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21-06-2014, 12:06
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#21
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Ah non penso proprio (cit.) Mi sembra solo un'allegra presa per il culo, il "siete degli sfigati mollatela" o un'infierire, un sentirsi "grandi" in un forum di gente con problemi.
È facile vincere facile, andate in un forum di figobulli
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se ce l'hai con me ha i proprio sbagliato indirizzo , io tutto sono meno che un figobullo e non ho mai preso i giro nessuno , poi vivo malissimo la mia condizione ti basta?
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21-06-2014, 12:23
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#22
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
se ce l'hai con me ha i proprio sbagliato indirizzo , io tutto sono meno che un figobullo e non ho mai preso i giro nessuno , poi vivo malissimo la mia condizione ti basta?
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Non era rivolta a te ma al signor Muttley.
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21-06-2014, 12:42
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#23
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Quote:
Originariamente inviata da pablo19
ho capito che la gente normale considera la fobia sociale di una persona come noi una cosa molto semplice da superare ma nn e cosi cavolo! Le poche volte che riesco ad espormi e dire alla gente che sn timido loro mi rispondo "ma va che problema ce' parla e si risolveve tutto" non hanno la minma idea della nostra sofferenza molte volte mi rispondo che ce gente molto piu sfortunata e che cazzo peggio di questa fobia nn esiste niente d'altro!!
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Quotoooo!!!!!!!!!!!!!
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21-06-2014, 13:18
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Ma secondo me muttley intendeva dire che il sociofobico pensa che non ci siano possibilità di rinascere e si sente spacciato e senza speranza un pò a priori,sopravvalutando in questo senso il suo disturbo,ma non nel senso che è un mollaccione che non si impegna,ma nel senso che il disturbo gli appare più inesorabile rispetto alla realtà (forse),
me ne accorgo con l'ansia a volte anche io,
non credo volesse prendere per il culo
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Esattamente
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21-06-2014, 13:53
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#25
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
muttley non è affatto un bulletto virtuale, ma uno che cerca di aiutare forte della sua esperienza personale
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Esattamente, lui come molti altri utenti.
Il problema, come ho già scritto prima, è che c'è un gruppo di utenti (non è mio interesse "fare i nomi") che invoca l'immunità da confronti accesi o critiche, osservazioni di natura esteriore, ecc. per patologia sottostante o per carattere/comportamento/pregresso potenzialmente incompatibile (es. disturbi alimentari, idealizzazioni di suicidio, disabilità, permalosità, ecc.).
Tante volte sembra che si auspichi un forum composto solo da fobici sociali gravi, soli e che le tematiche debbano essere solo sfoghi coadiuvati da rancore per gli artefici del male delle persone.
Per me è giusto che ci siano queste sezioni e discussioni ma ci devono essere anche gli off topic e topic più orientati al confronto del proprio disagio.
Ci sono tanti esempi...
Le discussioni dove si parla di esteriorità, bellezza, peso si vorrebbero censurare perché ledono l'utenza anoressica/bulimica/obesa/dismorfofobica, ecc.
Le discussioni dove si parla di sesso si vorrebbero censurare perché ledono l'utenza in astinenza, vergine non per scelta, sessuofobica, bigotta, spiccatamente romantica, ecc.
Penso che, nel momento in cui il forum si decide di aprirlo ad un gruppo trasversale di persone (quindi NON limitato al fobico sociale grave con diagnosi), tutte le "categorie" di utenza abbiano il diritto di esprimersi, anche se un concetto può urtare un'altra categoria ed anche se il confronto si traduce in critiche costruttive al prossimo.
Poi, c'è un regolamento che è ben scritto secondo me e che tutela adeguatamente tutte le realtà.
Ovvio che questo non autorizza nessuno a sfociare nelle ingiurie e/o nella diffamazione e che non ci dev'essere un intento doloso e reiterato per colpire le persone.
Quote:
magari pecca di ottimismo ma meglio quello che piangersi sempre addosso no ?
