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Vecchio 12-01-2023, 21:17   #1
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Quest’anno l’India dovrebbe diventare il paese più popoloso al mondo, superando la Cina, secondo le stime.

Un quarto della popolazione indiana ha meno di 15 anni, mentre la Cina ha un’età media più alta. E la situazione é destinata ad aggravarsi, causa decenni di politica del figlio unico, che mette un’enorme pressione sulla società futura e sulla crescita.

L’India, con tutti i suoi difetti, é una democrazia. La Cina no.

L’India é un paese con una grande cultura spirituale, la Cina é soprattutto un paese ateo, anche se con una diffusa ritualità propiziatoria. La mentalità é diversa, anche se la globalizzazione sta appiattendo le differenze.

L’economia indiana é ancora una frazione di quello che sarà in futuro, mentre in Cina i margini sono più ridotti (anche se noi ce li sogniamo).

Di sicuro il futuro dell’umanità si gioca in Asia.
Vecchio 12-01-2023, 21:34   #2
Hor
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L’India é un paese con una grande cultura spirituale, la Cina é soprattutto un paese ateo, anche se con una diffusa ritualità propiziatoria. La mentalità é diversa, anche se la globalizzazione sta appiattendo le differenze.
Con tutto il grandissimo rispetto e ammirazione che ho per la produzione culturale tradizionale indiana, soprattutto in termini di immaginario, mitologia e non da ultimo investigazione filosofica, per me la "cultura spirituale", specie se tradizionalista, resta una zavorra se si vuole guardare al futuro.
Inoltre la "cultura spirituale" indiana è ormai stata dirottata dalle brutte tendenze identitarie, tradizionaliste e reazionarie che attualmente sono al governo nel paese e che stanno mettendo sempre più in crisi l'India come paese in grado di far convivere sullo stesso suolo visioni e tradizioni diverse. Poi capisco che sia una reazione a un Islam sempre più intollerante, ma c'è modo e modo di reagire. La distruzione della moschea di Ayodhya del 1992 è stata una cosa indecente e un massimo esempio di come anche la "cultura spirituale" indiana non ha nulla da invidiare rispetto ai monoteismi in quanto a intolleranza e integralismo.
Purtroppo, ormai, quando apro un libro che parla di Śiva, Ganesh o Kṛṣṇa sono sempre combattuto dal fortissimo fascino che queste figure esercitano e la consapevolezza di come siano state purtroppo cooptate dal fondamentalismo religioso indiano.

Quote:
Di sicuro il futuro dell’umanità si gioca in Asia.
Su questo sono d'accordissimo, lo penso sin dalle scuole superiori.
E forse il Mondo occidentale sarà condannato proprio per la sua presunzione di autosufficienza: in Giappone, Cina o India studiano sia il pensiero locale che quello nostro, mentre da noi di tutta la produzione del pensiero dell'Asia Orientale si sa ancora pochissimo, se si esclude chi lo studia in quanto specialista.

Ultima modifica di Hor; 12-01-2023 a 21:36.
Ringraziamenti da
Edwin (13-01-2023)
Vecchio 12-01-2023, 21:37   #3
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L'avatar di Stan Kezza
 

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Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
la "cultura spirituale", specie se tradizionalista, resta una zavorra se si vuole guardare al futuro.
Questo va messo in cima alla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo!
Vecchio 12-01-2023, 21:45   #4
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L'avatar di IO&EVELYN
 

È proprio perché manca la spiritualità che le cose sono sempre andate male, ma non Parlo di dogmi o fondamentalismo religioso, in fondo tutte le tradizioni dicono la stessa cosa, lo stesso messaggio, stessi contenuti con parole o concetti solo in apparenza diversi.

Perché il materialismo e il nichilismo non portano a una buona conclusione.

Detto questo non mi piacciono entrambi i paesi, preferisco l'Occidente, non XI Jinping o i bambini mendicanti e tantissimi innumerevoli orrori in India e Cina.
Vecchio 12-01-2023, 21:54   #5
Esperto
L'avatar di Stan Kezza
 

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Originariamente inviata da IO&EVELYN Visualizza il messaggio
È proprio perché manca la spiritualità che le cose sono sempre andate male, ma non Parlo di dogmi o fondamentalismo religioso, in fondo tutte le tradizioni dicono la stessa cosa, lo stesso messaggio, stessi contenuti con parole o concetti solo in apparenza diversi.

