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Crisi e suicidi: nessun boom, quest'anno sono meno del 2010
I dati dell'Istat: fino a oggi 38 morti, nel 2010 erano 43. E il Cerm "scagiona" Monti.
Giulia Nitti
38 morti dall’inizio dell’anno: circa 9 al mese. La triste conta dei suicidi della crisi inquieta e fa paura. E ancor più inquietudine desta il continuo ripetersi di notizie che giorno dopo giorno aggiornano la tragica contabilità. Ma la verità, come spesso accade, sta da un’altra parte. E sta questa volta dalla parte dei numeri reali. A dispetto delle impressioni, infatti, i dati sulle decessi raccolti dall’Istituto nazionale di statistica ci mostrano che l’emergenza di questi mesi è solo il prolungarsi di una condizione preesistente.
I numeri non mentono
Numeri alla mano - che nulla tolgono ai drammi di quelle morti - si scopre che nei primi 130 giorni del 2010 le persone che si sono tolte la vita sono state più di quest’anno: 43, e nello stesso periodo del 2009 37.
Guardando invece tutto l’arco dei 12 mesi, nel 2012 per ogni giorno si contano 0,29 suicidi (uno ogni tre giorni, finora), contro lo 0,51 del 2010 e lo 0,54 del 2009.
Dunque la tendenza di quest’anno è simile se non inferiore a quella del recente passato, e per tornare a numeri più bassi bisogna andare agli anni 2007 e 2008 (26 e 23 e suicidi per cause economiche), cioè prima della crisi economica o a crisi appena iniziata.
Lo studio del Cerm sui dati dell'Istat
Numeri e statistiche li ha forniti il centro di ricerche della Bocconi Cerm, che ha elaborato i dati dell’Istat e ha messo a confronto il dato del 2012, con le medie degli anni precedenti, a partire dal 2000.
Il Cerm “scagiona” così il governo Monti, la sua politica dell’austerity, l’inasprimento della pressione fiscale e della lotta all’evasione, mandanti “occulti”, - questo il sentimento diffuso che serpeggia nell’opinione pubblica, tanto che il presidente del Consiglio si è sentito in dovere di fare delle precisazioni - delle morti degli ultimi mesi.
Numeri nella media
Osservando invece i grafici appare chiaramente che quelli di quest’anno non sono numeri da record, ma assolutamente nella media.
"Senza in alcun modo voler ridimensionare il dramma umano che c'è dietro ogni suicidio”, scrivono gli analisti del Centro di ricerca, “sinora nel 2012 non c'è evidenza di impennate di suicidi per cause economiche, diversamente da quanto riportato da numerosi media. Le serie storiche Istat mostrano un avvenuto significativo aumento dei suicidi per ragioni economiche nel 2008 e nel 2009 (ben prima dell'avvento del Governo Monti)”.
Monti scagionato, ma la crisi resta
Quindi, dopo avere fatto quest’ultima precisazione, gli esperti concludono: “Da quei valori, preoccupantemente più elevati rispetto alla serie storica osservata tra il 2000 e il 2007, sembra si stia adesso rientrando".
Certo, pur senza morti, resta uno stallo economico senza precedenti, e la situazione drammatica di migliaia di aziende.