|
|
25-06-2015, 18:27
|
#21
|
Avanzato
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Provincia di Monza
Messaggi: 367
|
Quote:
Originariamente inviata da marcus8910
ma perché individui estremamente estroverso che non sembrano avere molti problemi di relazionarsi dovrebbero avere problemi con una persona introversa? Io se fossi estroverso e vedessi uno in difficoltà quanto meno gli rivolgerei la parola.
|
perchè noi sappiamo che significa essere "esclusi" e allora vedendo una persona introversa cerchiamo di "aiutarlo"
|
|
25-06-2015, 18:34
|
#22
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,248
|
Quote:
Originariamente inviata da marcus8910
Io vorrei propendere verso la prima opzione, ma perché individui estremamente estroverso che non sembrano avere molti problemi di relazionarsi dovrebbero avere problemi con una persona introversa? Io se fossi estroverso e vedessi uno in difficoltà quanto meno gli rivolgerei la parola. Invece questo almeno nel mio caso accade raramente.
|
Conosco molti simpatizzanti per i timidi, così come più volte i cosiddetti "estroversi" (e non) hanno provato ad avvicinarsi a me. Ma li evito come la peste, il mio atteggiamento li indispone, quindi si allontanano. E, ciliegina sulla torta, non è che li allontano con fare indeciso, impacciato o scorbutico: sono tranquillo, cortese e lento nell'allontanarli. Il che se ci pensi è ancora peggio. Ma forse il mio è un caso specifico avendo uno stile evitante di personalità.
|
|
25-06-2015, 18:34
|
#23
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Quote:
Originariamente inviata da marcus8910
Sicuro sto sulla difensiva ma cosa porta la gente a disprezzarmi e non semplicemente a pensare "vabbe È il suo carattere rispwtriamolo per come è"?
|
Te l'hanno detto che ti disprezzano?
Secondo me la gente non ha tempo e voglia di disprezzare a caso perché ha i cazzi suoi a cui star dietro, al massimo se puzzi disprezzano la tua puzza.
Bisogna scindere un attimo quel che si pensa da quel che è.
|
|
25-06-2015, 19:02
|
#24
|
Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,014
|
Quote:
Originariamente inviata da marcus8910
ma perché individui estremamente estroverso che non sembrano avere molti problemi di relazionarsi dovrebbero avere problemi con una persona introversa? Io se fossi estroverso e vedessi uno in difficoltà quanto meno gli rivolgerei la parola.
|
Non hanno problemi, siamo noi che ci facciamo problemi quando ci parlano, se cercano un qualche contatto lo evitiamo come la peste, vorrei vedere che poi non ci filano di striscio
|
|
25-06-2015, 19:16
|
#25
|
Banned
Qui dal: Jun 2015
Messaggi: 18
|
Quote:
Originariamente inviata da ananke
Conosco molti simpatizzanti per i timidi, così come più volte i cosiddetti "estroversi" (e non) hanno provato ad avvicinarsi a me. Ma li evito come la peste, il mio atteggiamento li indispone, quindi si allontanano. E, ciliegina sulla torta, non è che li allontano con fare indeciso, impacciato o scorbutico: sono tranquillo, cortese e lento nell'allontanarli. Il che se ci pensi è ancora peggio. Ma forse il mio è un caso specifico avendo uno stile evitante di personalità.
|
Non sei l unico Io faccio lo stesso e molti timidi credo siano prima di tutto evitanti.
|
|
25-06-2015, 19:25
|
#26
|
Banned
Qui dal: Jun 2015
Messaggi: 18
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Te l'hanno detto che ti disprezzano?
Secondo me la gente non ha tempo e voglia di disprezzare a caso perché ha i cazzi suoi a cui star dietro, al massimo se puzzi disprezzano la tua puzza.
