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14-05-2017, 23:46
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#101
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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l'unica soluzione è chiudersi in casa e non alzarsi più dal letto.
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18-05-2017, 20:34
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#102
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Principiante
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 56
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Ciao Marco.
A questo punto insisto anch'io, come molti altri, affinché tu ti rivolga a uno specialista.
Se te lo stiamo dicendo in molti, non è perché ci sentiamo migliori o superiori e te lo diciamo per liberarci la coscienza.
Al contrario: molti di noi ha passato brutti momento nella propria vita, molti hanno provato la depressione o la disperazione (nel senso di mancanza di speranza); molti di noi sono ancora dentro queste situazioni, altri, per fortuna, ne sono usciti.
Proprio per questo, proprio perché ci siamo passati, possiamo dire con una certa sicurezza, che tu stai vedendo le cose in una maniera esageratamente negativa.
Ti senti vecchio, fallito, pensi di aver sbagliato tutto ecc.. ma, guardando le cose in maniera oggettiva, NON E' COSI'!
Questo non vuol dire che le tue siano solo paturnie inutili, anzi! Si vede chiaramente che stai molto male, che stai soffrendo.
Ma proprio per questo l'invito che ti facciamo è quello di reagire e riprendere in mano la tua vita: ne hai tutte le possibilità, e hai tutte le potenzialità per avere una vita felice e realizzata nel futuro.
Ma ora devi reagire ed agire!
Coraggio! siamo con te!
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18-05-2017, 22:48
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#103
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 541
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Quote:
Originariamente inviata da Dyane
cioè ragazzi, qui siamo su un forum di fobia sociale. Qui c'è gente che l'università non l'ha nemmeno iniziata per problemi di ansia...e qui state a lamentarvi per un prof dimmerda. Io personalmente ho concluso la triennale dopo otto anni...ma di che stiamo parlando?!
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ok, ma perdere molto tempo all'università in condizioni psicologiche disastrose e con la fobia sociale, quindi in reclusione, è 'na tortura... non si può fare
Quote:
Originariamente inviata da Dyane
e risolvi i tuoi blocchi personali più debilitanti. So che sono ripetitiva, ma dovresti rivolgerti ad uno specialista per poterne uscire. Scusatemi se insisto, ma è l'unico modo che io conosca per stare meglio e risolvere quei problemi grandi come l'universo che, vissuti in prima persona, sembrano enormi buchi neri senza uscita. Se poi qualcuno è mai riuscito ad uscirne senza terapia, che venga qui a raccontarcelo e ci sveli il segreto.
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a te come è andata? te lo chiedo perchè sto pensando di riandarci nonostante pessime esperienze passate
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18-05-2017, 22:48
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#104
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da Frociosfigato
Ciao Marco.
A questo punto insisto anch'io, come molti altri, affinché tu ti rivolga a uno specialista.
Se te lo stiamo dicendo in molti, non è perché ci sentiamo migliori o superiori e te lo diciamo per liberarci la coscienza.
Al contrario: molti di noi ha passato brutti momento nella propria vita, molti hanno provato la depressione o la disperazione (nel senso di mancanza di speranza); molti di noi sono ancora dentro queste situazioni, altri, per fortuna, ne sono usciti.
Proprio per questo, proprio perché ci siamo passati, possiamo dire con una certa sicurezza, che tu stai vedendo le cose in una maniera esageratamente negativa.
Ti senti vecchio, fallito, pensi di aver sbagliato tutto ecc.. ma, guardando le cose in maniera oggettiva, NON E' COSI'!
Questo non vuol dire che le tue siano solo paturnie inutili, anzi! Si vede chiaramente che stai molto male, che stai soffrendo.
Ma proprio per questo l'invito che ti facciamo è quello di reagire e riprendere in mano la tua vita: ne hai tutte le possibilità, e hai tutte le potenzialità per avere una vita felice e realizzata nel futuro.
Ma ora devi reagire ed agire!
Coraggio! siamo con te!
