|
|
26-06-2015, 16:12
|
#41
|
Principiante
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 6
|
Non è che li disprezza, e solo che non rispecchia il prototipo della persona che la
società chiede.
Ormai se non sei brillante, ambizioso e competitivo vali praticamente 0 a livello sociale.
E poi bisogna saper vendersi bene.. cosa che un timido/introverso non riesce a fare per paura del giudizio altrui.
|
|
26-06-2015, 16:28
|
#42
|
Banned
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 203
|
Quote:
Originariamente inviata da varykino
solo io vedo tanta gente che se fa i fatti propri ? , già è tanto se qualcuno risponde se gli parli boh , a volte so cosi indifferenti che me pare di essere un fantasma
http://www.youtube.com/watch?v=aEtuLzUbtpI
|
Anche io infatti non vedo disprezzo, appunto per quello penso che il fatto di essere visti male non abbia nulla a che fare con l'essere timidi o introversi e basta. E' dato sicuramente da qualcos'altro.
|
|
26-06-2015, 18:36
|
#43
|
Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 632
|
Quote:
Originariamente inviata da AshtrayGirl
dipende dai livelli secondo me...e poi proprio ''disprezzo'' dipende dalle persone...forse i bulletti delle medie.
spesso le persone quando sei sociofobico non ti vedono neanche come ''timido'' ma come una persona molto molto strana...che non possono prevedere o capire. Li disorienti. E il disagio tende ad essere trasmesso...
|
è vero, il problema sta nell'essere considerati strani, quindi imprevedibili e non facilmente gestibili, nei casi migliori ci evitano, altrimenti prese per il culo a raffica
|
|
27-06-2015, 01:20
|
#44
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,083
|
Quote:
Originariamente inviata da marcus8910
Mi sono sempre chiesto come vengo visto. Ho notato che le persone, in generale, tendono ad evitare me anche più di quanto io tenda Ad evitare loro. Anzi io forse ho acquisito l abitudine di evitare proprio perché evitato. Questo è un dato oggettivo e non è una mia impressione. Mi chiedo se mi evitano perché semplicemente è imbarazzante Avere a che fare con un timido o invece c'è una specie di malcelato disprezzo ed in sostanza vengo (veniamo) visti come individui inferiori Ed inadeguati da evitare. Io vorrei propendere verso la prima opzione, ma perché individui estremamente estroverso che non sembrano avere molti problemi di relazionarsi dovrebbero avere problemi con una persona introversa? Io se fossi estroverso e vedessi uno in difficoltà quanto meno gli rivolgerei la parola. Invece questo almeno nel mio caso accade raramente.
Quando andavo a lavoro poi tutte le mie sensazioni si sono rivelate estremamente concrete, coglievo spesso sguardi frecciatine ed un atteggiamento di sottile disprezzo, soprattutto, ci tengo a dirlo, dalle ragazze (che poi erano la maggioranza vabbe). Come se in quanto introverso e timido fossi all opposto del modello di uomo ideale, quindi in sostanza un essere ridicolo Da disprezzare. Chiaramente non era una cosa espressa ma un insieme di piccole cose e dettagli, di saluti Non dati, di gente che quando passava faceva il sorrisino all amica e si voltava dall altro lato per non incrociare il tuo sguardo.
Per me infatti quando lavoravo l aspetto peggiore era proprio questo, questo sottile disprezzo, il sentirsi messo da parte ed ignorato.
|
Tranquillo, come ti hanno detto gli esperti, la cattiveria sociale quasi non esiste, la maggior parte delle persone sono buone e accoglienti verso di te, ti stai chiaramente mettendo in mente tutto questo tu da solo, sei paranoico. (sarcastico)
Parlando seriamente, quando ci si pone queste domande secondo me conviene darsi velocemente la risposta "sì, sono discriminato" e continuare il ragionamento con "cosa posso fare per me?".
|
Ultima modifica di cancellato15035; 27-06-2015 a 01:25.
|
27-06-2015, 06:20
|
#45
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: where the sky is made of amethyst
Messaggi: 1,669
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
e (d'altra parte cos'è questa guarigione dalla timidezza se non una forma di autodisprezzo appreso socialmente ed introiettato che sfocia poi - talvolta, in chi poi afferma di essere "guarito" - in una forma di cambiamento in sintonia col giudizio diffuso?).
.
|
Un conto è l'introversione, che può essere innata e in cui non c'è nulla di male...o il semplice preferire una vita più tranquilla rispetto a una più mondana...
Però essere timidi almeno per quello che ne so...significa sentirsi a disagio o non riuscire a parlare in certi contesti per insicurezza, per ''paura''...
Ed è una cosa appresa non una caratteristica ''innata'' almeno nel mio caso...prima di subire bullismo non ero cosi timida...
Io non disprezzo le persone timide...e non è che mi disprezzo perchè sono timida...ma non vedo perchè non dovrei preferire l'essere più sicura di me o meno a disagio potendo scegliere...
|
|
27-06-2015, 08:35
|
#46
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
|
Quote:
Originariamente inviata da AshtrayGirl
Però essere timidi almeno per quello che ne so...significa sentirsi a disagio o non riuscire a parlare in certi contesti per insicurezza, per ''paura''...
|
Ma perché mai non si deve sentire a disagio o sicura una persona in un contesto che non preferisce e che la infastidisce?