Bisogna scindere un attimo quel che si pensa da quel che è.
|
Si a scuola praticamente me lo facevano capire tutti i giorni che non piacevo, che ero "diverso" (penso nel senso di sfigato) e se provavo a mettermi alla pari, a dire la mia, era tutto un insieme di sguardi allusivo, silenzi, frecciatine, sorrisetti. Il concetto di base era trattarmi da idiota o comunque sub normale, per sentirsi migliori loro. Ed io non credo di avere trovato la peggiore umanità, penso che le persone siano abbastanza simili ed anche la casistica di solito è standard, in un contesto con 30 persone c'è più o meno la varietà umana che trovi ovunque.
Comunque non penso di wssere Un vero timido o non interamente. In realtà mi sento abbastanza tranquillo Quando sto in mezzo alla gente non sento su di me Gli sguardi o cose del gebere , però ecco se devo farmi conoscere con persone che non conosco, li inizio a sentirmi a disagio, soprattutto provo vergogna Per la mia situazione (fuori Corso senza vita sociale quindi fallito sulle due cose che contano oggi, vita sociale e lavoro) o perché non so dire cose interessanti. Ma non ho tremori Non arrossisco etc e mi sento molto tranquillo anche se dispiaciuto per la mia condizione che non amo.
Sono un fobico o no? Di fatto non ho vita sociale e non la cerco, ma al tempo stesso ne sento la mancanza.
|
|
25-06-2015, 19:59
|
#27
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Non ricordo se ho già risposto... la mia risposta è un "sì" senza se e senza ma, troppe volte ne ho avuto le prove.
|
|
25-06-2015, 21:01
|
#28
|
Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
|
Più che disprezzo vero e proprio direi che non li capisce pienamente e per tale motivo tende ad allontanarli perchè idealizzati in chiave negativa.
La timidezza può farti apparire come snob o poco interessato ai rapporti umani, freddo, quando invece dentro di te stai scoppiando ma non trovi la forza di esprimerti. Oppure al contrario può farti apparire eccessivamente emotivo e quindi instabile, " sfigato", incapace di relazionarti anche se da "dare" avresti tanto.
Entrambi i casi non sono molto accettati dai più perchè l'eventuale rapporto che si verrebe a creare viene giudicato poco utile sulla base delle prime informazioni che sono ottenibili.
Una persona che si mostra eccessivamente insicura, emotiva e con difficoltà nell'esprimersi viene vista come " debole", un peso di cui farsi carico con l'aggravante che potrebbe pure essere troppo facile da ferire emotivamente portando a discussioni varie. Al massimo l'utilità che hai è di fare il portacandele per qualcuno o la ruota di scorta se proprio.
Se invece risulti troppo freddo, chiuso o distaccato non vieni considerato perchè sembra che te la tiri, oppure che semplicemente non hai bisogno di altre persone nella tua vita. Non può esserci un rapporto con te perchè l'idea è che il tuo " dare" sarebbe sempre misero rispetto allo sforzo altrui per dialogare con te.
Un po' come gli animali in fondo, il debole è meglio lasciarlo a morire o sfruttarlo, il forte allontanarlo perchè mina l'equilibrio del gruppo se a questo non porta vantaggi.
Questo è ciò che vedo in generale, con tutte le dovute sfumature.
Io non mi ritengo propriamente timido ma ho spesso la sensazione che siano più gli altri ad avere difficoltà a dialogare con me, o coi timidi, che non il contrario.
Nell'immediato dall'esterno non risulto neanche particolarmente freddo o chiuso. Non è così raro che, tra un po' di persone, uno sconosciuto scelgadi chiedere a me informazioni o provare a scambiare due chiacchiere, probabilmente restituisco anche l'idea di persona posata e tranquilla visto da fuori.
Il casino è dopo : lo small talk un po' non sono capace di farlo ed un po' mi si legge subito in faccia che me ne frego altamente di molte cose che questo riguardano. Aggiungiamoci che oscillo tranquillamente tra il forzare lunghi silenzi in mancanza di argomenti ed il parlare anche troppo se si tocca qualcosa che m'interessa, magari anche con toni forti.
