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29-04-2007, 14:23
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#1
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Banned
Qui dal: Mar 2007
Ubicazione: L'al di qua.
Messaggi: 198
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Ho sentito al Tg5 che all'ospedale Molinette a Torino fanno un vero e propio intervento chirurgico per la depressione.
Mettono una sorta di pacemaker nell'aorta che stimola il rialscio di serotonina.
E' solo per casi gravi pero',per persone che non rispondono ai farmaci convenzionali,quindi penso che chi vorrà,farà bene munirsi del propio farmacurriculum ed andare in processione al "santuario"Molinette.
La domanda:
lo fareste? SI/NO..
Io per ora non mi faccio bisturare il collo,son depresso,ma tiro innanz :|
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29-04-2007, 14:49
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
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Ne ho sentito parlare anche io, mettono un elettrodo nel nervo vago (non nell'aorta, vedi al link http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca...lo359274.shtml). Naturalmente la precedenza spetta a chi sta peggio, ma se fosse per tutti, non so, ci penserei bene a mettermi in lista, anche perchè il risultato su un solo paziente in Italia è si incoraggiante ma statisticamente poco significativo, attendo l'esito su altri "volontari" :wink:
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29-04-2007, 16:58
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#3
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Intermedio
Qui dal: Sep 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 289
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8O
mi sa di lobotomia.
Mi sembra di ritornare al medioevo...
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29-04-2007, 17:01
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#4
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Esperto
Qui dal: Feb 2007
Ubicazione: in un posto ..............
Messaggi: 533
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Quote:
Originariamente inviata da Rivoltato
Ho sentito al Tg5 che all'ospedale Molinette a Torino fanno un vero e propio intervento chirurgico per la depressione.
Mettono una sorta di pacemaker nell'aorta che stimola il rialscio di serotonina.
E' solo per casi gravi pero',per persone che non rispondono ai farmaci convenzionali,quindi penso che chi vorrà,farà bene munirsi del propio farmacurriculum ed andare in processione al "santuario"Molinette.
La domanda:
lo fareste? SI/NO..
Io per ora non mi faccio bisturare il collo,son depresso,ma tiro innanz :|
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secondo me è solo un esperimento, comunque io non lo farei certamente.
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29-04-2007, 17:02
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 730
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Quote:
Originariamente inviata da aperonzolo
8O
mi sa di lobotomia.
Mi sembra di ritornare al medioevo...
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quoto...in attesa di essere smentito in futuro.
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29-04-2007, 18:08
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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siamo nel medioevo.
assolutamente starne alla larga.
certo che è rivolto ai casi più gravi, così,depressi come sono,e delusi da farmaci che non li aiutano, si danno il colpo d'accetta finale.
Poco tempo fa ho letto un articolo di un giornalista americano, pluripremiato e finalista al Pulitzer (quindi non proprio un coglione)
su un finanziamento negli usa di un macchinario del genere, circa 15 anni fa, sovvenzionato dalle case farmaceutiche, solo che in quel caso l'aggeggio rilasciava neurolettici a vita. l'intervento se non sbaglio era ancora più simile alla "vecchia" lobotomia, perchè la merda veniva inserita nel cervello).
no comment, stendiamo un velo pietoso.
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29-04-2007, 19:22
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#7
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Ubicazione: Quasi romagna !
Messaggi: 432
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Che storia questa proprio non la sapevo e forse era meglio che continuavo a non sapere , preferisco essere ignorante in questi casi !
Certo io nà valvolina me la farei installare però no nell'aorta ma nel portafoglio così avrei un gran rilascio di contante e sicuramente anche di serotonina , ihihhii :lol:
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29-04-2007, 20:40
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da Spoon
Certo io nà valvolina me la farei installare però no nell'aorta ma nel portafoglio così avrei un gran rilascio di contante e sicuramente anche di serotonina , ihihhii :lol:
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c'è il limite dei 7 messaggi e non posso permettermi di quotare tutte le tue battute, Spoon, ma almeno questa sì. E' esilarante.
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29-04-2007, 20:57
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#9
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Ubicazione: Quasi romagna !
Messaggi: 432
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Quote:
Originariamente inviata da paule
Quote:
Originariamente inviata da Spoon
Certo io nà valvolina me la farei installare però no nell'aorta ma nel portafoglio così avrei un gran rilascio di contante e sicuramente anche di serotonina , ihihhii :lol:
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c'è il limite dei 7 messaggi e non posso permettermi di quotare tutte le tue battute, Spoon, ma almeno questa sì. E' esilarante.
