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03-10-2013, 14:05
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#41
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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È l'intervenire stesso, che è (falsamente) razionalizzante (/entificante).
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03-10-2013, 14:07
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#42
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 928
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
È l'intervenire stesso, che è (falsamente) razionalizzante (/entificante).
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Entificante?
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03-10-2013, 14:27
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#43
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
È l'intervenire stesso, che è (falsamente) razionalizzante (/entificante).
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Ma l' inconscio non è mica qualcosa privo di una logica, anzi.
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03-10-2013, 14:40
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#44
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Preferirei non intervenire e non venir interpellato ulteriormente in questo thread, vi ringrazio.
Quel che ho avuto da dire sta tutto nella prima replica a Muttley.
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03-10-2013, 15:09
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Ma l' OP ha parlato di intervenire sull' inconscio, non di avere il controllo di tutti i processi inconsapevoli (lo ha detto lui stesso), che è una cosa impossibile ora come ora.
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03-10-2013, 19:02
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Cioe sarebbe come riprogrammare un sistema operativo? Un computer è incosciente, siamo noi(persone) la parte cosciente giusto? Auindi se arrivo a possedere un buon grado di consapevolezza su me stesso, posso modificare certe mie azioni automatiche e inconsce a mio piacimento?
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03-10-2013, 22:05
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#47
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Quote:
Originariamente inviata da ciarliera
Per me, più che modificare il "modo di vivere le emozioni", si dovrebbe parlare di "modificare i pensieri", perchè le emozioni (per me) sono sempre cmq mediate dai pensieri e, prima ancora, dagli stimoli:
STIMOLO (evento antecedente) --> PENSIERO --> EMOZIONE
Es.: Serpente --> "può farmi del male" --> paura.
Quindi io non devo lavorare sulle emozioni, ma sui pensieri. Se i pensieri sono disfunzionali posso sostituirli con pensieri funzionali e quindi cambierà l'emozione ad essi associata.
Es.: Cane --> "può mordermi come mi è successo da piccola" --> Paura
VS
Cane --> "se mi ha morso da piccola non è detto che debba succedere anche adesso e poi non è lo stesso cane" --> Indifferenza
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Se posso permettermi, non condivido questo schema. Da quello che so, i "circuiti" neuronali alla base delle emozioni sono molto più veloci di quelli del pensiero. Per cui tu prima provi l'emozione, dopo di che arriva la contestualizzazione razionale.
Sono però d'accordo sul fatto che si può agire sui pensieri.
Riformulando lo schema, questo secondo me sarebbe:
Cane --> Paura perchè --> "può mordermi come mi è successo da piccola" -->
e fin qui siamo nell'ambito "passivo". Da questo punto in poi entriamo nell'ambito attivo in cui c'è la risposta che possiamo dare allo stimolo:
--> "se mi ha morso da piccola non è detto che debba succedere anche adesso e poi non è lo stesso cane" --> Non è detto che debba scappare, posso stare fermo. Avverto ancora la sensazione di paura, ma so che è infondata e posso provare a non reagire scappando, perché legata ad una esperienza del passato.
La speranza è che, a forza di cambiare la reazione ad un determinato stimolo, anche l'emozione associata cambi.
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03-10-2013, 22:25
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#48
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,643
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Quote:
Originariamente inviata da Datagram
Se posso permettermi, non condivido questo schema. Da quello che so, i "circuiti" neuronali alla base delle emozioni sono molto più veloci di quelli del pensiero. Per cui tu prima provi l'emozione, dopo di che arriva la contestualizzazione razionale.
Sono però d'accordo sul fatto che si può agire sui pensieri.
Riformulando lo schema, questo secondo me sarebbe:
Cane --> Paura perchè --> "può mordermi come mi è successo da piccola" -->
e fin qui siamo nell'ambito "passivo". Da questo punto in poi entriamo nell'ambito attivo in cui c'è la risposta che possiamo dare allo stimolo:
--> "se mi ha morso da piccola non è detto che debba succedere anche adesso e poi non è lo stesso cane" --> Non è detto che debba scappare, posso stare fermo. Avverto ancora la sensazione di paura, ma so che è infondata e posso provare a non reagire scappando, perché legata ad una esperienza del passato.
La speranza è che, a forza di cambiare la reazione ad un determinato stimolo, anche l'emozione associata cambi.
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E' l'annoso dibattito tra "arousal" e "appraisal" emozionale. Secondo me le emozioni non sono necessariamente "attività" istintuali e automatiche, ma sono profondamente intrecciate con i processi cognitivi. Ad esempio, uno stimolo non suscita la stessa reazione emotiva in tutti. Un serpente mi spaventerebbe a morte, ma non spaventerebbe neanche un po' un incantatore di serpenti.
Quindi le emozioni sono anche mediate da vari fattori, ad esempio il grado di familiarità che io ho con lo stimolo, quindi le esperienze passate, così come ricognizioni situazionali (ad esempio sì, c'è un serpente, ma è in una teca quindi non può farmi paura).
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03-10-2013, 22:31
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#49
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Esperto
Qui dal: May 2012
Messaggi: 530
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Possibile o meno? Io sono dell'idea che sia possibile intervenire su di esso qualitativamente ma non quantitativamente...
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Sì, è possbile, però:
Ho bisogno di un elettricista del cervello con tanto di patentino per disconnetterla sinapsi per sinapsi e di un usciere chirurgo per buttar fuori di casa le budella.
Leggi anche: pseudoquestione.
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03-10-2013, 22:36
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#50
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Quote:
Originariamente inviata da ciarliera
E' l'annoso dibattito tra "arousal" e "appraisal" emozionale. Secondo me le emozioni non sono necessariamente "attività" istintuali e automatiche, ma sono profondamente intrecciate con i processi cognitivi. Ad esempio, uno stimolo non suscita la stessa reazione emotiva in tutti. Un serpente mi spaventerebbe a morte, ma non spaventerebbe neanche un po' un incantatore di serpenti.
Quindi le emozioni sono anche mediate da vari fattori, ad esempio il grado di familiarità che io ho con lo stimolo, quindi le esperienze passate, così come ricognizioni situazionali (ad esempio sì, c'è un serpente, ma è in una teca quindi non può farmi paura).
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Perfettamente d'accordo con te. Io stavo parlando di una situazione fotografando il momento. Al tempo T, succede qualcosa che provoca in me una emozione. Poi io ci posso ragionare sopra e al tempo T' > T in cui ricapita lo stesso evento, la mia reazione, anche emotiva, potrebbe essere cambiata.
Tu invece forse lo esprimevi in senso causale, per cui l'emozione è provocata anche dal pensiero, per cui lo stimolo, elaborato razionalmente poi genera una emozione nelle volte successive. Credo che le nostre visioni siano allora sovrapponibili e siano punti di vista diversi per guardare la stessa cosa.
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03-10-2013, 22:58
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#51
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,643
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Quote:
Originariamente inviata da Datagram
Perfettamente d'accordo con te. Io stavo parlando di una situazione fotografando il momento. Al tempo T, succede qualcosa che provoca in me una emozione. Poi io ci posso ragionare sopra e al tempo T' > T in cui ricapita lo stesso evento, la mia reazione, anche emotiva, potrebbe essere cambiata.
Tu invece forse lo esprimevi in senso causale, per cui l'emozione è provocata anche dal pensiero, per cui lo stimolo, elaborato razionalmente poi genera una emozione nelle volte successive. Credo che le nostre visioni siano allora sovrapponibili e siano punti di vista diversi per guardare la stessa cosa.
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Lo penso anch'io
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