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02-06-2021, 16:19
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#1
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Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,459
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Io non credo in niente, non mi interessano interazioni sociali, non mi interessa avere un buon lavoro, non mi piace nessun lavoro, non mi piace lavorare, non mi realizzo attraverso la carriera, non voglio avere figli, non ho interessi duraturi, tutto finisce per annoiarmi dopo pochissimo tempo, non mi interessano i soldi, non mi interessa comprare cose, non mi cambia nulla uscire o stare a casa, non voglio una famiglia, non voglio avere figli, detesto il lusso, detesto le gerarchie di ogni tipo, detesto la prepotenza, la discriminazione, l'odio, la schiavitù e lo sfruttamento in ogni sua forma, non mi piace nulla, detesto qualsiasi tipo di mestiere, detesto qualsiasi tipo di studio, non mi frega nulla di viaggiare, non mi interessa il bel fisico, al diavolo le religioni, al diavolo l'automobile, al diavolo la villa con piscina.
Uno come me, che non ha nulla da spartire con la vita, che non ama vivere in società, che non ci trova nulla, che non ha una minima spinta verso qualcosa, verso degli obiettivi da raggiungere, che non sa neanche ritagliarsi 1 ora al giorno per dedicarsi ai suoi interessi (perché non ne ho alcuno), cosa deve fare? (Escluso uccidersi ovviamente) . Con questo non sto dicendo che sono infelice, sto dicendo che vivo in uno stato di scialba e insipida neutralità. Questa vana ricerca della felicità per me è già finita in partenza. Ma che cosa dovrei fare?
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02-06-2021, 16:23
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Smetterla con l'ossessione per la felicità.
Se davvero non tendi verso niente sei già a posto così.
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02-06-2021, 16:26
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Smetterla con l'ossessione per la felicità.
Se davvero non tendi verso niente sei già a posto così.
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Lasciando stare la felicità, come si può dare un senso alla propria esistenza? Si sopravvive semplicemente?
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02-06-2021, 16:29
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Locharb
Lasciando stare la felicità, come si può dare un senso alla propria esistenza? Si sopravvive semplicemente?
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Perché no?
Dove sta scritto che è obbligatorio dare un senso?
Uno se lo dà se gli interessa farlo.
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02-06-2021, 18:05
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,582
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Credo sia tutto molto soggettivo, forse non serve rincorrere la vera felicità ma cercare di individuare quelle cose che ci fanno stare meglio, che ci fanno sentire meglio e più sereni, che ci regalano qualche soddisfazione.
Oltretutto credo non sia nemmeno una ricerca definitiva e statica, non è detto che ciò che ci dà serenità oggi lo farà per sempre.
Chiaro, non si tratta di un percorso semplice, ma su di me credo abbia funzionato... Con il tempo sono riuscito ad identificare quelle attività che mi rendono un po' più soddisfatto.
Non ne traggo gran felicità (anche perché il forte entusiasmo non fa proprio parte del mio carattere), ma è almeno qualcosa...
Parlando di esempi concreti, nel mio caso, in questo momento si tratta di: contatto con la natura, contatto con alcune forme d'arte ed impegno per approfondirne la conoscenza, visitare/scoprire posti mai visti, esplorazione gastronomica (anche attivamente, provando a cucinare cose nuove), apprendimento di una nuova lingua straniera, impegno nel sociale per tutela di beni culturali/ambientali (e forse mi dimentico qualcosa...).
Nulla che mi renda una persona particolarmente realizzata (nel senso comune del termine), ma sono tutte cose importanti per me.
Il lavoro stesso è importante nella misura da permettermi di godere delle cose di cui sopra, non ho bisogno di riconoscimenti particolari in quest'ambito, non mi farebbero sentire più felice
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02-06-2021, 18:48
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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La felicità è per me qualcosa di assolutamente irraggiungibile, e me ne faccio una croce da tanti anni. (ma lo è per tutti, è nella natura e struttura umana, sia di psiche che di corpo).
