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28-09-2016, 01:03
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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Ciao a tutti. So da qualche anno ormai di appartenere alla categoria degli HSP. In realtà ho sempre percepito di essere troppo sensibile fin da quando ero molto piccola. Amici e parenti hanno sempre evidenziato questo mio tratto caratteriale, giudicandolo negativamente,interpretando la mia sensibilità come una debolezza ed un limite. La penso un pò come loro, perchè questa mia predisposizione non ha fatto altro che farmi soffrire, rendendosi sempre disfunzionale a livello pratico. Vorrei però capire come trasformare questa che può essere una condanna, in una risorsa. Se riuscissi a trovare il modo di gestire questa sensibilità estrema e di avvalermene per realizzarmi, sarebbe una gran cosa. Invece fin ora, l'incapacità nel gestirla mi ha portato (dopo diversi tentativi di inserimento) ad un progressivo ritiro dalla società. Mi chiedo se c'è un modo per non soccombere, per non far sì che questo tratto caratteriale mi condanni ad una vita sempre più sofferente e ritirata.
Riporto la metafora di un utente web che così descrive la condizione degli ipersensibili
"È come un albero, l'albero fa una cosa bellissima, prende l'anidride carbonica e la trasforma in ossigeno tramite fotosintesi.
Prova però a mettere un singolo albero in mezzo ad una città molto inquinata, la pianta potrà solo essere sopraffatta dal stimolo (l'anidride carbonica) e soccombere.
Quello che fa la pianta è meraviglioso, ma in quella situazione non ha speranza.
Io penso che gli ipersensibili (da non confondere con i semplici sensibili) abbiano difficoltà e a volte l'impossibilità di vivere adeguatamente nella vita odierna.".
Di seguito, la scheda descrittiva degli HSP ("Persone Altamente Sensibili")
• Le HSP (Persone Altamente Sensibili) assorbono molte cose e segnali di cui gli altri difficilmente si accorgono. Per questa ragione si sentono facilmente stimolati, sia positivamente che negativamente. In genere tendono a pensare che sia così anche per gli altri, anche quando non è il caso.
• La maggior parte delle HSP è particolarmente fantasiosa e creativa e ha un forte intuito.
• Una delle caratteristiche più di spicco delle HSP è la tendenza a voler aiutare il prossimo e fare del bene.
• Le prospettive che vedono gli HSP nei confronti delle persone secondo loro con bisogno di aiuto sono grandi e tante. Per questa ragione gli HSP possono sembrare impiccioni, visto che possono tendere a offrire il loro aiuto anche quando non è richiesto.
• Le HSP si possono innamorare con molta facilità.
• Le HSP ci mettono poco a cogliere i legami tramite la loro intuizione e vengono comprese poco per questa ragione.
• Le HSP provano un forte interesse e legame con la spiritualità e religiosità.
• Essere “highly sensitive”, ovvero altamente sensibile, non ha nulla a che fare con il paranormale; è parte di un carattere.
• Le HSP sono molto sensibili per gli stimoli esterni e mostrano spesso sintomi fisici che possono essere scambiati con paura o ansia: tremare, battito cardiaco accelerato, arrossire.
• Quando vengono controllate o giudicate, le persone HSP in genere non sono in grado di funzionare al 100%.
• In genere le HSP non sono particolarmente ferrate nel nozionismo, ma sono spesso portate per lo studio e in particolare lo studio delle lingue.
• Le HSP riconoscono la tendenza ad isolarsi.
• Le HSP riconoscono facilmente se un ambiente sia amichevole o ostile e vengono facilmente influenzate da ciò.
• Le HSP tendono ad avere una bassa autostima in conseguenza a rifiuti.
• Le HSP hanno una fervida immaginazione e fantasia, ed immaginano e si promettono spesso di intraprendere, ma l’intraprendenza in genere non è il loro lato più forte e spesso si trovano chiusi nelle loro idee.
• Spesso, le HSP portano gli occhiali, hanno problemi con la vista e/o sono ipersensibili alla luce.
• Le HSP in genere appaiono timide, nonostante siano molto socievoli.
• D’altro canto, le HSP sono molto attente agli sguardi altrui e si sentono facilmente giudicate.
• Le HSP sono brave a motivare ed ispirare gli altri. Spesso sono visionari e vedono cose che sono ancora agli inizi. Per questa ragione possono essere poco compresi ed isolarsi.
• Le HSP tendono a vedere ciò di cui il loro ambiente o gli altri hanno bisogno. Questo può portare ad essere frustrati in caso gli altri non lo vedano o la loro visione di realtà si distanzi troppo da quella altrui.
• L’alta sensibilità non prevale in un genere ed è una caratteristica presente sin dall’infanzia.
• Le HSP sono molto sensibili per dolori sia fisici che psichici propri ed altrui. Questo può portare ad ansia ed ipocondria.
• Le HSP in genere sono perfezioniste: Quando decidono di fare qualcosa, la fanno bene. Non tollerano gli errori e sono particolarmente accurate.
• Fattori esterni disturbanti, come ostilità, un ambiente caotico o cose non dette riescono a buttare giù le HSP.
• Le HSP spesso soffrono di stress e dei sintomi legati all’ansia: Problemi digestivi, gastriti, fascicolazioni, stanchezza e manifestazioni nervose.
• La maggior parte delle persone che soffre di disturbi alimentari è un HSP.
• Le HSP possono avere la sensazione di “svuotarsi” stando a contatto con gli altri.
• Le HSP hanno un desiderio maggiore del normale di essere accettate.
• Le HSP hanno difficoltà nel stabilire i propri limiti, e per questa ragione colgono stimoli anche molto lontani a loro sentendoli come propri.
• Stimoli esterni come luci, rumori, un ambiente affollato, disordinato, odori etc. possono portare a vera e propria stanchezza fisica.
• Le HSP sono ottimi ascoltatori in quanto sono ascoltatori del linguaggio non verbale molto attenti e percepiscono cambiamenti di voce con estrema facilità.