Perché il materialismo e il nichilismo non portano a una buona conclusione.
Avrei una marea di obiezioni e puntualizzazioni da fare, ma riconosco un ginepraio quando lo vedo, e cerco di starne alla larga.
Una sola cosa però: è vero, sì, che il bene e il male stanno dentro le persone, che siano spirituali o materialiste.
Ma alcune tradizioni spirituali si prestano magnificamente a essere usate come clava. La storia lo insegna.
Vecchio 12-01-2023, 22:01   #6
Esperto
L'avatar di pokorny
 

L'India resterà dove sta, chiusa in sé stessa. A differenza della Cina che è la "sede" del più radicale materialismo mai visto sulla Terra a cui consegue la voglia forsennata di accumulare, modificare, piegare il mondo, l'India crede che l'esistenza sia un fardello e non valga la pena di fare quel che fa la Cina. Geograficamente è immensa e assorbe tutto, stratificando e mai elminando. Ci sono ancora tribù parenti strette degli aborigeni australiani che hanno trovato il loro posticino e sono lì da 40000 anni. E così via per gli altri. L'India non ha mai voluto esportare le sue civiltà, sta lì e assorbe. Assorbe ogni apporto, ogni invasione, ogni strato.

La mia unica speranza è che la Cina imploda come un paio di volte gli è accaduto. Non saranno gli Hyung.nu o i mongoli ma forse il suo stesso gigantismo, come accadde all'impero romano. Purtroppo nessuno di noi ci sarà a godersi lo spettacolo. Dire che è una civilta da me non amata è un eufemismo. Bello tra virgolette un loro proverbio che citano come obiettivo positivo: dove arriva il contadino il bosco sparisce, suona più o meno così. Poteva andare bene fino all'epoca di Matteo Ricci che i cinesi erano (credo) un centinaio di milioni ma ora quello che sta accadendo al pianeta è sotto gli occhi di tutti. Certamente non per causa solo loro.

Ultima modifica di pokorny; 12-01-2023 a 22:12.
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idk (12-01-2023)
Vecchio 12-01-2023, 22:09   #7
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A chi interessa discussione in live

Vecchio 12-01-2023, 22:30   #8
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L'India resterà dove sta, chiusa in sé stessa. A differenza della Cina che è la "sede" del più radicale materialismo mai visto sulla Terra a cui consegue la voglia forsennata di accumulare, modificare, piegare il mondo, l'India crede che l'esistenza sia un fardello e non valga la pena di fare quel che fa la Cina. Geograficamente è immensa e assorbe tutto, stratificando e mai elminando. Ci sono ancora tribù parenti strette degli aborigeni australiani che hanno trovato il loro posticino e sono lì da 40000 anni. E così via per gli altri. L'India non ha mai voluto esportare le sue civiltà, sta lì e assorbe. Assorbe ogni apporto, ogni invasione, ogni strato.

La mia unica speranza è che la Cina imploda come un paio di volte gli è accaduto. Non saranno gli Hyung.nu o i mongoli ma forse il suo stesso gigantismo, come accadde all'impero romano. Purtroppo nessuno di noi ci sarà a godersi lo spettacolo. Dire che è una civilta da me non amata è un eufemismo. Bello tra virgolette un loro proverbio che citano come obiettivo positivo: dove arriva il contadino il bosco sparisce, suona più o meno così. Poteva andare bene fino all'epoca di Matteo Ricci che i cinesi erano (credo) un centinaio di milioni ma ora quello che sta accadendo al pianeta è sotto gli occhi di tutti. Certamente non per causa solo loro.
Interessante l’analisi sulla Cina, che in buona parte condivido.
Sull’India non so, la crescita del “soft power” e l’ascesa demografica ed economica potrebbero portarla ad una maggiore proiezione esterna.