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Ti ringrazio, in questi giorni comunque va un po' meglio. Un po' perché ho parecchie cose da fare, un po'(e sopratutto) perché mi sono rassegnato: la mia vita andrà sempre peggio e non avrò mai un minimo di normalità, posso solo sperare di tirare a campare colminimo danno possibile
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19-05-2017, 02:09
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#105
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da Boriss
ok, ma perdere molto tempo all'università in condizioni psicologiche disastrose e con la fobia sociale, quindi in reclusione, è 'na tortura... non si può fare
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Finalmente qualcuno che se ne è reso conto..
Mi sembra di vivere in un incubo: di mese in mese la situazione peggiora, gli esami si accumulano e tutto il resto va a rotoli. La mia sola risposta è l'apatia, che non fa che peggiorare il tutto.
Tutto potrà andare ancora peggio, non ci sarà un limite.
Non sarò più in grado di riprendermi e passerò la vita a rimpiangere gli errori fatti. Se 2 anni fa pensavo che mi sarei ripreso, ad oggi non ho nessun obiettivo ne progetto di vita.
L'ostinazione dei miei genitori è stata incredibile: da tempo disillusi sull'utilità del titolo di studio e avendo capito che non avevo più voglia di studiare si sono impuntati solo perché "ormai finisci, che ti ci vuole, tu sei bravo". La mia non è una laurea che assicuri un lavoro, ne tanto meno loro hanno conoscenze o raccomandazioni. Anzi hanno piuttosto chiaro che io "renda" di più in altre occupazioni e che sono disposto ad assumermi un livello di responsabilità che chiunque eviterebbe. Sanno benissimo che l'università è la cosa che più mi assorbe al mondo e non riesco a gestire lo studio assieme ad altre cose. Vorrebbero poi incastrarmi nella loro attività commerciale perché ritenuta sicura.
Sono probabilmente convinti di avermi regalato altri 2 anni di vacanza.
Fanno sempre cosi si impuntano su cose a caso, senza significato, e anche quando hanno capito di aver sbagliato non possono fare a meno di andare avanti (ed andare a sbattere) per il loro fortissimo senso del dovere.
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19-05-2017, 09:08
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#106
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 735
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Caro Marco,
anche io spesso mi sono scontrata con il modo di pensare e di fare dei miei, decisamente controproducente: sono giunta alla conclusione che si tratti di mentalità diverse e soprattutto di tempi diversi, nel senso di generazione, per quanto riguarda la loro visione dello studio e del lavoro. Ciò detto, come immagino valga anche per i tuoi, non mi hanno mai fatto mancare niente e mi hanno trasmesso solidi principi - poi c'è il fatto che, a causa di miei pregiudizi, avrei dovuto ascoltarli di più e non l'ho fatto, ma anche loro hanno avuto poco polso. Ma sto divagando. Il fatto è che i genitori vorrebbero/dovrebbero aiutarci ma non sempre ce la fanno, anzi a volte innescano senza volerlo alcuni meccanismi di attaccamento/paura di deludere in noi figli che creano dei veri e propri mostri. Adesso non solo sei bloccato all'università con le tue paure e ansie, ma c'è pure l'elemento genitori che pensano di averti regalato altri 2 anni di vacanza e invece non sanno l'inferno che stai passando...e forse - accettiamolo - non lo faranno mai.
Nè i tuoi né tua sorella probabilmente capiranno mai davvero cosa hai passato e stai passando.
Devi risolvere tu, liberandoti dai condizionamenti.
Domanda: tu che vorresti fare? Come risolveresti il problema?
Hai una laurea triennale in economia (cosa che io rimpiango di non aver preso, pensa te, è questo il mio cruccio - come vedi tutto è relativo, laureandomi in una facoltà come sc politiche...), non assicura un lavoro ma ti apre delle porte.
Tu vorresti portarla avanti l'attività di famiglia, o no?
Non è per farmi i fatti tuoi, è per capire meglio e fare un piano d'attacco.
