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(Nel dubbio di sbagliar sezione, posto qui!)

Sono iscritto da qualche settimana e, anche se non partecipo molto attivamente, leggo con piacere tutto e tutti... Un argomento che ho visto uscir fuori a varie riprese - più o meno polemicamente - è quello dell'empatia, o della mancanza di empatia.

Nei grandi gruppi la gara a chi sta peggio o a chi è davvero xxx (sostituire a xxx la definizione del gruppo: davvero fobico, davvero di sinistra, davvero brutto, davvero malato...) è piuttosto comune: basti pensare alla storia della sinistra italiana. Ogni sei mesi una scissione, la creazione di un nuovo gruppo o un cambio di nome... Una tristezza.

Quella della mancanza d'empatia mi sembra argomento pregnante, da cui partire per farmi/ci un'esamino di coscienza.

L'empatia è, infatti, una delle caratteristiche principali della cosiddetta intelligenza emotiva.
(Vi rimando qui per approfondire.)

È un concetto relativamente recente, ma credo ci possa interessare molto.

Sto studiando la questione da poco e una massima che ho trovato è: il mio modo di giudicare una situazione NON rispecchia necessariamente la realtà oggettiva.

È un meccanismo che si riscontra spesso nei vittimismi in generale: si parte dal proprio personale sentire e lo si applica al resto del mondo, come fosse assiomatico il nostro aver ragione.

Ecco la provocazione: al netto di ciò che ho espresso, credo che l'intelligenza emotiva sia il campo in cui io (e, mi permetto di generalizzare, chi ha problemi sociali) devo impegnarmi a migliorare. MA è possibile farlo o una condizione invalidante come un disturbo dell'umore, una malattia mentale o una qualsiasi fobia sociale rende vano ogni tentativo?

Ho messo un po' di carne sulla griglia... Vorrei sapere che ne pensate: della questione intelligenza emotiva, della provocazione "possiamo migliorare" e della carne alla griglia.

P.S.: in alcuni passaggi ho usato qualche termine forte che potrebbe essere frainteso. Non scrivo per insultare o giudicare qualcuno, per scatenare lotte fra fazioni o elevarmi a un qualche stato superiore della morale, anzi! Scrivo questo post per aprire una discussione che sia di buon auspicio per il raggiungimento di una più grande solidarietà di gruppo. Un messaggio un po' Leopardiano, lo so, ma oggi mi gira così!

Tragicomico

Pensavo di avere almeno quella di intelligenza, ma mi ha messo qualche dubbio

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Noriko

L'empatia è una qualità rara che non posseggo.

... Si riesce a migliorare se siamo in grado di farlo.

Keith

La carne alla griglia non fa bene alla salute

dot

Su cosa in particolare? Creiamo confronto

Cosa serve per "essere in grado di farlo" secondo te?

Finalmente un'opinione forte sulla carne alla griglia!

muttley

Come mai, se posso chiedere?

S.Marco91

purtroppo quello che manca a molti fobici, seppur intelligentissimi, è proprio l'intelligenza emotiva

lauretum

Da quello che ho letto su Wikipedia e quello che vedo, l'intelligenza emotiva ce l'avranno 4 persone in tutto il pianeta

In giro non ho mai visto una persona capace di conoscere e regolare se stesso

S.Marco91

secondo me sono in parecchi ad averla, anche in forme più soft

Noriko

Secondo me sono sensibilità più o meno che le hai dalla nascita poi le puoi sviluppare strada facendo. Se le relazioni sono carenti fai fatica.


Entrare nei panni dell'altro e provare immedesimazione non so farlo. I sentimenti che provo sono di tristezza se l'altro sta male ma solamente verso le persone a cui sono affezionata.

Outbreak

Penso che l'empatia sia alla base dell'intelligenza emotiva e quest'ultima sia in grado di governare la prima.
L'intelligenza emotiva (c'è un buon scritto di goleman in merito, lettura interrotta a pagina 20,credo ) genericamente è migliorabile e, credo lo sia, anche l'empatia.
Ad esempio io sono estremamente empatica ma senza intelligenza emotiva diventa un problema. Provo emozioni che non mi appartengono, che non capisco e che non riesco a gestire.

Soprattutto non capisco le persone.
Forse devo riprendere mr. Goleman

Vorrei così tanto un manuale.

Outbreak

JericoRose,
per empatia parli di qualcosa che sta avvenendo in quel momento, preoccuparti perché temi di non essere in grado di sopperire alle tue mansioni (cosa che poi sta al datore di lavoro valutare, e tranquilla proprio che se non gli vai bene ti saluta con pochi giri di parole) non la chiamerei empatia.
L'empatia sta più alle emozioni e ai sentimenti... imo, potrei anche sbagliarmi!

lauretum

Il problema non è capire le persone, ma capire sé stessi

Outbreak

Touché