Ciliegina sulla torta, non sono tipo che maschera i propri pensieri o assume comportamenti particolari per risultare più facilmente inserito in un gruppo. Quindi se mi si chiede un parere non è improbabile che possa risultare fuori dal coro, nel bene o nel male.
Questo da un lato mi fa vedere da alcuni come lo " sfigato " di turno, con cui è meglio avere poco a che fare, tanto è senza speranze e non è minimamente utile.
Dall'altro come terribilmente elitario o perfettamente a mio agio senza il contatto con le persone interessate. A volte c'è quasi una sorta di soggezione perchè la mia apparente freddezza ed il distacco fanno presupporre ad altri che io ho chissà quali esperienze o cultura dietro le spalle; quindi dialogare con me diviene difficile per il timore di risultare inadeguati.
Se non si capisce una persona, perchè in fondo stare a perdere tempo con lei quando ce ne sono molte altre da conoscere ? Su questo non è che si possa così dare torto alla gente " comune". Mica devono per forza essere loro a fare lo sforzo se sentono di perderci tempo.
Chi ha voglia di andare un po' oltre le prime impressioni sà che potrebbe anche assumersi un onere da cui non necessariamente ricaverà qualcosa, chi ha la volontà di fare ciò non è semplice da trovare.
|
Ultima modifica di The_Sleeper; 25-06-2015 a 21:04.
|
25-06-2015, 21:11
|
#29
|
Banned
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 203
|
Quote:
Originariamente inviata da ananke
Anarchico del sistema.
I timidi sono visti come sfigati o superbi.
Gli introversi come persone strane.
Tutto il resto è fuffa autocelebativa.
|
Liberissimi di cercare la soluzione al -vostro- problema ,se non nelle mie parole, ovunque altro vi sia gradito.
|
|
25-06-2015, 21:26
|
#30
|
Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
|
in genere no, poi vabbè c'è sempre chi non è bravissimo a capire le persone
i timidi generalmente sono schifati dal timido stesso, che spesso li individua come stro... o come nemici o come non si sa, perchè facendosi i film mentali non riesce a comprendere di trovarsi allo specchio (caratterialmente parlando) -_-
|
|
25-06-2015, 21:34
|
#31
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,248
|
Quote:
Originariamente inviata da Mortino
Liberissimi di cercare la soluzione al -vostro- problema ,se non nelle mie parole, ovunque altro vi sia gradito.
|
Non mi pare il tuo commento proponga una soluzione concreta al problema. Introversione ed estroversione sono due facce della stessa medaglia. Chiunque ne parli in termini qualitativi temo soffra di un certo complesso di inferiorità. Nulla da colpevolizzare ovviamente, ma che se ne prenda atto.
Parlando di anarchici mi hai ricordato un topic in cui un tipo scrisse "noi sociofobici, noi depressi, siamo menti sensibili, grandi artisti, abbiamo accesso a emozioni che gli altri non possono neppure concepire": in sincerità penso che farfugliare roba simile sia solo un espediente per illudersi di essere migliori di quello che si è fingendo di fare parte di una cerchia di, se mi concedi il termine, illuminati quali invece non siamo o almeno non più di chiunque altro possa esserlo o diventarlo.
Per concludere io non cerco nessuna soluzione al problema. Ho accettato che sono introverso e che ho uno stile evitante, faccio quel che posso per provare ad avere un rapporto civile entro i limiti delle mie agorafobie e delle frustrazioni che puntualmente sfogo in qualcosa di non troppo lecito; non lo stile di vita più sano che esista ma provo a fare tutto quello che è nelle mie capacità entro i limiti del trauma. Sono sicuro concorderai con me nel ritenere che una mente sana è rara sia tra estroversi che fra introversi e senza alcuna distinzione tra le due categorie.
|
|
25-06-2015, 21:43
|
#32
|
Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Nord-Est
Messaggi: 952
|
Ma chi se ne frega di cosa pensa la "gente comune"!
