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18-12-2012, 11:45
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#41
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Passy tu sei un po' troppo selettivo (e permaloso)
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18-12-2012, 11:55
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#42
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Chi ha il dovere di adattarsi? Nessuno, ma se una persona (o un gruppo di persone) non ti piace, ritieni che non ti rispetti, perché dovresti per forza integrarti a loro? Nessuno ti obbliga a farlo, evidentemente per te loro non rispettano un sistema di valori che tu hai assunto come tuo e allora perché dovresti volere la loro amicizia, la loro integrazione? Se è evidente che queste persone (secondo la tua visione delle cose) non riusciranno mai a rispettarti, puoi tranquillamente fare a meno di loro e dirigerti verso altri lidi...
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E/o sensibilizzare l'opinione pubblica con lo scopo di scardinare certi stereotipi negativi associati alla figura del timido e fatti propri da un certo numero di persone.
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18-12-2012, 12:15
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#43
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Passy tu sei un po' troppo selettivo (e permaloso)
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Con chi lo trascorri il Natale quest'anno?
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18-12-2012, 12:18
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#44
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da passenger
Con chi lo trascorri il Natale quest'anno?
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Ah, è previsto un Natale in casa Muttley?
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18-12-2012, 13:32
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#45
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Chi ha il dovere di adattarsi? Nessuno, ma se una persona (o un gruppo di persone) non ti piace, ritieni che non ti rispetti, perché dovresti per forza integrarti a loro? Nessuno ti obbliga a farlo, evidentemente per te loro non rispettano un sistema di valori che tu hai assunto come tuo e allora perché dovresti volere la loro amicizia, la loro integrazione? Se è evidente che queste persone (secondo la tua visione delle cose) non riusciranno mai a rispettarti, puoi tranquillamente fare a meno di loro e dirigerti verso altri lidi...così facendo sarai più a rischio di solitudine ma tutto dipenderà da una tua scelta, avrai tenuto fede a determinate istanze valoriali e di pensiero.
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E quali sarebbero questi altri lidi? non mi pare di vedere insegne con scritto "qua sono benvenuti gli introversi....." se esistessero questi altri lidi probabilemnte nel giro di qualche anno li avremmo trovati, se c'è gente che li cerca da sempre ma poi finisce qua sopra evidentemente la questione è un pò più complessa.....
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18-12-2012, 20:16
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#46
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,188
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Senza entrare nel dettaglio delle mie esperienze personali, posso parlare da osservatrice esterna delle dinamiche relazionali che si formano tra infanzia e adolescenza, essendo io un'insegnante.
Tendenzialmente noto che gli esseri umani, soprattutto a una certa età - quando sono più vicini allo stato ferino e di natura - tendono a includere all'interno della loro cerchia solo coloro che vengono reputati come socialmente accettabili sulla base di comportamenti condivisi dal maggior numero di individui. Più una persona si discosta dal gruppo, dalla massa per qualche peculiare caratteristica, più questa viene allontanata perchè percepita come diversa, "strana". E così sono all'ordine del giorno episodi di esclusione legati a differenze comportamentali, caratteriali, sociali, culturali, di orientamento sessuale, ecc.
I timidi o gli introversi spesso vengono messi al margine perché fanno fatica ad appropriarsi di determinati codici sociali, ma così come viene escluso il timido, viene escluso anche il ragazzino esuberante, se questi mostra di avere problemi comportamentali seri (lo so, perché lavoro appunto coi ragazzi problematici). Cioè, se qualcuno viene percepito come "fuori norma" per qualche caratteristica fisica o comportamentale, nel 90% delle volte viene escluso, senza che questa esclusione sia mero frutto della fantasia di chi la vive; ve lo assicura una che assiste giornalmente ai meccanismi feroci di esclusione e marginalizzazione tra ragazzini.