• Gli altri si trovano particolarmente a proprio agio a raccontare i propri problemi alle HSP, che in genere nel proprio gruppo di amici hanno il ruolo di ascoltatore, aiuto o risolvi-problemi.
• Le HSP sono spesso molto sensibili agli stimolanti come la caffeina.
• Quando hanno un fine in mente, le HSP si danno al 120% e fanno di tutto per raggiungerlo.
• Le HSP sono preziose fonti di idee e piani. Quando nell’ambiente lavorativo ci sono dei ruoli prestabiliti, le loro prestazioni sono nettamente inferiori perché si perde la libertà e tendono a voler fare tutto troppo bene, troppo precisamente, troppo velocemente.
• Le HSP tendono a mettere se stessi all’ultimo posto.
• Le HSP tendono a procrastinare ed avere una vera e propria avversione per ciò che si “deve” fare, che li mette in agitazione.
• Gli avvenimenti sfortunati o non calcolati possono disorientare molto le HSP.
• Spesso le HSP non si rendono conto di quali siano i propri sentimenti e quali quelli altrui.
• Le HSP provano un’avversione particolarmente accentuata nei confronti dell’ingiustizia.
• Circa il 30% delle HSP è estroverso, ma facilmente sopraffatto.
• Le HSP possono essere sia ricercatori di quiete che ricercatori di sensazioni forti.
• Le HSP si sentono molto legate al mondo naturale.
• Calma, ordine e regolarità sono pilastri molto importanti per l’equilibrio delle persone in generale e più in particolare delle HSP.
• Le HSP sono molto consapevoli delle proprie azioni, dei propri pensieri e delle proprie sensazioni, per cui spesso si alienano o stancano facilmente.
In quanti punti vi riconoscete nella scheda qui sopra? Chi tra di voi pensa di essere ipersensibile? Chi tra di voi ha tratto benefici da questa caratteristica? Come?
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Ultima modifica di Stella89; 28-09-2016 a 22:54.
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28-09-2016, 08:48
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#2
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Intermedio
Qui dal: Feb 2014
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 114
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Più sono andato avanti nella lista più l'ho trovata perfettamente calzante a me in ogni punto. Assurdo. Ad ogni modo credo sia un'arma a doppio taglio...può portare molta soddisfazione se ben gestita (non che io sia bravo, per carità)
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28-09-2016, 09:29
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 569
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28-09-2016, 09:42
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Questa non me l'aspettavo a primm' matin'
Beh non so che dire, forse mi inquieta un po' la sigla HSP, e questi punti che magari pur sembrando precisi a me appaiono un po' generici (forse perché in alcuni casi vanno presi alla lettera e non pensando 'ah sì, mi riconosco un pochino').
Però se c'è un forum HSP . . .
Oppure apriamo una sezione qui
Per quanto riguarda le soluzioni: il mio cervello ultimamente utilizza la rimozione, se la minaccia non è presente al momento la mia mente la prende e la sposta dall'altra parte.
Una difesa a cui ho pensato spesso è il distacco, ma non so come adoperarlo e alle volte non ho più voglia di distaccarmi ma essere ben presente alla situazione e mollare qualche pugno nel naso
Nei rapporti con gli altri: quando qualcosa mi ferisce cerco di non farmi sopraffare da quella specie di vampata che si irradia per tutto il corpo, ma non cerco nemmeno di contrastarla, semplicemente cerco di non agire sull'onda di quella rabbia o di quel dolore ma cerco di trovare una strategia per poter verbalizzare e comunicare la mia preoccupazione e il mio dolore con frasi e domande con toni neutri o calibrati sulla persona a cui mi rivolgo.
[non sempre riesco ma so che se almeno c'è confidenza e fiducia nel rapporto posso tentare questa soluzione, anche se ho sempre paura di esasperare l'altro]
Il problema è quando la persona è estranea o una con cui non c'è confidenza e lì più che mediare mi viene solo voglia di scappare o di ficcarle un coltello nella gola : )
La parte sul sentirsi svuotati stando insieme agli altri è precisissima, e mi ricorda la cosa della perdita delle energie degli introversi, ma qui non si parla di sentirsi scarichi ma proprio di sentirsi “svuotati”, che volendo abbandonare un po' lo scetticismo e il cinismo con cui si leggono le definizioni dei “tipi psicologici” o delle personalità è un'immagine molto potente e rende l'idea, svuotati fino al punto da non sapere più riconoscere sé stessi.
Forse un po' mi infastidiscono i tratti positivi elencati nell'articolo, perché non sono affatto abituata a vedere questa HSP (lulz) come una risorsa ma come una cosa che ti ammazza la vita.
Cioè, se la sensibilità può essere una risorsa, come può esserlo l'ipersensibilità?
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28-09-2016, 11:35
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#5
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Intermedio
Qui dal: Jun 2015
Messaggi: 217
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Una cosa che mi sono sempre sentita dire, fin da piccola, è che ero ipersensibile.
Me lo hanno rinfacciato le maestre, i compagni di classe, i miei genitori, facendo della mia sensibilità verso tutto ciò che mi circondava come qualcosa da estirpare.
Andando avanti per molti anni ho cercato di soffocare questa sensibilità, sopratutto perché mi faceva soffrire essere così vulnerabile e suscettibile ai cambiamenti. Solo negli ultimi anni sono tornata ad accettare questo mio lato e ne sono contenta, perchè mi rendo conto di riuscire a capire meglio le persone.
Mi sono ritrovata perfettamente in praticamente tutti i punti della lista.
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28-09-2016, 12:17
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,421
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Una volta ero ipersensibile, ora credo di essere moderatamente sensibile.
Perché ho imparato che nella vita nessuno mai ti dà di più.