Tornando terra terra senza speculazioni "mistiche" (La felicità che intendo io non ha nessun Attinenza con la concezione comune), l'unica attività che oramai mi fa sentire bene, che mi da "ossigeno" Con una parvenza di senso e motivo per non finirla qua è uscire con il mio amico, quelle 1/2 volte a settimana che ci vediamo le aspetto come il Messia...
Certo è che se fosse per me, farei tante altre cose, ma mancano fondi e compagnia, per esempio viaggiare in primis.
Ma in questo caso non saprei che dire, solo trovare mezza cosa che ti faccia sentire vivo, è banale e lo hanno detto tutti ma non saprei che altro consigliare.
La vita non ha senso, semplicemente bisognerebbe godere di tutto ciò che ci piace, si può e si vuole.
Concludo dicendo che anche io sento questa non appartenenza alla vita, e alla società in generale... Vorrei che tutto fosse come voglio io, ma alla fine sono io che devo piegarmi alla realtà.
Scusate la lunghezza.
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04-06-2021, 10:16
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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ora mi sento come te, però in passato alcuni degli obiettivi che hai scritto ho provato a raggiungerli, inutile dire che arrivando tardi e impreparato ho sempre e solo preso delle gran facciate nei muri e così adesso non li ricerco più
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04-06-2021, 12:50
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#8
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
La felicità consiste in quello che non raggiungerò mai.
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è la natura..
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04-06-2021, 13:02
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Più o meno mi ritrovo in questa condizione, l'apatia e l'anedonia dominano su tutto. Ho qualche hobby e interessi ma sono palliativi ammazza-tempo, non credo in nulla e nulla mi appassiona o mi spinge ad impegnarmi per un qualche inutile obiettivo. Vedo le persone che si ammazzano di fatica pur di arrivare a dei risultati sottoponendosi a vere e proprie torture. Non capisco quale forza li spinga, quale prospettiva se non di dover disfare e ricominciare una volta raggiunto quel determinato risultato per persgurine un altro, e così via. Comunque alla fine si invecchia e si crepa fra atroci agonie e tormenti. Per molti la vita è questa, per me non ha senso e non l'ha mai avuto.
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Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 04-06-2021 a 13:04.
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04-06-2021, 13:05
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Chi ha problemi di non sapere chi vuole essere,chi è,a chi non è stato insegnato a coltivare passioni..invecchiando il rischio di cadere in depressione è molto alto,grazie mamma,grazie papà
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04-06-2021, 13:29
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,614
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Quote:
Originariamente inviata da Locharb
Io non credo in niente, non mi interessano interazioni sociali, non mi interessa avere un buon lavoro, non mi piace nessun lavoro, non mi piace lavorare, non mi realizzo attraverso la carriera, non voglio avere figli, non ho interessi duraturi, tutto finisce per annoiarmi dopo pochissimo tempo, non mi interessano i soldi, non mi interessa comprare cose, non mi cambia nulla uscire o stare a casa, non voglio una famiglia, non voglio avere figli, detesto il lusso, detesto le gerarchie di ogni tipo, detesto la prepotenza, la discriminazione, l'odio, la schiavitù e lo sfruttamento in ogni sua forma, non mi piace nulla, detesto qualsiasi tipo di mestiere, detesto qualsiasi tipo di studio, non mi frega nulla di viaggiare, non mi interessa il bel fisico, al diavolo le religioni, al diavolo l'automobile, al diavolo la villa con piscina.
Uno come me, che non ha nulla da spartire con la vita, che non ama vivere in società, che non ci trova nulla, che non ha una minima spinta verso qualcosa, verso degli obiettivi da raggiungere, che non sa neanche ritagliarsi 1 ora al giorno per dedicarsi ai suoi interessi (perché non ne ho alcuno), cosa deve fare? (Escluso uccidersi ovviamente) . Con questo non sto dicendo che sono infelice, sto dicendo che vivo in uno stato di scialba e insipida neutralità. Questa vana ricerca della felicità per me è già finita in partenza. Ma che cosa dovrei fare?
