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Vecchio 20-01-2014, 21:11   #1
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L'avatar di Esqui
 

Ciao a tutti.. Volevo raccontarvi la mia situazione con la scuola.. magari qualcuno c'è passato anche o magari potete rassicurarmi su qualcosa.. Non so

Fin da quando ero un bambino ho sempre detestato andare a scuola. Molte volte, la mattina piangevo perché sapevo di doverci andare, addirittura una volta sono scappato dalla macchina e ho incominciato a correre verso casa. Ho frequentato una scuola privata alle elementari.

Ho avuto gli stessi problemi alle medie ma con maggior intensità. Le verifiche e le interrogazioni iniziavano ad essere importanti e io mi sentivo sempre più soffocare. Per tutto il periodo delle medie ho collezionato tantissime assenze e sono stato penalizzato molto. Comunque sia fin qui la situazione è stata "vivibile", disastrosa ma vivibile. Non frequentavo i miei compagni al di fuori della scuola, tranne piccole eccezioni.. Cercavo di stare con loro il meno possibile.

La vera tragedia è iniziata a settembre 2010, quando ho iniziato le superiori. Tutti in famiglia mi reputano una persona molto intelligente, studiosa (qui avrei da ridire.. sarà che l'ansia che provo mentre studio mi fa stare male e quindi non sono molto interessato.. non lo so). Il mio primo anno alle superiori è iniziato "bene". Avevo voti abbastanza positivi e i professori si erano fatti un'idea positiva su di me. In ogni caso il contesto compagni non era dei migliori, metti anche la mia fobia cronica era abbastanza pesante. Verso gennaio ho iniziato a fare tantissime assenze, non avevo più la forza di andare. Mia madre anche si è resa conto che non stavo bene, non sorridevo più, ero sempre pallido. Insomma era preoccupata. Non avevo mai pensato di avere una "fobia sociale", allora la vedevo più come "la mia normalità" e non avevo provato a parlarne con qualcuno ancora.

Dopo quasi due mesi di assenteismo da scuola in qualche modo sono riuscito a tornare. Premessa: mio padre non sapeva nulla, ho sempre parlato della scuola con mia madre e mia sorella.
E' stato uno dei periodi più brutti della mia vita quello. Dovevo recuperare tantissime lezioni in poco tempo. E' stato veramente terribile, non dormivo la notte, avevo bisogno di rassicurazioni 24 ore al giorno ma mi sentivo "obbligato". In qualche modo sono riuscito ad arrivare a Giugno, portandomi 3 materie a settembre ma ce l'ho fatta. Il secondo anno è stato un dramma fin dall'inizio. E' stata una fatica incredibile per me iniziare già da subito ad andare, troppa pressione. Venivo interrogato alla lavagna e non capivo nulla, la mia mente si annebbiava, non vedevo nulla. L'unica cosa che pensavo era il tempo che mancava alla fine e potermene ritornare a casa. I pomeriggi non riuscivo a studiare (e non ci riesco tutt'ora).

Inizialmente avevo nascosto la cosa in famiglia, dopo un po' ho deciso di dire la verità, che non frequentavo già da un po'.. I professori si sono sempre comportati con me in maniera gentile, non posso dire tante cose negative sui miei compagni. Ma il contesto sociale, con l'aggiunta del sapere di essere giudicati per me era troppo.. Decisi di non frequentare più da marzo e come per magia, sempre con un velo di tristezza, le mie giornate iniziarono a tornare più colorate. Avevo giurato a me stesso di farcela l'anno dopo, ma così non fu. Iniziai benino la seconda volta, non riuscivo a stare concetrato tanto, e alcuni miei prof. mi facevano stare troppo male. Il mio battito cardiaco arrivava anche a 150 solo perché stava per arrivare la prof. di Matematica e la paura di essere interrogato alla lavagna era così tanta da farmi quasi svenire. Non ce la feci più.

Questa volta le conseguenze su di me sono state molto più pesanti. Il sentirmi un fallito, il sapere che comunque ce la potrei fare ma ci sono queste cose che mi bloccano.. Insomma, ho iniziato a sentirmi una nullità. Mio padre allo stato attuale pensa che io sia al 4^ anno. Mia madre per paura di una sua reazione ha deciso di nascondergli tutto. Quest'anno non riesco più a frequentare di nuovo. Le cose non cambiano. Ho cambiato anche 3 psicologi ma non sono mai riusciti a fare molto per me, sarà che vedo un secondo fine al loro modo di lavorare. Io non so cosa fare. Ho iniziato a prendere psicofarmaci nella speranza che potessero aiutarmi, ma fino ad ora non hanno fatto tanto effetto, probabilmente perché ho sbagliato io l'assunzione.

