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09-09-2010, 22:12
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#21
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
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Quote:
Originariamente inviata da netcrusher
D'accordo ma è dato di fatto che il benessere economico dà un forte boost prestazionale anche in ambito sentimentale, io per esempio sono fidanzato da 4 anni felicemente a tratti alterni essendo disoccupato e la relazione ne risente pesantemente, senza soldi non vivi sereno........io non sono indifferente ai sentimenti ma questi vengono in qualche modo alterati dal fatto che non ho soldi.........
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Certamente una situazione economica tranquilla consente di non avere certe preoccupazioni per la testa e potersi concentrare meglio su altro.
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09-09-2010, 23:19
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Hell
Messaggi: 1,177
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io credo sia fondamentale saper programmare il proprio futuro, su questo non ho alcun dubbio, allo stesso tempo bisognerebbe imparare a vivere maggiormente il presente, anche perchè concentrandosi completamente sul futuro, si rischia di perdere la realtà attuale, che è la base per costruire appunto il nostro futuro.
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09-09-2010, 23:22
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#23
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Originariamente inviata da Rocky Balboa
io credo sia fondamentale saper programmare il proprio futuro, su questo non ho alcun dubbio, allo stesso tempo bisognerebbe imparare a vivere maggiormente il presente, anche perchè concentrandosi completamente sul futuro, si rischia di perdere la realtà attuale, che è la base per costruire appunto il nostro futuro.
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Infatti radicarsi bene nella realtà dovrebbe consentirti di programmare molto meglio il futuro, in modo più consapevole , efficace, energico e realistico, il tutto ovviamente nei limiti che ci sono concessi.
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10-09-2010, 00:34
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Originariamente inviata da Alfie
Io non credo sia così facile.
Nutro odio profondo verso il passato. Al contempo amo sognare un futuro perfetto.
Non imparando da un passato che rinnego e non volendo assolutamente macchiare il bel velo di felicità che ammanta il mio futuro ipotetico... sono confinato a vivere nel limbo del presente.
Come uscirne?
Più che il solito motto del "vivi nel presente" mi incuriosisce la parte relativa alla meditazione e ai suoi benefici sull'intuito e sull'utilizzo delle potenzialità della mente.
Spesso mi domando se alla base della meditazione non vi sia lo stesso principio della preghiera (è una riflessione oserei dire antropologica, personalmente non sono religioso), ovvero astrarsi almeno idealmente e allentare il flusso dei pensieri, dando la sensazione di controllare meglio le emozioni negative fino a calmarle.
Cosa ne pensate?
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Se sei in parte ancora proiettato nel passato vuol dire che non hai ancora iimparato ciò che dovevi, ci sono ancora cose che sono rimaste legate ad allora, tipo filo del maglione, e se non le sciogli sono impedimenti nell'andare avanti, sia di tipo psicologico, energetico ecc
Preghiera e meditazione, per quel che ne so hanno funzioni diverse.
DIcono inoltre, non l'ho ancora sperimentato, che vivere nel presente ti aiuta anche a cogliere meglio i segnali che giungono verso di te da un possibile futuro.
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10-09-2010, 00:57
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Vangelo. Mt 18,1-5. Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli
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Basta far allargare la porta del regno dei cieli e ci entrano anche gli adulti e gli extralarge
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10-09-2010, 02:38
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#26
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Banned
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 374
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Ultima modifica di luposolitario; 30-11-2010 a 15:21.
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10-09-2010, 05:40
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#27
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Principiante
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 62
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Quote:
Più che il solito motto del "vivi nel presente" mi incuriosisce la parte relativa alla meditazione e ai suoi benefici sull'intuito e sull'utilizzo delle potenzialità della mente.
Spesso mi domando se alla base della meditazione non vi sia lo stesso principio della preghiera (è una riflessione oserei dire antropologica, personalmente non sono religioso), ovvero astrarsi almeno idealmente e allentare il flusso dei pensieri, dando la sensazione di controllare meglio le emozioni negative fino a calmarle.
Cosa ne pensate?
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Infatti la preghiera è meditazione. Attraverso la ripetizione consecutiva ad esempio delle preghiere che quasi tutti conosciamo (anche se io ne so una a dir tanto) la mente viene occupata da nient'altro che le proprie parole e dalle vibrazione delle corde vocali. Ovviamente con molta concentrazione e pazienza sarà possibile "non poter pensare ad altro", così da rilassarsi ed allontanare paranoie stress e tutto il resto.
Nel libro di Cesare Giacobbe citato nell'articolo iniziale "come smettere di farsi le seghe mentali" dice che si può meditare ripetendo la parola "Mucca"!!! Quindi qualsiasi cosa tu dica l'importante è portare la concentrazione al di là delle paranoie e sentirsi per quello che siamo realmente, persone che istintivamente si muovono mangiano e si relazionano con gli altri!