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28-09-2016, 20:18
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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~~~ Beata te che sai gestire rabbia ed emozioni forti,almeno con quelle persone che ti sono più vicine Io invece pago in salute il fatto di non riuscire a controllarmi con quelli che ritengo responsabili della mia sofferenza:i miei genitori.Non riesco più a filtrare la rabbia.Proprio non mi placo,soffro in una maniera disumana.Li odio,ma li odio tanto.So che è brutto,ma è così.Prima li amavo,ora il solo vederli mi fa sentire male.Vado spesso in escandescenza con loro.Prima ero una persona che accusava i colpi senza reagire mai,per poi esplodere.Così mi rapporto ancora con conoscenti ed estranei,anche se con questi non esplodo mai,sono sempre mite.Con i miei invece dopo che me ne hanno fatto di ogni, e per via della loro cattiveria reiterata,il margine di dialogo si è ridotto tantissimo,fino a diventare inesistente.Ieri sono andata dalla psicologa,per la prima volta con loro.Non sapeva più come separarci,perchè siamo andati a litigare.Non ci siamo presi per i capelli come a casa (altrimenti sono sicura che avrebbe chiamato la neuro immediatamente) ma eravamo arrivati quasi subito ai ferri corti.La psicologa ha detto che non è più possibile una convivenza con loro.L'odio e il risentimento che provo nei loro confronti è troppo forte.In seduta i miei hanno poi avuto la faccia tosta di riconoscere che mi hanno molto trascurata quando ero piccola, in un periodo tra l'altro, molto brutto per tutti noi.Ascoltandoli volevo vomitare per la rabbia.Che fegato hanno avuto!Glielo invidio,perchè il mio è esploso.Che orrore.Non c'è cosa peggiore di due genitori che non ti hanno mai amato.A fare da sfondo a questa tragedia costante (così mi sono vissuta la loro assenza),c'è stato poi tutto il contesto relazionale che è mancato. In aggiunta,la poca vita sociale vissuta,è stata costellata quasi interamente da esperienze negative. La psicologa ha detto ai miei (i quali però non sembravano toccati)che gli errori gravi che hanno commesso hanno generato in me una frattura,un piegamento della personalità,portandomi a sviluppare per difesa,una sensibilità estrema che mi fa vivere e sempre mi farà vivere ogni cosa in maniera amplificata.Secondo lei sono diventata nel tempo lucidissima,attenta e sensibile ad ogni parola detta e dentro mi vivo tutto come un inferno.Poi ha aggiunto che se una persona normo-sensibile dovesse trovarsi a vivere nelle mie condizioni (familiari/socio/economiche),avrebbe di sicuro qualche problema.A maggior ragione,io che ho una sensibilità molto accesa,mi vivo sulla pelle qualcosa di troppo grande.Si è detta preoccupata per la mia salute fisica.Ha poi chiesto ai miei di starmi vicino e di mostrare più affetto,importantissimo per me in questa fase dela mia vita. I miei l'hanno sentita,ma come al solito hanno qualche problema nel trattenere i consigli e le avvertenze quando queste non gli convengono,altro modo per dire "da un orecchio gli entrano le cose e dall'altro gli escono".Oggi hanno ricominciato ad avere il solito atteggiamento ostile e sprezzante come sempre.Stamattina poi mi è presa una botta di depressione senza eguali.Non riuscivo a mettere giù i piedi dal letto e mi sono alzata a 12.00.Mia madre mi chiama,dicendomi che aveva preparato il pranzo mentre io "dormivo",ma quello che aveva preparato,era un quintale di cereali sfatti mezzi galleggianti nell'acqua usata per cucinarli.Una roba immonda.Sono andata per assaggiare,era immangiabile,sapeva di roba annacquata e sciapa,senza olio,nè spezie,nè sale.Mi cucina sempre così,quelle poche volte che decide di cucinare, e se provo a contestare mi urla contro,così che devo sempre bruciarmi le mattine per potermi regalare un piatto dignitoso.Specifico che mia madre sa cucinare molto bene e quando arriva mia sorella,imbandisce una tavola da leccarsi i baffi,ma quella è mia sorella... .Tutto questo per dire che soffrirò pure di "ipersensibilità",ma sfiderei chiunque a mantenere un equilibrio in una situazione come questa. Ci credo che poi scoppio a piangere violentemente come mezz'ora fa, tanto da farmi venire 37 di temperatura. Dopo che combatto con queste due persone che oltre a trattarmi sempre male,mi ricordano ogni minuto, in modalità mantra,che stiamo alla povertà. Dopo che passo le mie giornate in modo disperato... sono già svariate volte che arrivo al supermercato e ci sto un'ora perchè non so decidermi su cosa prendere con 3 euro contati che sclerando col cervello sotto pressione,continuo a fissare e a rigirare nella mano,come se standoli a guardare, aumentassero. Sono già tre volte che sbaglio per il panico a contarli e devo rimettere la roba presa a posto,cazziata dalla cassiera diventata insofferente ai miei storni.Scelgo ogni volta cosa stornare,oppure dico in anticipo alla cassiera:"mi faccia la cortesia,a 5 euro si fermi" con la gente allibita che mi guarda e io che arrivo a fare ste scene poco lucida,disperata e francamente esausta.Poi è successo anche che a 5 euro non sono riuscita ad arrivare,perchè sbadatamente avevo lasciato il portafogli aperto e i pochi spicci contati a casa -tutte monete da 1 cent,2 cent,5 cent- si erano rovesciati nella borsa.Nel panico di fronte alla gente che mi guardava con pena,mi sono impiccata come una disperata a riprenderli dal fondo della borsa dove erano finiti,ma era una situazione così imbarazzante che con le lacrime agli occhi,sul punto di piangere,ho detto: "Lascio qui tutto,non ce la faccio",lasciando anche quelle cose che sarei riuscita a prendere. Dopo che mi vivo le mie giornate in questo modo,sfiderei chiunque a non piangere e a rimanere saldo e "contenuto". Soffro sempre e troppo.Mi sento ad un passo da una malattia seria.Vivo il terrore,la maggior parte delle mie energie sono mangiate da angoscia e paura,oppure si riversano nei sogni ad occhi aperti che faccio e che di seguito,racconterò.
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Ultima modifica di Stella89; 28-09-2016 a 22:04.