Credo che le mie esperienze mi abbiano portato alla conclusione che io non posso completare il mio percorso scolastico. E cosa posso fare allora? Io non riesco a immaginare la delusione della mia famiglia, i miei fallimenti personali.. I sacrifici dei miei genitori e peggio ancora, la vergogna che mio padre proverà di me, a maggior ragione che non sa nulla. E cosa sarà della mia vita? Io frequento un I.T.I.S. Adoro l'informatica e la tecnologia.

Questo cancro dell'anima mi sta letteralmente rendendo la vita un inferno
Vecchio 20-01-2014, 22:33   #2
Super Moderator
L'avatar di Loner
 

In alcun delle cose che hai scritto mi ritrovo molto: l'ambiente sociale, le difficoltà a scuola, l'ansia...
Mi dispiace molto per la tua situazione

Ammetto che io non avrei il coraggio di dire una cosa simile ai miei e personalmente continuerei la scuola.
Io ho avuto problemi simili ai tuoi (forse in maniera un po' minore) che sono iniziati alla fine della seconda superiore (ho la tua età, ora sono a fatica in 4º liceo) ... Ho avuto più volte voglia di lasciare ma subito dopo ho pensato a molte cose, al mio futuro per esempio (la scuola purtroppo è indispensabile per molte cose), e alla fine ho sempre deciso di continuare con la scuola.
Tra alti e bassi io studio bene solo le materie che voglio ormai, ma cerco di superare ogni anno, per lasciare il prima possibile le superiori e dedicarmi a ciò che mi piace veramente.

Se adori l'informatica e la tecnologia, facendo un ITIS, forse hai in mano anche qualche qualifica tipo ecdl ... Con quella è facendo magari qualche piccolo corso potresti iniziare a cercare lavoro, anche se è difficile di questi tempi la speranza non dev'essere mai nulla.

Però, pensaci bene....
Vecchio 21-01-2014, 01:40   #3
Intermedio
L'avatar di Esqui
 

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Originariamente inviata da Headache94 Visualizza il messaggio
Ciao,anch'io ho da sempre problemi con la scuola,tant'è che sono stato bocciato per troppe assenze;che dire,innanzi tutto devi capire quali sono le cause,esplora te stesso insomma,secondo,devi entrare nell'ordine di idee che la scuola è come un lavoro,non si va avanti con la mentalità che sia una cosa normale,per noi è un lavoro pesante.

Mi viene in mente Benigni ne ''La vita è bella'' quando cerca di far percepire al figlio i campi di concentramento come un gioco,ecco,tu devi fare uguale,prendila come una sfida,ma attenzione,NON PER FARE UNA FAVORE AI TUOI O PER DIMOSTRARE QUALCOSA ,semplicemente una sfida,un mettersi alla prova.

Tu vali molto di più di tutta la roba che capita e in cui ci si trova dentro in questo mondo,non farti sottomettere dalle emozione negative e appunto da questa ''roba'' che confrontata con l'eternità del tutto non è niente.

Non essere trasandato come modo di pensare,datti una disciplina,come un soldato,vai la mattina a scuola,fai il tuo sporco lavoro e pensa solo a quello,pensa a quanto è scontato e stupido farsi sottomettere dai pensieri negativi che ti portano fuori dall'obbiettivo unico e razionale di fare il tuo lavoro per poi essere libero dopo.

