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19-05-2016, 00:35
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#1
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 40
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Ultima modifica di artz; 22-05-2016 a 22:16.
Motivo: h
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28-05-2016, 19:15
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Si, penso proprio che sia come hai scritto: la timidezza viene dall'insicurezza. Ma che cos'è l'insicurezza? Sembra facile, mancanza di sicurezza... Cioe?
Ragioniamo così: cosa proviamo quando ci sentiamo insicuri? Direi smarrimento, disorientamento, imbarazzo, vergogna, dubbio, difficoltà a prendere delle decisioni o paralisi; paralisi emotiva, cioè tendere a permanere nello stato d'imbarazzo; cedere completamente al fatto emotivo, senza riuscirà ad attivare la razionalità, che avrebbe una funzione rassicurante, dato che lo sciame di paure che ci investe quando ci sentiamo insicuri, è sempre esagerato e catastrofista.
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Ultima modifica di cancellato16573; 28-05-2016 a 19:19.
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28-05-2016, 22:39
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#3
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 40
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Pensavo non rispondesse più nessuno...
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29-05-2016, 00:05
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Questo ti faceva sentire insicuro, della serie: "quel che scrivo non interessa a nessuno?"
Anche questo è un tipico senso d'insicurezza: la mancanza di una risposta lo interpreto come un fatto necessariamente negativo. Quando qualcuno non mi risponde, automaticamente e acriticamente, penso che quel che ho scritto sia risultato sgradito. Invece vuol solo dire che non mi ha risposto. Se non ha gradito, devo averne le prove.
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29-05-2016, 00:55
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#5
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Avanzato
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 439
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"Fantastici stati personali" che mi pervadono quotidianamente,proprio oggi l'ultimo episodio.Ero sul punto di una crisi di nervi per la difficoltà ad intraprendere una decisione.Una decisione scontata per qualsiasi altra persona ma per me no,proprio per i limiti che la timidezza mi impone
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30-05-2016, 14:31
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Si, però bisogna che tu descriva il fatto, altrimenti non possiamo dirti nulla.r
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30-05-2016, 14:42
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Smarrimento e paura, sono cose che proviamo, lo sappiamo. Specie se riceviamo un attacco da una persona molto determinata, oppure ne temiamo la reazione.
Chi , come me, non ha lo spirito della risposta pronta, si sente sempre debole e indifeso. Ma non è proprio così. Esiste il fattore tempo. Posso prendere tempo e rispondere in differita. E la mia risposta, perché più meditata, può rivelarsi più forte ed efficace.
Se siamo emotivi e sensibili, nulla ci vieta di attendere che l'emotività si plachi, per rivalutare la situazione, che ci apparirà diversa e quindi ci sarà uno stato emotivo più adatto alla realtà.
Dobbiamo imparare a divenire autorassicuranti. Per questo serve la ragione e per ragionare, serve la calma.
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