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Sei troppo buona , GRAZIE ops:
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23-08-2017, 01:11
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#10
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Intermedio
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 255
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oddio mi sa anche a me di lobotomia , non sapevo esistesse una cosa simile
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23-08-2017, 01:43
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#11
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Non c'entra proprio nulla con la lobotomia.
La lobotomia era una pratica priva di alcun fondamento scientifico, fatta basandosi su ciò che si pensava e ciò che si credeva a quei tempi, e che consisteva nel recidere/distruggere le fibre che mettono in comunicazione i due lobi frontali cerebrali all'altezza della corteccia pre-frontale.
Per capire di cosa stiamo parlando, la lobotomia si effettuava inserendo degli aghi tramite il naso per raggiungere il cervello, e successivamente una nuova tecnica prevedeva che l'ago venisse inserito direttamente dalla palpebra.
Giusto per avere un'idea dell'assurdità di quella pratica.
Nulla a che vedere con questa nuova pratica, che ha delle basi scientifiche abbastanza importanti, che prevede un'operazione sicura, e che comunque è assolutamente reversibile (il "pace-maker" può sempre essere rimosso...).
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23-08-2017, 01:52
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,102
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Necroposting di 10 anni
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23-08-2017, 06:49
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Quoto StrangeMan la lobotomia è tutt'altra storia...
L'unico dubbio è se da benefici o meno. L'intervento con l'applicazione del pacemaker sul vago non credo sia problematico.
Comunque sono passati 10 anni, nessuno ha novità?
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23-08-2017, 14:10
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#14
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Intermedio
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 255
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a me sembra folle farsi operare per la depressione , se il corpo produce poca serotonina ci sono i farmaci che compensano la mancanza però tutto può essere nella vita, magari poi è un intervento di routine che nei csm o cps viene considerato .
Comunque io ho trovato questo su Internet:
Stimolazione del nervo vago (VNS) per la depressione terapia-resistente
Che cos’è la stimolazione del nervo vago (VNS)?
Il trattamento VNS è una terapia consolidata per il trattamento di determinate forme di epilessia. Nella metà degli anni Novanta del secolo scorso è stato scoperto che molti pazienti trattati con la terapia VNS hanno avuto dei miglioramenti significativi per quanto riguardava la depressione. Dal 2001, la terapia VNS è approvata in Europa per il trattamento della depressione terapia-resistente. Nel 2005 la terapia è stata autorizzata anche in America dalla Food and Drug Administration (FDA), il più importante ente di controllo degli Stati Uniti.
In Europa e negli USA gli psichiatri più importanti approfittano sempre più di questa possibilità di aiutare i loro pazienti.
I risultati sono incoraggianti e secondo i più recenti studi circa il 50% di tutti i pazienti a livello mondiale potrebbe ottenere un miglioramento rispetto alle condizioni iniziali. Attraverso la terapia VNS si ottiene un sostanziale e duraturo miglioramento della qualità della vita ed in alcuni casi si ottiene anche una remissione completa della depressione.
Come avviene l’impianto del neurostimolatore?
Gli elettrodi di stimolazione vengono impiantati nella parte sinistra frontale del collo, durante un intervento della durata di circa 1-2 ore. Essi vengono collegati al nervo vago (nervo X del cranio) attraverso una procedura microchirurgica svolta da un neurochirurgo esperto in neuromodulazione. Durante l’operazione il nervo non viene leso. Gli elettrodi vengono collegati tramite dei fili ad un piccolo generatore di impulsi programmabile. Questo generatore viene impiantato nella parte sinistra dell’alto torace (così come avviene per il pacemaker cardiaco).
Il nervo vago viene stimolato continuamente attraverso la trasmissione di impulsi moderati ad intervalli di tempo regolari. La scelta dei parametri di stimolazione adatti e la programmazione del dispositivo vengono effettuati dal medico. La durata della batteria del generatore varia, a seconda dei parametri di stimolazione, da 6 a 11 anni. Per sostituire la batteria è sufficiente un breve intervento che può essere praticato anche in anestesia locale. L’operazione di impianto avviene in anestesia totale; di norma il paziente rimane per 2 notti in osservazione presso la clinica. Se la procedura viene eseguita da un neurochirurgo esperto, i rischi dell’impianto sono minimi.