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28-09-2016, 20:19
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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In condizioni normali sentirei costantemente la necessità impellente di colmare il vuoto che mi porto dentro come un abisso vertiginoso.In una situazione estrema come questa invece,ho fame d'amore più dell'aria che respiro.
Avrei bisogno di essere amata e di stare bene. Di stare nel calore,di essere considerata,stimata. Invece vivo solo sguardi di pena (che non sono paranoie),ostilità,e vuoto. Se ho il timore di ammalarmi,non penso di essere tanto fuori misura. Mi sento stremata, uccisa. L'assenza di persone care e di affetto intorno a me, è una pugnalata che ricevo ad ogni istante.Come reggere?Io non lo so. So solo che ho paura. Se avessi avuto almeno delle variabili positive nella mia vita (amici veri,affetti),nonostante le condizioni economiche precarie, ce l'avrei fatta,avrei vissuto e seguito la mia natura che se non violentata,mi avrebbe portato di nuovo portato verso il benessere. Mi sarei salvata. Invece mi tocca fare i conti con il terrore di andarmene via troppo presto da questa vita che avrei veramente voluto vivere, più di tante persone che vivacchiano immerse e protette nel calore di tanti affetti. Non c'è niente che possa lenire ora il mio dolore ora.
Parlando di un altro lato della mia ipersenbilità,ieri sera ho scritto una bozza che poi non ho più riportato qui.La condivido di seguito:
"Non capisco cos'ho. Mi sembra di stare in una fase di regressione. Ascolto e riascolto le stesse canzoni che sentivo tante volte da adolescente,da bambina. Rivivo quelle emozioni che provavo forti,legate ad amori impossibili,a sentimenti struggenti.Cerco come l'aria che mi manca quel mondo che avevo dentro. Riguardo o ricordo scene di film,passaggi musicali e dentro la mia testa si apre un mondo rarefatto,surreale,le mie emozioni che prendono forma,come dei sogni ad occhi aperti. Spazio con la mente,vado via in mezzo a tutti quei ricordi di emozioni vissute che hanno la forza di una visione. Qualcosa di così antico e familiare,di mio. È il mio mondo che scorre e io mi beo delle sue immagini e delle sensazioni che mi rimanda. Mi sento come uno di quei protagonisti dei film di fantascienza che si attaccano con un cavo ad un mondo virtuale e si dimenticano di avere un corpo,consumando molta energia psichica nel vivere questo loro mondo parallelo. La gente normale ha per lo più ricordi di cose tangibili. Io ho ricordi di emozioni vissute. Cerco di spiegarmi meglio. Capita a tutti di legare un passaggio musicale ad un momento della propria vita particolare (un innamoramento/un successo/un episodio negativo...). Quando a distanza di anni si sente nuovamente quel passaggio musicale o quel brano,si ha un flash emotivo,in cui si rivive ciò che si è sentito nel momento vissuto tanti anni prima. Facendo un altro esempio quello che mi vivo è paragonabile a quando si sente un profumo che richiama un passato lontano,momenti dell'infanzia.. . La sensazione che si prova è bella,ma anche struggente,fa un pò male,da malinconia. Poi la persona normale si riprende e passa ad altro. Io no. O meglio, anche se torno nel mondo "reale", mi sento incompleta, a metà, e cerco continuamente quel mondo e me stessa (che è rimasta in quel mondo). Stasera ho fatto un salto indietro nel tempo di 20 anni, ma quel mondo di emozioni lontano mi appartiene ancora, sono io, la vera me. Preferisco buttarla sul romantico, perchè spiegare la questione in termini psicanalitici porterebbe a spegnere l'incanto e a ridurre il tutto ad un mero processo di difesa mentale "
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Ultima modifica di Stella89; 28-09-2016 a 22:49.
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28-09-2016, 21:00
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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Penso che in questo topic dovremmo provare a rendere l'idea della nostra esperienza "ipersensoriale", avvalendoci di contenuti extra come immagini, suoni e video. Dopotutto, se siamo ipersensibili, con molta probabilità utilizzeremo molto dell'emisfero destro (deputato alle emozioni,all'immaginazione,alla creatività). In questo momento ad esempio, la mia ipersensibilità mi sta facendo sentire tutto amplificato,come il rumore del frigo. Dopo lo scoppio di pianto sento tutto molto più forte, a livello sonoro e visivo. Mi viene in mente per ora quello che si prova di fronte ad un saldatore che saldando fa un rumore infernale che ti stordisce,ti confonde,ti mette anche un pò d'ansia. Quando saldava mio padre io scappavo. Di mio viaggiavo su livelli di rumore emotivo molto alti e tutto quell'inferno sonoro non faceva altro che amplificare il mio inferno interiore.
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Ultima modifica di Stella89; 28-09-2016 a 23:09.
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28-09-2016, 23:23
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Cara Stella,
se accetti un suggerimento, ti direi di scrivere in modo più sintetico, per una questione di leggibilità. Tanto hai tutto il topic per aggiungere.
A volte scrivo anch'io in modo prolisso. Ma è stancante per me stesso, perché la mente si affolla di ragionamenti. La semplicità di espressione ci fa sembrare le cose più semplici!
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29-09-2016, 00:22
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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• Le HSP (Persone Altamente Sensibili) assorbono molte cose e segnali di cui gli altri difficilmente si accorgono. Per questa ragione si sentono facilmente stimolati, sia positivamente che negativamente. In genere tendono a pensare che sia così anche per gli altri, anche quando non è il caso.
nel mio caso è cosi
• La maggior parte delle HSP è particolarmente fantasiosa e creativa e ha un forte intuito.
anche qua
• Una delle caratteristiche più di spicco delle HSP è la tendenza a voler aiutare il prossimo e fare del bene.
in parte mi ci rispecchio però non sono un devoto....
• Le prospettive che vedono gli HSP nei confronti delle persone secondo loro con bisogno di aiuto sono grandi e tante. Per questa ragione gli HSP possono sembrare impiccioni, visto che possono tendere a offrire il loro aiuto anche quando non è richiesto.