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Penso che il pessimismo, anche se alimentato dalla condizione dell'individuo, sia quanto di più deleterio per il fobico.
L'ho già scritto in passato, c'è una fetta d'utenza che si trova in una sorta d'incertezza d'intenti.
Ricevere continui messaggi sull'ineluttabilità di un epilogo negativo per la propria condizione, il continuo bombardamento su quanto le persone siano stronze, su quanto l'esteriorità condanni per sempre, l'insistere nel portare dinamiche personali come tautologie quando sono palesemente irreali, o quantomeno soggettive, agli occhi di qualsiasi persona con un esame di realtà non compromesso da brutte esperienze o altro, non fa altro che far vacillare negativamente questa fetta d'utenza.
Uno, imbottito di "forever alone", "nessuna libera", "valori facciali", "non credere mai a tutto quello che ti dice il prossimo", "le ragazze cercano solo Tizio", "i ragazzi cercano solo Tizia", "nessuno ci capirà mai, tutti stronzi i normaloni", ecc. finisce col convincersene e pendere sempre più dalle labbra di questa comunità virtuale quando invece sentire "forever alone" controbattuto dal "no, pensavo anch'io così, poi è successo bla bla bla..." ti permette non solo di ponderare le convinzioni ma anche d'individuare potenziali vie di risoluzione.
Quote:
davvero non capisco queste guerre virtuali tra di noi che dovremmo essere su questo forum per cercare di aiutarci mah...
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Umanamente la spiegazione è semplice: molte persone si rifugiano qui perché nella realtà non trovano né comprensione, né ascolto e, quindi, nel momento in cui vedono l'oasi minacciata dalla diversità che porta, purtroppo, al confronto spesso non piacevole, cercano di difendere la propria "etnia".
Ma questo accade in qualsiasi contesto.
Quote:
Originariamente inviata da Biomotivato
Certo! Ma sono disturbi che sono nati da traumi tremendi nell'infanzia oppure disturbi con cui ci si e' nati e ci si vivra' per sempre, ma almeno controllandoli piano piano ci si puo' migliorare no? (Non dico che si riuscira' ad avere una qualita' della vita nornale data la loro gravita'.. mal almeno decente)
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Questo è vero ed è un approccio ottimale però riconosco anch'io che ci sono individui che hanno cronicizzato il loro disagio al punto da diventare non risolubile, né mitigabile.
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21-06-2014, 14:46
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#26
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Intermedio
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 199
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con il solo ragionamento non se ne esce: bisogna anche *fare* qualcosa e quando (se ...) si ottiene qualche riscontro positivo allora ecco che si fa un passo avanti.
Purtroppo i passi in avanti sono sempre molto piccoli, dei progressi infinitesimi che vanno integrati su un tempo molto lungo per avere di fronte un risultato tangibile. (lo sto sperimentando su me stesso...)
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21-06-2014, 14:46
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Ragionare fino a un certo punto...poi
Bisogna passare all azione
Se si vuole davvero cambiare
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21-06-2014, 16:04
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#28
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Oh! Oh! Aiutare a ricevere il colpo di grazia. Fareste ridere se non foste "pericolosi" con i vostri discorsi camuffati da aiuti ma in realtà solo nutrimento per il vostro enorme ego
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21-06-2014, 16:27
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#29
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso
Anche io ho avuto l'impressione da sempre che qui dentro ci sia un certo numero di persone, meno problematiche delle altre, che gongolano a farsi vedere risolutivi, ottimisti, vincenti (sul lavoro, con le donne o in altri campi). Del resto, dire che non c'è nulla che non si può cambiare e che non c'è nulla che richiede rassegnazione, è come affermare che è solo colpa "nostra". Ergo: io ce l'ho fatta, voi no.
