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25-06-2016, 14:53
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#1
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Banned
Qui dal: Jun 2014
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Mi chiedevo se la depressione fosse più una malattia chimica o cognitiva, cioè se i pensieri depressivi sono frutto di una chimica sbilanciata del cervello che tende a far preferire il pensiero pessimista a quello ottimista oppure se son questi pensieri cognitivi pessimisti che influenzano negativamente l'umore come vogliono i sostenitori della TCC.
Io ho notato che spesso i cali di umore ci sono quando meno te l'aspetti, tipo mentre lavi i piatti o fai cose al PC, più raramente quando sei fuori, il bello è che il calo dell'umore spesso è inspiegabile perché non si stava pensando a cose tristi, a questo punto le risposte sono due cioè che sono prodotti da qualche pensiero inconscio e non ce ne accorgiamo oppure semplicemente che per qualche ragione biochimica i neurotrasmettitori che influenzano l'umore positivamente crollano e quindi si nega l'esistenza dell'inconscio riducendola a una semplice questione chimica, questa teoria sarebbe più a favore dei farmaci per risolvere il problema e meno della terapia.
Mentre scrivevo questo stesso post mi sono un po depresso, è incredibile.
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25-06-2016, 14:55
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
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Entrambe le cose: la chimica influenza il pensiero e il pensiero influenza la chimica
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25-06-2016, 14:57
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
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DownwardSpiral penso che abbia ragione.
Quando vai in depressione per problemi chimici o psicologici, ognuna delle due attira l'altra. Quindi un depresso psicologico non calerà di umore solo se succederà qualcosa che lo fà pensare negativo, e viceversa un depresso "chimico" non guarirà solo con le medicine.
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25-06-2016, 14:58
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#4
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Banned
Qui dal: Jun 2014
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Entrambe le cose: la chimica influenza il pensiero e il pensiero influenza la chimica
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Il problema è capire chi influenza di più, sinceramente tendo a preferire la teoria che è un problema cognitivo perché sarebbe anche più facile da risolvere però ci sono molti fattori che spesso mi fanno pensare che è una malattia chimica e quindi va curata coi farmaci come un diabete o un tumore.
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25-06-2016, 15:04
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
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Originariamente inviata da Svers0
Il problema è capire chi influenza di più, sinceramente tendo a preferire la teoria che è un problema cognitivo perché sarebbe anche più facile da risolvere però ci sono molti fattori che spesso mi fanno pensare che è una malattia chimica e quindi va curata coi farmaci come un diabete o un tumore.
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Paradossalmente in realtà mi sembrerebbe più facile se fosse un problema esclusivamente chimico, non è facile cambiare paradigma di pensiero.
Credo che la prevalenza dell'una o dell'altra dipenda dal singolo soggetto, non è lo stesso per tutti.
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25-06-2016, 15:06
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
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È come la storia dell'uovo e della gallina
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25-06-2016, 15:07
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#7
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Banned
Qui dal: Jun 2014
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Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Paradossalmente in realtà mi sembrerebbe più facile se fosse un problema esclusivamente chimico, non è facile cambiare paradigma di pensiero.
Credo che la prevalenza dell'una o dell'altra dipenda dal singolo soggetto, non è lo stesso per tutti.
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Una cosa che mi fa sostenere la teoria chimica è l'aver letto che esiste una malattia in seguito all'esposizione al mercurio che praticamente rende fobiche e depresse persone normalissime.
https://en.wikipedia.org/wiki/Erethism
Però non si può negare che la parte cognitiva è fondamentale, probabilmente uno pensando più positivamente riesce da solo ad equilibrarsi la chimica cerebrale? Possibile?
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Ultima modifica di Svers0; 25-06-2016 a 15:09.
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25-06-2016, 15:16
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
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Quote:
Però non si può negare che la parte cognitiva è fondamentale, probabilmente uno pensando più positivamente riesce da solo ad equilibrarsi la chimica cerebrale? Possibile?