E se non ce la fai non ti arrendere,ma sii sempre con animo leggero.
Ciao! Intanto grazie per avermi risposto

Ho provato tantissimo a entrare nell'ottica come dici tu che è un dovere, lo devo fare assolutamente. Ciò che ne è venuto fuori è stato che passavo le mie giornate a piangere e a stare mentalmente male.. Non sorridevo più, non parlavo più con nessuno, pensavo solamente al fatto che dovevo andare a scuola... Praticamente iniziavo a vivere nel terrore. Non riesco proprio a entrare nell'ottica di un soldato.. Se fossi al 4^ o al 5^ anno probabilmente riuscirei più facilmente a dire: sono quasi alla fine.. Il punto è che sono al 2^ e sto così male, penso che dovrei fare altri 3 anni (sempre se passo questo, altrimenti sono altri 4) e mi sento morire ancora di più.. Poi il fatto di vedere i miei compagni due anni più piccoli fare con molta facilità delle cose che per me dovrebbero essere banali mi fa stare ancora peggio, il confronto con loro.. Mi chiedono "Hey, ma tu sabato vieni in disco?" Ma no Dio.. mi sento così fuori luogo... Ovviamente il rapporto tra me e i miei compagni può essere messo in secondo piano se devo pensare a ciò che è più giusto per la mia vita e cioè prendere il diploma, ma tutti questi fattori insieme mi creano un disagio terribile.. Ho paura di avere conseguenze peggiori, attacchi di panico gravi o l'inizio di una depressione che, fortunatamente, penso di non avere o comunque molto lieve.. Alla domanda schietta: Perchè non vai a scuola? Risponderei: perché mi fa stare male, mi rende la vita di tutti i giorni un inferno

Quote:
Originariamente inviata da Al One Visualizza il messaggio
In alcun delle cose che hai scritto mi ritrovo molto: l'ambiente sociale, le difficoltà a scuola, l'ansia...
Mi dispiace molto per la tua situazione

Ammetto che io non avrei il coraggio di dire una cosa simile ai miei e personalmente continuerei la scuola.
Io ho avuto problemi simili ai tuoi (forse in maniera un po' minore) che sono iniziati alla fine della seconda superiore (ho la tua età, ora sono a fatica in 4º liceo) ... Ho avuto più volte voglia di lasciare ma subito dopo ho pensato a molte cose, al mio futuro per esempio (la scuola purtroppo è indispensabile per molte cose), e alla fine ho sempre deciso di continuare con la scuola.
Tra alti e bassi io studio bene solo le materie che voglio ormai, ma cerco di superare ogni anno, per lasciare il prima possibile le superiori e dedicarmi a ciò che mi piace veramente.

Se adori l'informatica e la tecnologia, facendo un ITIS, forse hai in mano anche qualche qualifica tipo ecdl ... Con quella è facendo magari qualche piccolo corso potresti iniziare a cercare lavoro, anche se è difficile di questi tempi la speranza non dev'essere mai nulla.

Però, pensaci bene....
Grazie anche a te per avermi risposto e per aver raccontato la tua esperienza!

Penso spesso al mio futuro e a quanto importante sia la scuola per esso.. Infatti sto pensando se c'è un percorso diverso che posso fare per conseguire comunque al diploma.. Qualcosa che possa essere meno pesante per me e per i problemi che ho. Purtroppo non ho mai fatto corsi sempre per lo stesso problema, tutti i disagi che mi creerebbero. Una volta stavo frequentando un corso per il patentino a scuola, ci sono andato una sola volta e stavo per morire lì tra ansia, tremolio, sudorazione, battito accelerato..

Ultima modifica di Esqui; 21-01-2014 a 01:45.
Vecchio 27-04-2014, 01:06   #4
Principiante
L'avatar di Doflamingo
 

Anch'io frequentavo un itis, indirizzo informatico. I videogiochi sono la mia grande (e unica) passione che ho nella vita. Mi sarebbe tanto piaciuto diventare programmatore e magari, con un po' di fortuna, andare a lavorare in una qualche software house.
Quest'anno, a febbraio, al mio 4° anno, ho smesso di andare a scuola. Motivo? Fin dalle elementari non ho mai avuto rapporti con i miei compagni, chiunque mi ha preso per il culo, sono sempre stato timido, mai avuto amici/amiche. Certi giorni tornavo a casa e iniziavo a piangere. E tutto questo fino a qualche mese fa, quando non ne potevo più e ho iniziato a tagliarmi. Finora sono andato da una psicologa e da uno psichiatra, prendo quotidianamente un paio di medicinali.
E la vita continua, qualche volta esco (da solo, ovviamente), vedo tanti ragazzi che frequentano ragazze. E io niente, l'unico che se ne sta da solo. A volte mi domando quale sia il senso della mia vita, sempre che c'è ne sia uno...
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