Ovviamente, poi, vivere e subire questo tipo di emarginazione, segna una persona a vita, ed è normale che poi nel tempo, crescendo, questa sedimenterà meccanismi mentali tendenti alla difesa e alla lettura distorta degli eventi presenti, frutto delle cicatrici del passato.
Muttley, il fatto che nel tempo si inneschino in una persona questi meccanismi distorsivi a livello mentale, non significa che gli episodi di emarginazione e bullismo siano solo frutto di una fervida invenzione. A mio parere sono invece frutto di sofferenza e lungo isolamento realmente vissuto negli anni che più formano la persona e cioè quelli tra infanzia e adolescenza.
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18-12-2012, 20:37
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#47
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 859
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bisogna anche dire infatti che le esclusioni si avvertono soprattutto nel periodo infantile e preadolescenziale, appunto perché a quell'età si possono dire determinate 'verità' che un adulto non avrebbe il coraggio di dire in faccia
ad esempio, le donne mi dicevano già allora che ero brutto, oggi ovviamente non lo dicono ma ciò non toglie che lo pensino
a quell'età escono alcune verità perché non c'è il timore di ritorsioni, non è la stessa cosa parlare apertamente ad un undicenne e a un trentenne tanto per dire
insomma, nel mio caso il problema della bruttezza è lampante, d'altronde le donne l'hanno sempre detto quando potevano o pensato
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18-12-2012, 22:19
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#48
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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Sapessero quanto LI odio...
PS LI guardo negli occhi e penso "non avvicinarti perchè IO TI UCCIDO", garantisco che il messaggio arriva forte e chiaro,nessuna intenzione di entrare a far parte del folto gruppo di coloro i quali "porgono sempre l' altra guancia", Dio me ne scampi.
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18-12-2012, 22:27
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#49
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 2,097
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e ce credo che poi non si hanno amici
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18-12-2012, 22:33
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#50
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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Sono scelte: o prendi le mazzate o le previeni, al netto di buonismo e ipocrisia.
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18-12-2012, 22:38
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#51
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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Quote:
Originariamente inviata da Belindo
e ce credo che poi non si hanno amici
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Si vuole la tipa senza essere capaci di farsi rispettare, e ce credo che non la si trova.
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18-12-2012, 23:02
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#52
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 859
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chi ha un aspetto ridicolo, per esempio, che coincide con l'essere brutto, sarà più soggetto all'attenzione delle donne o anche di uomini prepotenti che lo sfotteranno per le sue sembianze fisiche
se avesse una faccia da duro nessuno si sognerebbe di disturbalo a freddo
se avesse una faccia da figo le donne gli direbbero quant'è bono e figo
voi sottovalutate l'importanza dell'aspetto fisico
se invece, sei brutto ma con un aspetto serioso, magari non ti provocheranno ma le donne, semplicemente ti eviteranno
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19-12-2012, 02:35
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#53
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Kalimero
bisogna anche dire infatti che le esclusioni si avvertono soprattutto nel periodo infantile e preadolescenziale, appunto perché a quell'età si possono dire determinate 'verità' che un adulto non avrebbe il coraggio di dire in faccia
ad esempio, le donne mi dicevano già allora che ero brutto, oggi ovviamente non lo dicono ma ciò non toglie che lo pensino
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Wow, abbiamo tra noi il futuro Nobel della fisica: lo scopritore della telepatia
Invece di sparar sentenze a cazzo sui "brutti" e sui "belli" (perchè chi è brutto e chi è bello lo decidi tu, ovviamente) in ogni post che scrivi, escici una tua foto, dai (cit.). Così vediamo se sei davvero così orrendo come ti descrivi.