Il libro comunque
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10-09-2010, 11:02
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da Alfie
Mmm... consigli?
@Natura:
In sostanza si tratta di un mantra. La religione è quindi un mezzo.... uno strumento sociale che serve a tenere a freno certi istinti anticivili se non peggio. Possibile?
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Preghiere e mantra sono cose diverse, tra l'altro il mantra ideale è quello che dovrebbe essere "costruito " su misura per ogni individuo.
La preghiera è più un raccoglimento, una concentrazione , il mantra va verso l'espansione, e non è una parola qualunque ripetuta all'infinito.
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10-09-2010, 11:49
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 959
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Vivi nel presente!
Situazione 1: gente al tavolo che ride e scureggia. Tu in un angolo che non sai che dire.
Situazione 2: tu nella tua stanza che pensi alla tua vita; non hai amici; non hai una ragazza; eventuali altre sfighe.
- Vivi il momento!
- Stigranca.
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10-09-2010, 11:52
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da notime
Vivi nel presente!
Situazione 1: gente al tavolo che ride e scureggia. Tu in un angolo che non sai che dire.
Situazione 2: tu nella tua stanza che pensi alla tua vita; non hai amici; non hai una ragazza; eventuali altre sfighe.
- Vivi il momento!
- Stigranca.
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Finalmente un po' di concretezza: a me piacciono le elucuburazioni, ma qua servono indicazioni concrete sul da farsi. Anche se non si pensa al passato o al futuro, il presente da solo può presentare problemi a sufficienza.
Preciso che i "lavaggi del cervello" per convincersi che va tutto bene non mi interessano. No, cazzo, c'è un problema e va risolto.
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10-09-2010, 12:25
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#31
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Finalmente un po' di concretezza: a me piacciono le elucuburazioni, ma qua servono indicazioni concrete sul da farsi. Anche se non si pensa al passato o al futuro, il presente da solo può presentare problemi a sufficienza.
Preciso che i "lavaggi del cervello" per convincersi che va tutto bene non mi interessano. No, cazzo, c'è un problema e va risolto.
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Allora.. premesso che le pseudo filosofie del va tutto bene o si ottiene tutto facilemente non sono mai piaciute neanche a me, la fatica va fatta, poi arriverà il momento delle cose che vengono facili (relativamente), ma prima bisogna farsi il mazzo che è molto di più degli "sforzi sovrumani" che tanti pensano di stare già facendo e che, se va bene, arrivano si e no al 10% del possibile.
Vivere appieno il presente non vuol dire solo non pensare a passato e futuro che tanto continuano ad agire in noi lo stesso, che ci pensiamo o meno.
Innanzitutto consente di auto osservarsi bene, conoscersi meglio, vedere se e perchè abbiamo certe reazioni , da dove nascono sul serio, anche se non sempre ci farà piacere scoprilo.
Concentrarsi su di se, sul proprio corpo consente tra l'altro di ritornare a terra quando partiamo con fantasie varie e pensieri ansiosi ed ansiogeni ossessivi, che oltretutto consumano oceani di energia , che è una cosa ultra necessaria per cambiare sul serio.
Essere presenti a se stessi aiuta a fare le cose fatte bene, anche le più semplici, può far stare più svegli ed aiutare a cogliere segni ed occasioni che altrimenti non vedremmo neanche se avessero le lucette tutt'attorno, ma noi continuassimo ad agire in modo pressochè meccanico.
In giro c'è tanta roba su questi argomenti, libri siti forum ( da quelli seri alle buffonate commerciali)ecc, nei quali ci sono anche varie tecniche specifiche, ma quelle vengono dopo che ci si è data un'impostazione generale di un certo tipo , se no servono a poco.
QUesto è solo un piccolissimo accenno, basta solo cercare, se si vuole, poi ognuno trovrà quello che deve trovare in base a come e perchè si è cercato.
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Ultima modifica di Myway; 10-09-2010 a 12:29.
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10-09-2010, 12:29
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#32
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Banned
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 374
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Ultima modifica di luposolitario; 30-11-2010 a 15:21.
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10-09-2010, 12:54
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#33
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Finalmente un po' di concretezza: a me piacciono le elucuburazioni, ma qua servono indicazioni concrete sul da farsi. Anche se non si pensa al passato o al futuro, il presente da solo può presentare problemi a sufficienza.
Preciso che i "lavaggi del cervello" per convincersi che va tutto bene non mi interessano. No, cazzo, c'è un problema e va risolto.
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Diciamo che l'idea di risolvere problemi emotivi con atti pratici ben definiti mi sembra un po' un controsenso.