NON mi ci riconosco
• Le HSP si possono innamorare con molta facilità.
mi può accadere
• Le HSP ci mettono poco a cogliere i legami tramite la loro intuizione e vengono comprese poco per questa ragione.
mi ci riconosco
• Le HSP provano un forte interesse e legame con la spiritualità e religiosità.
NON mi ci riconosco
• Essere “highly sensitive”, ovvero altamente sensibile, non ha nulla a che fare con il paranormale; è parte di un carattere.
• Le HSP sono molto sensibili per gli stimoli esterni e mostrano spesso sintomi fisici che possono essere scambiati con paura o ansia: tremare, battito cardiaco accelerato, arrossire.
• Quando vengono controllate o giudicate, le persone HSP in genere non sono in grado di funzionare al 100%.
mi ci riconosco
• In genere le HSP non sono particolarmente ferrate nel nozionismo, ma sono spesso portate per lo studio e in particolare lo studio delle lingue.
odio studiare
• Le HSP riconoscono la tendenza ad isolarsi.
son introverso e ho bisogno dei miei spazi
• Le HSP riconoscono facilmente se un ambiente sia amichevole o ostile e vengono facilmente influenzate da ciò.
mi ci rispecchio tanto
• Le HSP tendono ad avere una bassa autostima in conseguenza a rifiuti.
ora mi ci rispecchio poco, tendo a farmene una ragione
anche se fino alle media ero cosi
• Le HSP hanno una fervida immaginazione e fantasia, ed immaginano e si promettono spesso di intraprendere, ma l’intraprendenza in genere non è il loro lato più forte e spesso si trovano chiusi nelle loro idee.
mi ci ritrovo
• Spesso, le HSP portano gli occhiali, hanno problemi con la vista e/o sono ipersensibili alla luce.
mi ci ritrovo
• Le HSP in genere appaiono timide, nonostante siano molto socievoli.
non saprei
• D’altro canto, le HSP sono molto attente agli sguardi altrui e si sentono facilmente giudicate.
mi ci ritrovo
• Le HSP sono brave a motivare ed ispirare gli altri. Spesso sono visionari e vedono cose che sono ancora agli inizi. Per questa ragione possono essere poco compresi ed isolarsi.
mi ci ritrovo eccetto nella parte finale
• Le HSP tendono a vedere ciò di cui il loro ambiente o gli altri hanno bisogno. Questo può portare ad essere frustrati in caso gli altri non lo vedano o la loro visione di realtà si distanzi troppo da quella altrui.
mi ci ritrovo però non ne faccio una sofferenza se agli altri non frega granché
• L’alta sensibilità non prevale in un genere ed è una caratteristica presente sin dall’infanzia.
• Le HSP sono molto sensibili per dolori sia fisici che psichici propri ed altrui. Questo può portare ad ansia ed ipocondria.
boh
• Le HSP in genere sono perfezioniste: Quando decidono di fare qualcosa, la fanno bene. Non tollerano gli errori e sono particolarmente accurate.
NON mi ci ritrovo
• Fattori esterni disturbanti, come ostilità, un ambiente caotico o cose non dette riescono a buttare giù le HSP.
mi ci ritrovo
• Le HSP spesso soffrono di stress e dei sintomi legati all’ansia: Problemi digestivi, gastriti, fascicolazioni, stanchezza e manifestazioni nervose.
mi ci posso trovare
• La maggior parte delle persone che soffre di disturbi alimentari è un HSP.
• Le HSP possono avere la sensazione di “svuotarsi” stando a contatto con gli altri.
?
• Le HSP hanno un desiderio maggiore del normale di essere accettate.
non saprei nel mio caso.... se ci tengo ho bisogno di rassicurazione sennò posso star male per la delusione o come al solito faccio lo svaluto fino a fregarmene totalmente o quasi
• Le HSP hanno difficoltà nel stabilire i propri limiti, e per questa ragione colgono stimoli anche molto lontani a loro sentendoli come propri.
non saprei
• Stimoli esterni come luci, rumori, un ambiente affollato, disordinato, odori etc. possono portare a vera e propria stanchezza fisica.
forse
• Le HSP sono ottimi ascoltatori in quanto sono ascoltatori del linguaggio non verbale molto attenti e percepiscono cambiamenti di voce con estrema facilità.
mi ci ritrovo assai
• Gli altri si trovano particolarmente a proprio agio a raccontare i propri problemi alle HSP, che in genere nel proprio gruppo di amici hanno il ruolo di ascoltatore, aiuto o risolvi-problemi.
capita che la gente si confida
• Le HSP sono spesso molto sensibili agli stimolanti come la caffeina.
non saprei
• Quando hanno un fine in mente, le HSP si danno al 120% e fanno di tutto per raggiungerlo.
non mi ci ritrovo
• Le HSP sono preziose fonti di idee e piani. Quando nell’ambiente lavorativo ci sono dei ruoli prestabiliti, le loro prestazioni sono nettamente inferiori perché si perde la libertà e tendono a voler fare tutto troppo bene, troppo precisamente, troppo velocemente.
non saprei
• Le HSP tendono a mettere se stessi all’ultimo posto.
Non mi ci ritrovo
• Le HSP tendono a procrastinare ed avere una vera e propria avversione per ciò che si “deve” fare, che li mette in agitazione.
mi ci ritrovo
• Gli avvenimenti sfortunati o non calcolati possono disorientare molto le HSP.
mi ci ritrovo
• Spesso le HSP non si rendono conto di quali siano i propri sentimenti e quali quelli altrui.
non saprei
• Le HSP provano un’avversione particolarmente accentuata nei confronti dell’ingiustizia.
mi ci ritrovo
• Circa il 30% delle HSP è estroverso, ma facilmente sopraffatto.
• Le HSP possono essere sia ricercatori di quiete che ricercatori di sensazioni forti.
