Gli Stati Uniti devono la loro superiorità non alla supremazia economica o tecnologica bensì a quella valutaria. Il dollaro è la principale valuta di riserva e di scambio nel mondo, in particolare il petro-dollaro. Gli Usa stampano moneta per finanziare la loro spesa pubblica ma la loro inflazione rimane moderata perché la valuta esce dai confini americani dal momento che gli altri paesi devono acquistare scorte di dollari per il petrolio. Così facendo gli americani "spalmano" la loro inflazione nel resto del mondo. Chi si oppone alla dittatura del petro-dollaro come Gheddafi o Saddam, viene bombardato. Adesso però diversi paesi quali Cina, Russia e Iran vogliono de-dollarizzarsi adottando un'altra valuta per i loro scambi, possibilmente una con un sottostante che può essere oro, argento o altro. Si tratta di paesi con armi nucleari e le armi nucleari sono un deterrente troppo grosso anche per le oligarchie finanziarie americane. Il processo di de-dollarizzazione sembra quindi destinato a compiersi volente o nolente il deep state di Washington.
Nella politica americana prevalgono due fronti: quello trumpiano, più propenso ad accettare la fine della supremazia del dollaro e orientato a riportare l'industria, la manifattura e l'economia reale in America dopo che queste ultime erano state delocalizzate nei paesi in via di sviluppo a partire dagli anni 70 in favore dell'economia finanziaria.
Quello neo-con e dem che invece non riesce ad accettare la fine dello strapotere finanziario americano e vorrebbe scatenare guerre e conflitti in tutto il mondo.
Ovviamente io penso che Trump sia l'alternativa preferibile, e per rispondere in anticipo a possibili obbiezioni:
1) il "golpe" del J6 è stato una buffonata, si è visto chiaramente che i manifestanti sono stati lasciati entrare dal servizio di sicurezza e non hanno fatto grossi danni. Per cui quando sento dire "gnoooo, Sdrumpf è un pericolo per la democrazia, il J6 ecc. ecc." capisco di avere a che fare con gente disinformata.
2) Trump vuole proibire l'aborto all'ottavo mese, vuole proibire i trans nelle competizioni femminili, vuole proibire il pecorino sardo sulla carbonara ecc.
Si può essere più o meno d'accordo su queste scelte, ma la cosa più importante è evitare conflitti su larga scala, abbandonare politiche imperialiste e riportare un minimo di economia reale nella società americana.
3) Trump non ha pagato le tasse nell'anno fiscale 1938 e una prostituta lo ha accusato di averla palpeggiata nel 1985. Per queste considerazioni rimando al punto 2 e aggiungo che nessuno è senza peccato: andatevi a vedere le magagne della famiglia Biden o andatevi a leggere cosa ha fatto la Pelosi in fatto di insider trading.
Per ulteriori approfondimenti vi invito a leggere o ad ascoltare gli interventi di Giacomo Gabellini.