@Hor vero che la diversità culturale e religiosa dell’India porta anche a conflittualità, ma il fatto che sia una democrazia non é da sottovalutare. A me spaventa di più la repressione pinanificata e scientifica del governo cinese “dall’alto” contro gli Uiguri che le esplosioni di rabbia identitarie e semitribali, seppur violentissime, che vengono “dal basso”, come in India.

Anche se é vero che il governo Modi ha strumentalizzato molto l’identità induista, preferisco, in prospettiva futura, la crescita del modello indiano, tutto sommato ancora più aperto al pluralismo.

Condivido lo scetticismo verso il tradizionalismo religioso, ma continuerá a giocare un ruolo in futuro, temo anche maggiore di adesso se diverrà un’affermazione identitaria contro gli “altri” e i loro sistemi sociali, una religione probabilmente più professata che realmente sentita, ma temo l’ultimo rifugio per molti.

Ultima modifica di Teal; 12-01-2023 a 22:40.
Ringraziamenti da
pokorny (12-01-2023)
Vecchio 12-01-2023, 22:48   #9
idk
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L'avatar di idk
 

Sogno da molto tempo un giro in India meridionale, più precisamente la meta è il Kerala. Con la speranza di abbandonarmi completamente alle allucinazioni della culturale locale. I rituali, i colori, i costumi, la natura e i templi. Tutto è su misura per provocarti una overdose sensoriale così fulminante da far esplodere in aria i vecchi preconcetti e iniziarti a nuovi orizzonti. Tutti all'avventura cercando la follia nei più sgangherati villaggi dove nel Theyyam gli dei entrano nel corpo dei danzatori appartenenti alle caste piú basse, e danzare di nascosto insieme ai paria.
Ringraziamenti da
pokorny (12-01-2023)
Vecchio 12-01-2023, 22:59   #10
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L'avatar di Crepuscolo
 

Associo l'india allo sporco. Non mi ha mai attirato come paese.
Ringraziamenti da
gaucho (12-01-2023)
Vecchio 12-01-2023, 23:09   #11
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Sogno da molto tempo un giro in India meridionale, più precisamente la meta è il Kerala. Con la speranza di abbandonarmi completamente alle allucinazioni della culturale locale. I rituali, i colori, i costumi, la natura e i templi. Tutto è su misura per provocarti una overdose sensoriale così fulminante da far esplodere in aria i vecchi preconcetti e iniziarti a nuovi orizzonti. Tutti all'avventura cercando la follia nei più sgangherati villaggi dove nel Theyyam gli dei entrano nel corpo dei danzatori appartenenti alle caste piú basse, e danzare di nascosto insieme ai paria.
Molto bella ma ammetto che l'India dravida mi ha sempre un po' spaventato per le cose che affascinano te. Sono stato due volte una in Kashmir, Ladhak e Zangskar la seconda di nuovo in Ladakh e poi Rajahstan. Questa seconda bella e interessante ma farla ad agosto è stato, come potrai immaginare, un orribile errore
Vecchio 12-01-2023, 23:17   #12
idk
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Originariamente inviata da Crepuscolo Visualizza il messaggio
Associo l'india allo sporco. Non mi ha mai attirato come paese.
È sporca per tante ragioni, povertà e sovrappopolazione in primis. Ma è andata degradandosi parecchio anche perché gli indiani moderni si sono allontanati troppi dai principi originari e autentici della cultura vedica. Tanto per capirci, i quattro principi fondamentali del Dharma sono pulizia, compassione, veridicità e autocontrollo. La pulizia aveva un ruolo centrale, non so perché è andata a perdersi - forse il decadimento culturale del contemporaneo è una tendenza che non risparmia nessuno, e in India è forse solo più accentuata. Tuttavia ciò non basta a tenere lontano la grandezza della cultura indiana. Filosofia, mitologia, religione. Ha semplicemente tutto il metafisico di cui ha bisogno un uomo.
Vecchio 12-01-2023, 23:22   #13
idk
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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Molto bella ma ammetto che l'India dravida mi ha sempre un po' spaventato per le cose che affascinano te. Sono stato due volte una in Kashmir, Ladhak e Zangskar la seconda di nuovo in Ladakh e poi Rajahstan. Questa seconda bella e interessante ma farla ad agosto è stato, come potrai immaginare, un orribile errore