• Le HSP si sentono molto legate al mondo naturale.
mi ci ritrovo
• Calma, ordine e regolarità sono pilastri molto importanti per l’equilibrio delle persone in generale e più in particolare delle HSP.
• Le HSP sono molto consapevoli delle proprie azioni, dei propri pensieri e delle proprie sensazioni, per cui spesso si alienano o stancano facilmente.
mi ci ritrovo
"In quanti punti vi riconoscete nella scheda qui sopra? Chi tra di voi pensa di essere ipersensibile? Chi tra di voi ha tratto benefici da questa caratteristica? Come?"
in abbastanza in effetti..
sicuramente rispetto alla media dei normaloni sono decisamente HSP
ma non penso di essere un caso estremo
benefici li vedo nel senso che a me piacciono queste mie ipersensibilità
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29-09-2016, 02:35
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Cara Stella,
se accetti un suggerimento, ti direi di scrivere in modo più sintetico, per una questione di leggibilità. Tanto hai tutto il topic per aggiungere.
A volte scrivo anch'io in modo prolisso. Ma è stancante per me stesso, perché la mente si affolla di ragionamenti. La semplicità di espressione ci fa sembrare le cose più semplici!
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Hai ragione.Me l'ha fatto notare anche un altro utente del forum.D'ora in poi cercherò nei limiti del possibile ( ) di essere più sintetica.Grazie del consiglio
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Ultima modifica di Stella89; 29-09-2016 a 02:37.
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29-09-2016, 09:04
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Scusami Stella non è assolutamente una critica (non saprei reggerne io quindi non vedo come potrei farne ) ma visto che è venuto fuori l'argom. : secondo me puoi essere prolissa quanto vuoi, l'unica cosa è che essendo su internet il classico “muro di testo” scoraggia un po' per la leggibilità, consiglio di andare a capo spesso e di dividere i paragrafi, capisco che non è facile quando si è in pieno flusso di coscienza, ma onestamente. . . scrivi come e quanto ti pare XD
Comunc non la reggo poi così bene la rabbia etc., e per motivi molto più futili dei tuoi... [nel senso che i tuoi non sono futili e i miei molto spesso sì XD]
Diciamo che è un “metodo” che sto provando ultimamente, anche se sento rabbia e delusione e dolore (per motivi magari fessissimi) non riesco a contrastare quelle sensazioni ma cerco (e non è detto che riesca XD) di non agire sull'onda di quelle.
Anche io con i miei genitori e le persone a cui sono più legata “sbotto”, specialmente quando mi sento sminuita o ferita, oppure quando certe cose vanno a riaprire ferite precedenti :\
Secondo me è un misto di ferite del passato che abbiamo subìto senza poterci difendere o senza riuscire a difenderci, e quindi ora in ogni ferita risuonano anche quelle del passato, e poi la sensazione di ingiustizia, del tipo: “non è giusto che di nuovo mi trattino in questo modo, non è giusto che di nuovo si permettano di trattarmi come la fessa, non voglio più permettere che qualcuno mi tratti così, provo dolore perché al mondo esistono persone che trattano così gli altri” etc., più le varianti con senso di colpa e inadeguaz.: “di nuovo non riesco a difendermi, di nuovo mi trattano male, allora sono io, ecco sto soffrendo di nuovo, sono io che sono troppo sensibile, non sono adatto a stare con gli altri”.
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Ultima modifica di ~~~; 29-09-2016 a 09:13.
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29-09-2016, 10:37
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Condanna e in parte (ma solo in parte) risorsa. Il giusto sarebbe una sensibilità "equlibrata", quindi non iper.
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29-09-2016, 10:43
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 837
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• Le HSP (Persone Altamente Sensibili) assorbono molte cose e segnali di cui gli altri difficilmente si accorgono. Per questa ragione si sentono facilmente stimolati, sia positivamente che negativamente. In genere tendono a pensare che sia così anche per gli altri, anche quando non è il caso.
Sì
• La maggior parte delle HSP è particolarmente fantasiosa e creativa e ha un forte intuito. Sì
• Una delle caratteristiche più di spicco delle HSP è la tendenza a voler aiutare il prossimo e fare del bene. Cerco di aiutare ove possibile
• Le prospettive che vedono gli HSP nei confronti delle persone secondo loro con bisogno di aiuto sono grandi e tante. Per questa ragione gli HSP possono sembrare impiccioni, visto che possono tendere a offrire il loro aiuto anche quando non è richiesto. Ogni tanto mi è capitato di sembrare impiccione
• Le HSP si possono innamorare con molta facilità. Più che altro cotte
• Le HSP ci mettono poco a cogliere i legami tramite la loro intuizione e vengono comprese poco per questa ragione. Sì
• Le HSP provano un forte interesse e legame con la spiritualità e religiosità. Non credo a queste cose
• Essere “highly sensitive”, ovvero altamente sensibile, non ha nulla a che fare con il paranormale; è parte di un carattere.
• Le HSP sono molto sensibili per gli stimoli esterni e mostrano spesso sintomi fisici che possono essere scambiati con paura o ansia: tremare, battito cardiaco accelerato, arrossire. Sì
• Quando vengono controllate o giudicate, le persone HSP in genere non sono in grado di funzionare al 100%. Sì
• In genere le HSP non sono particolarmente ferrate nel nozionismo, ma sono spesso portate per lo studio e in particolare lo studio delle lingue.