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10-09-2010, 13:19
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
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Quote:
Originariamente inviata da Alfie
Elenchi i benefici del "vivere appieno il presente", bene d'accordissimo, ma le modalità?
Potresti fare un esempio tratto dal quotidiano per distinguere il diverso atteggiamento?
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Ha presente un guerriero che si appresta a combattere ?
Sta concentrato su se stesso, sente il propiro corpo , i piedi che poggiano per terra i muscoli che si contraggono e quelli che si decontraggono, vede ogni singola cosa accade intorno a lui, suoni odori , il cervello in quel momento non sta pensando a problemi di oggi o di ieri ecc, una cosa del genere dovrebbe accadere in tante altre situzioni , anche se si va a fare la spesa.
CHe poi momenti di maggiore presenza penso li abbiamo vissuti tutti, chi magari davanti ad un panorma mozzafiato, chi in particolari occasioni in cui ci siamo sentiti più "vivi", e magari a distanza di anni ci ricordiamo per filo e per segno quasi tutto, solo che per l amaggior parte del tempo non stiamo così, ogni tanto usicamo dal torpore, quasi sempre perchè svegliati a forza da shock esterni , siano gioiosi o dolorosissimi, e poi ci ripiombiamo.
Bisognerebbe iniziare a cercare di avere anche solo un minuto al giorno di maggior presenza, tanto all'inizio è il massimo che possiamo fare, poi 5 poi 10 e così via, sono cose che richiedono anni, non si ottengono in poche settimane o mesi...
Esistono esercizi o tecniche che possono aiutarci un minimo in tal senso, una delle più facili è il training autogeno per sviluppare la presenza , la consapevolezza corporea ed imparare ad osservare e far scemare il chiacchiericcio mentale continuo, oppure esercizi per aumentare l'attenzione in quantità e qualità.
Ma anche qualunque altra attività. dare l'acqua alle piante per esempio, può essre fatta tanto per fare , meccanicamente con la testa da tutt'altra parte o invece quasi come se fosse un rito .
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10-09-2010, 14:24
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Diciamo che l'idea di risolvere problemi emotivi con atti pratici ben definiti mi sembra un po' un controsenso.
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I problemi non sono (solo) emotivi.
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10-09-2010, 14:28
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#36
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Alfie
Il surrealismo, in breve, è un linguaggio artistico che utilizza dei simboli inconsci, cioè simboli in grado di superare la barriera di censura logica della coscienza. Il surrealismo vuole quindi produrre una suggestione profonda e persistente in chi osserva l'opera. Jodorowsky, surrealista, grande ammiratore di André Breton, negli anni 60 entra in contatto con una guaritrice messicana, Paquita. Vede in lei un modo di agire analogo a quello surrealista. Vede che i metodi che Paquita utilizza per guarire i suoi "pazienti", non hanno nessun valore dal punto di vista della medicina canonica e tradizionale. Ma la forza di suggestione che li pervade, è tale da portare spesso il "paziente" a reagire, a intraprendere egli stesso la strada per una guarigione, per ritrovare una forza positiva dentro di sé oppure, paradossalmente, per un'accettazione serena della malattia. Jodorowsky, profondamente affascinato da un metodo di cura così fittizio eppure così psicologicamente appagante e quindi "necessario" al benessere delle persone, elabora quindi una forma d'arte che abbia come fine la guarigione. E la chiama Psicomagia. Per mezzo di quella che egli chiama "atto effimero", egli propone all'interlocutore un gesto da realizzare, in apparenza privo di logica, in realtà con un dirompente impatto emotivo, che lo porterà a vedere e percepire la propria realtà da un punto altro, diverso, e nuovo. Quindi l'interlocutore, realizzando il gesto proposto dallo psicomago, spezza la quotidianità delle proprie problematiche e del suo personale vissuto, per arrivare a una nuova percezione del problema.
Esempi di atti psicomagici: una persona parlava a Jodorowsky dei propri problemi economici, dicendogli che non aveva mai un soldo in tasca. Jodorowsky gli chiese semplicemente di incollare alle proprie scarpe due monete, in maniera tale che camminando si potesse sentire il tintinnio delle monete sulla strada. A un ragazzo, orfano del padre, la cui figura, idealizzata e severa, continuava a inficiarne la vita, chiese di bruciare una foto del padre, gettando le ceneri in un bicchiere di vino, e quindi di berlo.
(fonte: Wikipedia)
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Una via di mezzo tra un lavaggio del cervello e un effetto placebo. Su un san Tommaso come me non funzionerebbe MAI. Pagare moneta, vedere cammello.