Ti sto odiando intensamente
Non ho capito se da turista o meno, nel secondo caso cosa non ti è piaciuto del Kashmir?
A me affascinano molto le mete dove prevale l'irrazionale e un comune senso di follia, anche per il Messico ho un debole.
Vecchio 12-01-2023, 23:24   #14
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Originariamente inviata da idk Visualizza il messaggio
È sporca per tante ragioni, povertà e sovrappopolazione in primis. Ma è andata degradandosi parecchio anche perché gli indiani moderni si sono allontanati troppi dai principi originari e autentici della cultura vedica.
Più di qualcosa hanno contato le invasioni islamiche. Non che l'Islam sia sporco anzi, ma l'India del nord ha ricevuto tante di quelle spallate che si è frantumata. Aveva un equilibrio precarissimo con il clima e c'è voluto poco a far abbrutire tutto e tutti.

Basta pensare alla scandinavia o alle nostre alpi dove tutto è pulito. Quando c'è freddo tutti devono stringersi attorno a obiettivi comuni ma se il clima è insano di suo, e basta spesso allungare una mano per prendersi un mango e svoltare il pranzo, basta poco e si sfascia tutto.

Io come ho detto ci sono stato e passa semplicemente la voglia di fare qualsiasi cosa, il caldo e l'umidità ammazzano, altro che costruire infrastrutture, politica e tanto altro. Tra il clima, le invasioni e il mood indiano che questa terra è solo una temporanea valle di lacrime ecco qua almeno parte delle ragioni.

Immagino il controesempio: la Russia è freddissima e dovrebbe essere tutto ordinato più della scandinavia eppure certi casermoni dormitorio senza acqua e servizi stanno lì a mostrare che anche con un clima troppo rigido si ottengono gli stessi effetti partendo da un estremo opposto.
Vecchio 12-01-2023, 23:42   #15
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Ti sto odiando intensamente
Non ho capito se da turista o meno, nel secondo caso cosa non ti è piaciuto del Kashmir?
A me affascinano molto le mete dove prevale l'irrazionale e un comune senso di follia, anche per il Messico ho un debole.
Non odiarmi sono veramente uno sfigato. Sono sempre andato da turista, due volte di un mese la prima e 25 gg la seconda. La prima è stata la realizzazione del sogno di bambino adolescente, volevo fare l'indologo e l'amore per l'India è rimasto. Ho fatto la traversata a piedi di Ladakh-Zangskar, qualcosa meno di 200 km se ricordo bene. Sul passo di accesso alla valle, lo shingo.la a poco più di 5000 m ho pensato bene di prendermi un'intossicazione alimentare e ho fatto la salita in quelle condizioni. Ultima parte del viaggio, il kashmir perché da lì c'erano i pullman che ci avrebbero riportato a delhi. La seconda volta è stata un po' meno bella perché ci sono andato con il maestro di boxe che pur con l'affetto che ci lega ancora oggi mi fa sentire non volendolo una m....a la classica persona che ne nasce uno su un milione e la sua "ombra" era sempre presente, ma comunque bel ricordo pure quello.

Sui nostri gusti effettivamente sono opposti. Io sono attratto dalle grandi costruzioni filosofiche dei sei dharshana e la filosofia, insomma resto più vicino ai nostri cugini indoeuropei.

Con avventure nel mondo un vaggio del genere è fattibile e non spendi cifre iperboliche mi auguro davvero che riuscirai a realizzare il sogno e posta le foto qui! Dopo ne posto una o due nella sezione foto a caso.

