@Dunn @

Ovviamente la domanda è sarcastica...

Se c'è una cosa che mi fa inca....re è chi parla dei depressi come degli stupidi che hanno deciso di essere così e che devono essere banditi dalla società perchè "ti contagiano" con la loro depressione...perchè portano tristezza!

Ma se io sono depressa e imbruttita dalla vita e dalla gente che mi evita senza conoscermi e vengo allontanata perchè porto depressione, non è possibile e ragionevole pensare che io a mia volta abbia subito quest'influenza negativa da parte di altri, magari quando ero troppo piccola per capire e reagire?

io vivo da sempre in uno stato di ansia che secondo me mi ha trasmesso mia madre, la quale notoriamente ha avuto problemi di depressione ed un conseguente esaurimento nervoso e che quando ero piccola sfogava su di me le sue angosce.

se lo dico in giro la gente mi risponde che i problemi a casa ce li hanno avuti tutti e che loro ne sono usciti bene e sono riusciti a diventare persone normali...quindi se io sono depressa è colpa solo mia


secondo me non è così...i problemi in famiglia non sono tutti uguali e la depressione o l'ansia non è di certo una scelta

Winston_Smith

Azz, non ci crederai ma questa alzata d'ingegno ogni tanto l'ho letta anche su questo forum. Come se tutti avessimo la stessa personalità, dovessimo lottare contro lo stesso tipo di problemi e avessimo gli stessi mezzi per farlo e le stesse condizioni ambientali in cui vivere.
Non aggiungo altro, solo la mia solidarietà. La tendenza a sottovalutare i problemi altrui rispetto ai propri è diffusissima ovunque, purtroppo.

phobos72

Pienamente d'accordo! Ancora con la storia che la depressione è sinonimo di "mancanza di carattere" e/o personalità? Purtroppo, quando la TV è la prima a seminare terrore e confondere i disturbi dell'umore con la psicopatia omicidia, io rabbrividisco...

Black Moon

Ovviamente non è mancanza di carattere ma mancanza di reagire si purtroppo e si è deboli O semplicemente tante persone sono abituate a convivere con questo male e si fanno fisicamente e psicologicamente soffocare..

maury25

Ma lascia perdere.
Certa gente spara un mucchio di stronzate. Tendono perlopiiù a minimazzare cose che per loro sono semplici o adirittura banali. Non hanno empatia, in tal senso.
Meglio per loro, però certe volte se stessero zitti sarebbe moolto meglio.

lizbon

quelli che parlano così sono solo persone superficiali che non sono mai state veramente depresse in vita loro, però bisogna ammettere che una persona depressa non trasmette positività agli altri e la gente vuole stare a contatto con persone positive
il problema è che alla gente non frega nulla da dove derivano i tuoi problemi, ti vedono così e ti allontanano e basta, non stanno tanto a ragionare sul perchè e il come

gli altri tendono sempre a sminuire i problemi degli altri o forse vogliono far vedere quanto son bravi loro che son riusciti ad uscirne invece tu no, cmq può darsi che nel tuo caso la depressione sia dovuta alla famiglia ma non sempre è così.

lupo

Condivido e comprendo benissimo......

Mi sento di dire solo una cosa, come considerazione.
Ho scoperto personalmente che l'atteggiamento mentale e' molto importante nella vita. E' un fatto che il depresso (lo sono anche io) tenda (ho detto TENDA) a crogiolarsi, a merdificare nel proprio stato. Il confine tra volonta' e malattia e' molto labile, ma mi sento di dire che tendiamo a fare meno di quello che potremmo fare.
E' sicuro che mettendoci "del proprio" le cose possono cambiare un pochino. E spesso quel "pochino" fa la differenza.

Lian

La definizione di depressione come "malattia della volontà" è perfetta.
Chiunque abbia sofferto di depressione conosce quel paradosso della volontà, laddove la volontà è sia problema che soluzione. Come può la soluzione essere il problema?
Quand'anche l'umore fosse ciclico, i progressi compiuti nei momenti di stabilità sembrano annullarsi, perché quando si scende si annulla la volontà. Il percorso di guarigione, seppure graduale, non è lineare: gira su se stesso.
Sono dinamiche molto difficili da comprendere se non vengono vissute.
Purtroppo non ci si può aspettare comprensione da tutti, sia perché c'è molta disinformazione su questi disturbi, sia perché la tendenza a fuggire da situazioni spiacevoli o complicate è diffusa.
Non è facile, anzi, è difficilissimo, ma bisognerebbe riuscire a “pesare” le opinioni degli altri. Chi sono questi “altri”? Quanto contano per noi? Quanto è importante per noi riuscire a farci capire? E da chi? Da tutti? Da qualcuno in particolare?

Markettino

Condivido e non aggiungo altro....