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19-12-2012, 02:47
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#54
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Intermedio
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 243
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Non capisco perché le persone si ostinino a non credere che le leggi primordiali della natura siano ancora pienamente operanti nei rapporti umani, nonostante il conseguimento di un relativo stato di civiltà individuale e collettiva. Se si danno segnali di debolezza ed insicurezza è terribilmente facile incappare in abusi, prevaricazioni ed angherie, è una realtà di per se stessa evidente. La vita non è una tavola rotonda in cui i contrasti si appianano con le buone intenzioni e la comprensione (purtroppo). Per acquisire potere contrattuale con il prossimo può essere necessaria anche una dimostrazione di forza. Come ho già detto spesso in precedenza, molto crudamente, l'unico modo per uscire da una situazione di minoranza sociale è prendere (un grande) coraggio ed affrontare a viso aperto gli altri, ricorrendo anche alla menzogna se necessario. Il resto sono chiacchiere da bar. Non siete sicuri di voi stessi? E' irrilevante, dovete apparire comunque come tali, altrimenti si finisce in pasto al primo pescecane che si trova a passare.
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19-12-2012, 09:53
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#55
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Banned
Qui dal: Jan 2011
Messaggi: 1,272
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certo che il titolo di questo topic sembra che lo abbia scritto la fobia sociale in persona, il non plus ultra della disfunzionalità
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19-12-2012, 10:10
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#56
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Sverso
certo che il titolo di questo topic sembra che lo abbia scritto la fobia sociale in persona, il non plus ultra della disfunzionalità
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Sì, i soggetti in campo sono "la gente" e "noi". The ultimate generalization, mancano solo gli alieni
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19-12-2012, 16:24
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#57
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 83
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Quote:
Originariamente inviata da cinemaismypassi
E' inutile evitare di dirlo, girarci attorno, dire che è solo una nostra sensazione, o che è casuale, dipende dal contesto...perchè io di contesti, anche se non ho avuto chissà quali esperienze, ne ho conosciuti parecchi. Se non fosse anche solo il passare dalla scuola, significa conoscere perlomeno 30 + 30 +30 persone almeno (elementari-medie-superiori), per non parlare dei gruppi sportivi ed altre conoscenze casuali. Diciamo che ognuno di noi ha perlomeno, minimo, un bagaglio di un centinaio di persone su cui fare una statistica.
La dinamica, ovunque, è più o meno la stessa, non può essere un caso. Ho visto la stessa cosa non solo a scuola, ma pure sul luogo dove ho lavorato per vari mesi, e non c'erano certo ragazzini. Allora, inizialmente, ti trattano normalmente, diciamo che tastano il terreno. Quando tu inizi a dare segnali di timidezza/debolezza/introversione/scarse abilità sociali/sfigatezza varia, iniziano anzitutto coll'escluderti. Se parlano tra di loro, arrivi te e stanno zitti. Se li vedi ipersocievoli con gli altri, con te saranno delle mummie. Se possono metterti a disagio in qualche modo o cercare di farlo, lo faranno. E se cerchi, con uno sforzo estremo, di avvicinarti te, ti mandano chiari segnali di rifiuto. In pubblico, poi, non ne parliamo, useranno varie occasioni per ridicolizzarti o mostrare quanto sei incapace. E devi stare zitto: se replichi, come fossi "un pari", si incaxxano ancora di più, ed aumentano le allusioni, frecciatine, o magari gli incarichi sgradevoli (es sul lavoro). Ecco, con me si sono accaniti più che su altri, penso per questo: perchè io mi comportavo e parlavo "come fossi" un loro pari, in pratica non accettavo il mio ruolo di maschio beta, o gamma, o omega.
Cioè io vorrei credere che ci siano più contesti diversi, che le persone siano tutte diverse...però finora, ovunque andassi, ho sempre notato in modo lampante che c'erano queste 2 categorie: gli sfigati oppressi ed i fighi oppressori. Fighi in quanto opprimevano e si sentivano migliori, non per altro.
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Maledettamente vera tutta questa riflessione
Purtroppo rispecchia ahime quello che succede in generale nella vita reale.
