Prima o poi doveva avvenire, è giunto il momento per me di salutarvi.
Non sono stato sicuramente un utente tra i più popolari, pochi commenti e pochi contatti privati. E alla fine va bene cosi, anche nella vita reale non sono l'anima della festa, sono stato finora uno scrutatore fin troppo riflessivo dell'animo umano
In linea col mio essere dimesso ero incerto anche sullo scrivere un post di commiato, avevo sempre immaginato di andarmene in punta di piedi cosi come ero entrato ormai 3 anni fa. Nel concretizzare questo distacco ho sentito però l'esigenza di dedicarvi un pensiero.
Quando mi sono iscritto vivevo forse il momento acuto del periodo depressivo, ero letteralmente con le gomme a terra, uno stato di prostrazione psicologica che a ripensarlo ora mette i brividi. Si parla spesso male di questo forum, di come alimenti negatività verso l'esterno, di come quasi spinga al peggioramento di chi ci entra. C'è sicuramente del vero, anche perchè alla fine si fa comunque parte del genere umano, lo stesso di “quelli là fuori brutti e cattivi”, il ceppo è comune. Ognuno legittimamente lo utilizza come recipiente per scaricare le frustrazioni e l'aria che si respira non può definirsi propriamente positiva. Si crea un pregiudizio.. che però in questa occasione voglio parzialmente sfatare. Per quella che è stata la mia esperienza posso dire di esserne uscito arricchito, più consapevole di me stesso, dei miei pregi e soprattutto dei miei limiti. Ho conosciuto persone che posso definire amiche, rapporti che continuerò a coltivare anche fuori da questo orticello virtuale. Certamente non sono mancate le delusioni con conseguenti sofferenze, ma mi vien da dire che così è la vita, l'onda verde non esiste. E anche da queste situazioni si può sempre trarre qualche insegnamento, se qualcosa non va gran parte delle volte le colpe non sono unilaterali.
Con quale messaggio lasciarvi? Impossibile dire qualcosa che soddisfi tutti e non proverò nemmeno a farlo. Ogni individuo qui dentro ha un suo vissuto su cui sento di non poter opinare, ad ogni piede la sua scarpa. L'unico consiglio che penso possa avere una valenza universale è: non mollate.
La risalita è iniziata nel momento in cui ho accettato il mio personale fardello, il macigno sulle spalle comune a tutti noi. Va bene riflettere su come agire per non essere schiacciati, ma poi bisogna concretizzare l'atto vincendo le paure che ci bloccano. Che voi abbiate 20, 35 o 50 anni entrate nell'arena e affrontate le vostre battaglie, partendo da quelle piccole del quotidiano, non soffermatevi su quello che non avete fatto, concentrate tutte le vostre energie e risorse su quello che potete realizzare. Non voglio dire che “risolleverete le vostre vite”, ma le piccole vittorie sono come gli sfizi di gola... fanno bene al cuore, gli permettono di non indurirsi. Non sprecate le vostre risorse nel livore e nel pessimismo a priori, siate realisti ma serbate sempre un po' di ottimismo (anche quando le cose non andranno per il verso giusto, continuerà a capitare). Continuate a porvi domande e a sperimentarvi, non permettete ad eventi circoscritti di plasmare il vostro mondo interno, si cristallizzeranno preconcetti, non verità. E la verità stessa avrà un carattere provvisorio, quasi nulla di ciò che ho pensato è rimasto uguale a se stesso nei miei 27 anni. Le verità sono come navi che solcano le onde, bisogna guidarle nella direzione giusta, variarne la velocità per evitare che si incaglino o che becchino in pieno un iceberg. E la nave, tornata dal viaggio, sarà diversa rispetto alla partenza.
Al bando i filosofeggiamenti... scendo nella mia di arena, non senza paure. Mi sento come Will Kane in “Mezzogiorno di fuoco”, nei momenti che precedono il fatidico duello con Miller e gli scagnozzi. Secondo plot point del film, tensione ai massimi (vi sto pure scrivendo la letterina xD):
Ci si ritrova soli, con la fronte sudata, ma anche con la consapevolezza interiore che certe battaglie vanno combattute... e succeda quel che succeda. Ovviamente mi batterò per trionfare.. e chissà che non arrivi qualcuno che mi aiuti nella lotta impari, anche se difficilmente potrà essere Grace Kelly
E ora è giunto il momento del trapasso ( minun, voglio una morte da soldato.. prometto che non giocherò sporco come ne Il gladiatore
).
Mi raccomando... Per me niente fiori, opere di bene
Un abbraccio a tutti... anche a chi non ho avuto il piacere di conoscere, alla fine pure solo coi vostri post siete stati parte di questi 3 anni della mia vita. Vi auguro ogni bene.