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19-05-2017, 10:25
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#107
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,932
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I sacrifici dei genitori verso i figli non devono essere fatti per potersi vantare col prossimo di non aver fatto loro mancare nulla, specialmente se questa cosa viene usata a mò di sottile ricatto psicologico.
I sacrifici si fanno per la felicità dei propri figli, la quale esige la consapevolezza di dover accettare le naturali inclinazioni della prole, non l'egoistico intento di esigere dalla prole il raggiungimento dei traguardi sociali che i genitori stessi non sono riusciti a conseguire a suo tempo.
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19-05-2017, 12:13
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#108
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da confusa86
Caro Marco,
anche io spesso mi sono scontrata con il modo di pensare e di fare dei miei, decisamente controproducente: sono giunta alla conclusione che si tratti di mentalità diverse e soprattutto di tempi diversi, nel senso di generazione, per quanto riguarda la loro visione dello studio e del lavoro. Ciò detto, come immagino valga anche per i tuoi, non mi hanno mai fatto mancare niente e mi hanno trasmesso solidi principi - poi c'è il fatto che, a causa di miei pregiudizi, avrei dovuto ascoltarli di più e non l'ho fatto, ma anche loro hanno avuto poco polso. Ma sto divagando. Il fatto è che i genitori vorrebbero/dovrebbero aiutarci ma non sempre ce la fanno, anzi a volte innescano senza volerlo alcuni meccanismi di attaccamento/paura di deludere in noi figli che creano dei veri e propri mostri. Adesso non solo sei bloccato all'università con le tue paure e ansie, ma c'è pure l'elemento genitori che pensano di averti regalato altri 2 anni di vacanza e invece non sanno l'inferno che stai passando...e forse - accettiamolo - non lo faranno mai.
Nè i tuoi né tua sorella probabilmente capiranno mai davvero cosa hai passato e stai passando.
Devi risolvere tu, liberandoti dai condizionamenti.
Domanda: tu che vorresti fare? Come risolveresti il problema?
Hai una laurea triennale in economia (cosa che io rimpiango di non aver preso, pensa te, è questo il mio cruccio - come vedi tutto è relativo, laureandomi in una facoltà come sc politiche...), non assicura un lavoro ma ti apre delle porte.
Tu vorresti portarla avanti l'attività di famiglia, o no?
Non è per farmi i fatti tuoi, è per capire meglio e fare un piano d'attacco.
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Ma a dir la verità i miei hanno pure capito la situazione in cui mi trovo, "se proprio non ce la fai, allora lascia", ma significherebbe essersi mangiati quasi tre anni e accettare un terzo fallimento, mi dovrei pure allontanare dai pochi amici universitari che mi sonno rimasti.
Il mio problema è che ho avuto sempre buona memoria, scambiata per intelligenza, e quindi sono convinti che mi debba laureare per forza.
C'è da dire, che sopratutto con mia madre, abbiamo sempre dialogato su tutto e non ho mai nascosto nulla a loro. Purtroppo non è servito a nulla, solo a vedere la catastrofe in diretta e ad aumentare sempre di più il malessere mio e di tutta la famiglia:
1° anno:" non riesco a stare fuori casa, voglio tornare" "ormai un anno ci siamo impegnati per l'affitto (...), prova l'ameno un anno"
5° anno: " non ci riesco, la facoltà è troppo difficile", "ormai devi finire, l'hai scelta tu, e pop quest'estate non ti sei fatto vedere a lavoro"
fine 5° "non mi voglio ri-iscrivere, tra l'altro mi fa pure schifo" "che ti costa fare altri 2 anni, sei più vicino casa, oramai devi finire". "sappiate però che sto firmando la mia condanna a morte"
6° "voglio lasciare, va malissimo, mi trovo male" "non sempre è possibile fare quel che ci piace"
7° "non riesco ad andare avanti, ma non posso lasciare" "allora lascia e torna a casa"
Hanno un motto "non fasciarti la testa prima di rompertela", quindi ogni volta mi sono dovuto rompere la testa, tornato a casa sconfitto, distrutto e pieno di sensi di colpa. Ogni volta, tutte le volte. E il bello è che loro sanno sempre che mi romperò la testa, però non dicono mai nulla:
"altrimenti ce lo potresti rinfacciare dopo"
" lo sapevamo..., ma con che cuore potevamo dirtelo, ci avresti odiato"
Per quel che riguarda l'attività: a 24 anni ne sentivo pienamente la responsabilità e anche se non mi è mai piaciuta avrei voluto fare un tentativo, posto che avevo deciso di abbandonare gli studi e che i mie sono anziani e mia sorella da sola non c'è la può fare. Oggi non me ne frega più niente: che vada in malora tutto.