Che cosa devo fare se desidero sottopormi alla terapia VNS?
In qualità di esperto, sono a disposizione dei pazienti interessati a saperne di più e dei colleghi che li hanno in cura.
La valutazione dell’idoneità di un paziente all’impianto deve essere effettuata da un medico psichiatra. Per il colloquio preliminare sono necessarie un minimo di 2-3 ore. Il paziente dovrà fornire in anticipo i relativi referti medici e clinici.
Se la valutazione conferma la possibilità di effettuare la terapia VNS sul paziente, si concorda la data dell’operazione. Di norma l’operazione viene effettuata di venerdì o sabato, in modo che il paziente possa iniziare la fase di post trattamento al più tardi dal lunedì successivo.
Quali sono le fasi post-trattamento necessarie?
Nei giorni successivi all’impianto lo psichiatra modificherà i parametri di stimolazione in modo da massimizzare l’efficacia riducendo al minimo gli effetti collaterali. Questa fase viene gestita durante una degenza ospedaliera di 10 giorni circa presso la clinica psichiatrica curante, oppure in occasione di più visite ambulatoriali consecutive nel periodo immediatamente successivo all’impianto.
Perché scegliere di farsi operare a Monaco dal dottor Frank?
Poiché pratico la neuromodulazione da molti anni, in questo campo sono uno dei neurochirurghi più esperti di tutta la Germania. Già nel 2003, presso la Clinica Rechts der Isar dell’Università Tecnica di Berlino dove lavoravo, praticavo con successo la stimolazione cerebrale profonda per la malattia di Parkinson e i tremori, nonché la stimolazione del midollo spinale per dolori altrimenti non trattabili del rachide cervicale.
Inoltre, pratico la stimolazione del nervo occipitale (ONS) per i pazienti affetti da emicrania cronica e/o cefalea a grappolo. Attualmente collaboro ad uno studio supervisionato dalla Clinica del dolore di Kiel.
La stimolazione del nervo vago viene eseguita in collaborazione con eminenti psichiatri tedeschi. Decidere se il paziente sia idoneo all’impianto (VNS) spetta allo psichiatra, insieme al suo paziente. Allo psichiatra spettano anche l’assistenza post-trattamento e la regolazione del generatore di impulsi.
Quali sono i possibili effetti collaterali della terapia?
Gli effetti collaterali vengono minimizzati attraverso l’ottimizzazione dei parametri di stimolazione, che vengono stabiliti individualmente per ciascun paziente. I principali effetti collaterali causati dalla stimolazione sono raucedine, variazioni nel tono di voce, sensazione di formicolio alla pelle e, molto raramente, affanno e tosse secca transitori. I pazienti generalmente riportano che gli effetti collaterali non sono molto fastidiosi e che spesso spariscono da soli dopo un po’ di tempo.
Quali pazienti non possono essere trattati con la terapia VNS?
Oltre ai pazienti non ritenuti idonei sulla base della valutazione psichiatrica, i pazienti che hanno precedentemente subito una vagotomia a livello gastrico non possono sottoporsi all’operazione di impianto. Per i pazienti con difficoltà di deglutizione, problemi cardiaci o respiratori ed apnea notturna l’indicazione deve essere valutata attentamente. Determinati problemi cardiaci preesistenti, inoltre, possono causare l’esclusione della terapia dalle possibilità di trattamento. Nel corso della valutazione iniziale i criteri di esclusione vengono presi in esame scrupolosamente.
Quali costi dovrò sostenere?
Come per tutte le procedure di neuromodulazione, i costi tecnici per il generatore di impulsi e per gli elettrodi, che sono realizzati con speciali fili di platino, sono alti. Il sistema costa circa 12.000 €. I costi per l’impianto – che includono degenza, operazione ed anestesia – sono di circa 10.000 €. Attualmente i costi della terapia VNS non vengono, purtroppo, rimborsati da tutte le casse malattia. In ogni caso è utile effettuare una ragionevole richiesta di rimborso per le spese relative agli esami preliminari. I trattamenti ospedalieri o ambulatoriali post-terapia vengono generalmente rimborsati in quanto rientrano nell’ambito del trattamento della patologia di base.
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Ultima modifica di tonna12; 23-08-2017 a 14:15.
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