Ci ero andato... 10 anni fa?
Cosa gli direi oggi...
Gli direi che ho passato al setaccio tutte le teorie sull'evoluzionismo, mi sono sbranato libri di psicologia, coaching, seduzione, business, vendita, marketing, management... qualsiasi cosa che possa darmi un vantaggio competitivo sull'odiato prossimo mio.
Gli direi che sono asociale, misantropo, ma alle volte provo piacere nel contatto umano. Anche in piccole cazzatine.
Gli spiegherei parecchie cose sull'inconscio, potrei addirittura dargli suggerimenti su come risolvere certi problemi, invece di perdere tempo con teorie inutili e superate... Sempre che lui voglia effettivamente puntare a risolvere il problema anziché allungare - profittevolmente - il brodo.
Avrei solo una domanda da porgli.
So quali sono le cose giuste da fare, le "best practice" per un sacco di cose.
"Dottore, perché non le faccio?"
E' questa la domanda che mi rincorre da tanto
Ho paura di fallire?
O... per assurdo, ho paura di avere successo?
Che c..o di senso ha tutto ciò?
Sono un valente e straordinariamente efficace consigliere... Ma perché posso permettermi il lusso di pontificare, ideare, congetturare... per poi razzolare sempre e rigorosamente male?
Cosa diamine ho che non va?
Che delirio si annida tra un orecchio e l'altro??
Perché non sto davvero vivendo? Se stessi davvero mettendo in pratica ciò che so la mia vita sarebbe completamente diversa.
Perchè accumulo e non esprimo?
Che dice, anniento la mia capacità di giudizio e faccio quelle cose per automatismo? E' davvero così difficilmente semplice?
Pofferbacco! -.- ... Dica qualcosa, dottore!!!