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20-05-2017, 22:43
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#121
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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ennesimo attacco di rabbia stasera, non riesco a calmarmi
"allora, abbandona" mi dice mia madre... ma come FACCIO, COME FACCIO, COME FACCIO, COME FACCIO!!!!!!!!!!!!!!!
Non riesco ad andare ne avanti, ne indietro, ne avanti, ne indietro, ne avanti ne indietro
non concluderò niente neanche 'sto giro.........
anni, anni buttati
basterebbe poco, pochissimo per riuscire a fare qualcosa, anche il minimo sindacale in termini di esami ma non ci riesco, NON CI RIESCO NON CI RIESCO
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21-05-2017, 03:19
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#122
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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la decisione migliore è una:lasciarsi morire dentro.
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21-05-2017, 14:21
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#123
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 865
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Insomma, secondo me bisogna principalmente valutare le alternative.
Se uno deve lasciare un percorso che ha già iniziato dovrebbe essere sicuro (o quasi) di avere la possibilità di intraprenderne un altro che dia determinate sicurezze. Mi sembrerebbe inutile mollare per ritrovarsi a fare nulla, o a fare cose che non diano prospettive. Tanto vale stringere giustamente i denti e quantomeno portarlo a termine, 'sto percorso.
Per dirla brutalmente: essere un ventiseienne alla disperata ricerca di una occupazione e non trovarla non vedo come possa essere una soluzione migliore rispetto ad essere un ventiseienne in ritardo con gli studi e che li sta portando a termine con fatica.
Poi la laurea potrà servirti come no, ovviamente.
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21-07-2017, 13:58
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#124
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Sono passati un paio di mesi, vi aggiorno sulla situazione.
La sessione estiva è stata molto proficua: mi sono liberato di 4 esami e un laboratorio.
Adesso mi rimangono 2 esami, mattoni terribili, e la tesi. Poi (si fa per dire) mi sarò liberato dell'università per sempre.
Alla fine sono riuscito a trovare un po' di voglia di studiare, più per ansia di dire a tutti "sto finendo" che per altro.
Studiando e approcciando la materia sono sempre più convinto che mi faccia schifo. Praticamente stiamo studiando il sesso degli angeli, tutto fumo. Di pratico c'è solo il nome "economia e commercio" "economia e management". Niente a che vedere con l'università dov'ero e dove sarei dovuto rimanere.
Alla fine avrò perso più di tre anni della mia vita. Se scelgo di sfruttare il pezzo di carta dovrò partire in completo svantaggio rispetto la situazione precedente, fare il doppio dello sforzo per raggiungere eventuali traguardi molto poco desiderabili. Cose che tre anni fa avrei "snobbato" e ritenuto improbabili, adesso diverranno opportunità imperdibili.
Pagherò a vita una scelta sbagliata, fatta consapevolmente. Avevo deciso di "cambiare tutto" e che non sarei stato disposto a continuare il percorso intrapreso. Un cambiamento azzardato ma che nasceva dal profondo (mi fa schifo la materia e non avrei mai il carattere per "andare avanti") e che sapeva a cosa andava incontro. E' durato pochi mesi, poi ho fatto, stupidamente dietro front, tornando sui miei passi e imbarcandomi in una specialistica di cacca. Il tutto su enorme pressione dei miei genitori, sopratutto di mia madre. A mia madre, che mi ama, non riuscirò mai a perdonare di essere stata in malafede. Non perdonerò mai la leggerezza tenuta in tutta la vicenda, trattata alla stregua di un "giocattolo".
D'altra parte sono stato io a scegliere, e il conto sta arrivando e pagherò per tutta la vita. Me lo merito.
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21-07-2017, 14:43
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#125
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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E me lo merito perché a una scelta così ragionata, come quella di abbandonare la specialistica a pochi mesi, non doveva essere seguita da una scelta così scellerata, quella di riprendere nuovamente a studiare in un'università diversa. Poco ragionata, dettata dalle pressioni altrui, presa in un momento di debolezza. Un corso che garantisce di suo solo sangue amaro, a cui se ne aggiunge altro, quello di chi ha provato altro. Ma è un contrappasso dantesco. Dante mi avrebbe sicuramente inserito nel girone degli ignavi, sezione speciale "ignavi doppiamente cretini".
Ma niente, si sa, i cretini come me nella vita pagano tutto.
Perché pagherò tutto?
perché sarà una vita di mezze scelte e ripieghi, sulla quale il concludere il corso di laurea mette un'ipoteca definitiva.
ma perché, una laurea non dovrebbe, anzi, aprirti molte porte?
