn ora.....
Nn ho nessuno e credo che la situazione tale ancora per molto tempo...e nel bene e nel male è l'unica persona che mi resta....
So che darebbe la vita per me......ma credo anche che al mondo ci sono certe cose peggiori della morte.....
Se proprio dovessi mandare qualcuno dallo psicologo...manderei lei e nn me....
Nn è una persona forte come molti credono....
Forse farei fatica anch'io a tollerare di aver fatto una cosa simile.
....Forse sto sognando, ma ciò che vorrei è che si rendesse veramente conto di ciò che ha fatto per poter recuperare un rapporto con lei....
(Io credo che se poi proprio ho almeno una possibilità come dice Lilith di spiccare il volo, la sola e unica strada credo sia quella....)


Quote:
fino adesso sono stata uno zombie rinchiusa in casa per tutti i disturbi che si sono assommati tra loro
Gale....
Fra tutti mi sembri quella per ora più in difficoltà.....
Nn credo che le mie parole ti siano state molto di incoraggiamento....
Quello che credo hai capito è purtropo occorre una forza mostruosa per uscire da certe situazioni e una forse ancora maggiore per riuscire a reggersi in piedi anche dopo, mentre certe situazioni tendono prprio a toglierti ogni forza vitale.
Purtroppo nn mi pare che tu disponga di tutta quella forza e di quella volontà....
Quindi nn posso che consigliarti di chiedere veramente aiuto a qualcuno...
PS.
Lo so...
Il mondo è pieno di imbecilli e ipocriti.....ma raramente accade che ci sia qualcuno di diverso.
Se c'è qualcosa di cui mi pento ora....è di nn aver chiesto aiuto quando ero in tempo per evitare tutte quelle tragiche conseguenze.
Sono consapevole del fatto che la maggior parte delle persone nn avrebbe mai risposto...
Ma sono anche consapevole che se avessi insistito....prima o poi avrei trovato la persona giusta....
Anche perchè allora sarebbe stato almeno per me tutto più facile....

Un abbraccio di cuore

Kimera

Quote:
Comunque hai la ludicità per fare qualcosa.
Per sparare cazzate di cui poi mi pento ne ho anche troppa.... :roll:
Temo......
Comunque grazie per il complimento :wink:
Vecchio 21-06-2008, 23:47   #14
Esperto
L'avatar di Lice
 

Il racconto in questo topic mi ha colpito molto...
Avendo io stessa avuto un'infanzia difficile ed un rapporto negativo con entrambi i miei genitori, capisco quali ferite insanabili possano lasciare nell'animo delle persone eventi di questo tipo...
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