Che ho provato anchio sulla mia pelle
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19-12-2012, 16:33
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#58
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 83
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Quote:
Originariamente inviata da Belindo
no, semoplicemente cercano carne da macello
per elevare il loro status rispetto agli altri membri del gruppo vanno ad attaccare quelli più deboli
mai fatto caso alla reazione quando un estroverso fa una battutaccia pesante ad un fobico o timido?
tutti si mettono a ridere, il fobico testa bassa e sorride mentre l'estorverso sguardo alto e sorrisetto prendendosi tutta l'attenzione
se c'è anche presenza femminile è pure peggio, si rischia che le battute continuino
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Niente di nuovo,screditare "il debole" per nutrire il loro ego,e il loro status sociale nel gruppo.
Son persone schifose,meritano solo disprezzo.
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19-12-2012, 17:09
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#59
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,188
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Oggi è accaduto un episodio a scuola che mi ha confermato per l'ennesima volta che quello che afferma Muttley sulla predisposizione a vedersi come vittime e non ad esserlo realmente, sia errato. Le prevaricazioni non sono frutto di fantasia, ma esistono realmente e sono all'ordine del giorno, in alcuni contesti sociali soprattutto.
Premetto che quest'anno purtroppo lavoro in una scuola di periferia, piena di problemi e molto degradata.
Proprio oggi un bullo di quasi 16 anni, proveniente dall'est Europa, ha iniziato a infastidire un placido ragazzino bengalese, che quindi, all'ennesima minaccia o dispetto, si è messo a piangere. Io e l'altra collega siamo intervenute per far capire al bullo perchè fosse sbagliato il suo comportamento, cercando anche di farlo comprendere agli altri ragazzi, troppo assuefatti a certe dinamiche relazionali distorte e aggressive.
Morale della favola, i ragazzi (soprattutto quelli di questi quartieri) reputano un segno di debolezza l'essere tranquilli e pacati, e danno addosso a un certo tipo di persone perchè appunto ci godono nel vedere la sofferenza altrui, la sensibilità ferita. Quando poi un adulto cerca di fargli comprendere che è necessario rispettare tutti e la diversità di ognuno, ti vengono anche a dire che è colpa della vittima perchè non si sa difendere e non sa reagire e quindi, non difendendosi, si comporta da bambino piccolo, capace solo di frignare e cercare la protezione dei professori. Insomma, il timido/introverso fa gola e diventa il naturale bersaglio dei prepotenti.
Riflettevo infatti sul fatto che in questa periferia così malfamata è raro trovare ragazzi tranquilli, perchè alla fine anche loro, pur di difendersi, iniziano ad assumere determinati comportamenti per non soccombere, trasformandosi nel tempo e snaturando la loro personalità in peggio. O si adeguano o soccombono; questa verità è tristissima, ma non può essere negata.
Come si fa a dire che si fa la vittima quando invece molte persone si ritrovano, anche contro la propria volontà, ad essere vittime realmente di una società violenta? Perchè negarlo, Muttley?Perchè non essere un po' più solidale con chi soffre e le "busca"?
Il ragazzino bengalese di oggi mi ha fatto una tenerezza incredibile. Io lo capisco benissimo, perchè in questa schifosissima scuola soffro quanto lui la violenza che vi si respira quotidianamente. Non vedo l'ora di andarmene.
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Ultima modifica di clizia; 19-12-2012 a 17:12.
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19-12-2012, 17:16
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#60
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da Belindo
no, semoplicemente cercano carne da macello
per elevare il loro status rispetto agli altri membri del gruppo vanno ad attaccare quelli più deboli
mai fatto caso alla reazione quando un estroverso fa una battutaccia pesante ad un fobico o timido?
tutti si mettono a ridere, il fobico testa bassa e sorride mentre l'estorverso sguardo alto e sorrisetto prendendosi tutta l'attenzione
se c'è anche presenza femminile è pure peggio, si rischia che le battute continuino
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Vero...riocerca di consenso, di attenzione, essere visti come uno grintoso...
tra l'altro la maggioranza delle volte, le battute più acide e cattive mi sono state fatte da donne....
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