Il caso della persona con problemi economici è emblematico. Al suo posto io, a parte sentirmi un idiota per il dover camminare con le monete incollate alle scarpe , mi sarei chiesto: "Sì, vabbè, ma ho risolto i miei problemi economici o continuo ad essere un morto di fame?"
Concretezza, concretezza. I problemi si vedono, si sentono, si toccano (cit.), ESISTONO: non sono (solo) un parto della nostra mente.
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10-09-2010, 14:56
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#37
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da Alfie
Parole come suggestione, simbolismo e inconscio ti dicono nulla?
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A me personalmente non dicono nulla.
Nel senso che so cosa sono, ma su di me non attaccano (a parte l'inconscio, in quanto tale, ma vabbè).
Non sono un tipo suggestionabile o facilmente persuadibile, le cose le voglio dimostrate per filo e per segno con fatti concreti: fossi stato nel tipo con problemi economici gli avrei riso in faccia a Jodorowsky, altro che attaccarmi le monete alle scarpe
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10-09-2010, 15:20
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#38
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Alfie
Nel libro "La danza della realtà" Jodorowsky racconta di come si rivolse a lui e alla psicomagia per curarsi dalla depressione anche un grande attore italiano. Jodorowsky non dice mai il nome dell'attore, ma è facile vedere la figura di Vittorio Gassman nelle scarne descrizioni disponibili. Gassman si rifiutò di compiere il gesto psicomagico proposto da Jodorowsky (un complesso rituale in cui doveva sgozzare un gallo sulla tomba della madre), dicendogli "ma io non posso. Io sono Vittorio Gassman". Per Jodorowsky quella fu la vera natura della depressione dell'attore, il dover "portare" un nome come un'etichetta.
Lui forse ti direbbe che l'uomo è nato per stare in mezzo tra cielo (parte irrazionale) e terra (parte razionale) e che nessuno può dirsi totalmente privo di una parte se non a prezzo di carenze caratteriali. Magari mi sbaglio eh Winston ma l'argomento razionale/irrazionale mi ha sempre affascinato.
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Io non l'avrei fatto perché mi sembrava una cazzata, non so Gassman. Non nego che esista una parte irrazionale, ma che prenda il sopravvento al punto da alterare la percezione della realtà oggettiva (facendomi dimenticare i miei problemi economici, ad esempio), beh, ce ne vuole.
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10-09-2010, 20:18
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#39
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Principiante
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 62
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Secondo me non bisogna forzarsi di vivere il presente a tutti i costi senza pensare al passato e al futuro, sarebbe appunto una forzatura e non se ne caverebbero le gambe comunque. Ma bensi trovare il modo di rilassarsi il più tempo possibile e soprattutto avere sempre bene in testa, quello che siamo nella realtà oggettiva delle cose e quello che vogliamo in quel momento, in quella giornata o in quel periodo. "Avere un quadro della situazione".
Tipo fissarsi degli obbiettivi "mantenerli e cercare di portarli in fondo". Che si tratti di un minuto di 2 ore o 3 mesi.
Non so, forse sbaglio?
sono più o meno due anni che mi sono accorta di avere questo problema e ho grande speranza di riuscire a trovare una soluzione da sola.
Cerco di fissarmi delle regole da seguire a tutti costi e anche se la maggior parte delle volte fallisco ogni tanto (raramente) una è vincente..
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10-09-2010, 20:25
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#40
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Quote:
Originariamente inviata da Natura
Secondo me non bisogna forzarsi di vivere il presente a tutti i costi senza pensare al passato e al futuro, sarebbe appunto una forzatura e non se ne caverebbero le gambe comunque. Ma bensi trovare il modo di rilassarsi il più tempo possibile e soprattutto avere sempre bene in testa, quello che siamo nella realtà oggettiva delle cose e quello che vogliamo in quel momento, in quella giornata o in quel periodo. "Avere un quadro della situazione".
Tipo fissarsi degli obbiettivi "mantenerli e cercare di portarli in fondo". Che si tratti di un minuto di 2 ore o 3 mesi.
Non so, forse sbaglio?
sono più o meno due anni che mi sono accorta di avere questo problema e ho grande speranza di riuscire a trovare una soluzione da sola.
Cerco di fissarmi delle regole da seguire a tutti costi e anche se la maggior parte delle volte fallisco ogni tanto (raramente) una è vincente..
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Infatti vivere appieno il presente non vuol dire non pensare al passato o al futuro, cosa quasi impossibile e comunque inutile se il passato, a vari livelli , continua a tormentarci ed il futuro o meglio la nostra idea di futuro elaborata basandoci facendo una proiezione fondata sul passato ci spaventa.
Cercare di darsi una costanza , anche nel perseguire obiettivi piccoli ed intermedi è , a mio avviso , estremamente importante.
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