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Esatto. Ma facile essere "Big in Japan"
Ci dicono che ci culliamo nel nostro pessimismo e difficoltà? Loro si beano della loro vita e delle proprie capacità... Ma provate a farlo con gente narcisista e piena di autostima
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27-06-2014, 00:40
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#30
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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C'è chi sottovaluta certe problematiche (ad esempio la fobia sociale, ma non solo) poiché, fondamentalmente povero di empatia ed immaginazione, risulta incapace di comprendere i disagi che esse possono procurare, oppure - cosa assai più grave - poiché non è proprio motivato a farlo.
C'è poi chi sottovaluta certe problematiche poichè, soffrendone lui stesso ma al contempo non riuscendo più a tollerare di doverle sopportare, preferisce alleviare il suo dolore illudendosi di essere "guarito" e scaricando la sua frustrazione su coloro che si trovano in uno stadio più avanzato del problema (le c.d. persone "che a differenza sua non ce l'avrebbero fatta").
Va da sé che una persona autenticamente guarita non si sognerebbe mai nemmeno per un istante di sminuire i problemi di cui lei stessa, in passato, ha sofferto, problemi che le hanno arrecato tanto penare, e che le hanno richiesto tanti sforzi ed impegno per essere affrontati. Il che la dice lunga sul marcio che si cela dietro l'odierno fiorire di tanti sedicenti guru dell'ultima ora, nonché dietro l'atteggiamento solo all'apparenza aperto ed altruista che essi assumono...
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Ultima modifica di Tararabbumbieee; 27-06-2014 a 00:55.
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27-06-2014, 00:44
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#31
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Non credo che quelle persone siano qui per diletto e non mi sento neppure di sminuire coloro che sul forum sembrano apparentemente senza problemi, o quasi, solo perchè magari faticano ad aprirsi...
Condivido.
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ci sono vari stadi da quel che ho potuto capire
con qualcuno ho parlato in privato, ho avuto la impressione che c'è gente
per cui la fobia sociale è veramente invalidante , altri sono semplicemnte timidi, altri ancora soffrono di nevrosi
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27-06-2014, 01:38
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Esatto. Ma facile essere "Big in Japan"
Ci dicono che ci culliamo nel nostro pessimismo e difficoltà? Loro si beano della loro vita e delle proprie capacità... Ma provate a farlo con gente narcisista e piena di autostima
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O con gente che lamenta al mondo la propria bruttezza (tutta da dimostrare) salvo poi non farsi problemi a dire ad altri quanto li trovano sgradevoli esteticamente e insinuare che non posso avere chance che con le bruttone
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27-06-2014, 03:46
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#33
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,542
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
esatto!
poi la depressione è a volte un 'male inguaribile' ho conosciuto ragazzi intelligenti , laureati con una moglie bellissima che avevano tentato più volte il suicidio , non c'è una spiegazione logica a ciò...
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Si che cè, oh sti tipi come li descrivi hanno avuto un lutto o qualcosa di grave, o e che vogliono troppo dalla vita, più hanno e più vogliono e non si rendono conto che hanno tutto.....la depressione non viene da sola senza motivo, cè sempre un motivo...
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27-06-2014, 09:55
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#34
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,047
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A mio parere cercare di tirar su, anche in maniera forte e diretta, le persone non è sbagliato.
Tante volte qui vedo davvero discussioni dove pur di non accettare che il problema è dentro di sè ci si scaglia contro categorie specifiche di persone. In quei casi spesso cerco di dire la mia, di far vedere come certi ragionamenti siano estremizzati appositamente dal proprio inconscio per non vedere problemi interiori.
Allo stesso modo però spesso mi infastidiscono certi messaggi strafottenti di alcuni che davvero pensano di avere la verità in tasca. Ma la cosa che mi dispiace è che i contenuti son spesso giusti, ma vengono esposti con tale arroganza e sentore di sentirsi superiori agli altri che irritano pure me che sono un'ottimista di natura e che li condivido pure.
Insomma, ci son errori da entrambe le barricate.
E spesso diventa solo una guerra tra poveri.