La gente "comune" disprezza chiunque non sia... "comune".
|
|
25-06-2015, 21:46
|
#33
|
Avanzato
Qui dal: Oct 2014
Ubicazione: veneto
Messaggi: 340
|
Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
Si è vero, una volta mi è stato detto da un ragazzo: "mi dai fastidio" io gli chiesi perché e lui mi rispose "perché pare che ti stanno per sbranare i lupi, non ti senti ridicola? La gente non ti mangia.". Suppongo che la paura altrui da chi si reputa o è più forte sia vissuta con fastidio. Avere paura è naturale per l'essere umano, nessuno ti biasimerebbe se avessi paura delle malattie o di una catastrofe naturale (ti biasimerebbe solo chi si sentirebbe immune da tali pericoli e non potrebbe comprendere il tuo sentimento di paura) ma molti biasimano chi ha paura delle interazioni sociali visto che dai non timidi/introversi le interazioni sociali non sono viste come un qualcosa di cui avere paura.
La gente "normale" tende a pensare del timido che sia patetico, debole, stupido, irrazionale (a meno che la persona in questione non sia molto empatica di carattere). Ecco il motivo per il quale i timidi sono spesso presi di mira dai bulli, perché spesse volte il timido/introverso suscita proprio fastidio/compatimento/ rabbia nei casi più estremi, nelle persone "normali"
|
Più che disprezzo x la mia esperienza i timidi suscitano compassione , o appunto fastidio .
Rabbia raramente , forse solo in persone ignoranti o molto giovani xké pensano che il timido si senta superiore a loro.
|
|
25-06-2015, 21:49
|
#34
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
|
Quote:
Originariamente inviata da ananke
Anarchico del sistema.
I timidi sono visti come sfigati o superbi.
Gli introversi come persone strane.
Tutto il resto è fuffa autocelebativa.
|
quoto fortemente.
|
|
25-06-2015, 22:11
|
#35
|
Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,410
|
secondo me non è disprezzo è pena, commiserazione...
|
|
25-06-2015, 22:46
|
#36
|
Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
|
Quote:
Caro Andry88darkside (nonché molteplici cloni), non è contemplato il tuo reintegro qui.
|
--- Moderazione ---
|
|
25-06-2015, 23:57
|
#37
|
Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
|
Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Più che disprezzo vero e proprio direi che non li capisce pienamente e per tale motivo tende ad allontanarli perchè idealizzati in chiave negativa.
La timidezza può farti apparire come snob o poco interessato ai rapporti umani, freddo, quando invece dentro di te stai scoppiando ma non trovi la forza di esprimerti. Oppure al contrario può farti apparire eccessivamente emotivo e quindi instabile, " sfigato", incapace di relazionarti anche se da "dare" avresti tanto.
Entrambi i casi non sono molto accettati dai più perchè l'eventuale rapporto che si verrebe a creare viene giudicato poco utile sulla base delle prime informazioni che sono ottenibili.
Una persona che si mostra eccessivamente insicura, emotiva e con difficoltà nell'esprimersi viene vista come " debole", un peso di cui farsi carico con l'aggravante che potrebbe pure essere troppo facile da ferire emotivamente portando a discussioni varie. Al massimo l'utilità che hai è di fare il portacandele per qualcuno o la ruota di scorta se proprio.
Se invece risulti troppo freddo, chiuso o distaccato non vieni considerato perchè sembra che te la tiri, oppure che semplicemente non hai bisogno di altre persone nella tua vita. Non può esserci un rapporto con te perchè l'idea è che il tuo " dare" sarebbe sempre misero rispetto allo sforzo altrui per dialogare con te.
Un po' come gli animali in fondo, il debole è meglio lasciarlo a morire o sfruttarlo, il forte allontanarlo perchè mina l'equilibrio del gruppo se a questo non porta vantaggi.
Questo è ciò che vedo in generale, con tutte le dovute sfumature.
Io non mi ritengo propriamente timido ma ho spesso la sensazione che siano più gli altri ad avere difficoltà a dialogare con me, o coi timidi, che non il contrario.