Sì
• Le HSP riconoscono la tendenza ad isolarsi. Sì
• Le HSP riconoscono facilmente se un ambiente sia amichevole o ostile e vengono facilmente influenzate da ciò. Assolutamente sì
• Le HSP tendono ad avere una bassa autostima in conseguenza a rifiuti. Sì
• Le HSP hanno una fervida immaginazione e fantasia, ed immaginano e si promettono spesso di intraprendere, ma l’intraprendenza in genere non è il loro lato più forte e spesso si trovano chiusi nelle loro idee. Assolutamente sì
• Spesso, le HSP portano gli occhiali, hanno problemi con la vista e/o sono ipersensibili alla luce. Sìsì
• Le HSP in genere appaiono timide, nonostante siano molto socievoli. Posso risultare una persona piacevole, certo
• D’altro canto, le HSP sono molto attente agli sguardi altrui e si sentono facilmente giudicate. Assolutamente sì
• Le HSP sono brave a motivare ed ispirare gli altri. Spesso sono visionari e vedono cose che sono ancora agli inizi. Per questa ragione possono essere poco compresi ed isolarsi. Bravo a motivare e ispirare non penso, però sono un po' visionario, lo ammetto
• Le HSP tendono a vedere ciò di cui il loro ambiente o gli altri hanno bisogno. Questo può portare ad essere frustrati in caso gli altri non lo vedano o la loro visione di realtà si distanzi troppo da quella altrui. Sì
• L’alta sensibilità non prevale in un genere ed è una caratteristica presente sin dall’infanzia. Sì
• Le HSP sono molto sensibili per dolori sia fisici che psichici propri ed altrui. Questo può portare ad ansia ed ipocondria. Può darsi
• Le HSP in genere sono perfezioniste: Quando decidono di fare qualcosa, la fanno bene. Non tollerano gli errori e sono particolarmente accurate.
Sì, se devo fare una cosa cerco di farla nel miglior modo possibile
• Fattori esterni disturbanti, come ostilità, un ambiente caotico o cose non dette riescono a buttare giù le HSP. Sì
• Le HSP spesso soffrono di stress e dei sintomi legati all’ansia: Problemi digestivi, gastriti, fascicolazioni, stanchezza e manifestazioni nervose.
Sì
• La maggior parte delle persone che soffre di disturbi alimentari è un HSP.
• Le HSP possono avere la sensazione di “svuotarsi” stando a contatto con gli altri. Sììììì cazzo
• Le HSP hanno un desiderio maggiore del normale di essere accettate. Sì
• Le HSP hanno difficoltà nel stabilire i propri limiti, e per questa ragione colgono stimoli anche molto lontani a loro sentendoli come propri.
• Stimoli esterni come luci, rumori, un ambiente affollato, disordinato, odori etc. possono portare a vera e propria stanchezza fisica. Sì
• Le HSP sono ottimi ascoltatori in quanto sono ascoltatori del linguaggio non verbale molto attenti e percepiscono cambiamenti di voce con estrema facilità. Presumo di sì
• Gli altri si trovano particolarmente a proprio agio a raccontare i propri problemi alle HSP, che in genere nel proprio gruppo di amici hanno il ruolo di ascoltatore, aiuto o risolvi-problemi. Boh
• Le HSP sono spesso molto sensibili agli stimolanti come la caffeina. Infatti ne assumo poca
• Quando hanno un fine in mente, le HSP si danno al 120% e fanno di tutto per raggiungerlo. Come sopra
• Le HSP sono preziose fonti di idee e piani. Quando nell’ambiente lavorativo ci sono dei ruoli prestabiliti, le loro prestazioni sono nettamente inferiori perché si perde la libertà e tendono a voler fare tutto troppo bene, troppo precisamente, troppo velocemente. Forse
• Le HSP tendono a mettere se stessi all’ultimo posto.
Sì
• Le HSP tendono a procrastinare ed avere una vera e propria avversione per ciò che si “deve” fare, che li mette in agitazione. Sì
• Gli avvenimenti sfortunati o non calcolati possono disorientare molto le HSP. Sì
• Spesso le HSP non si rendono conto di quali siano i propri sentimenti e quali quelli altrui. Sì
• Le HSP provano un’avversione particolarmente accentuata nei confronti dell’ingiustizia. Non molto a dir la verità
• Circa il 30% delle HSP è estroverso, ma facilmente sopraffatto. So' introverso
• Le HSP possono essere sia ricercatori di quiete che ricercatori di sensazioni forti. Sì
• Le HSP si sentono molto legate al mondo naturale. Sì
• Calma, ordine e regolarità sono pilastri molto importanti per l’equilibrio delle persone in generale e più in particolare delle HSP. Cerco di essere il più calmo e ordinato possibile, ma molte volte non ci riesco
• Le HSP sono molto consapevoli delle proprie azioni, dei propri pensieri e delle proprie sensazioni, per cui spesso si alienano o stancano facilmente.
Sì
Cosa ho vinto?
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29-09-2016, 15:11
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#16
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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Quote:
Originariamente inviata da yuiop.
Cosa ho vinto?
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Un bel benvenuto nel club
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29-09-2016, 16:14
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Scusami Stella non è assolutamente una critica (non saprei reggerne io quindi non vedo come potrei farne ) ma visto che è venuto fuori l'argom. : secondo me puoi essere prolissa quanto vuoi, l'unica cosa è che essendo su internet il classico “muro di testo” scoraggia un po' per la leggibilità, consiglio di andare a capo spesso e di dividere i paragrafi, capisco che non è facile quando si è in pieno flusso di coscienza,
ma onestamente. . . scrivi come e quanto ti pare XD
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Oh, grazie della sincerità! Devo ammettere che in seguito alle vostre considerazioni mi è venuto un nuovo dubbio. Cioè... ma niente niente che io sia affetta pure da una forma violenta di grafomania? Questa mi mancava... Mi piace scrivere e scriverei per ore ed ore. La scrittura mi ha sempre dato gratificazioni e anche qualche riconoscimento Non mi va di pensare che possa esserci del patologico anche in questa mia passione. Ho visto tanti di quegli psicologi a cui ho letto le mie cose, che se avessi avuto qualche problema in tal senso, mi sarebbe stato sicuramente diagnosticato. Devo scacciare questo mio dubbio e piuttosto accetto i tuoi consigli. Cercherò di essere più sintetica e d'ora in poi eviterò di creare i miei soliti (e talvolta mostruosi, lo riconosco) muri di testo. Non mi sembra però il caso di adottare qui particolari tecniche di scrittura, dato che su questo forum la mia esigenza è principalmente quella di confrontarmi su determinate problematiche psicologiche e qualche volta di sfogare un malessere diventato insopportabile. Altrove, in spazi deputati alla scrittura vera e propria, divido già il testo in paragrafi e lo strutturo in modo da renderlo scorrevole e chiaro.
Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Secondo me è un misto di ferite del passato che abbiamo subìto senza poterci difendere o senza riuscire a difenderci, e quindi ora in ogni ferita risuonano anche quelle del passato, e poi la sensazione di ingiustizia, del tipo: “non è giusto che di nuovo mi trattino in questo modo, non è giusto che di nuovo si permettano di trattarmi come la fessa, non voglio più permettere che qualcuno mi tratti così, provo dolore perché al mondo esistono persone che trattano così gli altri” etc., più le varianti con senso di colpa e inadeguaz.: “di nuovo non riesco a difendermi, di nuovo mi trattano male, allora sono io, ecco sto soffrendo di nuovo, sono io che sono troppo sensibile, non sono adatto a stare con gli altri”.
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Sì, sono d'accordo. Per quel che mi riguarda, hai centrato il punto.
Alla base dei miei scatti di rabbia, soprattutto nei confronti dei miei, c'è esattamente il mix dei sentimenti che hai descritto
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Ultima modifica di Stella89; 29-09-2016 a 16:20.
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29-09-2016, 17:11
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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In genere "iper" non va tanto bene
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29-09-2016, 17:33
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Quote:
Originariamente inviata da Stella89
Oh, grazie della sincerità! Devo ammettere che in seguito alle vostre considerazioni mi è venuto un nuovo dubbio. Cioè... ma niente niente che io sia affetta pure da una forma violenta di grafomania? Questa mi mancava... Mi piace scrivere e scriverei per ore ed ore. La scrittura mi ha sempre dato gratificazioni e anche qualche riconoscimento Non mi va di pensare che possa esserci del patologico anche in questa mia passione. Ho visto tanti di quegli psicologi a cui ho letto le mie cose, che se avessi avuto qualche problema in tal senso, mi sarebbe stato sicuramente diagnosticato. Devo scacciare questo mio dubbio e piuttosto accetto i tuoi consigli. Cercherò di essere più sintetica e d'ora in poi eviterò di creare i miei soliti (e talvolta mostruosi, lo riconosco) muri di testo. Non mi sembra però il caso di adottare qui particolari tecniche di scrittura, dato che su questo forum la mia esigenza è principalmente quella di confrontarmi su determinate problematiche psicologiche e qualche volta di sfogare un malessere diventato insopportabile. Altrove, in spazi deputati alla scrittura vera e propria, divido già il testo in paragrafi e lo strutturo in modo da renderlo scorrevole e chiaro.
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No, ma io non mi sarei permessa di dire nulla se non fosse saltato fuori l'argomento, e visto che t'hanno detto d'essere troppo prolissa, secondo me non è quello il problema Cioè, ognuno potrà scrivere come e quanto gli pare? lulz e siccome hai detto che cercherai di essere meno prolissa, evidenziavo che secondo me al pc è più che altro il muro di testo a scoraggiare chi legge, e lì dipende più che altro dalla. . . formattazione del testo? (non so gome se dice) ma quelli sono pure un po' cazzi di chi legge, alla fine, ciè nel senso che uno si arrangia XD, quindi secondo me non c'è bisogno di scrivere di meno XDDD cioè alla fine secondo me il tuo modo di scrivere rispecchia lo stato d'animo che provi in quel momento, il fiume in piena dell'angoscia, della rabbia...
No, decisamente nulla su cui farci un complesso ^^
Non volevo infatti intervenire per fare un appunto, ma semmai per correggere un po' il tiro, spero di non aver scacazzato fuori dal vaso c_c
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29-09-2016, 18:23
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#20
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,175
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Quote:
Originariamente inviata da Clend
In genere "iper" non va tanto bene
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Sì, iper è un prefisso usato spesso con valenza negativa. Può anche avere una connotazione positiva però. Deriva dal greco hypèr che significa letteralmente '"sopra" e si riferisce ad una condizione di grado superiore al normale. La connotazione che si da al termine ipersensibilità, penso dipenda molto dal contesto culturale di riferimento.
Ecco una riflessione interessante a riguardo, estratta da una ricerca di psicologia trovata in rete (per chi volesse qui il link di collegamento al testo intero originale: http://www.psichesomarelazione.it/wo...sensibili-pas/ ).
La sensibilità non è un valore nella nostra cultura.
La maggior parte di noi si trova a vivere in una cultura fortemente competitiva, tecnologica, guidata dai media e dai consumatori, che sta influenzando i valori in tutto il globo. E da valore all’abilità di fronteggiare alti livelli di stimolazione piuttosto che la capacità di individuare le sottigliezze.
In alcune culture la sensibilità è molto apprezzata. Per esempio, uno studio ha trovato che i bambini cinesi della scuola elementare che sono “sensibili e quieti” sono i più rispettati e apprezzati dai loro pari, mentre in Canada sono i meno rispettati ed apprezzati. La sensibilità è apprezzata nelle culture tradizionali di Cina, Giappone, Europa e anche nella maggior parte delle culture che vivono in stretto contatto con la terra. Ma le culture aggressive, espansive o stressate stimano le personalità insensibili, dure, che vanno incontro ai rischi, perché lavorino molte ore, apprezzino la lotta e così via.
La nostra sensibilità viene considerata "oltremisura" e disfunzionale solo ed esclusivamente dalla nostra società occidentale . Questa precisazione fa una grossa differenza, perchè se prendessimo come metro assoluto il metro di misura del contesto culturale in cui viviamo,cadremmo nell'errore di pensarci sbagliati e difettosi rispetto alla maggioranza delle persone. Finiremmo con il dare un giudizio sulla nostra persona e non su una nostra caratteristica che può essere inutile e persino dannosa nel sistema sociale di cui facciamo parte, ma che in un altro sistema culturale costituirebbe una risorsa
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Ultima modifica di Stella89; 29-09-2016 a 18:30.
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