A 24 anni era scattato qualcosa che mi aveva detto "è ora di vivere", oggi ho la piena certezza che sarà una vita in solitudine e fallimento, senza nulla di cui andare fieri.
Il mio progetto di vita: trascinarmi verso la laurea anche a costo di perdere definitivamente la sanità mentale, appendere la stessa in camera dei miei genitori, cercarmi un qualsiasi lavoro/lavoretto (tanto per non sentirli) anche gratuito o di bassa retribuzione e passare il resto dell'esistenza a dormire/fissare un muro.
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19-05-2017, 12:23
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#109
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Zingaro
Messaggi: 172
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Io ho 31 anni, lavoro da quasi 10 anni come sistemista informatico, stavo frequentando prima ingegneria informatica che mi stava rovinando la vita, ho quindi poi cambiato per informatica presso scienze matematiche fisiche e naturali e mi rovinava la vita lo stesso.
Poi quando ho deciso di mollare i due anni che avevo fatto per andare a lavorare ho scoperto che, i laureati anche in quel ramo ed a volte anche in rami che non centravano niente, lavoravano al mio fianco e in alcuni casi anche ad un livello contrattuale inferiore al mio.
Oggi lavoro in un'azienda in cui una ragazza con due lauree in ingegneria prende 200 euro meno di me ragioniere con 10 anni di esperienza come sistemista.
Fai quello che ti fa stare bene, il resto non conta un cazzo. Se hai già l'attività di famiglia la laurea non ti aprirà nessuna porta.
Almeno che tu non voglia fare il commercialista o il giornalista che parla di economia non ti serve avere quella carta.
Se invece sei attivo puoi fare tutte le esperienze che vuoi, purché tu non debba essere iscritto in qualche albo ovviamente, e alla fine fare qualsiasi attività ti piaccia.
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19-05-2017, 12:28
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#110
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 735
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Capisco le dinamiche familiari che descrivi.
Non sono piacevoli, non sono utili anzi sono distruttive, seppur travestite da buona fede. Comunque, se il tuo obiettivo adesso è laurearti, tieni duro, perché ce la puoi sicuramente fare; ma che tu lo faccia solo per appendere la laurea al muro e far contenti i tuoi, per poi accontentarti, secondo me..ti butta ancora più giù. Non parliamo dell'avere come idea post laurea il fissare il muro...ma come, dopo tanto impegno?! è solo che identifichi, qui ed oggi, la tua situazione come una trappola e hai solo voglia di startene a casa, lasciato in pace dal mondo, dopo aver accontentato tutti. Giusto?
Secondo me puoi puntare invece a riscattarti, tempo se ne perde,ne abbiamo perso, ti rimarrà sempre in mente questo tempo "perso" ma che ci vuoi fare? Sei giovane e puoi risalire e trovare un buon lavoro dopo la laurea, devi almeno provarci. Ok, i tuoi ti hanno obbligato a fare l'università, hanno minimizzato sicuramente i tuoi problemi proiettando i loro desideri su di te (dovevi essere quello che studiava, quindi dovevi continuare a studiare, guai lasciare l'università, anche se si fanno sacrifici economici), ma pensa che comunque dal loro punto di vista hanno creduto in te.
Coraggio, che secondo me superato lo scoglio laurea avrai molte possibilità.
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19-05-2017, 12:31
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#111
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da silenzio
I sacrifici dei genitori verso i figli non devono essere fatti per potersi vantare col prossimo di non aver fatto loro mancare nulla, specialmente se questa cosa viene usata a mò di sottile ricatto psicologico.