Nell'immediato dall'esterno non risulto neanche particolarmente freddo o chiuso. Non è così raro che, tra un po' di persone, uno sconosciuto scelgadi chiedere a me informazioni o provare a scambiare due chiacchiere, probabilmente restituisco anche l'idea di persona posata e tranquilla visto da fuori.
Il casino è dopo : lo small talk un po' non sono capace di farlo ed un po' mi si legge subito in faccia che me ne frego altamente di molte cose che questo riguardano. Aggiungiamoci che oscillo tranquillamente tra il forzare lunghi silenzi in mancanza di argomenti ed il parlare anche troppo se si tocca qualcosa che m'interessa, magari anche con toni forti.
Ciliegina sulla torta, non sono tipo che maschera i propri pensieri o assume comportamenti particolari per risultare più facilmente inserito in un gruppo. Quindi se mi si chiede un parere non è improbabile che possa risultare fuori dal coro, nel bene o nel male.
Questo da un lato mi fa vedere da alcuni come lo " sfigato " di turno, con cui è meglio avere poco a che fare, tanto è senza speranze e non è minimamente utile.
Dall'altro come terribilmente elitario o perfettamente a mio agio senza il contatto con le persone interessate. A volte c'è quasi una sorta di soggezione perchè la mia apparente freddezza ed il distacco fanno presupporre ad altri che io ho chissà quali esperienze o cultura dietro le spalle; quindi dialogare con me diviene difficile per il timore di risultare inadeguati.
Se non si capisce una persona, perchè in fondo stare a perdere tempo con lei quando ce ne sono molte altre da conoscere ? Su questo non è che si possa così dare torto alla gente " comune". Mica devono per forza essere loro a fare lo sforzo se sentono di perderci tempo.
Chi ha voglia di andare un po' oltre le prime impressioni sà che potrebbe anche assumersi un onere da cui non necessariamente ricaverà qualcosa, chi ha la volontà di fare ciò non è semplice da trovare.
|
Mi son ritrovato in tante cose che hai detto....si alternano fasi in cui sembro essere trattato come lo sfigato di turno ad altre nelle quali mi sembra di scorgere soggezione, quasi timore nelle altre persone, come se non avessero ben chiaro come rapportarsi, mentre invece tra di loro pur con el varie differenze sanno già cosa fare cosa dire ecc...
La modalità comunicativa di un timido è diversa evidentemente, per tempi modalità ecc questo disorienta , come se ci si dovesse inoltrare i n un bosco oscuro, senza sapere se alla fine ne sia valsa davvero la pena...
Vero è che spesso un timido introverso non riesce pur sforzandosi, a portare fuori le cose che ha dentro, quindi un minimo di fatica in più per interagire al meglio con certi caratteri è richiesta, non tutti ne han volgia tempo ecc e quindi si preferisce evitare direttamente il problema, tagliando i contatti, riducendoli al minimo e palesando fastidio e irritazione, specie quando si tratta di ricevere avances, gentili educate ecc, ma diverse donne reagiscono in modo cinico, acido, come se uno gli avesse fatto chissà quale torto....
|
|
26-06-2015, 07:20
|
#38
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: where the sky is made of amethyst
Messaggi: 1,669
|
dipende dai livelli secondo me...e poi proprio ''disprezzo'' dipende dalle persone...forse i bulletti delle medie.
spesso le persone quando sei sociofobico non ti vedono neanche come ''timido'' ma come una persona molto molto strana...che non possono prevedere o capire. Li disorienti. E il disagio tende ad essere trasmesso...
|
|
26-06-2015, 10:51
|
#39
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
|
solo io vedo tanta gente che se fa i fatti propri ? , già è tanto se qualcuno risponde se gli parli boh , a volte so cosi indifferenti che me pare di essere un fantasma
|
|
26-06-2015, 14:30
|
#40
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
|
Il vero problema è capire chi è questa "gente comune" che giudica male, se ci andiamo a finire anche noi tra la gente comune devo concludere che non tutti disprezzano le persone timide perché io non le disprezzo affatto .