Le porte migliori che mai si sarebbero potute aprire per me si sono chiuse quel fatidico giorno che decisi di tornare dall'università, per dare una svolta alla mia vita. La famosa svolta non solo non ha portato a nulla, non solo sono tornato indietro mentalmente e fisicamente (imbruttito), ma è subentrata la definitiva certezza di essere incapace. Oggi dubito di me come studente,come figlio, come lavoratore. Insomma dubito di me come uomo. Sopratutto, ho capito che la situazione non potrà mai migliorare.
La laurea comporterà una serie di doverosi automatismi che rallenteranno ancora di più il momento della verità. Il lavoro non c'è e sono ormai vecchio, qualsiasi cosa si troverà sarà del tipo "ragionierino alla ditta autospurghi giggino", dietro raccomandazione familiare, probabilmente. Una vita da precario, che avrei potuto tranquillamente evitare. Perderò ulteriori anni e non avrò più nessuna stima di me stesso. Senza considerare che sto perdendo definitivamente la sanità mentale.
I miei tenteranno di obbligarmi allora a portare avanti l'attività familiare, come sempre con la tecnica del "fatto compiuto".Io sono 2 anni che sono praticamente sparito e mi faccio vedere raramente al lavoro. Sopratutto ho sviluppato un odio profondo verso la gente. E si tratta di un pubblico esercizio.
Ma non eri tornato a casa, anche per occuparti dell'attività familiare?
Si è vero, ma nel frattempo ho capito con chi ho a che fare. Un conto, poi, è tornare pieno di entusiasmo avendo deciso di "svoltare" consapevolmente. Tutt'altra storia è aver reso l'università un travaglio senza fine e ritornare, sconfitto, a fare il lavoro dei miei. Già sento quello che dirà la gente. E poi con che coraggio dopo essere sparito per un paio d'anni.
Inoltre mi rendo conto di avere una visione divergente da tutti gli altri miei famigliare sulla gestione. Non mi va giù come viene gestita, siamo diventati ostaggio di clienti e dipendenti, è una vita senza dignità.
D'altra parte è un'attività che ha sempre lavorato bene. Ma presenta tantissime falle gestionali, io non posso mentire a me stesso, come erede e come "economista", facendo finta di non vederle.
Meglio fare la fame nera.
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21-07-2017, 15:03
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#126
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Ospite in casa propria
Nell'ultimo anno sono stato sempre meno considerato. Praticamente qualsiasi cosa che dico o faccio va in polemica. Il più delle volte tocca essere trattati come un venditore di aspirapolvere porta a porte per spiegare delle cose elementari. C'è il "divieto di fare i propri interessi" e il divieto di lamentarsi.
La democrazia è morta in casa con la malattia dei miei nonni. Il sistema familiare ha risposto, come sempre, comprimendo i diritti dei giovani e pretendendo l'assurdo.
E' ora di togliere le tende?
Si sicuramente visto l'andazzo della situazione. Anche se è un controsenso visto che ero tornato perché non riuscivo a stare fuori casa.
Ovviamente sarà impossibile, stante la situazione occupazionale
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21-07-2017, 15:37
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#127
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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ma tu cosa vuoi veramente?
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21-07-2017, 15:44
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#128
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
ma tu cosa vuoi veramente?
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Ah, bo?
Forse una parvenza di normalità. Una ragazza, qualcuno con cui uscire, una famiglia che non ruoti solo intorno al lavoro
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21-07-2017, 18:18
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#129
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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non sai, invece, quanti ti invidiano
questa è la risposta dei miei alle mie rimostranze. Sono invidiato perché benestante e con un attività avviata. Io tutta questi invidia però non la vedo, considerando che non spendo nulla per me. Anzi avessi avuto meno possibilità avrei avuto meno costrizioni e mi sarei fatto meno seghe mentali.
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05-08-2017, 22:11
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#130
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Principiante
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 56
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Intanto, complimenti per gli esami superati
E grazie per l'aggiornamento.
Come vedi, in questi due mesi hai superato, seppur con fatica, riluttanza e sacrificio, due ostacoli che ti parevano insormontabili. Ora restano i due "mattoni" e a tesi. Facendo due calcoli, già con la primavera prossima o al massimo l'inizio dell'autunno, dovresti essere laureato. E' vero, sembra tanto ma non lo è.
Spero solo che gli esami superati con successo ti siano di stimolo per arrivare alla fine. Aggiornaci!
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12-08-2017, 20:50
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#131
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da Frociosfigato
Intanto, complimenti per gli esami superati
E grazie per l'aggiornamento.
Come vedi, in questi due mesi hai superato, seppur con fatica, riluttanza e sacrificio, due ostacoli che ti parevano insormontabili. Ora restano i due "mattoni" e a tesi. Facendo due calcoli, già con la primavera prossima o al massimo l'inizio dell'autunno, dovresti essere laureato. E' vero, sembra tanto ma non lo è.
Spero solo che gli esami superati con successo ti siano di stimolo per arrivare alla fine. Aggiornaci!
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Ti ringrazio per l'incoraggiamento.
