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Originariamente inviata da BlackOpal
Avete notato come certe persone, tipo i malati terminali, ammalati di cancro, leucemia ed altre malattie orribili, invalidanti e spesso incurabili, nonostante tutto hanno una forza di volontà ed una voglia di vivere invidiabile mentre noi (o buona parte) siamo "sani" potremmo fare tante di quelle cose con molta facilità ma non riusciamo ad apprezzare un solo giorno della nostra vita, sprecandola? A volte penso questo e mi sento in colpa, a voi è mai successo?
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Ma non ce l'hanno mica tutti questa spinta. Chi è malato generalmente tutta questa voglia di vivere non ce l'ha, e nella maggior parte delle famiglie dove c'è una persona malata (dove questa malattia è davvero grave ed invalidante) non si respira un'aria leggera proprio per questo, quella persona poi trascina il resto della famiglia anche in uno stato depressivo.
Su 100 casi, ci si concentra solo sulle 30 eccezioni che probabilmente possiedono risorse per compensare lo squilibrio e si dimenticano le altre 70.
Sono stato a contatto con diverse persone anziane e malate e nei casi concreti che ho osservato non ho trovato nessuno che avesse questo atteggiamento tenace e combattivo di attaccamento alla vita.
Solo una persona ho conosciuto che ha fatto di tutto finché è stata relativamente bene, ma poi con l'acutizzarsi dei sintomi è peggiorata anche lei e poi è morta. La norma è che le malattie, soprattutto quelle che producono dolori cronici o che producono gravi stati di disabilità cognitiva e fisica, aggravano o attivano stati depressivi, non fanno venire più voglia di vivere.
Fatevi un giro in un ospedale, io tutta questa vitalità in posti del genere non l'ho mai vista, infatti secondo me bisogna essere anche schermati mentalmente per non farsi trascinare giù stando sempre a contatto con persone sofferenti.