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Vecchio 06-10-2014, 12:17   #41
Esperto
L'avatar di muttley
 

Che tipo di problemi? Ti basti pensare che durante le mie ore le classi si trasformavano in campi di battaglia, quindi peggio di così direi che è impossibile
Vecchio 06-10-2014, 13:24   #42
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Oggi al csm della mia città mi hanno proposto, dopo che ho più volte rifiutato l'ivalidità civile, di fare questo percorso di tirocinio presso una cooperativa che a loro dire dovrebbe essere terapeutico e riuscire a farmi in futuro avvicinare al mondo del lavoro.
A me sta cosa non convince... non capisco che miglioramento si possa avere nel lavorare 8 ore al giorno gratuitamente, essendo seguiti da tutor come se si fosse ritardati.. ed in più svolgendo mansioni manuali suppongo (cose da cooperativa) che sono l'ultimo lavoro che mai vorrei fare in vita mia, dato che ho molti problemi con la manualità e soffro pure di sudorazione palmare.
Ma la cosa che più mi fa male è che, nonostante mi venga detto che in questi centri di inserimento lavorativo si trovano anche persone con problemi di ansia o laureate (cosa a cui io non credo affatto), in realtà se vado a vedere la scheda di questo servizio nel sito dell' ulss, il tutto viene descritto come ho messo nel titolo della discussione:
"Inserimento lavorativo per persone con disturbi mentali. Per le persone seguite presso il Dipartimento di Salute Mentale possono essere attivati tirocini lavorativi o percorsi di riabilitazione al lavoro presso cooperative allo scopo di favorire il loro inserimento socio-lavorativo."
Ma quindi avere il disturbo evitante di personalità (o la fobia sociale, o ansia che sia).. è avere un disturbo mentale???
Ma i disturbi mentali non dovrebbero essere cose ben più gravi tipo schizofrenia o psicosi o personalità multiple???
Non è che questa cosa mi rovina la vita e basta?? Che ne pensate???
Io ho problemi di ansia e relazionali che sono pesanti, questo non lo nego... ma non sono ritardata nè malata di mente... non mi piace questa cosa Mi fa soffrire tantissimo.. io voglio un lavoro normale come gli altri!!!
Secondo voi sbaglio e dovrei accettare questa cosa????? Potrebbe essere terapeutica sul serio,o mi dà solo la mazzata finale?
Che fareste al mio posto????
Se hai oggettivi svantaggi nella vita quotidiana, ti consiglierei di farti dare l'invalidità, perché hai diritti che vanno riconosciuti e senza questo non potrai rivendicarli.

Non significa essere matti, ma avvalersi di tutele per colmare in parte un gap con chi questi svantaggi non li ha, altrimenti la tua sarà sempre una lotta impari e non è giusto non credi?

Riguardo il corso non ci vedrei niente di male, solo tu puoi sapere se può servirti.

Se lo fai sarai tu a decidere se metterlo nel cv oppure no.

Se avrai l'invalidità potrai avvalerti dei posti riservati agli invalidi nelle aziende, e questo corso ti darà una marcia in più al momento della selezione.

Se invece vorrai presentare domanda senza avvalerti di questo diritto riservato agli invalidi, allora sarà meglio omettere il corso secondo me.

In conclusione, avere dei disturbi non è una vergogna, e tantomeno rivendicare diritti che ti metterebbero al passo con gli altri, che è quello che tu vuoi.
Vecchio 06-10-2014, 16:07   #43
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Io sono molto dubbioso su questa cosa, per questi motivi.

1) Anzitutto ormai un po' ci conosciamo per via di forum e so benissimo che sei una persona normale, so che sei capace di svolgere un'attività complessa e che richiede coordinazione e presenza mentale. A questa prima considerazione attacco l'altra, mai abbastanza ribadita, che se nelle normali patologie il confine tra malattia e sanità è quasi sempre abbastanza netto, lo spazio tra un disagio e un disturbo mentale invalidante è tanto. Molte persone inserite con successo nel mondo del lavoro sono state semplicemente fortunate, ad esempio con un contratto a tempo indeterminato in un posto tranquillo, quando le condizioni economiche erano diverse.

2) Secondo poi, penso che non debba esistere un lavoro non pagato. E' facile nascondersi dietro la valenza terapeutica di una cosa come questa, ma appunto, deve far parte della terapia la principale ragion d'esser del lavoro, ovvero la gratificazione di portare a casa dei soldi, sapere che con le proprie capacità si è guadagnato del denaro.

3) Terzo poi, si possono affrontare i problemi di socialità solo in una società normale. Se sono circondato da persone col mio stesso problema posso solo intravedere una quantità di casini che non finiscono più e che nel migliore dei casi creano scenari che non sussistono più quando si passa a una normale comunità.

Ciò detto, tutto può essere, ma anche considerato che non stiamo parlando di lavori di alta qualificazione, resto un poco dubbioso. Soprattutto per la non remunerazione.
Mi piace tantissimo questo intervento e lo condivido in buona parte...
Anch'io nella mia vita ho ragionato sempre come Stellina essendo un personaggio molto orgoglioso e comprendo perfettamente determinati meccanismi mentali...
Ritengo però che nella fattispecie occorra essere anche manifestare una minima praticità...
Stellina non ha mai lavorato in 34 anni di vita a quanto ho letto e al giorno d'oggi trovare un'occupazione è difficilissimo anche per i cosiddetti normali (non vi dico la quantità di curriculum e di richieste di lavoro che arrivano alla mia azienda. Cifre allucinanti) quindi io se fossi in lei accetterei anche solo per fare un pochino di esperienza e quantomeno per conoscere certi meccanismi.. Opinione personale ovviamente...
Vecchio 06-10-2014, 16:28   #44
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Markos Visualizza il messaggio
[...] quindi io se fossi in lei accetterei anche solo per fare un pochino di esperienza e quantomeno per conoscere certi meccanismi.. Opinione personale ovviamente...
Grazie per l'apprezzamento; e non perché tu abbia apprezzato quanto ho scritto, penso sinceramente che tu abbia ragione e io non avevo considerato questo dato del problema.

Magari si può fare ma con una grande attenzione, ovvero capire che se non è più una terapia ma uno sfruttamento agire di conseguenza (eventualmente restando per un po', per imparare a gestire queste situazioni, anche se so bene che si possono solo sopportare).
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