I sacrifici si fanno per la felicità dei propri figli, la quale esige la consapevolezza di dover accettare le naturali inclinazioni della prole, non l'egoistico intento di esigere dalla prole il raggiungimento dei traguardi sociali che i genitori stessi non sono riusciti a conseguire a suo tempo.
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Sottoscrivo tutto. I miei genitori sono bravissimi, purtroppo non si sono resi conti di non agre un figlio altrettanto bravo.
Mettici pure il fatto che fino a qualche anno fa avevo qualche ambizione, una buon percorso scolastico con ottimi voti (frutto di una buona memoria e non di una buona intelligenza), una situazione familiare economicamente ottima e l'essere considerato "l'erede maschio".
"fai quello che ti pare, avvocato.. commercialista, puoi anche non guadagnare nulla, basta che io veda una targa d'ottone col tuo nome sopra"
cit. mio padre
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19-05-2017, 12:42
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#112
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da senyek
Io ho 31 anni, lavoro da quasi 10 anni come sistemista informatico, stavo frequentando prima ingegneria informatica che mi stava rovinando la vita, ho quindi poi cambiato per informatica presso scienze matematiche fisiche e naturali e mi rovinava la vita lo stesso.
Poi quando ho deciso di mollare i due anni che avevo fatto per andare a lavorare ho scoperto che, i laureati anche in quel ramo ed a volte anche in rami che non centravano niente, lavoravano al mio fianco e in alcuni casi anche ad un livello contrattuale inferiore al mio.
Oggi lavoro in un'azienda in cui una ragazza con due lauree in ingegneria prende 200 euro meno di me ragioniere con 10 anni di esperienza come sistemista.
Fai quello che ti fa stare bene, il resto non conta un cazzo. Se hai già l'attività di famiglia la laurea non ti aprirà nessuna porta.
Almeno che tu non voglia fare il commercialista o il giornalista che parla di economia non ti serve avere quella carta.
Se invece sei attivo puoi fare tutte le esperienze che vuoi, purché tu non debba essere iscritto in qualche albo ovviamente, e alla fine fare qualsiasi attività ti piaccia.
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Guarda nella mia famiglia nelle ultime generazioni ci sono stati pochissimi laureati, e tutti ugualmente hanno fatto strada, anche parecchia, nella vita, attraverso il lavoro.
Loro tra l'altro sanno benissimo che la laurea potrebbe non servire a nulla.
Io sinceramente adesso non so nulla su cosa fare, so già che non avrò mai nessuno a fianco e non costruirò una famiglia, perché impegnarsi?
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19-05-2017, 12:53
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#113
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da confusa86
Capisco le dinamiche familiari che descrivi.
Non sono piacevoli, non sono utili anzi sono distruttive, seppur travestite da buona fede. Comunque, se il tuo obiettivo adesso è laurearti, tieni duro, perché ce la puoi sicuramente fare; ma che tu lo faccia solo per appendere la laurea al muro e far contenti i tuoi, per poi accontentarti, secondo me..ti butta ancora più giù. Non parliamo dell'avere come idea post laurea il fissare il muro...ma come, dopo tanto impegno?! è solo che identifichi, qui ed oggi, la tua situazione come una trappola e hai solo voglia di startene a casa, lasciato in pace dal mondo, dopo aver accontentato tutti. Giusto?
Secondo me puoi puntare invece a riscattarti, tempo se ne perde,ne abbiamo perso, ti rimarrà sempre in mente questo tempo "perso" ma che ci vuoi fare? Sei giovane e puoi risalire e trovare un buon lavoro dopo la laurea, devi almeno provarci. Ok, i tuoi ti hanno obbligato a fare l'università, hanno minimizzato sicuramente i tuoi problemi proiettando i loro desideri su di te (dovevi essere quello che studiava, quindi dovevi continuare a studiare, guai lasciare l'università, anche se si fanno sacrifici economici), ma pensa che comunque dal loro punto di vista hanno creduto in te.