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Dipende dalla gravità della situazione... più è grave più uscirne solo con pensieri positivi e psicoterapia è difficile/impossibile.
Poi dipende sempre dal tipo di depressione. Se è reattiva puoi provarci anche.
Altrimenti solo pensando positivamente la vedo dura.
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25-06-2016, 15:25
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
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Per quanto mi riguarda alla fine tutto si riduce alla chimica, o meglio alla fisica.
Il pensiero infatti è proprio dato dall'attività cerebrale, e l'attività cerebrale in ultima analisi la descrivi in termini di attività neuronale, frequenze, pattern neuronali... robe così. Ogni stato mentale è associato a uno stato fisico del cervello.
TUTTAVIA in questo sistema di riferimento materialista, possiamo dire, secondo me si può cmq tracciare un distinguo tra malattie chimiche e cognitive e dire che la depressione è una malattia cognitiva; nel senso che non è causata in modo semplice e lineare da una disfunzione facilmente descrivibile (p.es uno squilibrio ormonale, danni evidenti cerebrali et similia), ma da un complesso "conflitto", diciamo, tra stati mentali che si sono accumulati nel corso della vita. Stati mentali nel senso di credenze, desideri, memorie, ognuno dei quali corrisponde a uno stato fisico del cervello
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25-06-2016, 15:44
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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Cmq fatta quella premessa penso che alla fine ci siano sia depressioni chimiche che cognitive. Quelle cognitive sono probabilmente le più diffuse secondo me.
Per quanto mi riguarda la mia sembra essere cognitiva, con radice fondamentalmente nell'ambiente di merda in cui sono cresciuto
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25-06-2016, 15:53
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
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Quote:
Originariamente inviata da Clend
Per quanto mi riguarda alla fine tutto si riduce alla chimica, o meglio alla fisica.
Il pensiero infatti è proprio dato dall'attività cerebrale, e l'attività cerebrale in ultima analisi la descrivi in termini di attività neuronale, frequenze, pattern neuronali... robe così. Ogni stato mentale è associato a uno stato fisico del cervello.
TUTTAVIA in questo sistema di riferimento materialista, possiamo dire, secondo me si può cmq tracciare un distinguo tra malattie chimiche e cognitive e dire che la depressione è una malattia cognitiva; nel senso che non è causata in modo semplice e lineare da una disfunzione facilmente descrivibile (p.es uno squilibrio ormonale, danni evidenti cerebrali et similia), ma da un complesso "conflitto", diciamo, tra stati mentali che si sono accumulati nel corso della vita. Stati mentali nel senso di credenze, desideri, memorie, ognuno dei quali corrisponde a uno stato fisico del cervello
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Effettivamente, in una prospettiva riduzionista, questa semprerebbe la spiegazione più accurata.
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25-06-2016, 15:54
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#12
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Banned
Qui dal: Jun 2014
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Quote:
Originariamente inviata da Clend
Cmq fatta quella premessa penso che alla fine ci siano sia depressioni chimiche che cognitive. Quelle cognitive sono probabilmente le più diffuse secondo me.
Per quanto mi riguarda la mia sembra essere cognitiva, con radice fondamentalmente nell'ambiente di merda in cui sono cresciuto
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E quelle chimiche dici che vanno risolte per forza coi farmaci?
Quelle chimiche secondo me son le peggiori però secondo me i pensieri positivi possono fare qualcosa anche lì perché i pensieri sono associati come hai detto a un determinato ricordo che scatena emozioni positive e negative e i pensieri sono controllabili in parte quindi qualcosa si può fare.
Il problema è quando si hanno un sacco di ricordi di merda e una buona memoria come nel mio caso e quindi il cervello spesso ti butta un carico di depressione notevole perché senza che tu lo volessi è andato a ricordarsi un episodio accaduto dieci anni fa tipo.