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27-06-2014, 10:12
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#35
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da zoe666
A mio parere cercare di tirar su, anche in maniera forte e diretta, le persone non è sbagliato.
Tante volte qui vedo davvero discussioni dove pur di non accettare che il problema è dentro di sè ci si scaglia contro categorie specifiche di persone. In quei casi spesso cerco di dire la mia, di far vedere come certi ragionamenti siano estremizzati appositamente dal proprio inconscio per non vedere problemi interiori.
Allo stesso modo però spesso mi infastidiscono certi messaggi strafottenti di alcuni che davvero pensano di avere la verità in tasca. Ma la cosa che mi dispiace è che i contenuti son spesso giusti, ma vengono esposti con tale arroganza e sentore di sentirsi superiori agli altri che irritano pure me che sono un'ottimista di natura e che li condivido pure.
Insomma, ci son errori da entrambe le barricate.
E spesso diventa solo una guerra tra poveri.
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27-06-2014, 10:23
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#36
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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Sottovalutare il problema e' il primo passo per cambiarla
Solo che troppo spesso ne rimaniamo ossesionati e non riusciamo a combatterla .-. Tendiamo appunto a ingigantirla
Esempio: quando uno va in sbornia sottovaluta un sacco la sua fobia sociale e ai trasforma magicamente in un estroversone
Magia?? No. Bisogna solo imparare a sottovalutare il problema
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27-06-2014, 10:38
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#37
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
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Quote:
Originariamente inviata da Biomotivato
Sottovalutare il problema e' il primo passo per cambiarla
Solo che troppo spesso ne rimaniamo ossesionati e non riusciamo a combatterla .-. Tendiamo appunto a ingigantirla
Esempio: quando uno va in sbornia sottovaluta un sacco la sua fobia sociale e ai trasforma magicamente in un estroversone
Magia?? No. Bisogna solo imparare a sottovalutare il problema
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Mah io penso che quando uno arriva a sottovalutare il problema, fondamentalmente è guarito. Il fatto è che questo non è il primo passo ma l'ultimo. O uno degli ultimi. Forse il primo passo è riconoscere e accettare i propri problemi, vedendoli nella loro reale entità. Ne più ne meno. Incominciare a pensare a come si potrebbe cambiare, a fare piccole cose nella giusta direzione, non lasciarsi abbattere dai passi falsi che inevitabilmente si compirà
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27-06-2014, 11:45
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#38
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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Quote:
Originariamente inviata da Clend
Mah io penso che quando uno arriva a sottovalutare il problema, fondamentalmente è guarito. Il fatto è che questo non è il primo passo ma l'ultimo. O uno degli ultimi. Forse il primo passo è riconoscere e accettare i propri problemi, vedendoli nella loro reale entità. Ne più ne meno. Incominciare a pensare a come si potrebbe cambiare, a fare piccole cose nella giusta direzione, non lasciarsi abbattere dai passi falsi che inevitabilmente si compirà
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si, diciamo che entrambe le cose andrebbero fatte insieme
una volta che si ha capito da dove vengono i problemi, è più facile gestirli. se uno non ha capito da dove vengono si sente spaesato, in un certo senso, e non sa dove cominciare per iniziare
una volta compreso il problema il passo successivo è sottovalutarlo, come se non ci fosse, non fosse mai esistito
ad esempio un timido che ha difficoltà a relazionare, ogni volta che si trova davanti una persona nuova tende ad entrare nel panico, prerchè sa di avere il problema nel relazionare (appunto, perchè l'ha ingigantito e si sente cosi limitato)
se invece sottovaluta il problema, non entra in panico perchè da poco peso alla sua difficoltà nel relazionare, magari ci proverà e sarà più naturale
dico questo perchè è uno dei modi che ho usato per affrontare i miei problemi. per esempio qualche tempo fa ho giocato a pallavolo con 5 persone che mi erano totalmente sconosciute e ci ho anche parlato. questa cosa un anno fa per me era impensabile
è lo stesso approccio che sto usando per la mia balbuzia e piano piano sto migliorando
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27-06-2014, 11:47
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#39
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Banned
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 467
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Quote:
Originariamente inviata da Gendo Ikari
Secondo me, tutti i disturbi della psiche sono sottovalutati (banalizzati) da chi non ce li ha: sei sociofobico? Beh esci un po' di piu' con gli amici ... sei depresso? Beh cerca di vedere le cose piu' positivamente ... e cosi' via senza rendersi conto che cambiare la forma mentale di una persona è una cosa difficile e lunga (quando riesce ...)