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Più o meno mi ritrovo in questa condizione, l'apatia e l'anedonia dominano su tutto. Ho qualche hobby e interessi ma sono palliativi ammazza-tempo, non credo in nulla e nulla mi appassiona o mi spinge ad impegnarmi per un qualche inutile obiettivo. Vedo le persone che si ammazzano di fatica pur di arrivare a dei risultati sottoponendosi a vere e proprie torture. Non capisco quale forza li spinga, quale prospettiva se non di dover disfare e ricominciare una volta raggiunto quel determinato risultato per persgurine un altro, e così via. Comunque alla fine si invecchia e si crepa fra atroci agonie e tormenti. Per molti la vita è questa, per me non ha senso e non l'ha mai avuto.
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Mi ritrovo in tutto ciò che avete descritto.
La depressione, il DOC, l'anedonia, l'apatia, ti prosciugano corpo e mente.
Ormai vivo in questo limbo tra la vita e la morte senza alcun interesse, ho perso le passioni ed hobby, non c'è niente che mi dia appagamento o soddisfazione, non c'è più alcun obiettivo o scopo, non trovo più senso in niente, sembra tutto insignificante, inutile ed effimero.
Inoltre sono totalmente alienato dalla società e sempre più lontano dal resto del mondo, incapace di affrontare una vita normale come le persone comuni.
Ultimamente penso sempre più al suicidio, e sono sempre più le volte in cui provo a tagliarmi nei pressi delle vene ma non riesco ad andare abbastanza in profondità, forse per paura del dolore; o prendo gli psicofarmaci con l'alcol, ma le quantità non sono così eccessive da causare problemi.
Forse sono solo metodi per cercare di distrarmi un po' dai soliti pensieri ossessivi e rimuginii concentrandomi sul dolore o stordendomi con le sostanze...
Alla fine non riesco neanche a farla finita, sono un codardo e ho paura di fare un lavoro a metà e rimanere solo menomato, paralizzato o fare peggio.
Ma ad andare avanti così non riesco più...
Proseguo per inerzia, un'ora alla volta, scandite solo dai momenti in cui devo prendere i farmaci. Ormai non distinguo più neanche i giorni della settimana.
Sto qui, chiuso in camera al buio, come un'ameba, un parassita, seduto a fissare il monitor del pc o sdraiato sul letto a guardare il soffitto vuoto
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Ultima modifica di cancellato21736; 04-06-2021 a 13:35.
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04-06-2021, 14:42
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: A casa mia
Messaggi: 838
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Quote:
Originariamente inviata da Locharb
Io non credo in niente, non mi interessano interazioni sociali, non mi interessa avere un buon lavoro, non mi piace nessun lavoro, non mi piace lavorare, non mi realizzo attraverso la carriera, non voglio avere figli, non ho interessi duraturi, tutto finisce per annoiarmi dopo pochissimo tempo, non mi interessano i soldi, non mi interessa comprare cose, non mi cambia nulla uscire o stare a casa, non voglio una famiglia, non voglio avere figli, detesto il lusso, detesto le gerarchie di ogni tipo, detesto la prepotenza, la discriminazione, l'odio, la schiavitù e lo sfruttamento in ogni sua forma, non mi piace nulla, detesto qualsiasi tipo di mestiere, detesto qualsiasi tipo di studio, non mi frega nulla di viaggiare, non mi interessa il bel fisico, al diavolo le religioni, al diavolo l'automobile, al diavolo la villa con piscina.
Uno come me, che non ha nulla da spartire con la vita, che non ama vivere in società, che non ci trova nulla, che non ha una minima spinta verso qualcosa, verso degli obiettivi da raggiungere, che non sa neanche ritagliarsi 1 ora al giorno per dedicarsi ai suoi interessi (perché non ne ho alcuno), cosa deve fare? (Escluso uccidersi ovviamente) . Con questo non sto dicendo che sono infelice, sto dicendo che vivo in uno stato di scialba e insipida neutralità. Questa vana ricerca della felicità per me è già finita in partenza. Ma che cosa dovrei fare?