Io punterei a finire a tutti i costi per la primate prossima, entro Marzo. Anche se già so quello che dovrò penare per la tesi e che questa mi procurerà l'ennesimo esaurimento nervoso.
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10-03-2018, 01:39
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#132
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Aggiornamento della situazione:
sono ormai bloccato, è da 7 mesi che non apro libro.
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10-03-2018, 04:57
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#133
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Principiante
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 10
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Ciao, io credo che al di là di tutto tu debba abbandonare il pensiero ossessivo di aver compromesso per sempre ed irrimediabilmente la tua carriera lavorativa e la tua vita. Ad occhio e croce azzarderei di direi che tu abbia sviluppato un disturbo narcisistico di personalità sulla base forse di mancata attenzione da parte dei tuoi genitori (" non sono mai stato "indirizzato" dai miei genitori. Magari lo fossi stato"), cosa che ti ha ferito e confermato certe insofferenze e che ti ha portato ad essere emotivamente ferito e disposto a pensare di affondare pure con tutta la barca, trascinandoti dietro loro (" se lo meritano") a discapito del male che prima avresti fatto a te stesso, come hai detto. Il fatto che tu fossi bravo rende del tutto inutili i consigli degli altri che ti spronano a riprendere gli studi, perché probabilmente il problema non è tanto nella materia difficile, quanto nei pensieri ossessivi che ormai ti affliggono, della compromissione irrimediabile del bravo studente appunto e come possono non venire più facilmente a galla e pulsare proprio mentre uno sta lì per riprendere a studiare? È come ficcare il dito nella piaga, toccare il dente che duole... proprio andarsi a cercare l'ossessione che puntualmente spunterà attanagliandoti. Di fatti, come dici, quando non studiavi stavi benissimo, proprio tu per il quale " un laureato disoccupato non è scandaloso, un ragazzo "bravo" non laureato è vergognoso". Date le premesse il colpo è comprensibilmente duro: avevi puntato tutto sull'università, ma ti sei bloccato e non sei più riuscito a riprendere con serenità senza bloccarti ancora, il che è stato un progressivo colpo duro, tanto più quanto eri consapevole di essere un bravo studente: imperdonabile... fossi stato mediocre sarebbe stato diverso dici. Io non conosco la tua vita e perdona la mia analisi pseudo psicologica da quattro soldi, ma parlo un po' sulla base della mia brutta bruttissima vicenda e da quel che ho letto a me sembra che tu abbia sofferto un crescendo di ansia da prestazione, magari alimentata dalla sensazione di non avere una guida forte, se non come ultima azione reprensiva da parte dei genitori, ma non come aiuto strategico per detonare l'ansia e non collezionare stazioni. Mi sembra quindi che tu abbia preso "troppo sul serio", come si suol dire, l'università, caricandoti di eccessive preoccupazioni (qui dovevi riuscire per forza a dispetto di qualche difficoltà nel sociale), con il risultato che tu sei finito per dare corda alle ansie e alle ossessioni mentre " tutti stanno meglio di me, si sono realizzati nella vita e negli studi, molti non concludono nulla, ma non ne sono preoccupati, alcuni stanno dando del loro meglio, la maggior parte non si rende neanche conto di cosa stia studiando". Il consiglio deve essere di rivolgerti all'aiuto di una figura professionale quale è lo psicologo, ma nel frattempo posso consigliarti di concentrarti solo sul fatto di pensare di salvarti il culo. Per salvarti il culo e se ancora giovane, quindi te lo salveresti per bene, a me pare che tu debba capire che il segreto è abbandonare il pensiero martellante che il tuo bel progetto di vita si sia macchiato per sempre. La cosa peggiore è continuare a pensarlo, invece di ridere in faccia a questa ossessione andando a fare le cose con più leggerezza... Probabilmente saranno consigli già ricevuti e che tu non hai sopportato, ma credo che tu debba usare questo pensiero della macchia a tuo favore rovesciandolo: l'ideale che avevi è stato scompaginato perché ti sei preso troppo sul serio, troppo sul serio ragazzo mio. Allora prendi la palla al balzo per rilassarti un po' di fronte a tutto questo problema, prenditi del tempo... ricomincia dai tuoi hobby che non a caso erano stati completamente annullati durante il periodo di studio, probabilmente perché a quello studio avevi permesso di diventare totalizzante, anche se a singhiozzi. Fottitene, fottitene! All'ansia che assale ridici contro abbassando le aspettative... fallo! fallo! porca la miseria... sii meno intelligente e più furbo! Cosi non resterai a guardare le " mezze seghe che faranno più strada di me perché laureate"! Fatti furbo, cambia strategia: non lasciare che lo studio ti assorba completamente, un po' studia e un po' divertiti! Usa quel passato per imparare dai tuoi errori e una via potrebbe essere questa.
P.S.
Perdona il poema
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