Coraggio, che secondo me superato lo scoglio laurea avrai molte possibilità.
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Abbandonata la specialistica, ormai 2 anni fa, pur con tantissima sofferenza, riuscì a riprendermi e stavo benissimo. Stavo veemente bene e mi occupavo pure, con voglia, dell'attività.
Allora ai miei deve essere venuta in mente una cosa: "si è ripreso, sta meglio, lavora, ha riprso ad uscire di casa: manca solo che finisca gli studi con la specialistica. Tre piccioni con una fava"
Se paradossalmente, fossi stato male, malissimo , come oggi, allora forse mi sarei salvato: c'avrei messo tempo a riprendermi, non sarei stato rispedito all'università, e mi sarei salvato, oggi starei molto meglio.
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19-05-2017, 13:08
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#114
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da confusa86
Secondo me puoi puntare invece a riscattarti, tempo se ne perde,ne abbiamo perso, ti rimarrà sempre in mente questo tempo "perso" ma che ci vuoi fare? Sei giovane e puoi risalire
Coraggio, che secondo me superato lo scoglio laurea avrai molte possibilità.
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Mi dispiace, ma no grazie. non voglio riscattarmi: sono arrivato dove sono proprio grazie alla voglia di riscatto che ha causato il 100% dei miei problemi.
Di possibilità ne ho avute a bizzeffe, ma ho dato un calcio a tutto. Alle "molte possibilità future" che continuerò forse ad avere in futuro, dico: no grazie, tornatevene da dove siete venute.
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19-05-2017, 13:20
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#115
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Zingaro
Messaggi: 172
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
Guarda nella mia famiglia nelle ultime generazioni ci sono stati pochissimi laureati, e tutti ugualmente hanno fatto strada, anche parecchia, nella vita, attraverso il lavoro.
Loro tra l'altro sanno benissimo che la laurea potrebbe non servire a nulla.
Io sinceramente adesso non so nulla su cosa fare, so già che non avrò mai nessuno a fianco e non costruirò una famiglia, perché impegnarsi?
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Il fatto di avere qualcuno a fianco succede per caso, quando meno te l'aspetti per cui non ci penserei.
Però la verità è che nessun pezzo di carta vale la tua vita e la tua salute. Ti eri già ripreso in passato e stavi bene, la via è quella, seguila e se qualcuno ti fa pressioni sono fatti che non ti riguardano.
Vivi come vuoi vivere.
C'è gente che nella sua vita non ha fatto niente ed è molto molto più felice di altra gente che si è impegnata una vita.
L'importante nella vita è avere un sostentamento e tanta serenità, tu hai l'attività di famiglia per cui un sostentamento ce l'hai, la serenità ti manca ma l'hai già avuta in passato, sai cosa devi fare. Fallo e non ti fare troppe seghe mentali, la tua tranquillità è a portata di mano.
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19-05-2017, 13:54
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#116
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da senyek
Il fatto di avere qualcuno a fianco succede per caso, quando meno te l'aspetti per cui non ci penserei.
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Non ci contare
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19-05-2017, 13:59
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#117
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Zingaro
Messaggi: 172
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Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
Non ci contare
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ma io non ho detto che è per forza. Se capita è casuale...SE CAPITA!
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19-05-2017, 14:25
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#118
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da senyek
ma io non ho detto che è per forza. Se capita è casuale...SE CAPITA!
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nessuno ha ritenuto mai di avvicinassi a me neanche per sbaglio
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20-05-2017, 21:41
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#119
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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oggi ho passato quasi tutto il giorno a confrontarmi con mia sorella sulle mie problematiche. Secondo lei ci sono problemi ben più gravi..bla..bla..bla, devo comunque continuare e finire..bla..bla.
Traspare sempre un fortissimo risentimento nei miei confronti.
Una giornata di chiacchiere a vuoto, come sempre.
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20-05-2017, 21:51
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#120
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 463
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Anch'io volevo solo e semplicemente vivere in pace senza giudizi e altri sbattimenti.
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