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Sì, purtroppo è così. Chi non ne soffre, per sua fortuna, non può capire. Ai loro occhi la soluzione appare così semplice... ma per chi ne soffre è peggio che dover scalare l'Everest a mani nude.
Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
C'è chi sottovaluta certe problematiche (ad esempio la fobia sociale, ma non solo) poiché, fondamentalmente povero di empatia ed immaginazione, risulta incapace di comprendere i disagi che esse possono procurare, oppure - cosa assai più grave - poiché non è proprio motivato a farlo.
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Esatto. Forse molti di noi eccedono persino in empatia, ma altri ne sono totalmente privi.
Un esempio molto semplice, tratto dalla mia esperienza diretta, ha visto persone (anche appartenenti alla sfera familiare) che prima hanno distrutto la mia autostima, e poi - senza mai accorgersi di come la mia fosse una autentica sofferenza - hanno avuto il coraggio di dirmi, a ripetizione, di incrementare la quantità di fiducia in me stesso.
Dico io: come può una persona che è diventata sociofobica (ed anche tante altre cose) ritrovare di colpo la propria autostima se tutti gli altri continuano non solo a sottovalutare/ignorare la realtà che hanno davanti agli occhi, ma anche ad aumentare quotidianamente il grado di disagio dell'individuo in questione?
Per forza che poi questo disturbo viene sottovalutato! Per le varie controparti è un fenomeno incomprensibile, senza alcuna apparente ragion d'essere.
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27-06-2014, 12:22
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#40
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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LA fobia sociale è una paura, la paura degli altri. Come tutte le paure, si sconfigge affrontandola. Hai paura del buio? Devi stare al buio per un po' di tempo. Hai paura di volare? Prendi l'aereo per diverse volte? Hai paura dei cani? Devi stare coi cani.
Non c'è da stare a farsi tante seghe mentali sul fatto che chi cerca di aiutarci ci dia consigli "banali e scontanti, che per me non possono funzionano perchè blabla".
Se un amico ti dice: "Ah, ma sei fobico? Allora esci di più e vai alle feste!". Ha palesemente ragione. Si chiama esposizione. Poi, può averlo detto con poca empatia, ma resta il fatto che abbia ragione.
La mia terapeuta non è che abbia fatto diversamente, certo non mi ha buttato subito nelle feste, ma ha cominciato a "impormi" di stare fra la gente e sopratutto di cominciare a cambiare modo di pensare/reagire.
La verità è che comunque il fobico è difficile da aiutare. Ha un po' questo orgoglio di non voler aiuto da nessuno come a voler dimostrare di potercela fare da solo, ma dentro di se vorrebbe una persona accanto ad aiutarla. Spesso ritiene che tutti i dottori siano inutili, ma se il consiglio arriva da un suo amico, lo rifiuta dicendo che lui non è un medico.
Oltre al fatto che spesso c'è questa richiesta di empatia "one way only", vedi il thread Psicofarmaci e libido.
Ma basta vedere il forum in generale: i commenti di solito sono acidi, volti all'offesa di altri utenti/categorie/mondo esterno. Come mi ha detto la mia terapeuta, "Se sei sempre così distaccato verso tutto ciò che ti circonda, così rancoroso, non riuscirai mai a creare solide amicizie e ad essere veramente empatico. Lavoriamoci su."
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