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25-06-2016, 16:13
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
E quelle chimiche dici che vanno risolte per forza coi farmaci?
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Ah non lo so, difficile da dire.
Così su due piedi cmq non escluderei del tutto che terapie cognitive possano avere almeno in qualche caso efficacia in quel tipo di depressione.
Dopotutto una terapia cognitiva se ha un minimo di effetto effettivamente cambia qualcosa nell'organizzazione del pensiero dell'individuo, e quindi cambia qualcosa a livello fisico nel cervello se si è nel riferimento in cui gli stati mentali sono stati fisici. Quindi non è da escludere che potrebbe contrastare almeno in parte l'origine endogena della depressione.
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25-06-2016, 18:40
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Mi chiedevo se la depressione fosse più una malattia chimica o cognitiva, cioè se i pensieri depressivi sono frutto di una chimica sbilanciata del cervello che tende a far preferire il pensiero pessimista a quello ottimista oppure se son questi pensieri cognitivi pessimisti che influenzano negativamente l'umore come vogliono i sostenitori della TCC.
Io ho notato che spesso i cali di umore ci sono quando meno te l'aspetti, tipo mentre lavi i piatti o fai cose al PC, più raramente quando sei fuori, il bello è che il calo dell'umore spesso è inspiegabile perché non si stava pensando a cose tristi, a questo punto le risposte sono due cioè che sono prodotti da qualche pensiero inconscio e non ce ne accorgiamo oppure semplicemente che per qualche ragione biochimica i neurotrasmettitori che influenzano l'umore positivamente crollano e quindi si nega l'esistenza dell'inconscio riducendola a una semplice questione chimica, questa teoria sarebbe più a favore dei farmaci per risolvere il problema e meno della terapia.
Mentre scrivevo questo stesso post mi sono un po depresso, è incredibile.
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la prima ipotesi
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25-06-2016, 20:46
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,568
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La conformazione del cervello non è tenuta in considerazione?
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25-06-2016, 20:57
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#16
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
La conformazione del cervello non è tenuta in considerazione?
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Non ho idea se possa influire sinceramente.
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25-06-2016, 21:10
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,568
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Non ho idea se possa influire sinceramente.
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Perché adesso che ho le placche demilizzate nel cervello ho letto che potrebbero influire anche sulla personalità... Per la serie: diventerò matta del tutto :X
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10-07-2016, 13:21
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#18
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Mi sto convincendo che si tratta di una malattia cognitiva per il semplice fatto che se fosse un semplice malfunzionamento del cervello a livello chimico questo non spiega perché la gente di solito diventa depressa dopo eventi di vita negativi.
Se funzionasse che il cervello smette di funzionare correttamente e si diventa depressi quindi l'ipotesi chimica significherebbe che uno è a rischio di diventare depresso clinico in qualsiasi momento mentre credo che l'ipotesi che siano pensieri negativi acquisiti e fatti propri che tornano a livello conscio e inconscio e rompono le scatole mi sembra un'ipotesi più valida.
Però rimane difficilmente spiegabile quella roba dell'intossicazione da mercurio che rende fobici e depressi, lì probabilmente si va veramente a intaccare il funzionamento del cervello.
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10-07-2016, 13:30
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Secondo me vine prima il pensiero negativo, che ovviamente spesso è legato a situazioni esteriori,quindi a problemi esistenziali.
Ma una volta che la mente si abitua a vivere di pensieri negativi e la chimica del cervello ne influenzata,quest'ultima a sua volta influenza. A volte in modo così forte da mantenere la mente nell'impossibilità di formulare un pensiero positivo.
Non è comunque da escludere che ci siano casi in cui uno squilibrio chimico non agisca di per se,senza una base cognitiva. Ma io credo che nella maggior parte dei casi il problema sia esistenziale,che io ritengo essere qualcosa di più che semplicemente cognitivo.
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10-07-2016, 15:44
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#20
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Principiante
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 85
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ambientale, nel mio caso..
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