Se prendi una persona con temperamento estroverso e la piazzi in un contesto con pochi stimoli ambientali di questo tipo: poche sfide, poca competizione e poca interazione sociale generalizzata (contesti che oggi è praticamente quasi impossibile trovare), questa inizierà a stare male proprio come il timido, inizierà ad accusare sensazioni di noia e di svuotamento.
Poi non è vero che sia appreso più di tanto il temperamento, hanno fatto esperimenti con bambini praticamente in fasce, ed anche un giocattolo rumoroso e che si muove molto (tipo quelli delle api che girano sulla culla) infastidisce certi bambini (se non ricordo male hanno stimato grosso modo il 20%, questi bambini li si potrebbe etichettare già in questi momenti qua come timidi, e non vedo dove abbiano potuto mai apprendere una cosa del genere), mentre non infastidisce i bambini con temperamento diverso (che sono la maggioranza).
Osservata questa cosa io però mi chiedo...
Perché bisogna usare per forza giocattoli del genere?
Se sai che un bambino è infastidito da un giocattolo rumoroso e che si muove troppo cosa fai? Insisti nel proporgli un gioco del genere per farlo stare meglio e bene? Se quel giocattolo ha lo scopo di far sentire in compagnia e far stare più tranquillo un bambino, bisogna continuare a credere, insistere, e supporre che il giocattolo va benissimo (perché funziona e svolge la sua funzione bene con altri bambini) ed è il bambino ad essere sbagliato?
Con un bambino del genere, bisogna insistere ad usare giocattoli del genere? (che magari lo spaventano e infastidiscono).
Bisogna credere che è il bambino ad essere sbagliato e non dovrebbe provare quindi paura o fastidio quando si trova alle prese con un giocattolo del genere e bisogna insistere nel credere che quel giocattolo debba svolgere assolutamente bene questa funzione con tutti e che perciò il bambino va semplicemente "educato" ad adattarsi a quel tipo di giocattolo là perché il suo temperamento è soltanto una cattiva abitudine appresa?
Appresa dove poi? Nel pancione della mamma?
Perché è già dall'inizio che si inizia a comunicare al bambino che risulta sbagliato e problematico proprio a causa di queste reazioni fuori dalla norma (la famiglia stessa inizia a comunicare questi messaggi al bambino... Ma tuo fratello/tuo cugino non si comporta così), ovvio che poi a lungo andare se ne convincerà anche il bambino che risulta sbagliato, che risulta sbagliato quel che sente, e cosa capiterà in seguito?
Che il bambino si indirizzerà verso stili e modi di fare che gli fanno più male che bene perché nessuno (anche la sua famiglia a monte, avendo adottato lo stesso punto di vista della "gente comune") si è mai curato davvero dei suoi interessi.
Per questo io non sono mai stato veramente convinto che l'educazione del temperamento rappresenti una buona soluzione, secondo me può funzionare di più una base sicura di accettazione della natura e temperamento di fondo di un individuo (base che io stesso non ho sperimentato). Partendo da questa forse il bambino riuscirà ad indirizzarsi più adeguatamente verso le cose di cui necessita e che può trovare in giro.
Io penso che non sia vero che le persone con temperamento timido siano infastidite da tutto. Non nego che ci sono relazioni e contesti che infastidiscono ma non è vero che ogni genere di relazione e contesto infastidisce, l'ho sperimentato in prima persona questo.
Può essere vero che ci sono e possono esistere anche relazioni in cui sta bene un timido. Magari una persona timida non è mai riuscita a sperimentarle situazioni del genere proprio perché si costruisce un intero mondo su misura per altri tipi di persone (ad esempio un mancino non scrive mica così comodamente da sinistra a destra dato che usa la sinistra e non può vedere facilmente quel che scrive che viene coperto dalla sua mano), ma non è detto che non esistano da nessuna parte o che non si possono costruire relazioni in cui si sta più a proprio agio.
Io con gli anni (e purtroppo questo forse avrei potuto farlo prima se solo delle persone mi avessero aiutato meglio) ho costruito relazioni di amicizia più su misura per me, ho fatto questo e non mi sono adattato ai contesti amicali diffusi e di moda, là dove mi sentivo a disagio... così io sono riuscito a stare davvero meglio e ad instaurare relazioni significative (in quest'ambito qua, non sono più insoddisfatto come prima, in quello sessuale e sentimentale invece lo sono ancora).
Facendomi passare il disagio a forza (cosa che hanno cercato di fare in continuazione in famiglia in periodi in cui io non avevo né strumenti né modi di pensare che mi permettessero di distaccarmi in modo critico da certe figure che volevano "aiutarmi") in contesti in cui questo disagio in fin dei conti mi comunicava che questi contesti non li preferivo poi molto, non è, dal mio punto di vista, una buona mossa.
|
Ultima modifica di XL; 27-06-2015 a 10:03.
|
|
|
|