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Per vivere questa scialba e insipida neutralità lavori o hai altre fonti di sussistenza?
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Ultima modifica di Newage; 04-06-2021 a 15:08.
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04-06-2021, 15:07
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,078
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se non hai problemi di sussistenza e l’anedonia non ti porta a desiderare la morte potresti semplicemente darti all’edonismo, quindi ‘goderti’ la vita con cibo, sostanze chimiche e piaceri materiali in genere.
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06-06-2021, 02:33
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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La felicità penso di averla provata solo da bambino quando non c'erano diversità tra coetanei ed eravamo lontani dai giudizi...
Dopo l'infanzia se si sviluppano fobie/disturbi mentali è difficile essere felici.
Io da quando ho circa 10 anni non ho un ricordo che non abbia un continuo senso di disagio.
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08-06-2021, 22:57
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#15
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Noradenalin
Ormai non distinguo più neanche i giorni della settimana.
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Mamma mia uguale,è come se la testa fosse partita..
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09-06-2021, 10:12
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#16
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Principiante
Qui dal: Sep 2020
Messaggi: 72
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io la felicità l'ho avuta fino ai miei 20 anni!tutto e cambiato da una malattia e un incidente stradale che hanno distrutto la mia vita socialè e da quel giorno ho cominciato ha isolarmi dal mondo che mi circonda.
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09-06-2021, 11:41
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#17
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Avanzato
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Dintorni di Torino
Messaggi: 295
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Dove sta scritto che è obbligatorio dare un senso?
Uno se lo dà se gli interessa farlo.
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
La vita non ha senso, semplicemente bisognerebbe godere di tutto ciò che ci piace, si può e si vuole.
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quasi tutti sentono la necessità di dare un senso alla vita, forse per sfuggire la spiacevole sensazione di appartenere al regno animale. gli si dà il senso che sembra più adatto al temperamento, all'obiettivo posto dai genitori o alle circostanze del momento ma, volendo, in medie condizioni esistenziali, si può campare altrettanto bene senza il chiodo fisso della felicità o del senso da dare per forza a temporanei cicli di vita, che per la gran parte degli esseri umani finiranno nel nulla.
la serenità è mediamente raggiungibile; la felicità, nella migliore delle ipotesi, può essere racchiusa in alcuni istanti, dal più al meno concessi a tutti.
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09-06-2021, 11:45
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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La felicità è una cosa esclusiva dell'infanzia, quando ancora non ti rendi conto in che mondo sei capitato e gli adulti ti coccolano raccontando una marea di cazzate su quanto è bella la vita. L'adolescenza è così difficile perché segna il passaggio dal sogno dorato dell'infanzia all'inferno della vita adulti. I soggetti più debole vengono "scremati" in quanto messi di fronte dalla società alle loro inadeguatezze nel riuscire a non affogare in questo mare di merda. Per questo è la fase in cui nascono gli Hikikomori, si iniziano a manifestare patologie psichiatriche invalidanti e ritiro sociale.
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09-06-2021, 12:49
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#19
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Intermedio
Qui dal: Feb 2021
Ubicazione: Iperuranio
Messaggi: 181
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La felicità, per chi ha la fortuna di conoscerla, è fatta di piccoli attimi fugaci..
Ciò a cui si POTREBBE sperare di mirare è la serenità, e anche li la vedo molto ma molto dura
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09-06-2021, 14:28
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#20
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da angel1975
io la felicità l'ho avuta fino ai miei 20 anni!tutto e cambiato da una malattia e un incidente stradale che hanno distrutto la mia vita socialè e da quel giorno ho cominciato ha isolarmi dal mondo che mi circonda.
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In che senso?puoi spiegare?se ti va
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