Ultima modifica di pokorny; 12-01-2023 a 23:44.
Ringraziamenti da
idk (13-01-2023)
Vecchio 12-01-2023, 23:43   #16
idk
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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Più di qualcosa hanno contato le invasioni islamiche. Non che l'Islam sia sporco anzi, ma l'India del nord ha ricevuto tante di quelle spallate che si è frantumata. Aveva un equilibrio precarissimo con il clima e c'è voluto poco a far abbrutire tutto e tutti.
Oltre a questo, secondo me molti indiani vivono come cani randagi anche per questioni antropologiche, cioè la mentalità castale è talmente radicata e contagiosa per cui chi ha un minimo di benessere disprezza al massimo chi sta sotto di lui. E questi poveracci che stanno sotto come mentalità che va per la maggiore è: "sono nato povero come la merda e questo è il mio destino, devo accettarlo e non sforzarmi per cambiarlo. Pago il karma di una vita precedente." Come quasi fosse malvisto e scoraggiato cercare di cambiare la propria classe sociale d'appartenenza. Un'altra cosa che ho notato è che di solito i paesi poveri dai cumuli di sporcizia ci ricavano materiale da rivendere, agli indiani paradossalmente non piace sporcarsi le mani con questa attività pur vivendo circondati da sporcizia

Ultima modifica di idk; 12-01-2023 a 23:47.
Vecchio 12-01-2023, 23:52   #17
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Originariamente inviata da idk Visualizza il messaggio
Oltre a questo, secondo me molti indiani vivono come cani randagi anche per questioni antropologiche, cioè la mentalità castale è talmente radicata e contagiosa per cui chi ha un minimo di benessere disprezza al massimo chi sta sotto di lui. E questi poveracci che stanno sotto come mentalità che va per la maggiore è: "sono nato povero come la merda e questo è il mio destino, devo accettarlo e non sforzarmi per cambiarlo. Pago il karma di una vita precedente." Come quasi fosse malvisto e scoraggiato cercare di cambiare la propria classe sociale d'appartenenza. Un altra cosa che ho notato è che di solito i paesi poveri dai cumuli di sporcizia ci ricavano materiale da rivendere, agli indiani paradossalmente non piace sporcarsi le mani con questa attività pur vivendo circondati da sporcizia
verissimo, ma andando indietro: come hanno fatto gli invasori indoeuropei a sottomettere il precedente strato dravida e munda, etc.? Perché forse già credevano in una forma di proto-karma, chi sa. Gli indoeuropei erano probabilmente più tecnologici sul fronte armi (perché per l'urbanistica e la civiltà erano zotici, basta vedere Moenjo Daro) e li sottomisero. E' vero che le caste e quant'altro è uno sviluppo tardo, ma sicuramente le radici sono antiche.

E poi chiediti perché è sparito il Buddhismo con il suo "socialismo" metafisico. E' sopravvissuto ovunque in tutta l'Asia ma morto nel suo paese di origine. Non accettano che l'individuo prenda in mano il proprio destino e di nuovo, al di là del clima terribile non mi so spiegare questa rassegnazione così incastrata nel loro animo. La Bhagavadgita è venuta dopo.

Sull'ultima cosa, forse semplicemente non esiste la casta dei riciclatori di rifiuti, credo se ne occupino i fuori casta che hanno tante di quelle vessazioni da (forse) non poter prendere coscienza di avere diritti. Con tutto l'amore per l'India da un indologo mancato cascano le braccia. Le vertigini filosofiche del Vedanta sono davvero nate nello stesso posto in cui si beve l'acqua in cui hanno pisciato cani e vacche? Non me lo spiegherò mai.
Vecchio 13-01-2023, 10:05   #18
Esperto
L'avatar di sparatemi
 

da noi si fanno giustamente politiche ambientali e là oltre a scopare come conigli sporcano come se non ci fosse un domani, apprezzo la Cina perchè sta provando a migliorarsi, ma l'India? brrrr brividi! ci vuole un tetto ai figli che si possono avere perchè già ora è insostenibile, scopano così tanto in India che manco ci sta più spazio da loro, stanno invadendo gli altri paesi
Vecchio 23-01-2023, 19:08   #19
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

A proposito della democrazia indiana: In India è stata vietata la diffusione di un documentario sul primo ministro Modi
Vecchio 23-01-2023, 19:44   #20
Esperto
L'avatar di Aaren
 

L'india è dove violentano sessualmente i bambini, li uccidono oppure li fanno sposare con gente di una certa età. È un popolo che non merita di esistere.
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