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Vecchio 29-01-2014, 13:24   #1
Esperto
 

Spero che in questa sezione, possa andare bene anche il teatro.
Ti ho sposato per allegria è una commedia in tre atti del 1964 di Natalia Ginzburg.
Nel corso degli anni ci sono stati vari adattamenti della commedia oltre che nel 1967 un film di Luciano Salce con Monica Vitti nel ruolo di protagonista e con Giorgio Albertazzi,
Questa volta è il turno di Piero Maccarinelli mettere in scena l’opera in due atti con Chiara Francini ed Emanuele Salce.
Ti ho sposato per allegria è una commedia che ti fa riflettere con il sorriso sugli usi e costumi di un’epoca ormai passata.
La sceneggiatura anche se scritta in maniera semplice e chiara, evoca temi delicati e complessi come l’aborto, matrimonio e divorzio
La Francini è Giuliana una giovane ragazza di provincia dell’Emilia, che scappata di casa a 17 anni , spera di trovare fortuna e l’amore in città.
E’ una ragazza ingenua e vitale, sfortunata in amore e senza prospettive lavorative.
Ad una festa incontra Pietro(Emanuele Salce), un “tranquillo” avvocato, e dopo una appena settimana decidono di sposarsi.
La storia si sviluppa attraverso le emozioni e pensieri della neo coppia sul matrimonio e sul loro “nuovo status”
Conoscevo la Francini per ruoli comici interpretati in fiction e film
Ruoli spesso“sopra le righe”, a volte esuberanti ed in altri casi “bonariamente” provocanti.
Ieri mi ha “stupito” positivamente per il garbo ed eleganza con cui ha interpretato Guliana.
Il primo atto si basa in larga parte sul suo”quasi” monologo” di vita, interrotto con ironia ed efficacia dalla cameriera Vittoria (Anita Bartolucci).
La Francini riesce a tenere alta la tensione e l’attenzione dello spettatore raccontando anche momenti amari e melanconici con la giusta ironia.
Il secondo è più divertente e scoppiettante grazie all’ingresso della “suocera” magistralmente interpretata da Giulia Weber.
Gli scambi tra suocera e nuora sono ficcanti ed esilaranti
E’ una commedia molto femminile. Ci vengono descritte varie tipologie di donne.
L’uomo ha un ruolo secondario, quasi sornione. Salce con la sua interpretazione ne coglie l’essenza.
La Francini e il resto del cast superano la prova a pieni volti.
Lo spettatore alla fine dello spettacolo si pone due domande:Chi sia veramente Lamberto Genova e se soprattutto nel 2014, nonostante l’egoismo dilagante , il matrimonio per allegria sia ancora possibile.
Ti ho sposato per allegria risponde al secondo quesito, ed anche solo per questo merita d’essere visto.
Alla Sala Umberto fino al 2 febbraio.
Vecchio 29-01-2014, 13:25   #2
Esperto
 

“PAROLE INCATENATE” con Claudia Pandolfi e Francesco Montanari
un thriller di Jordi Galceran
versione italiana di Pino Tierno
scene Alessandro Chiti
costumi Michela Marino
disegno luci Camilla Piccioni
musiche originali Gianluca Attanasio
regia Luciano Melchionna

Io e il teatro ci frequentiamo poco, lo confesso.
Non ho grande esperienza in materia e questa mi sembrava l’occasione giusta per rimediare.
Pandolfi e Montanari sono due bravi attori e molto televisivi.
La prima la vedremo dal 13 Gennaio su Canale 5 con la seconda stagione de”XIII Apostolo”.
Montanari, oltre essere stato” Il Libanese” nella serie Romanzo Criminale , ha interpretato il ruolo” del boss cattivo” in squadra antimafia 5.
Due volti noti della fiction a teatro . Questo sapevo, una vola seduto in platea.
“Parole incatenate”, più ch thriller come annunciato dalla locandina, è una commedia”dark”.
Lo spettacolo inizia con video choc del protagonista, che confessa un’ omicidio di fronte a una donna legata ed imbavagliata a una sedia.
Pian piano scopriremo quale rapporto lega i due personaggi.
I dialoghi sono incalzanti e coinvolgenti.
Montanari mostra d’essere un attore cresciuto a pane e teatro.
Personalità e fisicità sono gli ingredienti della sua efficace perfomance.
La Pandolfi, recita più “a scatti”, come è ,sua abitudine, ma si rivela spalla adeguata.
Una coppia”atipica”, ma apprezzabile.
Il pathos e l’ironia accompagnano il pubblico per un’ ora e quaranta.
Nel finale lo spettacolo , forse, perde d’incisività e mordente.
“Parole spezzate” , mi ha ricordato in alcuni momenti, “American Psycho”, celebre romanzo di Bret Easton Ellis. e poi film con uno sconvolgente Patrick Bateman
A volte una coppia rischia di scivolare nel Lato oscuro, senza neanche accorgersene, anche giocando ..
“Parole spezzate” fino all’otto Gennaio al teatro Quirino
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