Ricordo, quando secoli fa ero all'università, un'insegnante timida, sempre faccia alla lavagna, e sinceramente io personalmente tutto questo disprezzo non lo provavo, anzi provavo solidarietà e simpatia verso questa persona, anche se devo dire che è vero che le altre persone spesso un po' la prendevano in giro, ed anche ingiustamente, perché in fin dei conti le sue lezioni non erano mica così male come sostenevano questi qua se le si metteva a confronto con le lezioni di un'altra insegnante esuberante e comunicativa. Quest'ultima faceva ritardo spesso, non si presentava alle lezioni senza avvertire e spesso in soldoni non faceva capire un'acca di quel che spiegava anche se infarciva il tutto con citazioni "colte"... A differenza della prima, non veniva minimamente criticata o presa in giro...
Devo dire che sono contento di non far parte della "gente comune".
Stranamente poi questa insegnante (la timida) ricordava pure il mio nome, una volta che telefonai per avere informazioni rispetto ad un esame mi rispose lei e disse "ma tu sei..." pronunciando il mio cognone. In mezzo a tante persone che andavano a seguire come faceva a ricordarsi di me che ci avevo parlato sì e no un paio di volte?
Il distacco dei timidi è spesso solo apparente, e chi è timido dovrebbe saperlo meglio di altre persone questo e dovrebbe criticare molto meno negativamente una caratteristica che spesso è solo formale.
Il vero problema è che molte persone timide ed introverse invece di volersi bene si odiano e odiano all'ennesima potenza anche le loro caratteristiche che osservano talvolta in altre persone e conseguentemente finiscono con l'odiare anche loro le altre persone timide ed introverse.
Hanno introiettato questo punto di vista qua e quindi finiscono col far parte anche loro della "gente comune". In questi casi purtroppo è vero che i timidi si autogiudicano male e giudicano male anche le altre persone timide (d'altra parte cos'è questa guarigione dalla timidezza se non una forma di autodisprezzo appreso socialmente ed introiettato che sfocia poi - talvolta, in chi poi afferma di essere "guarito" - in una forma di cambiamento in sintonia col giudizio diffuso?).
In generale però, fortunatamente, non è detto che sia così, ci sono ed esistono persone timide ed introverse che non si disprezzano e non disprezzano gli altri timidi. Credo che anche in questo forum ce ne siano diverse di persone così, anche se non tutte le persone in questo forum sono così.
Se c'è una forma di guarigione verso cui vorrei tendere è quella che riconosce queste caratteristiche o questa "natura" e riesce a valorizzarla socialmente, non mi interessano molto le forme di guarigione che tendono a correggere questa "natura" perché io personalmente non la avverto e sento come qualcosa di "estraneo" questa natura, mentre avverto come estraneo il giudizio negativo che mi si vuole fare introiettare in continuazione verso questa natura qua.
E' come se si volesse correggere un mancino solo perché la maggior parte delle persone usa la mano destra... Ma perché mai il mancino dovrebbe adeguarsi? Il mancino per istinto sente che la mano sinistra è quella giusta ma siccome le persone intorno a lui sentono che quella giusta è la destra va "aiutato" in tal senso a convincersi che va usata la destra. Io queste forme di aiuto qua le rigetto: non vedo come una necessità terapeutica questa del correggersi in certi sensi. Molto spesso poi è solo una forma di violenza sociale verso il singolo che il singolo ha introiettato. In passato poi effettivamente i mancini venivano corretti, non so ora se questa usanza barbara dell'educazione è ancora in voga, spero proprio di no.
Io non odio proprio nessuna persona che ha queste caratteristiche e nemmeno mi faccio problemi ad interagire o dimostrare simpatia nei confronti di persone che sono, sotto questi aspetti, molto simili a me, perciò non so...
Direi che anche diversi miei amici sono abbastanza introversi ma io li continuo a frequentare comunque perciò io giudico diversamente, la "gente comune" poi faccia quel che le pare, io non condivido affatto questi punti di vista qua di valutazione.
|
Ultima modifica di XL; 26-06-2015 a 15:13.
|
|
|
|